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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 8 dicembre 2025
di Fabio Fiorentin
Il Sole 24 Ore, 8 dicembre 2025 Diventa pienamente operativo il decreto legge dell’estate 2024. Entrano in vigore mercoledì 10 dicembre le ovità in materia di colloqui telefonici dei detenuti e di liberazione anticipata, introdotte dal Dpr 176/2025 che modifica il Dpr 230/2000, vale adire il regolamento di esecuzione della legge sull’Ordinamento penitenziario (legge 354/1975). Si tratta di modifiche richieste per rendere pienamente operative le novità introdotte dal decreto legge Carceri (92/2024). Anzitutto, con una integrazione dell’articolo 26 del Dpr 230/2000 sarà istituita anche per i condannati ammessi a misure alternative e pene sostitutive la cartella personale che attualmente è formata solo per le persone detenute in carcere.
di Emilio Gioventù
Italia Oggi, 8 dicembre 2025 “Folsom Freedom”, progetto nato dalla collaborazione tra Gruppo FS Italiane, ministero della Giustizia e ministero dell’Istruzione. Reinserimento dei detenuti a fine pena ad alta velocità. Favorirlo attraverso tecnologie immersive e percorsi di formazione avanzata è l’obiettivo di “Folsom Freedom”, progetto nato dalla collaborazione tra Gruppo FS Italiane, ministero della Giustizia e ministero dell’Istruzione e del Merito. Un’iniziativa che, come ha sottolineato il presidente del Gruppo FS Tommaso Tanzilli, traccia una rotta nuova nel rapporto tra istituzioni, grandi imprese e sistema penitenziario.
di Gabriele Rizzi Balzani
santegidio.org, 8 dicembre 2025 Le voci dei cappellani dei penitenziari e dei volontari alla vigilia del Giubileo dei detenuti. È stata la seconda Porta Santa ad essere aperta. Era il 26 dicembre 2024 e, nella chiesa del carcere di Rebibbia, Papa Francesco aveva così voluto esprimere la propria vicinanza ai detenuti. Oggi, ad un anno di distanza, uno degli ultimi eventi del Giubileo rimette al centro i penitenziari. Luoghi, questi, dove la speranza, a cui è dedicato l’Anno Santo, sembra non avere posto, travolta dal sovraffollamento, dal degrado e dalla carenza di organico. Problemi comuni alle carceri di tutta Italia, cui purtroppo non fanno eccezione quelle romane.
di Leonardo Delfanti
Il Domani, 8 dicembre 2025 Si parla di organizzazioni che partono da ideali ecologici e, con le loro attività, creano posti di lavoro e inclusività: “Quando qualcuno assaggia i nostri prodotti, non compra solo una marmellata: entra in contatto con un’esperienza di rinascita e fiducia”. Cibo è il nostro inserto mensile che racconta il mondo attraverso ciò che mangiamo. Esce l’ultimo sabato di ogni mese sulla app di Domani e in edicola. In ogni numero svisceriamo un tema diverso con articoli, approfondimenti e commenti: il tema del numero di questo mese è cucina abitabile. Qui troverete man mano tutti gli altri articoli di questo numero. In questa pagina, invece, tutti gli altri articoli di Cibo, che è anche una newsletter gratuita.
di Antonella Coppari
La Nazione, 8 dicembre 2025 La sinistra vuole guadagnare tempo perché è indietro nei sondaggi. La decisione finale spetta a Mattarella. Mulè (FI) e la partita sul voto all’estero. In attesa di darsele di santa ragione sul merito del referendum costituzionale sulla giustizia, destra e sinistra si scaldano i muscoli menandosi sulle minuzie. Ovvero, sui tempi e sulle modalità del voto. Il fronte del sì, guidato dalla maggioranza, sogna di aprire le urne tra il 1° e il 22 marzo, con la data del 15 marzo segnata in rosso. Cadrebbe in concomitanza del convegno ‘Follow the Money’ in memoria del giudice Giovanni Falcone, organizzato a Palermo da Palazzo Chigi e ministero della Giustizia, e la destra spera in un effetto traino.
