Giustizia riparativa mediazione penale

 

La prescrizione riparativa nell’affidamento in prova al servizio sociale

(luglio 2002 - maggio 2004)

 

Il monitoraggio ha coinvolto tutti gli assistenti sociali dei Centri di servizio sociale per Adulti, che hanno collaborato a raccogliere i dati ritenuti utili al fine di conoscere gli eventuali progetti di giustizia riparativa, ipotizzati o concretamente avviati ed attuati, in relazione agli affidati presi in esame, di cui si sono altresì rilevati i dati personali, la posizione giuridica e la tipologia di reato.

 

Il metodo

 

L’indagine ha riguardato i 57 Centri di servizio sociale, dipendenti dai 16 Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria. Il totale dei soggetti che costituiscono l’universo di riferimento del presente lavoro è pari a 4511 unità, come di seguito descritto.

Tenuto conto del dato complessivo di affidati dell’anno 2002, pari a 28.313 soggetti, di cui 15.452 nuovi casi pervenuti nell’anno stesso, come risulta dalle statistiche elaborate dall’osservatorio sull’esecuzione penale esterna presso la Direzione generale competente, sono stati presi come riferimento dell’indagine tutti i casi di affidamento in prova, dalla detenzione e dalla libertà, ex art. 47 L. 354/1975 e art. 94 T.U. 309/90, il cui fine pena ricadeva nel periodo 1 gennaio – 31 maggio 2002, ed il cui fascicolo pertanto era stato archiviato.

Si precisa che è stato individuato detto periodo in ragione del fatto che l’istruttoria operativa del progetto di ricerca era stata conclusa a fine giugno 2002, e che l’avvio del rilevamento è stato dato nel luglio del medesimo anno.

Si sottolinea che la scelta di fare riferimento a casi archiviati lasciava supporre una maggiore facilità di reperimento dei dati richiesti, stante che prima dell’archiviazione dei casi gli operatori sono tenuti a consegnare il fascicolo ordinato in tutte le sue parti.

La Commissione ha predisposto un questionario, costituito da 28 tabelle, poi rielaborato da un tecnico informatico ed inviato ai Centri, dove è stata curato l’inserimento dei dati relativi all’universo di riferimento. In particolare le modalità di rilevazione hanno coinvolto in sede locale:

il direttore di ciascun Centro, con compiti di coordinamento, coadiuvato da un "referente" incaricato di seguire tutta la rilevazione e di assicurare un inserimento dei dati quanto più possibile accurato;

i singoli assistenti sociali che avevano avuto in carico gli affidati oggetto della rilevazione e che hanno provveduto – con la collaborazione dei referenti di cui sopra - a compilare le relative schede informatizzate, consultando i fascicoli degli affidati.

I dati raccolti dai Centri, relativamente alla popolazione presa in esame che consta, si ricorda, di 4.511 affidati, sono stati poi elaborati utilizzando il pacchetto software per la gestione e l’analisi dei dati SPSS (Statistical Package for the social sciences).

Va segnalato sul punto che nella presentazione dei risultati si è fatto riferimento alle risposte valide, riportando inoltre per ciascuna tabella della prima parte anche i valori assoluti delle non risposte e/o mancanti di sistema.

 

L’analisi dei dati. Vengono presentati con un breve commento i dati e i grafici relativi ai singoli items del questionario, suddivisi nelle seguenti sezioni:

 

Descrizione dell’universo di riferimento

 

Riguarda le caratteristiche socio-anagrafiche degli affidati in relazione all’età, lo stato civile, il sesso, la scolarità, l’occupazione, la posizione giuridica, la tipologia del reato, la durata della pena e dell’affidamento concesso, il tipo di affidamento concesso.

Età (tabella 1)

Stato civile (tabella 2)

Sesso (tabella 3)

Scolarità (tabella 4)

Occupazione (tabella 5)

Posizione giuridica e tipologia di reato (tabelle 6 e 7)

Durata della pena e dell’affidamento (tabelle 8 e 9)

Tipo di affidamento concesso (tabella 10)

 

La fase istruttoria

 

Riguarda la fase dell’inchiesta socio-familiare svolta dai Centri di servizio sociale, l’acquisizione da parte di detti uffici della sentenza di condanna e l’attività posta in essere dagli assistenti sociali in merito alla riflessione sul reato, alla verifica della disponibilità da parte del condannato a svolgere attività a favore della vittima, alla preesistenza di contatti con enti e associazioni del privato sociale.

Richiesta sentenza di condanna (tabella 11)

Se sì, a chi? (tabella 11a)

Se sì, quando? (tabella 11b)

Riflessione sul reato e informazione del condannato (tabelle 12 e 13)

Contatti con enti/associazioni in fase di indagine socio-familiare (tabella 14)

 

Il progetto trattamentale ed il contenuto della prescrizione riparativa

 

Esamina la praticabilità dell’attività riparativa con riferimento al trattamento individualizzato, la verifica circa la tipologia di soggetto che ha proposto al condannato un percorso riparativo, ed in particolare l’articolazione della prescrizione da parte del TS in generica o specifica, i contenuti della prescrizione medesima, l’individuazione della persona investita dell’onere di predisporre il progetto riparativo, ed i contatti con la parte offesa.

Praticabilità attività riparativa (tabella 15)

Proposta del percorso riparativo (tabella 16)

Articolazione della proposta del Tribunale di Sorveglianza (tabella 17)

Predisposizione della prescrizione riparativa (tabella 18)

Contatti con la parte offesa (tabella 19)

Se sì, come (tabella 19a)

Contenuti della prescrizione riparativa (tabella 20)

 

Le modalità attuative e le risorse coinvolte

 

Riguarda la rilevazione delle risorse/strutture coinvolte per l’attuazione della prescrizione, la verifica dell’esistenza di eventuali convenzioni tra queste ultime e i Centri di servizio sociale, l’applicazione ed i risultati della prescrizione, e le eventuali modifiche sopravvenute, con l’indicazione delle relative motivazioni, la rilevazione di sperimentati rapporti con mediatori ed infine il ricorso alle risorse familiari dell’affidato per la positiva attuazione della prescrizione riparativa.

Risorse/strutture coinvolte (tabella 21)

Strutture convenzionate (tabella 22)

Individuazione struttura (tabella 23)

Attuazione della prescrizione riparativa (tabella 24)

Se sì, con quali modalità (tabella 24a)

Se no, per quali motivi (tabella 24b)

Modifiche della prescrizione riparativa (tabella 25)

Ricorso a servizi di mediazione. Se sì, quali (tabelle 26 e 26a)

Indagine preliminare sulle risorse familiari del condannato (tabella 27)

Collaborazione della famiglia del condannato (tabella 28)

 

L’analisi degli incroci tra variabili

 

Per una valutazione più approfondita dei risultati del monitoraggio si è proceduto all’incrocio di alcune variabili ritenute particolarmente significative e da cui sono scaturire interessanti considerazioni per la definizione di ipotesi interpretative e prospettive possibili.

Gli incroci sono stati organizzati nelle seguenti sezioni:

Incroci della posizione giuridica con età e tipologia di reato.

Incrocio della verifica della praticabilità dell’attività riparativa con l’articolazione della prescrizione in forma generica o specifica.

Incroci dell’articolazione della prescrizione, in forma generica o specifica con il sesso, la scolarità e la tipologia di reato.

Incroci della scolarità con la tipologia di reato.

Incroci dei contenuti della prescrizione riparativa con la tipologia di reato, le risorse/strutture coinvolte, l’individuazione della risorsa/struttura da parte del condannato, il soggetto che ha proposto il percorso riparativo.

Incroci dell’attuazione della prescrizione con l’età, il sesso, la posizione giuridica, la scolarità, l’occupazione, il soggetto che ha proposto il percorso riparativo.

 

 

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