|
|
|
|
Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di sabato 6 dicembre 2025
di Andrea Pugiotto
L’Unità, 6 dicembre 2025 1. All’interno della Costituzione, amnistia e indulto figurano tra gli strumenti di politica criminale nella disponibilità del legislatore. Dunque, entrambi hanno piena cittadinanza costituzionale. Perché, allora, sono del tutto negletti? Perché l’Italia repubblicana, più ancora di quella monarchica, per molto tempo ha continuato a essere il “paese delle amnistie” (Gaetano Salvemini). Dopo l’ampia amnistia di pacificazione del 1946, tra il 1948 e il 1992 sono stati concessi 23 provvedimenti di clemenza, con un ritmo assai superiore a quello del precedente regime.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 6 dicembre 2025 Insufficienti le misure prese dopo le condanne Cedu, più posti nelle Residenze per i folli rei. Il Consiglio d’Europa non spegne i riflettori sulle carceri e sull’intero sistema di giustizia italiano, e torna ad esprimere “preoccupazione”. Questa volta - dopo i due incontri ad alto livello del Comitato per la prevenzione della tortura con il ministro della Giustizia Nordio nell’arco di un anno - a farsi sentire è il Comitato dei ministri dell’organizzazione internazionale che punta l’indice, in particolare, contro l’alto numero di suicidi in cella e la mancanza strutturale di posti nelle Rems, le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza destinate ai folli-rei.
GIUSTIZIA
di Pietro Cavallotti
L’Unità, 6 dicembre 2025 Dei mali della giustizia si parla poco. Poco delle condizioni dei detenuti nelle carceri, poco delle disfunzioni del processo penale, ancor meno degli innocenti che finiscono in galera e meno ancora di quelli che, dopo essere stati assolti, non hanno diritto neanche all’indennizzo. Ma meno di qualunque altra cosa si parla delle misure di prevenzione, di quelle persone che, riconosciute innocenti dalla Magistratura, hanno subito lo stesso la confisca di tutto il loro patrimonio, perdendo ogni cosa e, come successo in qualche caso, anche la vita per la disperazione causata da un processo inquisitorio in cui l’esito, cioè la distruzione di tutto, sembra deciso già al momento del sequestro.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 6 dicembre 2025 C’è un filo invisibile, eppure pesante come una sbarra di ferro, che collega Torino a Caltanissetta. È lungo quasi 1.400 chilometri e, in questi giorni, lo ha percorso Mohamed Shahin. Ma per sparire. Shahin non è un fantasma. È l’imam della moschea Omar Ibn al- Khattab di via Saluzzo, a Torino. Vive in Italia da oltre vent’anni, ha una famiglia, un ruolo pubblico. Eppure, oggi si trova rinchiuso nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) di Pian del Lago, a Caltanissetta. La sua vicenda sta sollevando un polverone che va ben oltre la cronaca locale, toccando i nervi scoperti del nostro Stato di diritto: la libertà di opinione e l’uso della detenzione amministrativa come strumento punitivo.
di Teresa Valiani
Il Manifesto, 6 dicembre 2025 L’attacco frontale questa volta è diretto alla magistratura di Ascoli Piceno e campeggia sui social del capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami. “Un gambiano aggredisce le forze dell’ordine, mordendo un dito ad una poliziotta. E il giudice cosa fa? Lo assolve! È sconcertante e vergognosa l’ideologia di certe toghe rosse sempre dalla parte dei criminali”. L’attacco frontale questa volta è diretto alla magistratura di Ascoli Piceno e campeggia sui social del capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, seguendo di un giorno un intervento dello stesso tenore arrivato dal Siulp: “Basta: queste sono leggi assurde. Decisioni completamente distaccate dalla realtà e che minano la credibilità dello Stato e di chi lo rappresenta, ma anche la coesione sociale”.
di Gianni Alemanno e Fabio Falbo*
L’Unità, 6 dicembre 2025 A Venezia rimosso improvvisamente Enrico Farina, che ha trasformato una struttura degradata in un luogo di cultura, lavoro e dignità, ha costruito ponti tra il dentro e il fuori, ridotto la recidiva, restituito senso alla pena. Forse il cambiamento spaventa. Parlare di merito è semplice se si ignora da dove si parte, è facile invocare il merito quando si vive in quartieri prestigiosi, si frequentano le migliori scuole, si cresce circondati da reti familiari e culturali solide. Ma cosa significa merito per chi nasce in periferia, frequenta scuole pubbliche e attraversa momenti bui, combatte ogni giorno contro ostacoli invisibili?
di Elisabetta Andreis
Corriere della Sera, 6 dicembre 2025 I disagi tra direttore part time, personale a rotazione e celle sovraffollate. L’istituto, attenzionato del ministero per le inchieste della Procura per i presunti maltrattamenti, non ha ancora, dopo decenni, un direttore a tempo pieno. L’ impennata dei trasferimenti nelle altre regioni d’Italia e nelle carceri per adulti. Il cartello “lavori in corso”. E da qualche giorno una rete con il filo spinato in cima che rende più alto il muro dell’Ipm Beccaria. Un segno netto, che si vede da fuori e pesa soprattutto da dentro. Lo notano subito i detenuti quando corrono sull’unico spazio esterno che utilizzano, il campetto da calcio in sintetico. Il campo grande, quello regolamentare, è fermo da anni e aspetta di tornare in vita.
di Giada Lo Porto
La Repubblica, 6 dicembre 2025 Il debutto a Torino: tre incontri al giorno riservati alle coppie stabili, vietati i cellulari. Nella piccola camera un letto, una doccia, tre quadri. “Una grande conquista per i diritti dei carcerati”. Varcata la soglia della stanza “dell’amore” nel carcere di Torino - il primo grande penitenziario d’Italia che inaugura oggi i colloqui intimi fra detenuti e partner (purché stabili) - si ha l’impressione di trovarsi in una pensione anni Ottanta, un po’ appartata, in un posto molto riservato, pur trovandosi dentro l’istituto. La stanza è piccolina e disadorna, quindici metri quadri con letto in ferro battuto ancora incellofanato, bagno con doccia e appendiabiti. C’è una tenda rossa che copre la finestra in alto e nasconde le grate.
di Vera Mantengoli
Corriere del Veneto, 6 dicembre 2025 Fino al 19 dicembre è possibile entrare in un luogo neutro che separa la città dal carcere della Giudecca. Oggi, in occasione del giubileo dei detenuti, nella cappella di Santa Maria Maddalena dell’istituto di pena femminile apre al pubblico (su prenotazione 347.4200080) una mostra itinerante di fotografie che verrà spiegata dalle stesse detenute. Si potrà così accedere alla cappella e ascoltare le storie dei ritratti in bianco e nero di Matteo Pernaselci e Rossana Ruggiero, confluiti nel libro “I volti della povertà in carcere”.
di Katiuscia Vaselli
sienanews.it, 6 dicembre 2025 Se - come cantava Rino Gaetano - può nascere un fiore in ogni giardino, la frase diventa più potente quando il giardino è la piccola area verde all’interno dell’imponente struttura del carcere di Ranza, San Gimignano. E’ qui che, grazie all’idea iniziale del medico urologo che effettua le visite ai detenuti, si è pensato di proporre un progetto utile alla salute maschile over 60, progetto presto sposato da Estra con AzzeroCO₂, Legambiente e la Società Italiana di Fitoterapia che unisce l’utile all’ancor più utile: oltre ad aiutare nel mantenimento di una prostata più sana, i prodotti fitoterapici frutto del lavoro dei detenuti di Ranza stanno dando vita a un giardino officinale e a un frutteto: un percorso che unisce formazione, ambiente e riscatto personale.
di Gabriele Mazzetti
viterbotoday.it, 6 dicembre 2025 Il progetto “Enpa… tia” ha portato la pet therapy nel carcere di Viterbo e i reclusi hanno lavorato su cucce e schede identificative degli animali. Avana e Marrone non sapevano che la loro vita, iniziata come randagi tra le vie di Viterbo e proseguita in un box del canile comunale di Bagnaia all’età di dieci anni, avrebbe avuto un secondo tempo così importante. È questa la magia di “Enpa... tia”, il progetto finanziato dalla Regione Lazio con il patrocinio di Comune e Asl, che ha trasformato alcune ore della settimana all’interno del carcere Nicandro Izzo in un laboratorio di umanità. Attraverso il rapporto con quattro cani, i detenuti hanno portato a compimento un percorso rivolto in primis alla conoscenza degli amici a quattro zampe ma in particolare all’importanza delle relazioni.
modenatoday.it, 6 dicembre 2025 Dal 9 al 13 dicembre “Voci assurde, corpi crudeli” un ciclo di tre reading a cura del Teatro dei Venti nelle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia (solo per pubblico già autorizzato), il 17 dicembre “Dei delitti, delle scene”, giornata di studi con apertura internazionale al Teatro Storchi. Nell’ambito del Festival Trasparenze di Teatro Carcere, il Teatro dei Venti presenta dal 9 al 13 dicembre i primi esiti del nuovo progetto triennale “Voci assurde, corpi crudeli”, dedicato ad Antonin Artaud attraverso Samuel Beckett, un percorso nato dal lavoro dei laboratori teatrali all’interno delle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia.