di Giovanni Diamanti
La Repubblica, 8 dicembre 2025 In una sfida elettorale meno tecnica e più politica, infatti, contro il governo si potrebbero mobilitare gli elettori dell’opposizione insieme a tanti scontenti e disaffezionati. Non siamo ancora entrati nel vivo della campagna referendaria, ma le due fazioni in campo stanno già scaldando i motori. Ai blocchi di partenza, il fronte governativo, schierato graniticamente per il Sì, appare favorito: dal 57.9% di Ipsos al 56% di Youtrend, ad oggi il vantaggio fotografato dai sondaggi è piuttosto netto e supera chiaramente i rapporti di forza tra la coalizione di centrodestra e il Campo Largo.
di Vincenzo R. Spagnolo
Avvenire, 8 dicembre 2025 Parla il presidente del Comitato per il No al referendum promosso dall’Anm: “Ho accettato l’incarico perché voglio bene alla Costituzione”. Professore, ma questo confronto in tv col Guardasigilli Carlo Nordio si fa o no? “Non so, io sono a disposizione. Però ho l’impressione che sia lui a pretendere di non farlo con me, ma con un esponente dell’Anm. Eppure il Comitato serve proprio a questo...”. Enrico Grosso, avvocato, figlio dell’insigne penalista Carlo Federico e allievo di Gustavo Zagrebelsky, è ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Torino.
di Augusto Barbera
Il Foglio, 8 dicembre 2025 Il vero nodo non è temere i pm, ma correggere un sistema bloccato da corporazioni e correnti. Intanto, caro Paolo, non sono rimasto fermo, come tu dici, alla cultura della Corte costituzionale o quella di componente della commissione Affari costituzionali ma sono stato (lo ricordi?) anche presidente del Giurì d’onore da te richiesto (novembre 1991) contro accuse che ti venivano rivolte da altri parlamentari per presunti finanziamenti non dichiarati. E proprio in quella occasione, suscitando l’ira dei tuoi accusatori (seduta del 20 novembre 1991), tenemmo a sottolineare l’esigenza che fosse necessario non solo produrre delle prove ma discuterle in contraddittorio con te.
di Guido Camera
Il Sole 24 Ore, 8 dicembre 2025 La legge che introduce il delitto di femminicidio modifica anche le procedure. Audizione personale da parte del Pm e notizie su scarcerazioni o evasioni. La legge che introduce il delitto di femminicidio (181/2025, in vigore da mercoledì 17 dicembre) ridisegna l’approccio dell’ordinamento alla violenza di genere. Il nuovo delitto è il simbolo di un riassetto più ampio che attraversa il processo penale dalla fase delle indagini all’esecuzione della pena: le modalità con cui la vittima è ascoltata, il ruolo dell’accusa privata, la gestione delle misure cautelari, le notifiche alla persona offesa, le comunicazioni tra autorità giudiziaria penale e civile, l’accesso ai benefici penitenziari.
di Alessandra Ghisleri
La Stampa, 8 dicembre 2025 Un italiano su due è favorevole alla proposta Meloni-Schlein. Ma dopo il sì della Camera il testo è fermo in Senato. Un italiano su due - il 51,6% secondo una ricerca di Only Numbers - ritiene necessaria una legge che definisca il consenso nei rapporti sessuali, ribadendo un principio semplice: “senza un sì libero e attuale, è stupro”. Il dato arriva in seguito alla proposta di governo nata dal patto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, segno di un dibattito che si fa sempre più centrale.
TERRITORIO
di Daniela Gori
La Nazione, 8 dicembre 2025 Sovraffollamento e mancanza di sostegno psicologico: sono i temi su cui si concentra l’attenzione dopo l’ennesimo suicidio di un detenuto, questa volta nel carcere di Pistoia. Sono 77 le vittime in carcere in tutta Italia quest’anno, 73 persone detenute e 4 agenti della polizia penitenziaria. “La Convenzione europea e la corte europea dei diritti dell’uomo hanno stabilito che ogni detenuto ha diritto a 3 metri quadri completamente disponibili e che uno spazio ristretto equivale alla tortura, ma nel carcere pistoiese negli ultimi sei mesi a causa del sovraffollamento queste condizioni di base non sono garantite per nessun detenuto. Il che equivale a un trattamento degradante e inumano”.
