Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di venerdì 12 dicembre 2025

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 12 dicembre 2025 Nell’aula del Senato si è tenuto il convegno “Dignità e diritti in carcere. Verso il Giubileo dei detenuti, le proposte dei Garanti”, nato su iniziativa del senatore Filippo Sensi. Una giornata per rimettere al centro dell’attenzione politica una questione che troppo spesso viene ricordata solo d’estate, quando il caldo rende ancora più insopportabile la vita dietro le sbarre. Il senatore Sensi lo ha detto chiaro: “Se le istituzioni parlamentari si mostrano in qualche modo sensibili, altrettanto non è da parte del Governo”. Ha citato il Presidente del Senato La Russa, che si è detto favorevole a un gesto di clemenza, ma ha sottolineato come dal Governo arrivino segnali opposti. “Il sottosegretario Del Mastro delle Vedove stamattina e il sottosegretario Mantovano nei giorni scorsi sembrano avversare fortemente la possibilità di un’iniziativa per dare respiro alle persone detenute”.

 

di Enzo Fortunato

Il Sole 24 Ore, 12 dicembre 2025 Ci sono porte che si aprono raramente, e non per mancanza di chiavi, ma di sguardi. Le carceri italiane sono tra queste. Il Giubileo dei detenuti chiede di tornare a vedere chi vive ai margini. Secondo il Rapporto Antigone 2024, i detenuti sono oltre 61.000 a fronte di circa 51.000 posti; in molte regioni il sovraffollamento supera il 130%. Nel 2023 i suicidi sono stati 69, segno di un disagio che interroga la coscienza civile. Dietro i numeri ci sono persone.

 

di Mauro Bazzucchi

Il Dubbio, 12 dicembre 2025 Il presidente del Senato torna a chiedere alla maggioranza un provvedimento immediato contro l’affollamento delle carceri. Ignazio La Russa non si arrende, e prova nuovamente a sollecitare alla sua maggioranza e al governo un provvedimento che alleggerisca nel breve termine la situazione di insostenibile affollamento nelle nostre carceri. Nel tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare, il presidente del Senato riparte da lì, dal “no” ricevuto sul mini- indulto che aveva proposto alla premier Meloni. Un diniego che non lo frena, anzi lo spinge a rilanciare: “Visto che mi hanno detto di no, c’è un’altra strada: allarghiamo i criteri per gli arresti domiciliari, subito, prima di Natale”. Il sovraffollamento delle carceri, dice, “è reale” e può essere affrontato intervenendo su ciò che già esiste. E qui entra in scena un altro pezzo del sistema: i giudici di sorveglianza.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 12 dicembre 2025 “Allarghiamo i criteri degli arresti domiciliari subito prima di Natale e semplifichiamone la concessione; aumentiamo i giudici di sorveglianza con norme temporanee”, affidandone il compito anche “ai magistrati onorari”, “affrontiamo con norme già esistenti il tema del sovraffollamento, che è reale”. E niente, Ignazio La Russa non cede e torna a parlare di carcere, rispondendo indirettamente al suo vecchio amico Gianni Alemanno che proprio ieri, dalla sua cella di Rebibbia dove è recluso, lo ha quasi redarguito. E lo ha spronato a non perdere l’occasione del “Giubileo dei detenuti”, passando dalle parole ai fatti.

 

di Annalisa Chirico

Il Tempo, 12 dicembre 2025 Ignazio La Russa ci riprova. Intervenendo alla cerimonia dello Scaldino, il tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare, il presidente del Senato è tornato su un tema che gli sta a cuore: il sovraffollamento carcerario. Non in modo retorico, né lagnoso, ma con una proposta concreta, dopo la chiusura del governo all’idea di un “decreto bipartisan” per consentire a chi abbia quasi interamente scontato la pena di poter usufruire dei domiciliari.

 

di Riccardo Renzi

Il Riformista, 12 dicembre 2025 La visita del Presidente Sergio Mattarella al carcere femminile di Rebibbia non è stata una semplice tappa istituzionale, né un gesto di cortesia verso un progetto artistico. È stata una lezione civile rivolta al Paese. L’inaugurazione di Benu - l’installazione permanente ideata da Eugenio Tibaldi e realizzata insieme alle donne recluse - è diventata un’occasione per mostrare ciò che dovrebbe essere il carcere secondo la nostra Costituzione: un luogo di rinascita, non di abbandono. La simbologia della Fenice, che risorge dalle proprie ceneri, è stata il filo conduttore del discorso presidenziale. Ma la Fenice, ha lasciato intendere Mattarella, non può risorgere se il nido è marcio. E alcuni istituti italiani oggi lo sono, “in condizioni totalmente inaccettabili”.

 

Ristretti Orizzonti, 12 dicembre 2025 Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (Gnpl) esprime la propria gratitudine al Presidente della Repubblica per quanto dichiarato nella sua visita alla Casa circondariale femminile di Rebibbia. Nel suo discorso il Capo dello Stato ha ricordato l’importanza “del fine rieducativo della pena” nonché “del progetto e della missione degli istituti di costituire, prevedendole, opportunità di socializzazione”, per far sì che “gli istituti di pena non siano isolati dal mondo esterno, ma facciano parte - come è doveroso - del mondo esterno, del mondo della nostra Repubblica”.

 

di Bruno Mellano

La Stampa, 12 dicembre 2025 Spesso i fenomeni sociali più complessi e ampi sono anticipati dal loro presentarsi in un ambito territoriale o comunitario ristretto, definito, marginale. Analizzare e riflettere, ad esempio, sull’esecuzione penale, e su quella giovanile o minorile in particolare, non è solo un esercizio di cittadinanza attiva, ma può essere anche un’utile azione di governo, non solo in riferimento alla specifica problematica, bensì all’intero contesto della condizione giovanile contemporanea negli Stati evoluti. Per questi motivi appare interessante e feconda la presentazione, a cura della Biblioteca civica e dell’Informagiovani di Savigliano, del libro “18+1” di Monica Cristina Gallo, sui giovani detenuti nelle carceri italiane. Ragazzi che con 18 anni e un giorno sono collocati nei gironi, spesso infernali e sempre sovraffollatati, delle 189 carceri per adulti presenti nel Paese. Una popolazione detenuta “under 25” in forte crescita numerica: erano 3.274 al 30 giugno 2023, ma all’inizio del 2025 era già diventati 5.067.

 

di Giancarlo Visitilli

Corriere del Mezzogiorno, 12 dicembre 2025 “Quando ha detto: bisognerebbe gettare la chiave e lasciarli marcire, mi sono sentito una cacca. Mi sono sentito io marcire dentro, soprattutto perché l’ha pensato un mio professore”. Sono le parole di Massimo, studente di un istituto tecnico commerciale di Bari, che mi racconta la sua storia, “puoi parlarne e cercare di fare capire che i detenuti, in quel posto, che non è manco come l’Inferno di Dante, si lasciano morire, peggiorano, si abbruttiscono di più”. Massimo frequenta il quarto anno, vuole studiare economia, “per imparare a capirli e a restarmene lontano dai soldi”. Suo padre, sconta vent’anni, per aver ucciso durante una rapina.

 

di Gaetano Azzariti

MicroMega, 12 dicembre 2025 La riforma consegna un gran potere nelle mani del governo ed espropria il parlamento del potere di revisione costituzionale. Ancor prima del contenuto è già la forma che offende e che denuncia il carattere eversivo della riforma. La legge sull’ordinamento della giustizia è stata infatti approvata violando lo spirito, ma anche la lettera della nostra costituzione. L’articolo 138 prevede infatti una doppia lettura dei due rami del parlamento, una maggioranza qualificata in seconda lettura e un referendum eventuale di natura oppositiva qualora, pur se superata la maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, non si sia però raggiunto il consenso dei due terzi dei nostri rappresentanti. Al di là di ogni tecnicismo mi sembra del tutto chiara la ragione di fondo che sostiene questo procedimento.

di Valentina Stella

Il Dubbio, 12 dicembre 2025 A differenza dell’anno scorso quando la platea del Circo Massimo contestò duramente l’ex presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, quest’anno quello stesso popolo di Atreju, riunito però nei giardini di Castel Sant’Angelo, ha scelto il fair play nei confronti di Silvia Albano. Neanche un accenno di applauso ma neppure un fischio da quando ieri è salita sul palco insieme al Ministro Nordio, ad Alberto Balboni, ad Antonio Di Pietro, a Sabino Cassese, a Debora Serracchiani e a Gaetano Azzariti per discutere della riforma della separazione delle carriere. Ad accogliere gentilmente la presidente di Magistratura Democratica c’era addirittura quel Giovanni Donzelli che solo l’anno scorso, nel periodo di grande scontro tra politica e magistratura per le decisioni sul protocollo Italia Albania, aveva dedicato alla giudice un articolo di “dossieraggio” sul suo blog dal titolo “Silvia Albano: ecco chi è il capo delle toghe rosse che ha deciso sui migranti in Albania”.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 12 dicembre 2025 La presidente di Magistratura Democratica lancia l’allarme: “Senza stabilizzazioni i tribunali collassano”. Il ministro della Giustizia: “Faremo il possibile nei limiti del Pnrr”. Il futuro dei precari dell’Ufficio del processo irrompe nel dibattito sulla riforma della giustizia e accende il confronto tra magistratura e governo. È accaduto ad Atreju, sul finire dell’incontro dedicato alla separazione delle carriere, quando la presidente di Magistratura Democratica, Silvia Albano, ha rivolto un intervento diretto al ministro della Giustizia Carlo Nordio, chiedendo garanzie sul destino di migliaia di lavoratori.

 

Corriere Salentino, 12 dicembre 2025 Un detenuto di origini baresi è morto dopo essersi impiccato con un lenzuolo nel carcere di Lecce. L’episodio è avvenuto mentre il compagno di cella dormiva, durante una delle ore notturne, quando in servizio vi era un solo agente di polizia penitenziaria assegnato all’intera sezione. Una situazione non conforme a quanto previsto dai protocolli di sicurezza per la gestione dei detenuti considerati “particolari”, per i quali dovrebbe essere presente almeno un secondo operatore.

 

ansa.it, 12 dicembre 2025 Nella sezione femminile del carcere di Rebibbia è morta questa notte una detenuta, in circostanze ancora da chiarire. Rinviati a data da destinarsi i “Giochi della Speranza”, iniziativa promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, dal Dap - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dalla rete di magistrati “Sport e Legalità” per la promozione dello sport in carcere. All’interno del penitenziario si terrà un momento di raccoglimento alla presenza dei partecipanti previsti per l’iniziativa. Presente, tra gli altri, la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase. 

 

di Beatrice Tominic

fanpage.it, 12 dicembre 2025 È morto nelle scorse ore Francesco Valeriano, l’uomo di 45 anni massacrato di botte in carcere da ignoti lo scorso giugno. Il quarantacinquenne era detenuto nel carcere di Rebibbia, stava scontando una pena di due anni e mezzo. Originario di Fondi, era arrivato nel penitenziario romano da circa un mese e mezzo dopo un periodo detentivo nell’istituto di Cassino. Dopo il ritrovamento il detenuto, rinvenuto agonizzante in cella, è stato trasferito d’urgenza al policlinico Umberto I, con lesioni cerebrali gravi ed è stato sottoposto a una tracheotomia.

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 12 dicembre 2025 L’ex ministro ed ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è detenuto nel carcere romano dal 31 dicembre 2024. In questo dialogo a tutto tondo racconta la vita in carcere, ma anche il rapporto con la sua famiglia, la recente pubblicazione di un libro e la sua speranza per l’imminente Giubileo dei detenuti. Con un messaggio per la premier e per il ministro Salvini. “Quando ho visto la situazione di degrado in cui si vive dentro le carceri italiane, ho pensato che fosse mio dovere fare qualcosa”, dice Gianni Alemanno, che dal 31 dicembre 2024 è detenuto nel carcere Rebibbia di Roma e scrive, sulla sua pagina Facebook, un “diario di cella”.

 

di Silvia Ronco

Gazzetta di Mantova, 12 dicembre 2025 Una strage di vite e di diritti, quella delle carceri italiane, che necessita di una risposta urgente ed efficace guidata da sentimenti di speranza, ma soprattutto umanità. L’assemblea nazionale dei garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà ha presentato oggi (giovedì 11 dicembre) al Senato un documento per ribadire la necessità di un’azione concreta e responsabile da parte della politica, che incida sul sovraffollamento nelle carceri, una delle problematiche di maggiore rilevanza che affligge il sistema penitenziario italiano.

 

di Serena Spinazzi Lucchesi

Gente Veneta, 12 dicembre 2025 Entro Pasqua del 2026 saliranno a 30 i posti offerti dalla diocesi attraverso la Caritas veneziana alle detenute e detenuti a fine pena o con possibilità di pena alternativa. È questa la previsione del direttore della Caritas Franco Sensini che spera di giungere entro i primi mesi del prossimo anno all’apertura di Casa mons. Vianello a Campalto, dove sono previsti 10 posti letto. Ma non è l’unica novità, in questo ambito: “Lunedì abbiamo inaugurato ufficialmente, con l’ingresso del primo ospite, l’appartamento dell’Ater di Marghera, che ha 4 posti per detenuti a fine pena o che possono usufruire di un regime alternativo, sempre di concerto con il Magistrato di sorveglianza”, spiega Sensini.

 

vaticannews.va, 12 dicembre 2025 La tre giorni dell’ultimo grande evento dell’Anno Santo avrà inizio venerdì 12 dicembre con un convegno sul “Diritto alla speranza” e culminerà domenica 14 con la Messa presieduta dal Papa. Le ostie per la celebrazione saranno donate dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti attraverso il progetto “Il senso del Pane”, che dal 2016 coinvolge più di 300 reclusi ogni anno nella creazione di particole destinate a oltre 15mila tra diocesi italiane e straniere.

 

di Marina Lomunno

vocetempo.it, 12 dicembre 2025 Due proposte, anche in vista del Natale, per i reclusi nel penitenziario di Torino: “La Parola di Dio in carcere”, l’iniziativa della Libreria “La Rosa Blu” (corso Matteotti 11 - Torino), e “Dona La Voce a un detenuto”. Domenica 14 dicembre, nella Basilica di San Pietro alle 10, papa Leone XIV presiede la Messa in occasione del Giubileo dei detenuti, ultimo dei grandi appuntamenti del Giubileo della Speranza. Non a caso il Papa, in continuità con il suo predecessore Francesco - che aprì la seconda Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia - ha stabilito di concludere i raduni giubilari con il mondo carcerario. Quasi a sottolineare che in nessun luogo più delle galere c’è bisogno di speranza che aiuti a guardare oltre le sbarre.

parmadaily.it, 12 dicembre 2025 Proseguono all’interno del carcere di Parma le attività teatrali e culturali pensate nell’ambito di “Liberamente Teatro - un’evasione creativa”, il progetto dell’associazione Progetti & Teatro aps realizzato in collaborazione con Istituti Penitenziari di Parma, con il contributo di Comune di Parma, Fondazione Cariparma, il sostegno di Chiesi Farmaceutici, e con il patrocinio del Coordinamento Nazionale Teatro Carcere e di Anct Associazione Nazionale Critici Teatrali, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario del Comune di Parma.

 

Ristretti Orizzonti, 12 dicembre 2025 Lo spettacolo teatrale “Voci di dentro” con le donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca in occasione del Giubileo dei detenuti. Domenica 14 Dicembre 2025, alle ore 16.00 (ingresso riservato agli autorizzati), presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, sarà presentato voci di dentro, spettacolo teatrale con alcune donne recluse, diretto da Michalis Traitsis, con la collaborazione artistica di Patrizia Ninu, video di Marco Valentini, foto di Andrea Casari, consulenza per i costumi di Lorenzo Cutùli, sartoria cooperativa Coges, nell’ambito del progetto teatrale Passi Sospesi di Balamòs Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia, e allestito in occasione del Giubileo dei Detenuti.

 

di Franco Corleone

L’Espresso, 12 dicembre 2025 Nella proposta di FdI chi ottiene il 40 per cento dei voti conquista il 55 per cento dei seggi. Uno spettro si aggira per l’Italia, che potrebbe assestare il colpo finale alla democrazia già malata: si tratta della proposta di Fratelli d’Italia di approvare una nuova legge elettorale dopo il Porcellum, l’Italicum e quella vigente, il Rosatellum, tutte segnate da incostituzionalità gravi che limitano i diritti dei cittadini di esprimere un voto libero e non condizionato dalle logiche partitocratiche. La ragione di questo ennesimo giro di valzer, espressa con chiarezza dall’onorevole Donzelli, è di riequilibrare i conti tra i partiti della maggioranza e di creare difficoltà alle forze progressiste.

 

di Chiara Sgreccia

Il Domani, 12 dicembre 2025 A offrire un’analisi delle condizioni che i minori vivono nelle periferie d’Italia, l’ultima indagine condotta da Con i Bambini e Openpolis: un quadro basato sui dati per capire dove e in che modo le disuguaglianze agiscono nel Paese e come costruire politiche pubbliche efficaci nel contrastarle. Per superare le semplificazioni e l’allarmismo. In Italia, più una persona è giovane, più è probabile che si trovi in condizioni di povertà assoluta. E più vive in un’area i cui i servizi sono carenti, più è probabile che rimanga in povertà. Sono dati che, però, non devono generare risposte d’emergenza ma spingere a un’analisi concreta della realtà del nostro Paese, delle ragioni che la determinano, in particolare dalla pandemia in poi, per proporre politiche pubbliche in grado di invertire la tendenza.

 

di Elisabetta Ambrosi

Il Fatto Quotidiano, 12 dicembre 2025 Il problema è a monte e non a valle. I ragazzi vanno formati perché li usino al meglio, non isolati dalla società. Non voglio in nessun modo, in questo post, fare l’elogio dei super colossi del web e dei social network, che ormai governano le nostre vite, facendo utili infiniti e senza, spesso, neanche pagare il giusto corrispettivo di tasse. Non è dunque questo un elogio di Meta, Tik Tok, You Tube né tantomeno dei loro “padroni”. Mi interessa qui - nel criticare il provvedimento del governo laburista australiano di vietare tutti i social network agli under sedici - fare piuttosto un ragionamento fenomenologico, dall’interno. E cioè dal punto di vista di una madre che vede bene come i social sono usati dai giovanissimi che ho in casa.

 

di Daniele Erler

Il Domani, 12 dicembre 2025 Ovunque si discute sulla possibilità di impedire ai minorenni di iscriversi a piattaforme come Instagram e TikTok. In Italia c’è una legge che fisserebbe i 15 anni d’età. Ma il divieto per legge è davvero efficace? C’è chi teme un “effetto boomerang”. Lo scorso 10 dicembre l’Australia ha introdotto, per la prima volta al mondo, il divieto di utilizzo dei social per chi ha meno di 16 anni. In base alla legge federale approvata l’anno precedente, l’Online Safety Amendment, le principali piattaforme (come Facebook, Instagram, TikTok, YouTube, X e Snapchat) dovranno adottare “misure ragionevoli” per impedire ai minori di aprire o mantenere un account. Altrimenti, rischiano multe fino ai 49,5 milioni di dollari australiani (circa 30 milioni di euro).

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 12 dicembre 2025 Il dato sulla struttura aperta a ottobre 2024 è aggiornato al cinque dicembre scorso ed è ufficiale. I migranti stranieri rimpatriati dal Cpr di Gjader, passando per l’aeroporto di Roma Fiumicino, sono 54 in totale. Tra loro: cinque bengalesi, nove pakistani, undici nigeriani, due moldavi, un georgiano, due senegalesi, undici algerini, quattro indiani, tre turchi, un ivoriano, un kazako, un marocchino, un honduregno, un ghanese e un camurense. Il dato sulla struttura aperta a ottobre 2024 è aggiornato al cinque dicembre scorso ed è ufficiale: lo contiene la risposta del ministero dell’Interno a un accesso civico generalizzato presentato dall’avvocata Giulia Crescini, per il progetto Inlimine dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione.

 

di Filippo Blengino*

Il Dubbio, 12 dicembre 2025 In un Paese irrigidito, che ha paura persino della propria ombra, può succedere - anzi succede - che chi vende o cede una semplice pianta o i suoi derivati, pur privi di qualsiasi effetto stupefacente, venga trattato alla stregua di Pablo Escobar. Così l’innocuo diventa crimine e criminali diventano cittadini, imprenditori, produttori che quella foglia l’hanno coltivata, venduta e acquistata seguendo le leggi dello stesso Stato che ora li condanna. E, sempre in questo Paese irrigidito, può succedere - anzi succede - che un caso di “spaccio” venga archiviato dal Pubblico Ministero di Roma e accolto dal GIP senza una riga di motivazione (a proposito di separazione delle carriere!) perché qualificato come azione politica “dimostrativa”.

 

di Niccolò Nisivoccia

Corriere della Sera, 12 dicembre 2025 Non c’è dubbio: gli eventi di questi ultimi anni, dei nostri giorni, potrebbero indurre a visioni pessimistiche. Il diritto è finito, morto, superato: lo si ripete da ogni parte, lo pensano in tanti. È lo spirito del tempo: pensare che non esista legge che tenga, che la forza e la violenza siano una necessità, accusare chi pensa il contrario di essere solo un’anima candida - come a dire: è la realtà, bellezza, è inutile sognare. E quindi concepirlo, il diritto, solo in senso autoritario: come se il diritto non fosse a sua volta altro che forza e violenza, come se questa fosse la sua stessa natura - intimidatoria, se non addirittura persecutoria. Non c’è dubbio: gli eventi di questi ultimi anni, dei nostri giorni, potrebbero indurre a visioni di questo genere.

 

di Elisabetta Zamparutti

L’Unità, 12 dicembre 2025 La giornata mondiale per i diritti umani è stata istituita il 10 dicembre del 1950 per commemorare l’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani avvenuta due anni prima, il 10 dicembre del 1948, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Fu una delle prime giornate mondiali a essere istituita. All’epoca ne esistevano solo un paio. Oggi il calendario offre l’occasione di commemorare quasi ogni giorno, insieme ad almeno un santo, anche una ricorrenza mondiale. Sono profondamente convinta che la proliferazione eccessiva, vale per i beni di consumo come anche per le giornate mondiali, rischia di vanificarne il valore e il significato.

di Luca Foschi

Avvenire, 12 dicembre 2025 Un dossier di 173 pagine racconta l’orrore cominciato in Israele alle 6.30 del 7 ottobre 2023 e proseguito fino al rilascio degli ostaggi. Omicidio, oltraggio alla dignità personale, tortura, presa di ostaggi, saccheggio, violenza sessuale, distruzione di beni civili, utilizzo di scudi umani, sparizione forzata, attacco indiscriminato alla popolazione civile: il nuovo report di Amnesty International, “Targeting civilians”, “ha trovato elementi sufficienti per concludere che molte fra queste violazioni sono state compiute da membri dei gruppi armati palestinesi, e costituiscono crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Per questi, oggi, nessuno è stato portato davanti alla legge”.

 

di Agnese Palmucci

Avvenire, 12 dicembre 2025 Da settembre è scattata a Chicago l’operazione governativa anti migranti “Midway Blitz”. I cattolici stanno alzando la voce con attività e manifestazioni a difesa dei diritti degli stranieri. A Chicago è diventato normale andare a celebrare Messa la domenica e non vedere più i propri parrocchiani seduti ai banchi della chiesa. Da un giorno all’altro. “Arrivano le famiglie e ci dicono che li hanno arrestati nella notte”, racconta padre David Inczauskis, sacerdote gesuita ordinato da sei mesi, che, insieme ad altri, sta coordinando le attività delle comunità cattoliche della diocesi per il supporto ai migranti detenuti dalla polizia federale perché ritenuti “irregolari” o rischiosi per l’ordine pubblico.

 

DOCUMENTI

Articolo. "La medicina penitenziaria: una riforma tradita nei suoi principi di applicazione", di Francesco Ceraudo

Articolo. "Il reato di femminicidio nel codice penale italiano: cronaca di una controversia annunciata", di Emanuele Corn

Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale del Comune di Padova: "Relazione finale 2025"

Articolo. "Un’esperienza alla Casa lavoro di Vasto. L’importanza dell’aumento dello spazio relazionale ed educativo", a cura del Clan Universitario Samarcanda, Padova 75

"Detenuti stranieri: domande e risposte". Un vademecum per stranieri e operatori A cura dello Sportello di informazione giuridica per detenuti stranieri della Clinica legale di Giustizia penale (Dipartimento C. Beccaria, Università degli Studi di Milano)

APPUNTAMENTI

Convegno. "Il diritto alla speranza nel cinquantennale dell’Ordinamento Penitenziario, nell’anno del Giubileo della Speranza e nel triduo del Giubileo dei Detenuti" (Roma, 12 dicembre 2025)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 14 dicembre 2025

Incontro-dibattito. "L’esecuzione penale oltre il carcere per le madri con bambini" (Torino, 15 dicembre 2025)

Convegno. "La salute mentale a sessant'anni dall'autoriforma della psichiatria a Perugia: pratiche di cura, diritti e tutela delle libertà personali" (Perugia, 16 dicembre 2025)

CRIVOP Italia ODV. "Corso base formazione penitenziaria per aspiranti volontari" (Torino - Casa circondariale Lorusso e Cotugno, 20 dicembre 2025)

CORSI DI FORMAZIONE

Corso di perfezionamento. "Il carcere come elemento del territorio: l'assistenza sanitaria durante e dopo la detenzione" (Milano, iscrizioni fino all'8 gennaio 2026)

Corso formazione: "La scrittura che ripara. Le metafore per raccontare la vita" (Da remoto con un incontro conclusivo - facoltativo - a Milano, dal 29 gennaio al 12 marzo 2025)

Corso di formazione iniziale "Mediatore familiare secondo Norma Tecnica Uni 11644 e D. Interministeriale 151/2023" (Bologna, fino all'8 novembre 2026)

BANDI E CONCORSI

Premio letterario Città di Castello: "Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" (Scadenza il 31 dicembre 2025)