CULTURA
Ristretti Orizzonti, 6 dicembre 2025 L’associazione si è aggiudicata il Premio “Il Maggio dei Libri 2025” per la categoria “Carceri, strutture sanitarie e di accoglienza per anziani”, consegnato durante la fiera “Più Libri Più Liberi” di Roma. È andata in scena ieri a Roma, nell’ambito della Fiera “Più Libri Più Liberi”, la cerimonia di premiazione della 14^ edizione del Premio “Il Maggio dei Libri 2025” che ha visto Lavori in Corso APS aggiudicarsi il riconoscimento nella categoria “Carceri, strutture sanitarie e di accoglienza per anziani” con l’iniziativa “Maggio dei libri nello Spazio Giallo del carcere di Foggia”, un luogo di relazione curato e gestito dall’associazione.
di Marina Tomarro
L’Osservatore Romano, 6 dicembre 2025 A Venezia la mostra “I Volti della povertà in carcere”. Quando entri per la prima volta nel Convento delle convertite, oggi Casa di reclusione femminile della Giudecca, la cosa che ti colpisce è l’odore. Non quello di cloroformio e disinfettante, come succede nelle altre strutture detentive, ma lì dentro profuma di salmastro, perché fuori c’è il mare. Da alcuni anni però la Cappella di Santa Maria Maddalena è diventata un luogo d’arte, un padiglione speciale della Biennale di Venezia, dove le detenute si trasformano in guide artistiche aiutando i visitatori a fare un percorso tra le opere esposte.
AFFARI SOCIALI
di Lorenzo D’Avack
Il Dubbio, 6 dicembre 2025 Sono frequenti le donazioni degli organi da morto o da vivo (cellule, gameti, tessuti, organi, ecc.) determinanti per curare la vita di persone in condizioni di vulnerabilità (nel nostro paese R. D. 1592/ 1933; legge 91/ 99). Tuttavia nell’ambito di queste tragiche esperienze è da chiedersi se la cultura giuridica occidentale sia sempre favorevole all’idea che il corpo non possa essere l’oggetto di una alienazione commerciale. Ciascuna società, ciascuna epoca tratteggia un sapere specifico sul corpo. È possibile domandarsi se i principi tradizionali costitutivi della persona umana e della sua personalità giuridica, quali l’individualità e l’inviolabilità del corpo, la sua disponibilità a titolo gratuito, la non commerciabilità dello stesso, siano ancora fondamentali per il rispetto della dignità della persona.
di Niccolò Carratelli
La Stampa, 6 dicembre 2025 I riformisti Pd non ritirano il ddl, sarà discusso con quelli di Lega e FI. In campo vescovi e Comunità ebraiche: serve una norma condivisa. Difficile prevedere che fine farà il disegno di legge sull’antisemitismo presentato a Palazzo Madama da Graziano Delrio e sottoscritto da diversi senatori del Pd. Ampiamente prevedibile, invece, la spaccatura del gruppo dem al Senato, figlia delle due anime che convivono nel partito. Entrambe decise a contrastare qualsiasi forma di antisemitismo, e ci mancherebbe, ma con posture diverse nella critica al governo israeliano. Da una parte quelli che parlano apertamente di “genocidio” a Gaza, dall’altra quelli che ritengono inopportuno usare quel termine. Da una parte i fan della Flotilla, che erano pronti a sostenerla fino a Gaza, dall’altra quelli che (ascoltando il presidente Mattarella) l’avrebbero fatta fermare molto prima.
di Anna Foa
La Stampa, 6 dicembre 2025 L’antisemitismo esiste, anche se chi, come il governo israeliano, ne denuncia dappertutto l’apparizione non fa certo un buon servizio a chi lo vuole combattere, annegandolo in una palude in cui tutte le vacche sono nere. Se tutto è antisemitismo, nulla lo è più. L’antisemitismo è esistito, non solo nel progetto hitleriano di totale sterminio degli ebrei, ma più banalmente in giornali, libri, partiti politici apertamente “antisemiti”, in quella prima metà del XX secolo in cui, tanto per non citare che un caso, un sindaco antisemita, Karl Lueger, ha governato Vienna. Oggi l’antisemitismo riaffiora alla luce, cresce, si espande, aiutato dall’indignazione per le immani stragi compiute da Israele a Gaza, dalle drammatiche vicende della Cisgiordania, dalla follia messianica dei coloni.
di Emilio Minervini
Il Dubbio, 6 dicembre 2025 Divieto si, divieto no, la canapa resta bandita, almeno per ora. Nel corso dei lavori parlamentari di giovedì sulla legge di bilancio l’emendamento 28.0.1, inserito nella manovra di bilancio su iniziativa del Senatore di FdI Matteo Gelmetti, ha fatto scoppiare un caso che ha provocato non poco imbarazzo all’interno della maggioranza e in particolare nel partito di Governo, costringendolo a fare uno scomposto dietrofront.
di Melina Chiapparino
Il Mattino, 6 dicembre 2025 Ora torneranno liberi dopo 17 mesi in carcere. Non erano scafisti, ma erano alla guida del barcone per uno stato di necessità: si è concluso con quattro assoluzioni il processo a Napoli che vedeva imputati 4 migranti arrivati in Italia nel luglio del 2024. I quattro, in seguito alle testimonianze raccolte, vennero indicati come coloro che guidavano le due imbarcazioni - con a bordo complessivamente 55 persone - soccorse dalla nave umanitaria Ocean Viking nel mediterraneo centrale. Appena sbarcati a Napoli, furono fermati e trasferiti in carcere. Il giudice ha però ritenuto sussistente “lo stato di necessità” e ora i quattro torneranno liberi dopo 17 mesi in carcere.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'8 al 14 dicembre 2025
Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 10 dicembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI