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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 23 gennaio 2024

di Antonio Mattone

Il Mattino, 23 gennaio 2024 Ancora un suicidio nel carcere di Poggioreale. Cosa sta succedendo nel penitenziario napoletano dove si sta consumando una vera e propria strage di detenuti? È difficile dare una risposta univoca e immediata a questo interrogativo. Tuttavia queste morti non ci possono lasciare indifferenti e per provare a capirci qualcosa bisogna entrare nei meandri di un luogo tanto complesso quanto pieno di criticità. Innanzitutto bisogna dire che il penitenziario napoletano è solo la punta dell’iceberg di un sistema carcerario che non funziona più e su cui è caduto un silenzio tombale. La politica, di destra e di sinistra appare disinteressata al destino dei carcerati, mentre l’opinione pubblica segue il pensiero dominante e non mostra alcuna empatia per chi in fondo “se l’è voluta”.

 

di Don David Maria Riboldi*

Il Riformista, 23 gennaio 2024 Soldi per realizzare una di quelle strutture dove l’aspettativa di vita ha una percentuale drammaticamente bassa: 20 morti nei primi 15 giorni del 2024 nelle patrie galere dello stivale. Nuove carceri? Davvero? Il 18 gennaio l’agenzia del demanio del Ministero della Giustizia ha acquisito un’ampia porzione della ex caserma Rotilio Barbetti a Grosseto, per farne un “nuovo polo penitenziario” che “potrà accogliere molti più detenuti dell’attuale carcere di via Saffi”.

 

di Alessandro Erasmo Costa

tuttieuropaventitrenta.eu, 23 gennaio 2024 Il nostro periodico ospita sempre più spesso drammatiche testimonianze sul vergognoso stato delle carceri italiane. Micaela Tosato, Marco Costantini e Monica Bizaji, insieme a tanti altri hanno costituito una rete di denuncia e di dialogo con tutti coloro che subiscono direttamente o indirettamente il dramma della reclusione. L’idea di Micaela è nata dal suicidio di Donatella, una ragazza che condivideva con lei la reclusione, e che non è stata in grado di superare soprattutto l’ingiustificata separazione dal bambino che aveva avuto.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 23 gennaio 2024 La corrente di Mi rompe il fronte delle toghe e si rifiuta di firmare la mozione contro il Guardasigilli e il vicepresidente Pinelli. Da quando si è insediato il governo Meloni non è la prima volta che Magistratura Indipendente prova a rompere l’unità dell’Anm su temi cruciali, peraltro accusando le altre componenti dell’Anm di fare politica antigovernativa. È successo a ottobre sul caso Apostolico, si è ripetuto durante il Cdc di questo fine settimana su altri due temi.

 

di Paolo Comi

L’Unità, 23 gennaio 2024 Spaccatura nel consiglio direttivo dello scorso fine settimana: da un lato le toghe di sinistra e di centro, dall’altro quelle di destra. Volano gli stracci nell’Associazione nazionale magistrati. Il potente, ed unico, sindacato delle toghe si è spaccato lo scorso fine settimana sulla riforma della giustizia e sul ruolo istituzionale del Consiglio superiore della magistratura. Da un lato le correnti di sinistra e di centro, dall’altro quelle di destra. La riunione del Comitato direttivo centrale dell’Anm, la prima del 2024, era stata convocata per affrontare il tema della riforma della giustizia che il Guardasigilli aveva illustrato nella sua relazione alle Camere.

 

di Giuseppe Di Federico*

L’Unità, 23 gennaio 2024 La conferenza stampa tenuta del Vice presidente del CSM Fabio Pinelli giovedì scorso ha ricevuto aspre critiche per due ragioni: per le sue affermazioni sull’operato dei precedenti Consigli che avevano svolto “improprie attività di natura politica” esercitando impropriamente un ruolo da terza camera legislativa; perché avrebbe, con ciò stesso, implicitamente accusato il Presidente della Repubblica di non aver esercitato i suoi doveri di sorveglianza sulle attività del CSM.

 

di Luigi Ferrarella

Corriere della Sera, 23 gennaio 2024 Quella che si appresta ad essere approvata anche al Senato non è una legge bavaglio, ma una legge sbagliata. Anche se fallirà lo scopo di fermare le cronache, il legislatore va sfidato non ad aumentare i divieti ma a dare più informazione sugli arrestati. L’imminente approvazione anche al Senato di una nuova norma, che delegherà il governo a vietare sino all’udienza preliminare la pubblicazione in forma integrale o per estratto (lasciando possibile solo il contenuto) dei motivi degli arresti e dei sequestri illustrati dai gip nelle ordinanze cautelari, realizzerà una legge sbagliata nella teoria e persino controproducente nella pratica per i cittadini che millanta di voler tutelare, ma non sarà una “legge bavaglio”.

 

di Giacomo Salvini

Il Fatto Quotidiano, 23 gennaio 2024 Il governo vuole inasprire ulteriormente la norma Costa: vietato riportare le ordinanze anche solo “parzialmente”. Il governo Meloni sta studiando un emendamento per modificare in senso ancora più restrittivo la norma del deputato di Azione Enrico Costa che vieta la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare: l’obiettivo è quello di rendere impossibile la pubblicazione integrale o “parziale” degli atti. È questa la possibile novità rispetto al testo approvato alla Camera prima di Natale e considerato un “bavaglio” da molti magistrati, giuristi e associazioni della stampa. Con questa modifica si tornerebbe esattamente alla legge in vigore prima del 2017, cioè quando non si poteva pubblicare niente dell’ordinanza di custodia cautelare: né integralmente né parzialmente.

 

di Dacia Maraini

Corriere della Sera, 23 gennaio 2024 Per contrastare la violenza sulle donne, la sola cosa possibile è agire sulla cultura, sulle abitudini identitarie, sulle disparità di genere, sulla misoginia linguistica. Si continua a discutere sul perché dei femminicidi e c’è ancora qualcuno che parla di malati di mente. Ma quando un fenomeno si ripete ogni giorno e in tutto il mondo non si possono attribuire i delitti a dei raptus ma dobbiamo constatare una intenzione generale di riconquista del potere. Si tratta, come ormai risulta chiaro, di una volontà di punizione, diffusa e condivisa, di cui gli esecutori spesso non sono consapevoli. Nel mondo patriarcale è montata una rabbia vendicativa e una voglia di riportare l’ordine nelle famiglie colpendo e punendo le donne che pretendono autonomia e libertà, riconoscimenti professionali e prestigio.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 23 gennaio 2024 La Cassazione, Prima Sezione Penale, ha emesso la sentenza n. 3228- 23 in risposta a un ricorso presentato da un detenuto sottoposto al regime del 41 bis. Tale ricorso riguardava un reclamo precedentemente respinto dal Tribunale di Sorveglianza di Sassari, il quale aveva esaminato la richiesta del recluso di poter avere colloqui visivi senza vetro divisorio con il figlio minorenne, pur essendo quest’ultimo di età superiore ai 12 anni, soglia in cui dovrebbe essere consentito il colloquio con l’obbligo di non avere alcun contatto fisico. L’uso del condizionale, come si vedrà, non è usato a caso. Per comprendere i fatti, è necessario ripercorrere quanto accaduto.

 

inca.it, 23 gennaio 2024 Con la Sentenza n° 396 del 5 gennaio 2024, la Corte di cassazione ha affrontato nuovamente il tema del riconoscimento della NASpI ai lavoratori detenuti, rigettando il ricorso presentato dall’INPS contro la decisione della Corte d’Appello che a sua volta aveva confermato il diritto all’ indennità di disoccupazione in favore di un lavoratore detenuto, impiegato in una attività lavorativa intramuraria alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 23 gennaio 2024 Il sottosegretario annuncia possibili accordi con i Paesi africani per il rimpatrio dei detenuti. Terzo suicidio in otto giorni nel carcere di Poggioreale. Dopo due detenuti che si sono tolti la vita in un solo giorno, il 15 gennaio, Andrea Napolitano di 33 anni e Mohmoud Ghoulam di 38 anni, ieri è stato rinvenuto il corpo di un uomo di 34 anni che sarebbe tornato in libertà tra un mese circa, impiccatosi nella sua cella.

 

di Fiorentina Barbieri

Terra, 23 gennaio 2024 Carcere affollato e con problemi strutturali ma non solo. Alcuni detenuti, una trentina di firme, hanno scritto al quotidiano Terra sul “caso Piacenza”. L’Osservatorio dell’Associazione Antigone sui diritti dei detenuti ha pubblicato, nel 2009, un rapporto sullo stato della casa circondariale di Piacenza. Nessuna censura sulle telefonate e sulla corrispondenza - regolarmente recapitata - ma condizioni strutturali non ottimali (in alcuni casi manca l’acqua calda) e c’è un’inchiesta della Procura della Repubblica, relativa ad un caso di morte/suicidio avvenuto nel novembre 2009.

 

casertanews.it, 23 gennaio 2024 L’intesa prevede la coltivazione di orti sociali a beneficio degli altri reclusi con uno sguardo al mercato. I detenuti e le detenute del carcere di Santa Maria Capua Vetere produrranno conserve e confetture. Firmato il protocollo di intesa che prevede l’organizzazione di orti e la realizzazione di impianti di trasformazione dei prodotti ortofrutticoli nel penitenziario casertano, in un’ottica di recupero e riscatto delle persone detenute.

 

di Davide Madeddu

Il Sole 24 Ore, 23 gennaio 2024 In corso di valutazione la riproposizione del progetto con il carcere di Rebibbia. Per detenute e detenuti è prevista un’importante attività di formazione. Prima la formazione in carcere poi il lavoro sul campo, all’insegna della tecnologia e dell’innovazione digitale e in nome della connessione ultraveloce. Sono gli elementi che hanno caratterizzato il progetto pilota, per cui è in corso di valutazione una eventuale riproposizione, portato avanti da Open Fiber al carcere di Rebibbia a Roma.

 

veneziatoday.it, 23 gennaio 2024 La settimana scorsa una delegazione di Radicali Italiani è stata in visita al penitenziario femminile di Venezia. La visita di una delegazione dei Radicali al carcere femminile della Giudecca è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione degli istituti di reclusione italiani. La campagna “Devi vedere” - che invita i cittadini, appunto, a osservare con i propri occhi le condizioni dei penitenziari - ha fatto tappa a Venezia venerdì 19 gennaio. “Abbiamo rilevato una situazione migliore rispetto alla media nazionale - è il commento di Samuele Vianello, segretario di Radicali Venezia.

 

di Tiziana Campisi

vaticannews.va, 23 gennaio 2024 Nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, ieri mattina a Roma, gli studenti del liceo classico Ennio Quirino Visconti hanno incontrato Gherardo Colombo, Agnese Moro e Adriana Faranda per riflettere sullo strumento giuridico che permette a quanti hanno commesso reati e a persone offese di incontrarsi, conoscersi, confrontarsi ed essere coinvolti nella progettazione di un’azione volta ad instaurare rapporti nuovi di fiducia.

 

lavocedialba.it, 23 gennaio 2024 Il focus, organizzato per venerdì 26 gennaio dall’associazione albese In.differenti, vedrà come relatori Giorgio Leggieri, direttore della Casa di reclusione di Milano Bollate, e Bruno Mellano, garante regionale dei detenuti. Un’occasione di riflessione, di approfondimento e di confronto su un tema di stretta attualità, come quello dei detenuti e della situazione delle strutture penitenziarie: si intitola “Senza sbarre, guida per un carcere più umano”, l’evento organizzato dall’associazione albese In.differenti per venerdì 26 gennaio, alle ore 21 presso la sala Riolfo del comune di Alba.

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 23 gennaio 2024 Parlare di carcere attraverso le canzoni. È l’idea alla base del libro “Metà giardino, metà galera” che ripercorre la storia dell’istituzione carceraria dal secondo dopoguerra ad oggi seguendo il filo delle canzoni di De Andrè, Vecchioni, Gaber, Silvestri, Dalla, Paolillo e tanti altri. Trovare le parole che sappiano raccontare il carcere, fuori dai luoghi comuni. Il libro Metà giardino, metà galera (Editore Erickson) è stato scritto con quest’obiettivo da Alessia la Villa, funzionaria pedagogica, e Leandro Vanni, ispettore superiore di Polizia penitenziaria.

 

di Daniela Preziosi

Il Domani, 23 gennaio 2024 Arriva oggi nelle librerie “E noi splendiamo, invece” (Sperling & Kupfer), il libro di Alessandro Zan. Citazione pasoliniana, linguaggio semplice e diretto, un libro politicamente impegnativo che rivolge ai giovani un invito alla mobilitazione: “Non accettate la politica che vuole normalizzale l’odio, comprimere gli spazi di libertà, che aumenta le pene per le proteste. Se le persone si mettono assieme possono sconfiggerla”.

 

di Andrea Pugiotto

L’Unità, 23 gennaio 2024 Nel 2019 ha aperto la strada al suicidio assistito (ad alcune condizioni), ma sembra che per la politica quella sentenza non esista. Il parlamento non ha mosso un dito. Il Veneto ha bocciato la pdl popolare regionale che definiva le modalità di accesso.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 23 gennaio 2024 Il Gip di Firenze solleva la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 580 del codice penale, già modificato dalla Corte con la sentenza sul caso Dj Fabo. Non è la prima volta, ma potrebbe essere l’ultima. A distanza di cinque anni dalla storica sentenza 242 del 2019, la cosiddetta Antoniani/ Cappato sul caso Dj Fabo, la Consulta torna ad esprimersi sul fine vita. Con la possibilità di definire una volta per tutte la disciplina che attualmente regola l’accesso al suicidio assistito in Italia in mancanza di una legge in materia.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 23 gennaio 2024 Il tribunale di Firenze rinvia alla Corte costituzionale l’art. 580 del codice penale per i requisiti richiesti al malato nella sentenza 242/2019. Il caso di Mib, costretto a recarsi in Svizzera aiutato dall’associazione Luca Coscioni poiché non era “tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale”. La prima volta fu nel 2019, quando stabilì la costituzionalità del diritto dei malati terminali italiani ad ottenere dal Sistema sanitario nazionale, in determinate condizioni, l’assistenza medica al suicidio. La seconda volta, nel febbraio 2022, dichiarò invece inammissibili i quesiti referendari sull’”eutanasia legale”.

 

di Marco Birolini

Avvenire, 23 gennaio 2024 Nel 2023 sono morti 415 senza tetto. Ma tra le cause dei decessi non c’è solo il gelo. Sono 49 le vittime di violenza. L’ultimo delitto a Torino: un polacco ucciso a colpi di pistola. Nei mesi invernali del 2023 sono morte 133 persone senza dimora: un balzo deciso rispetto alle 86 del 2022, a conferma del fatto che, nonostante gli sforzi messi in campo a più livelli, il freddo stagionale continua a rappresentare un problema in più per chi vive in strada. L’ultimo a morire di freddo è stato un 40enne, trovato senza vita nella serata di domenica in un’area dismessa della stazione di Varese. L’anno scorso le vittime dell’ipotermia erano state 15.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 23 gennaio 2024 I dati delle associazioni registrano un’inversione di tendenza: 177 nel 2023. L’anno precedente erano stati 261 con un numero di sbarchi inferiore del 50%. “Ma la criminalizzazione resta un elemento cardine delle politiche italiane ed europee”, avverte Sara Traylor, tra le curatrici dello studio. Lo scorso anno gli arrivi via mare sono aumentati, i presunti scafisti finiti in arresto sono invece diminuiti. Ancora una volta i numeri sull’immigrazione smentiscono il governo, le sue promesse roboanti e la continua costruzione di nemici pubblici da incolpare di questo o quel fenomeno sociale di larga portata.

 

di Vitalba Azzollini*

Il Domani, 23 gennaio 2024 Se non ci fosse stato Sergio Scandura di Radio Radicale, probabilmente non avremmo avuto costanti notizie sulle ricerche di un’imbarcazione con circa 40 persone a bordo, dispersa dal 12 gennaio, per la quale Alarm Phone aveva lanciato l’allarme. Nulla di strano - si potrebbe dire - i giornalisti hanno il compito di informare. Invece, c’è di strano che tace chi avrebbe l’obbligo di riferire quanto succede in mare: il comando generale della Guardia costiera. Per il caso del 12 gennaio, solo quattro giorni dopo è stato diramato un lacunoso comunicato ufficiale, inidoneo a permettere a eventuali navi di soccorso, oltre che agli organi di informazione, di sapere esattamente dove fosse accaduto l’evento.

 

di Luca Monticelli

La Stampa, 23 gennaio 2024 Casi più che raddoppiati dal 7 ottobre rispetto agli anni precedenti. Gli episodi si registrano da Nord a Sud. Un’ondata di antisemitismo che non si è mai vista negli ultimi quarant’anni. Per respirare un clima simile bisogna tornare alla guerra in Libano dell’82. In Italia non c’è ancora una situazione di massima allerta come in Francia, ma l’atmosfera sì è fatta tossica: i cittadini di religione ebraica e gli israeliani che studiano e lavorano nel nostro Paese si sentono in pericolo. Dal 7 ottobre, il giorno dell’assalto di Hamas ai kibbutz al confine con la Striscia di Gaza, e del massacro al festival musicale Supernova nel deserto del Negev, i casi di antisemitismo sono raddoppiati.

 

di Rosario Aitala*

Avvenire, 23 gennaio 2024 “Non c’è pace senza giustizia”. La massima risale agli anni Ottanta, quando iniziò a risuonare nelle proteste per le strade americane. Marca un nesso che si vorrebbe indissolubile e a senso unico. La formula originale era però più articolata. 14 gennaio 1968, Alameda, California. L’America è dilaniata dal conflitto vietnamita e Martin Luther King parla a una piccola folla davanti al penitenziario Santa Rita dove ha fatto visita a Joan Baez, la madre e un’altra attivista arrestate per una manifestazione. Per il padre del movimento per i diritti civili e della resistenza pacifica il destino serba una morte violenta ottanta giorni più avanti. D’un tratto dice: “Non può esserci giustizia senza pace e non può esserci pace senza giustizia”.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 23 gennaio 2024 Verso la Giornata degli avvocati in pericolo. Parla Leonardo Arnau, presidente della commissione Diritti umani del Cnf. In occasione della “Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo”, il 24 gennaio, è inevitabile volgere lo sguardo a quanto accade nel “cuore dell’Europa” e nel Mediterraneo. “In questi ultimi anni - dice al Dubbio Leonardo Arnau, presidente della commissione Diritti umani del Consiglio nazionale forense - si è assistito, purtroppo, ad un progressivo deterioramento della tutela dei diritti umani, in un numero sempre maggiore di Stati e, sul piano dell’effettività, persino all’interno dell’Unione europea”.

 

di Federico Berni

Corriere della Sera, 23 gennaio 2024 La donna rischia fino a 24 anni di carcere. La maestra 39enne è detenuta a Budapest “in condizioni degradanti”. L’accusa: ha aggredito espremisti di destra (guariti dopo pochi giorni). I legali: “Obiettivo portarla in Italia”. Una cauta speranza, racchiusa in un post su Facebook: “Inizia a vedersi un po’ di luce in fondo al tunnel”. Poche parole, quelle di Roberto Salis, dopo aver appreso che la diplomazia si muove per sua figlia Ilaria, da 11 mesi in un carcere ungherese “in condizioni degradanti” dopo aver partecipato a una manifestazione contro un raduno europeo di neonazisti tenutosi a febbraio scorso a Budapest.

 

DOCUMENTI

Rapporto di ricerca: "La strage invisibile. 415 persone senza dimora decedute in strada nel 2023", di Osservatorio fio.PSD

Articolo. "Una 'storia semplice' nel carcere di Salerno", di Luigi Romano

Camera Penale di Oristano. Comunicato relativo al trasferimento nei penitenziari della penisola di alcuni detenuti sardi sottoposti a misura cautelare e, quindi, ancora in attesa di giudizio

Articolo. "L'imbroglio delle voci. Delle intercettazioni travisate. Tradita da un punto interrogativo: la sindaca e un calvario lungo otto anni", di Alessandro Barbano

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 22 al 28 gennaio 2024

"Giustizia riparativa in esecuzione penale". Dialogo con Gherardo Colombo (Evento in presenza a Bolzano con collegamento in diretta su Zoom, 24 gennaio 2024)

Incontro-dibattito: "Sbatti il mostro in prima pagina. La giustizia, il carcere e la rappresentazione da parte dei media" (Campobasso, 25 gennaio 2024)

Convention del Centro Francescano di Ascolto: "Tra le guerre e il desiderio di pace. Per un risveglio delle coscienze" (Rovigo, 28 gennaio 2024)

Seminario: "La giustizia riparativa. Un efficace strumento di riparazione dei conflitti fa il suo ingresso nel processo penale" (Monza, in presenza e online, 2 febbraio 2024)

Teatro Puntozero Beccaria: "Alice nel Paese delle Meraviglie", regia di Giuseppe Scutellà (Milano, dall'8 al 18 febbraio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: incontro di presentazione dei progetti (Padova, 1 febbraio 2024)

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: i progetti del territorio (Scadenza 15 febbraio 2024)

Premio Nazionale di Poesia "Terra di Virgilio". Sezione "Ozio degli attivi", riservata a persone ospitate in strutture protette (Scadenza 10 febbraio 2024)

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

 

 

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