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 8 dicembre 2025 Ma il gip archivia. Roberto Mozzi, nel 2024 cappellano a San Vittore, è intervenuto durante la Maratona Oratoria sull’emergenza delle carceri indetta dagli avvocati. Il Dap lo ha denunciato per avere dato informazioni sui 12 suicidi in cella, ma per il giudice non c’è alcun dato segreto. L’Amministrazione penitenziaria (Dap) ha denunciato l’anno scorso l’allora cappellano del carcere di San Vittore per “rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio” nel discorso sui suicidi in cella pronunciato dal prete il 14 giugno 2024 durante la Maratona Oratoria sull’emergenza delle carceri indetta dagli avvocati dell’Unione Camere Penali Italiane sullo scalone del Palazzo di Giustizia di Milano, e poi pubblicato sul quotidiano Avvenire.
di Andrea Vivaldi
La Repubblica, 8 dicembre 2025 Riconosciuto il mancato rispetto dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che vieta trattamenti inumani e degradanti. Una vita in 3 metri quadri. Tanto, a volte anche meno, era lo spazio lasciato a un detenuto nel penitenziario fiorentino di Sollicciano. Un uomo che ha scontato la sua pena in celle sempre assieme ad altri detenuti: due, tre, a volte sei persone. Costretto a sopportare, giorno dopo giorno, sovraffollamento, malfunzionamenti degli impianti, mancanza di acqua calda. Una condizione di vita che il detenuto, una volta uscito dal carcere, ha deciso di lamentare in tribunale. Il giudice alla fine ha disposto un risarcimento economico in suo favore e condannato il ministero al pagamento. Circa 11 mila euro. Ovvero 8 euro per 1.401 giorni di detenzione trascorsi dentro Sollicciano.
di Umberto Maiorca
perugiatoday.it, 8 dicembre 2025 Il Tribunale di Sorveglianza di Perugia stabilisce che la mancanza di calore in cella, con soli 3-4 metri quadri a testa, è un trattamento degradante. La mancanza di riscaldamento durante l’inverno in una cella con uno spazio individuale già ristretto, tra i 3 e i 4 metri quadri, integra un trattamento inumano e degradante, lesivo dei diritti fondamentali del detenuto. È il principio affermato dal Tribunale di Sorveglianza di Perugia che ha condannato l’amministrazione penitenziaria a risarcire un detenuto per violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
di Mario Ferrari
La Nazione, 8 dicembre 2025 Il professor Gerardo Pastore (tutor): “Corsi e laboratori anche all’interno. Può concorrere a ridurre la recidiva. La formazione permette di trovare lavoro”. “Il carcere crea fratture, ma la formazione permette di ricucirle. Garantire alle persone detenute il diritto allo studio significa ridurre la recidiva e accompagnarle in un percorso che continua anche dopo la pena”. È l’esperienza a parlare per il professor Gerardo Pastore, sociologo dell’Università di Pisa che da tempo si dedica a fare da tutor per gli studenti detenuti dell’ateneo pisano. Un’esperienza che è stata alla base dell’assemblea nazionale della conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (Cnupp), svoltasi in Sapienza a Pisa negli ultimi due giorni.
La Repubblica, 8 dicembre 2025 L’iniziativa, promossa da associazioni, attivisti e operatori del settore, vuole essere un grido rivolto alle Istituzioni: fermare questa strage silenziosa è urgente: “Queste morti sono morti di Stato”. Una piazza trasformata in un atto di denuncia. L’iniziativa per l’undicesima edizione del Memorial Stefano Cucchi si svolgerà mercoledì mattina, a partire dalle ore 11. Piazza Montecitorio ospiterà un’installazione simbolica: 72 sagome, una per ogni detenuto e detenuta che si è tolto la vita nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno. Un numero drammatico che racconta una realtà ignorata, quella di un sistema penitenziario al collasso, dove la solitudine e l’abbandono diventano condanna definitiva.
AFFARI SOCIALI
di Flavia Amabile
La Stampa, 8 dicembre 2025 La proposta della Lega: “Deve essere necessario un esame di integrazione”. Giro di vite sulla concessione della cittadinanza italiana. La Lega, in una proposta di legge depositata alla Camera, punta a stringere le maglie e, fra i vari requisiti, inserisce il superamento dell’esame di integrazione, “volto a verificare l’effettiva integrazione nonché la conoscenza delle regole sociali e giuridiche minime”, ma anche l’assenza di condanne penali e procedimenti penali in corso per delitti non colpo si e “l’assenza di delitti commessi nei tre anni precedenti per i quali si è beneficiato del perdono giudiziale”.
ESTERI
di Mario Monti
Corriere della Sera, 8 dicembre 2025 La sfida di Trump all’Europa. La “Strategia per la Sicurezza Nazionale” segna un cambio radicale di rotta: vengono favorite le autocrazie. La “Strategia per la Sicurezza Nazionale” presentata dal presidente Trump deve essere apprezzata per la sua chiarezza. Si rivelerà utile soprattutto per l’Europa, l’unica parte del mondo che il documento tratta con disprezzo e intimidazione. Utile non perché mette il dito su varie debolezze europee in campo economico e tecnologico. Le conosciamo, si stanno affrontando: purtroppo con difficoltà, soprattutto a causa dei freni nelle mani degli Stati membri (che peraltro Trump vorrebbe ancora maggiori, quando chiede che questi ultimi abbiano più poteri, rispetto al livello Ue).
di Elena Molinari
Avvenire, 8 dicembre 2025 La Corte Suprema degli Stati Uniti ha accettato di esaminare la richiesta di Donald Trump di limitare fortemente lo ius soli. La scelta in sé segnala una svolta storica che mette in discussione uno dei cardini del XIV emendamento, pilastro della Costituzione americana, e tocca un valore fondamentale dell’identità nazionale statunitense: l’idea che l’America non è definita dai legami di sangue ma dall’appartenenza civile. Il caso nasce dall’ordine esecutivo firmato dal presidente Usa poche ore dopo l’insediamento di gennaio, che nega la cittadinanza automatica ai figli di immigrati senza documenti e a quelli nati da genitori con visti temporanei (studenti, lavoratori, turisti). Privilegi storici che per la Casa Bianca incentivano l’immigrazione illegale e il “turismo delle nascite”.
di Domenico Quirico
La Stampa, 8 dicembre 2025 Ucraina e Gaza, nel loro orrore, hanno un percorso, un obiettivo per quanto cinico e terribile. Nel cuore dell’Africa, dal Darfur al Kordofan, il dolore non ha più una ragione a cui aggrapparsi. C’è chi infila, subdolamente, la guerra in Sudan nella comoda categoria delle guerre dimenticate. Bugia. Bugia comoda. Serve a tirare un sospirone fatalistico e a passare oltre. Sotto l’aggettivo si insinua una confortante auto-assoluzione: se nessuno si occupa con la memoria di un massacro vuol dire che è faccenda secondaria, carnaio periferico, una locale manifestazione di stupidità umana. E allora possiamo lavarcene le mani. Morite pure, per favore in silenzio. E se arrivano le urla dei moribondi e dei seviziati, beh!, lo stratagemma di Ulisse, tapparsi le orecchie, funziona. Abbarbicatevi al timone e alzate le vele, i marosi del rimorso son presto alle spalle.
DOCUMENTI
Articolo. "Dentro il carcere: un’occasione preziosa da alcuni persa", Gianluca Filice
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'8 al 14 dicembre 2025
Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 10 dicembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI