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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 10 dicembre 2025

Ristretti Orizzonti, 10 dicembre 2025 A buon diritto, Acli, Antigone, Arci, Cgil, Confcooperative Federsolidarietà, Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia-CNVG, Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti-CNCA, Forum Droghe, Gruppo Abele, L’altro diritto, La Società della Ragione, Legacoopsociali, Movimento di Volontariato Italiano-MOVI, ⁠Movimento No Prison, Nessuno tocchi Caino, Ristretti Orizzonti si rivolgono con un appello al Parlamento, al presidente della Repubblica, al ministero della Giustizia e ai magistrati di sorveglianza. Il 6 febbraio 2026, a Roma, assemblea pubblica sullo stato delle carceri italiane.

 

di Patrizio Gonnella

Il Manifesto, 10 dicembre 2025 Giubileo dei detenuti. Era il ventisei dicembre dello scorso anno quando papa Francesco, con un gesto forte e contro corrente, in occasione del Giubileo, aprì la Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia. Un gesto materiale e simbolico che chiedeva clemenza e rispetto. Clemenza e rispetto per l’umanità ristretta e sofferente nelle galere del mondo. Dopodomani, 12 dicembre, sarà il giorno del Giubileo dei detenuti. In Italia non c’è stata alcuna risposta da parte del parlamento e del governo. Le istituzioni non si sono limitate a rimuovere le parole del papa dalla discussione pubblica, ma hanno fatto qualcosa di peggio. Hanno esplicitamente contraddetto il pontefice con una sequenza di provvedimenti disumani o fortemente peggiorativi delle già compromesse condizioni di detenzione: si pensi da un lato all’introduzione del delitto di rivolta penitenziaria che va a punire i detenuti che disobbediscono in forma civile e nonviolenta a ordini della polizia penitenziaria e dall’altro lato alle chiusure ingiustificate del sistema verso la comunità esterna.

 

di Hassan Bassi

Il Manifesto, 10 dicembre 2025 Il sistema carcerario italiano si trova costantemente sul ciglio di una condizione di grave crisi e lo dimostrano i numeri del sovraffollamento, il sottodimensionamento costante dei servizi di custodia e rieducativi, la continua precarietà di ogni attività interna agli istituti, gli spazi di detenzione fatiscenti e le limitate occasioni di lavoro, le scarse risorse per il reinserimento sociale e lavorativo. Che le condizioni di vita e di lavoro negli istituti siano al limite del disumano ne sono segnale forte e chiaro i tanti suicidi ed atti di autolesionismo fra i detenuti.

 

di Agostino Giovagnoli

Avvenire, 10 dicembre 2025 Se vogliamo invertire la rotta che porta alla rovina della città, come ha invitato a fare l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, incominciamo dai carcerati. Un crollo rovinoso minaccia la casa comune, ha detto l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, nel discorso alla città per la festa di Sant’Ambrogio. Uno dei segni del pericolo è l’”intollerabile situazione delle carceri e la repressione come unica soluzione”. Ne sono segni anche lo smarrimento dei giovani, le città che espellono i loro cittadini, il declino del welfare, un capitalismo basato sull’indifferenza. Ma mentre è più facile riconoscere in questi fenomeni manifestazioni di un grave pericolo - ne percepiamo tutti gli effetti - il segno di un modo intollerabile di trattare i carcerati va controcorrente: riguarda, infatti, uomini e donne separati dagli altri e invisibili agli occhi dei cittadini comuni.

 

di Lorenzo Rosoli

Avvenire, 10 dicembre 2025 In un messaggio per il Giubileo dei carcerati, che si celebra domenica, i pastori intervengono nel dibattito su sovraffollamento e condizione di chi è in cella. “La detenzione sia gestita secondo lo spirito della Costituzione”. Al centro c’è l’opera rieducativa a beneficio di chi è recluso. Ma anche di operatori e polizia penitenziaria. “Un gesto di clemenza da parte dello Stato, per sfoltire le carceri dall’eccessivo numero di persone detenute”. E per ripartire “con una nuova attenzione al trattamento e alla qualità delle condizioni umane” negli istituti di pena. Lo chiedono i vescovi della Lombardia nel messaggio diffuso in vista del Giubileo dei detenuti, che la Chiesa celebra domenica 14 dicembre. Nello stesso testo i vescovi rinnovano la disponibilità della Chiesa “a collaborare con la comunità civile perché la detenzione sia gestita secondo lo spirito della Costituzione”. E si impegnano, con la comunità cristiana, a “diffondere una cultura della legalità”. E le condizioni perché il carcere sia “il punto di arrivo estremo di politiche di educazione e di prevenzione”.

 

di Giacomo Galeazzi

interris.it, 10 dicembre 2025 Una seconda opportunità per i detenuti. La plastica che diventa arte e la sostenibilità che incontra il riscatto personale. È lo spirito di Redivivus, il progetto che vede protagonisti i giovani degli istituti penali per minorenni e degli Uffici di servizio sociale per i Minorenni di Palermo, Catania, Acireale e Caltanissetta, autori di 19 opere realizzate con bottiglie in Pet (polietilene tereftalato) riciclate. Promossa da Corepla, con il patrocinio del ministero della Giustizia e a cura di Mani&Mente di Romina Scamardi, l’iniziativa intreccia arte, sostenibilità e inclusione sociale. Offrendo ai ragazzi coinvolti la possibilità di trasformare materiali di scarto in strumenti di espressione e consapevolezza. “L’educazione alla sostenibilità è una parte fondamentale della nostra missione - spiega Giovanni Cassuti, presidente di Corepla-. Crediamo che il riciclo non sia solo un gesto ambientale, ma anche culturale e sociale. Significa riconoscere potenzialità dove altri vedono solo scarto”.

 

di Andrea Borghini

unipi.it, 10 dicembre 2025 Il 4 e 5 dicembre, nella splendida cornice dell’Aula Magna Nuova della Sapienza, si è tenuta una delle due Assemblee annuali della CNUPP, la Conferenza nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari. Delegate e delegati, tutor e operatori, provenienti dalle Università aderenti alla Conferenza, ormai sono 47 gli Atenei che ne fanno parte, hanno discusso e si sono confrontati su come ampliare ulteriormente la platea di studenti-detenuti iscritti all’Università - ad oggi siamo a quasi 2000 - e come migliorare l’offerta didattica e rafforzare la garanzia del diritto allo studio per le persone ristrette. Un confronto tanto più urgente in un momento storico come quello che stiamo attraversando, di grave emergenza per gli istituti di pena italiani, di sovraffollamento e di evidenti carenze strutturali.

 

di Giuliano Foschini

La Repubblica, 10 dicembre 2025 Il governo vuole anticipare a inizio marzo. Bachelet e Bindi in campo per il No, Sallusti tra i nomi alla guida dei gruppi per il Sì. Due grandi comitati del No, per il momento. Piccole strutture sparse in tutta Italia. E ancora: almeno sei gruppi per promuovere il Sì. La caccia ai testimonial, i numeri dei sondaggi che girano sulle scrivanie dei comitati ma anche su quelle dei partiti che stanno scegliendo se, e soprattutto come, schierarsi. E, infine - ma non per ultima - una battaglia silenziosa sulla data del referendum, con il governo che vorrebbe anticipare il voto ai primi di marzo, in modo da rendere il più veloce possibile la campagna referendaria ed evitare una rimonta che i sondaggi definiscono assolutamente possibile. E i costituzionalisti che invece ritengono che non si possa indire prima della fine del mese: “Cinquanta giorni dopo il primo febbraio”, dice il presidente del primo comitato del No, Enrico Grosso.

 

di Eriberto Rosso

Il Riformista, 10 dicembre 2025 Oliviero Diliberto è Professore Ordinario di Diritto Romano presso l’Università La Sapienza di Roma, Preside della Zhongnan University of Economics and Law (Wuhan, China), componente di istituzioni accademiche in Francia. Oggi lo abbiamo invitato a questa conversazione non solo per il suo ruolo di studioso ma perché componente della Camera dei Deputati dal 1994 al 2008, dirigente di partiti politici della sinistra e perché è stato Ministro della Giustizia dal 21 ottobre 98 al 26 aprile 2000 in due Governi guidati dall’On. Massimo D’Alema. Dunque uno dei protagonisti del dibattito che ha portato all’approvazione del nuovo art. 111 della Costituzione, introdotto nella Carta con la Legge costituzionale 23 novembre 1999 n. 2.

 

di Fabrizia Giuliani

La Stampa, 10 dicembre 2025 Ci sono notizie che bisogna saper riconoscere per tempo, fatti da mettere a fuoco subito, perché segnano un prima e un dopo. In una fase in cui tutto è convulso, tutto corre veloce, non sempre ci si riesce. Non sempre siamo attrezzati a capire cosa conta e cosa no, cosa è ripetizione e cosa novità, cosa apre la strada e cosa invece la chiude. E quale differenza c’è tra le parole - dichiarazioni, conferenze, editoriali - e i fatti, l’impegno tenace e continuo che produce trasformazioni. Servono entrambi, intendiamoci, per consentire al cambiamento di avverarsi: guai a metterli in opposizione tra loro. Ma sul terreno del contrasto alla violenza contro le donne non ci si può fermare al primo dei due piani, non più.

di Vincenzo Vita

Il Manifesto, 10 dicembre 2025 Si è tenuta alla Camera dei deputati una riuscita iniziativa promossa dall’Ordine dei giornalisti del Lazio sul fragile e contraddittorio recepimento nel nostro ordinamento della direttiva europea 2024/1069, cosiddetta anti Slapp (Strategic Lawsuits Against Public Participation). Si tratta di una importante normativa, nata in seguito all’omicidio della coraggiosa giornalista maltese Daphne Caruana Galizia uccisa perché aveva messo il naso negli sporchi affari che coinvolgevano il governo. La scossa morale indusse -finalmente- il vecchio continente a muoversi. Meglio tardi che mai, come si usa dire.

 

di Giovanni Bianconi

Corriere della Sera, 10 dicembre 2025 Il magistrato ha raccontato il clima che si viveva nella procura di Palermo nel periodo delle stragi del 1992. Tre ore per riassumere tre anni d’indagini, e non sono bastate. Il primo capitolo dell’audizione del procuratore di Caltanissetta Salvatore De Luca davanti alla commissione parlamentare Antimafia, a consuntivo dei diversi filoni d’inchiesta riavviati sulle stragi del 1992, s’è chiuso aprendo nuovi interrogativi e nuovi sospetti sull’isolamento subito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alla Procura di Palermo nei mesi che precedettero le bombe di Capaci e via D’Amelio. E dunque sul palazzo dei “veleni” tante volte raccontati negli ultimi trent’anni, e che ora tornano a scorrere nella ricostruzione dei nuovi inquirenti.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 10 dicembre 2025 Stragi, il capo della Procura di Caltanissetta in audizione antimafia lancia un duro attacco alla gestione Giammanco del procedimento e alle indagini di Scarpinato. “Non sarò breve”. Salvatore De Luca, procuratore di Caltanissetta, lo ha detto subito, con disarmante sincerità, ai commissari dell’Antimafia. E non lo è stato. Ore di audizione per ricostruire, pezzo dopo pezzo, quello che il suo ufficio ritiene essere il quadro più credibile delle concause della strage di Via D’Amelio. Un lavoro “monumentale”, come ha riconosciuto la presidente della commissione alla fine. Un lavoro che punta il dito su una pista precisa: mafia-appalti.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 10 dicembre 2025 Con una sentenza pubblicata ieri, i magistrati amministrativi del Lazio ribadiscono un principio inviolabile. Peccato sia molto più “violabile” per le inchieste penali sui cittadini comuni. Esiste un principio, nella giustizia, esaltato dalla prassi italiana: la pubblicità del processo. Che una vicenda giudiziaria possa svolgersi, almeno nella fase del contraddittorio, con la massima evidenza pubblica, è garanzia tipica delle democrazie. Dalle nostre parti, va detto, vige una variante parossistica, del principio: lo sputtanamento sfrenato della persona indagata, praticato fin dall’iscrizione a registro. A essere “pubblico” diventa anche ciò che dovrebbe essere segreto. Vale soprattutto per i politici: c’è un interesse generale a “sapere”, dicono. Bene. Eppure, c’è un procedimento che, al contrario, è del tutto inaccessibile, e siamo sempre in Italia: si tratta del procedimento disciplinare a carico di un magistrato. Lì la conoscenza pubblica è preclusa, anche all’eventuale denunciante autore dell’esposto.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 10 dicembre 2025 Il caso si realizza quando vi è condanna per la violazione del Daspo amministrativo e il giudice fissi modalità di astensione e di presentazione in questura ulteriori e diverse ma la cui violazione non è però sanzionata dall’ordinamento. La sentenza n. 39462/2025 della Corte di cassazione penale ha chiarito di fatto quali siano le conseguenze per chi colpito da Daspo del questore lo abbia violato e il giudice nel condannarlo per il relativo reato prescriva ulteriori e diverse prescrizioni dell’obbligo di presentazione durante le competizioni sportive che gli sono interdette mancando però di rispettarle. In effetti, nel caso concreto deciso dalla Cassazione, il ricorrente aveva violato le prescrizioni del Daspo “giudiziario” ma risultava essersi adeguato a quelle dettate inizialmente dal questore con l’emissione del Daspo amministrativo.

 

assemblea.emr.it, 10 dicembre 2025 L’intervento del Garante dei detenuti. Sono trascorsi cinquant’anni dall’approvazione dell’ordinamento penitenziario, norma che ha introdotto il concetto della riabilitazione del detenuto, mettendo al centro la persona con i suoi diritti. Con il superamento del modello punitivo il carcerato ha la possibilità di costruirsi un percorso personalizzato rivolto, finita la detenzione, al reinserimento sociale. Per questo serve aumentare le attività rivolte al ristretto, a partire da quelle lavorative. Per assicurare al detenuto questo diritto occorre, però, un maggiore coinvolgimento di soggetti esterni. C’è, poi, il tema del sovraffollamento, ostacolo all’attivazione di questi percorsi trattamentali. Questo, in sintesi, i contenuti del convegno dedicato ai cinquant’anni dall’approvazione dell’ordinamento penitenziario che si è tenuto in mattinata a Bologna nella sede dell’Assemblea legislativa.

 

di Andrea Sparaciari

La Notizia, 10 dicembre 2025 La governatrice: “Noi mai interpellati”. Per la governatrice l’isola non può reggere 91 nuovi detenuti al 41-Bis. Nordio nega, ma implicitamente conferma. Sardegna, terra di spiagge meravigliose e di… detenuti al 41-bis. Almeno nelle intenzioni del governo di Giorgia Meloni, che da Roma ha fatto recapitare alla presidente Alessandra Todde la notizia che sull’isola saranno trasferiti 91 detenuti in regime di massima sicurezza. Tutti diretti al carcere di Uta. Una decisione mai condivisa con la presidente sarda, che è stata semplicemente informata. “Sei giorni fa ho scritto alla presidente del consiglio, Meloni, per difendere la Sardegna da una decisione assunta senza confronto, senza preavviso e senza rispetto istituzionale. A oggi non è arrivata alcuna risposta”, ha attaccato ieri mattina Todde.

 

Il Dubbio, 10 dicembre 2025 Il capo della Procura generale di Perugia segnala più detenuti, aggressioni in aumento e boom di telefoni cellulari nelle strutture penitenziarie. L’incontro tra il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, e il nuovo provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria Umbria-Marche, Liberato Gerardo Guerriero, insediatosi alla guida del Provveditorato con sede nella casa circondariale di Capanne, diventa l’occasione per fare il punto sullo stato degli istituti penitenziari umbri. Un quadro che, come emerge dai dati diffusi, restituisce l’immagine di un sistema sotto pressione, segnato da sovraffollamento, violenze e un crescente numero di dispositivi telefonici introdotti illegalmente.

 

ansa.it, 10 dicembre 2025 Installazione simbolica a Piazza Montecitorio per l’undicesimo Memorial Stefano Cucchi. “L’Italia sta assistendo a una strage silenziosa: quella delle morti e dei suicidi nelle carceri. I numeri del 2024 e del 2025 sono drammatici, con un record di decessi che testimonia una crisi umanitaria strutturale e non più emergenziale. Un sistema penitenziario al collasso, caratterizzato da un sovraffollamento cronico (che supera il 135% in molti istituti), carenze sanitarie e mancanza di personale adeguato. Oggi, 10 dicembre 2025 alle ore 11.30, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani in Piazza Montecitorio verrà montata un’installazione simbolica: 72 sagome, una per ogni detenuto e detenuta che si è tolto la vita nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno”.

 

di Giovanni Fiorentino

La Nazione, 10 dicembre 2025 Il progetto tra Comune, Istituto penale minorile e Progress va avanti. Olmastroni: “Le misure alternative sono meno costose e più efficaci”. Il ghiaccio era stato rotto la scorsa settimana, quando tre ragazzi dell’Istituto penale minorile di Firenze avevano raggiunto la scuola dell’infanzia di Montagnana per realizzare (sotto la supervisione degli operatori dell’associazione Progress) una serie di opere volte alla cura degli spazi esterni. E ieri, l’esperienza è stata ripetuta, alla presenza del sindaco Alessio Mugnaini e dell’assessora Daniela Di Lorenzo: il progetto che prevede la collaborazione tra il Comune di Montespertoli, l’istituto carcerario e Progress che ha come obiettivo ultimo il reinserimento nella società dei detenuti minorenni sta andando avanti.

Il Resto del Carlino, 10 dicembre 2025

Domani alle 18, alla libreria Ubik di via San Romano 43, si terrà, organizzata da Ferrara Cambia, la presentazione del libro di Rossella Magosso ‘Storie di donne. Voci dal carcere’. A dialogare con l’autrice, Elisa Stefanati, psicologa e psicoterapeuta. Introducono Andrea Maggi e Enrico Scarazzati. Il volume di Magosso, frutto della sua esperienza come volontaria all’interno del carcere femminile di Rovigo, nasce dall’ascolto quotidiano di donne spesso dimenticate e dal desiderio di restituire dignità alle loro esistenze. Attraverso pagine profonde e dirette, Magosso offre uno sguardo umano e rispettoso sulle vite delle detenute: storie segnate da dolore, errori, violenza e fragilità, ma anche da forza, resilienza e desiderio di rinascita. ‘Storie di donne. Voci dal carcere’ è un invito a superare stereotipi e pregiudizi, e a riconoscere, dietro ogni reclusione, una persona e una storia che meritano ascolto.

 

ilquotidianodisalerno.it, 10 dicembre 2025

Doppia presentazione a Eboli e Battipaglia. Un progetto di La Casa della Poesia e Club Kairòs Giovani Soci Bcc Campania Centro realizzato con il contributo di Banca Campania Centro. Una raccolta di voci che attraversa il muro del carcere e raggiunge l’intera comunità: “Sconfinamenti”, il nuovo libro di Massimo Baraldi, edito da Multimedia Edizioni, nasce dal dialogo avviato tra l’autore e i giovani soci del Club Kairos di Banca Campania Centro con i detenuti della Casa di Reclusione di Eboli, diretta dalla dott.ssa Concetta Felaco, in occasione della presentazione, alcuni mesi fa, di un altro libro di Baraldi, “Tre giorni nella vita”. Un’esperienza che accese la voglia di tutti i presenti di provare a replicarla proprio con gli ospiti dell’istituto penitenziario ebolitano.

 

di Emanuele Faraone

Il Messaggero, 10 dicembre 2025 Teatro in carcere con il “Giulio Cesare”. Al via la rappresentazione nata dall’attività laboratoriale nella sezione precauzionale della casa circondariale di Rieti. Un progetto di valenza etica e riabilitativa del teatro Rigodon con “Circostanze impreviste - una metafora dell’esistenza 2”. La rappresentazione. La messa in scena del “Giulio Cesare”, liberamente ispirato all’omonimo dramma storico di Shakespeare, è stato realizzato con i detenuti della sezione precauzionale, che si sono cimentati con impegno e professionalità nelle attività teatrali. Lo spettacolo è in programma domani nel teatro del carcere. I percorsi formativi del Rigodon hanno visto impegnati i detenuti in moduli di alta formazione: drammaturgia e recitazione, curate della regista Desiree Proietti Lupi e della professoressa Barbara Clementini, mentre il movimento scenico e la danza con la danzatrice e coreografa Claudia Cipitelli Gallotta.

 

brindisireport.it, 10 dicembre 2025 Luigi D’Elia porta in scena “Fare un fuoco”, spettacolo liberamente ispirato a Jack London. È la prima nuova iniziativa culturale ospitata dalla biblioteca interna dopo il suo ingresso ufficiale nella rete. In questi giorni, nella biblioteca della casa circondariale di Brindisi, sono in corso tre incontri teatrali-narrativi dedicati a “Fare un fuoco”, lo spettacolo liberamente ispirato a Jack London, con l’attore e autore brindisino Luigi D’Elia. L’iniziativa nasce da Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Brindisi e da Santa Teresa spa, in collaborazione con la direzione dell’istituto penitenziario, con l’obiettivo di portare teatro, parole e immaginazione negli spazi di vita quotidiana delle persone detenute, dove la libertà fisica è sospesa ma il pensiero e il tempo continuano a viaggiare.

 

di Concetto Vecchio

La Repubblica, 10 dicembre 2025 Il messaggio del capo dello Stato nella Giornata mondiale dei diritti umani: “Italia ne sostiene il rispetto e ripudia la guerra, non indebolire istituzioni multilaterali”. Sergio Mattarella oggi è a Rebibbia, nella sezione femminile del carcere. Assisterà all’inaugurazione dell’istallazione permanente Benu di Eugenio Tibaldi nel cortile e poi incontrerà, nel teatro del carcere, le detenute per un breve saluto. Previsto un intervento dell’ex ministra Paola Severino, che attraverso la sua fondazione offre assistenza legale gratuita e promuove progetti di reinserimento sociale e lavorativo per i carcerati.

 

la-notizia.net, 10 dicembre 2025 Venerdì 12 dicembre tornano nel carcere romano di Rebibbia, in occasione del Giubileo dei detenuti (14 dicembre), i “Giochi della speranza”. Questa seconda edizione della “piccola olimpiade in carcere”, promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) e dalla rete Sport & Legalità, con il patrocinio dei Dicasteri per la cultura e l’educazione, e per il servizio dello sviluppo umano integrale, torna dopo il successo dell’esordio di giugno (qui l’intervista con Daniele Pasquini, presidente della Fondazione), questa volta però nella sezione femminile.

 

di Francesco Alberti

buonasera24.it, 10 dicembre 2025 L’iniziativa coinvolgerà uomini e donne delle case di reclusione tranesi, accompagnati da familiari, cappellani e volontari, per una tre giorni di preghiera e testimonianze fino all’incontro in San Pietro. Sarà una giornata di forte valore spirituale quella del 14 dicembre 2025, quando a Roma si terrà il Giubileo dei detenuti, uno degli appuntamenti più significativi all’interno delle celebrazioni giubilari della Chiesa cattolica. L’iniziativa è dedicata alle persone private della libertà e intende offrire loro un’occasione di rinnovamento interiore, ascolto e riflessione. Dalle strutture penitenziarie tranesi prenderanno parte 8 detenuti: 3 uomini provenienti dalla sezione maschile e 5 donne dalla sezione femminile, ciascuno accompagnato da un familiare. Il gruppo sarà guidato dal cappellano don Raffaele Sarno, affiancato da 3 diaconi permanenti e 2 volontari impegnati abitualmente nella pastorale carceraria.

 

di Luca Casarini

L’Unità, 10 dicembre 2025 Con le nuove regole approvate dal consiglio dei ministri di interni e giustizia l’Europa ha dichiarato guerra ai migranti. Li chiama “umanità in eccesso” e ha deciso di deportarli all’estero. Con il via libera all’iter legislativo per la ridefinizione del diritto di asilo e delle procedure di rimpatrio, l’Unione Europea ha imboccato una strada precisa, ed è quella che aveva indicato il governo italiano. Giustamente Piantedosi celebra l’avvenimento come grande successo. Per tutti coloro i quali l’operazione Albania sarebbe stata un grande flop, la risposta è servita su un piatto d’argento, come la vendetta.

 

di Massimo Gramellini

Corriere della Sera, 10 dicembre 2025 Ci sono casi, purtroppo ancora rari, in cui il carcere riesce a svolgere la sua funzione sociale e a riabilitare il condannato, propiziando autentiche conversioni. È appena accaduto in Francia a un detenuto che, prima di incorrere nei rigori della legge, si segnalava per il piglio sprezzante, da commissario Javert dei “Miserabili”, con cui liquidava le debolezze altrui. Nicolas Sarkozy coniugato Bruni, presidente della Repubblica in pensione. La reclusione lo ha letteralmente trasformato, facendogli scoprire i diritti dei carcerati, la fede in Cristo e quella in una possibile alleanza elettorale con un’altra perseguitata dalla giustizia, Marine Le Pen.

 

di Paolo Pezzati

Il Fatto Quotidiano, 10 dicembre 2025 Le comunità che durante il conflitto dovevano fare i conti con la mancanza di elettricità sono ancora al buio. In molte aree la ricostruzione è ferma ad 1 anno fa, Oxfam ne è testimone. È trascorso un anno da quando la caduta del regime di Bashar Al Assad ha riportato la Siria al centro dell’attenzione mondiale, riaccendendo una speranza di cambiamento in milioni di siriani. L’attesa però fino ad oggi è stata delusa. Da oltre 10 anni il Paese è infatti alle prese con una gravissima crisi umanitaria e la realtà quotidiana per molti purtroppo oggi non è cambiata rispetto a prima.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Violenza sessuale: dal testo di riforma alla prassi giudiziaria", di Francesco Gandolfi

Articolo. "Una difesa dell’interrogatorio anticipato", di Alessandro Pasta

Articolo. "Violenza sessuale: la svolta verso un modello consensuale", di Alberto Cadoppi

APPUNTAMENTI

Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 10 dicembre 2025)

Convegno. "Giornata mondiale dei diritti umani. La dignità non si arresta: dialogo su giustizia e diritti umani" (Trapani, 10 dicembre 2025)

Incontro-dibattito. "35° Anniversario del Tavolo Inclusione Padova: solidarietà e grave marginalità" (Padova, 11 dicembre 2025)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 14 dicembre 2025

Incontro-dibattito. "L’esecuzione penale oltre il carcere per le madri con bambini" (Torino, 15 dicembre 2025)

CRIVOP Italia ODV. "Corso base formazione penitenziaria per aspiranti volontari" (Torino - Casa circondariale Lorusso e Cotugno, 20 dicembre 2025)

CORSI DI FORMAZIONE

Corso di perfezionamento. "Il carcere come elemento del territorio: l'assistenza sanitaria durante e dopo la detenzione" (Milano, iscrizioni fino all'8 gennaio 2026)

Corso formazione: "La scrittura che ripara. Le metafore per raccontare la vita" (Da remoto con un incontro conclusivo - facoltativo - a Milano, dal 29 gennaio al 12 marzo 2025)

Corso di formazione iniziale "Mediatore familiare secondo Norma Tecnica Uni 11644 e D. Interministeriale 151/2023" (Bologna, fino all'8 novembre 2026)

BANDI E CONCORSI

Premio letterario Città di Castello: "Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" (Scadenza il 31 dicembre 2025)