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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovrdì 28 dicembre 2023

di Patrizio Gonnella*

Il Manifesto, 28 dicembre 2023 Quando i tassi di sovraffollamento divengono così alti, ogni detenuto perde la sua identità ed è ridimensionato a numero di matricola. C’è un numero che caratterizza il 2023 penitenziario: 10.000. Sono almeno 10 mila le persone detenute in più rispetto alla capienza regolamentare delle carceri italiane. Numeri freddi che significano: condizioni igienico-sanitarie deteriorate, riduzione delle possibilità di contatto con gli operatori sociali, tensioni, stress, assenza di spazi vitali. Quando i tassi di sovraffollamento divengono così alti ogni detenuto perde la sua identità ed è ridimensionato a numero di matricola. Viene spersonalizzato, così compiendo quel processo di istituzionalizzazione coatta che costituisce, malgrado la buona volontà di molti operatori, l’essenza della risposta carceraria.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 28 dicembre 2023 Quattromila detenuti in più in un anno, è l’effetto della sospensione dei benefici introdotti durante il Covid. Il sovraffollamento nelle carceri italiane significa tante piccole cose negative. Gli spazi della cella si fanno sempre più angusti. I letti a castello si arrampicano all’insù. Il bagno della cella va diviso con più compagni di prima. E così, prevedibilmente, aumentano le tensioni. Ormai è un bollettino quotidiano di aggressioni, di tentati suicidi (e drammaticamente sono tantissimi quelli che ci riescono a farla finita), di liti.

 

di Donatella Stasio

La Stampa, 28 dicembre 2023 Il governo dei record. Negativi. Giorgia Meloni batte i suoi predecessori non solo per numero di decreti legge e voti di fiducia ma anche per numero di nuovi reati, pensate, uno al mese, quasi tutti introdotti per decreto, già 15, in un crescendo impressionante. Ed ecco che anche un terzo record si profila all’orizzonte, sul sovraffollamento delle patrie galere, e sarà un record europeo, o quasi, se di qui alla fine della legislatura non dovessero esserci inversioni di marcia nelle politiche penali, penitenziarie, sociali.

 

di Marzia Amaranto

Il Riformista, 28 dicembre 2023 Sullo sfondo c’è anche la costante condizione di sovraffollamento. Non va dimenticato che servono vere opportunità di reintegrazione nella società al termine della pena. Le festività e in particolare quelle natalizie, per i detenuti in carcere accentuano inevitabilmente il senso di solitudine e lontananza dalle famiglie, nella più totale assenza di attività mirate alla rieducazione e il reinserimento in società. Ebbene a causa delle ferie del personale già sotto organico durante l’anno e della sospensione di corsi scolastici e attività lavorative, la vita in cella diventa insopportabile e fatta di malattie, debolezze, emarginazione e dolore.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 28 dicembre 2023 Carcere e droghe. “Raddoppiati i sequestri dal 2019 ad oggi” secondo la Direzione centrale antidroga. Leopoldo Grosso, Gruppo Abele: “In aumento povertà e abuso. Nelle celle l’onda lunga”. Sono la Lombardia (con 8.733 detenuti in 6.152 posti regolamentari), il Lazio (6465 reclusi in 5334 posti) e la Campania (7303 persone per 6171 letti) le tre regioni a cui va il primato del sovraffollamento carcerario, tornato di nuovo a livelli di allarme. Non a caso sono le regioni più popolose d’Italia, con le metropoli più grandi, dove il consumo di stupefacenti è maggiore e dove sono più comuni i reati per droga.

 

di Domenico Forgione

Il Dubbio, 28 dicembre 2023 Secondo il dossier “Morire di carcere”, costantemente aggiornato da Ristretti Orizzonti, ad oggi sono 68 i suicidi registrati in carcere nel 2023: il secondo dato più alto dal 1992, dietro soltanto alla cifra monstre del 2022, quando furono 84 i detenuti che decisero di farla finita impiccandosi con le lenzuola o inalando il gas delle bombolette dei fornelli da campeggio che si utilizzano per cucinare. Un dato drammatico, al quale vanno aggiunti gli 87 decessi per “altre cause” di soggetti anziani, malati di tumore, cardiopatici, tossicodipendenti. In totale, 155 morti “di carcere”: uno ogni due giorni e qualcosa.

 

di Francesca Rita Privitera

sicilianpost.it, 28 dicembre 2023 La popolazione femminile rappresenta soltanto il 4% di tutti i detenuti nel nostro Paese. La loro condizione, nella quale alla pena da scontare spesso si aggiungono i pregiudizi e le difficoltà nel reinserimento in società, è poco conosciuta e discussa. Ad occuparsene di recente è stata la giornalista catanese Katya Maugeri, autrice di “Tutte le cose che ho perso. Storie di donne dietro le sbarre”. “Questo non è un libro romantico o femminista ma un libro su uno spaccato di società. Se la detenzione è ancora un tabù, lo è a maggior ragione quando riguarda le donne”.

 

di Luigi Ferrarella

Corriere della Sera, 28 dicembre 2023 L’obiettivo del Pnrr di ridurre del 90% entro il giugno 2026 l’arretrato della giustizia civile, cioè lo zoccolo duro del numero di cause pendenti da più di 3 anni in primo grado e da più di 2 anni in secondo grado, ormai non é raggiungibile: lo ammette il governo, che per questo nelle interlocuzioni con la Commissione Europea ne ha negoziato e ottenuto una rimodulazione, che però imporrà subito nel 2024 una brusca manovra di rientro, oltre a non diradare dubbi di realizzabilità complessiva a giugno 2026.

 

di Alessandro Barbano

Il Dubbio, 28 dicembre 2023 La parafrasi maliziosa al posto del virgolettato, scritta con l’intento di farne l’interpretazione autentica del sospetto del pm, è una lama non meno affilata del testo integrale dell’ordinanza cautelare. Di riassunto si può morire. Non diversamente da come si muore di intercettazioni. Usciamo, se possibile, dall’ipocrisia: se un giornale scrive che il sottoscritto è stato arrestato con l’accusa di pedofilia per aver abusato di una bimba, e lo racconta per sintesi anziché esibire le intercettazioni, non per questo la gogna è men dura.

 

di Tiziana Maiolo

Il Dubbio, 28 dicembre 2023 La Fnsi diserterà la conferenza di fine anno per protestare contro l’emendamento Costa: i cronisti vogliono le migliaia di pagine piene di intercettazioni da ricopiare e sbattere in pagina. I giornalisti-sindacalisti della Fnsi non saranno presenti alla conferenza di fine anno della premier Giorgia Meloni, che per ora è comunque rinviata. Uno sciopero bianco. Non per la libertà di stampa, ma per la difesa dell’informazione giudiziaria, il diritto da parte dei giornalisti di collocarsi al fianco delle toghe, contro quel voto del Parlamento che vieta la pubblicazione, in toto o in parte, delle ordinanze di custodia cautelare fino al termine delle indagini.

di Vincenzo Iurillo

La Stampa, 28 dicembre 2023 Il procuratore di Perugia: “Questa legge è un passo indietro rispetto a meccanismi di trasparenza innestati con il rilascio di atti ai giornalisti da parte degli uffici giudiziari. Se qualcuno inizierà a negarle, dovranno procurarsele al mercato parallelo di chi ne ne ha disponibilità”. Il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, fu tra i primi magistrati - forse il primo - a sollevare il tema della trasparenza delle fonti nella comunicazione giudiziaria fino a teorizzare la creazione di uffici stampa nei tribunali.

 

di Piero Sansonetti

L’Unità, 28 dicembre 2023 La crociata dei “mai più senza la gogna”. L’ex vicepresidente della Consulta, Maddalena, dice che ci avviamo alla dittatura, ma la legge era così quando lui era alla Consulta, e forse non lo sapeva. Le Procure, il sindacato dei giornalisti, molti giornali, e poi, oltre ai 5 Stelle, anche i partiti di sinistra. Tutti contro l’emendamento Costa che scalfisce appena, in modo molto molto blando, il diritto al processo mediatico che il fronte giustizialista ritiene essere un caposaldo della democrazia.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 28 dicembre 2023 L’asse tra la destra e il M5s. Lo scorso luglio Zanella (Avs) aveva portato alla Camera una proposta simile. Bazoli (Pd): “Ricadute sul processo penale”. Il pericolo del giudizio mediatico. Per ora è solo un’idea. Peraltro non nuova, visto che periodicamente il tema torna a serpeggiare, ma questa volta la sensazione è che potrebbero esserci i numeri per consentire l’ingresso in Costituzione della giustizia mediatica. L’idea è stata rilanciata dal senatore di FdI Alberto Balboni, peraltro presidente della Commissione affari costituzionali: aggiungere all’articolo 111 della Carta, quello sul giusto processo, una riga: “La Repubblica tutela le vittime di reato e le persone danneggiate dal reato”.

 

di Augusto Conte

Il Dubbio, 28 dicembre 2023 Il condannato non può essere sottoposto a pene degradanti, non potendo lo Stato usare gli stessi metodi violenti ponendosi sullo stesso piano degli autori dei delitti più atroci. La “legalità” è una condizione e un attributo dello spirito dell’uomo, e una disposizione della coscienza di tutti gli uomini, enunciabili con comportamenti, atteggiamenti e parole, fondati sulla conoscenza di principi ed etica universali, concretizzati in regole negli Ordinamenti Giuridici, che devono essere intese, acquisite e fatte proprie dalla collettività, con l’apprendimento di modelli virtuosi e con insegnamenti appropriati.

 

di Davide Mattiello*

Il Fatto Quotidiano, 28 dicembre 2023 Chi è il responsabile della rimozione improvvisa del comandante Roberto Streva dai vertici del nucleo investigativo della Polizia penitenziaria? La risposta alla domanda è urgente e richiama alla mia memoria fatti gravissimi, d’altri tempi. Ma andiamo con ordine. Il 20 dicembre, sulle pagine locali de La Repubblica di Torino, è apparso un articolo di Elisa Sola, un articolo molto circostanziato, che non mi pare sia stato contraddetto. Cosa racconta Sola? Una storia nota in premessa, ma complicata da un colpo di scena: da diversi anni in Piemonte alcune Procure hanno acceso i riflettori sulle carceri di Torino, Ivrea, Biella, Cuneo, raccogliendo denunce di abusi, torture e violenze che sarebbero stati perpetrati da agenti della Penitenziaria nei confronti dei detenuti.

 

La Città di Salerno, 28 dicembre 2023 Disposta l’autopsia dopo l’esposto dei familiari per un 31enne che ha perso la vita nella Casa circondariale di Bellizzi Irpino. Il dramma dell’emergenza personale, la tragedia di un giovane salernitano che ha perso la vita mentre era rinchiuso in una Casa circondariale. È il Natale da incubo del carcere di Fuorni e di un detenuto salernitano.

 

di Davide Madeddu

Il Sole 24 Ore, 28 dicembre 2023 L’azienda ha lanciato Laboratori Rework coinvolgendo tre strutture e 30 carcerati: un mix di lavoro, economia circolare e riscatto. Dopo l’accordo tra ministero della Giustizia e Cnel con imprese, sindacati e associazioni per offrire percorsi di training e lavoro ai detenuti, Il Sole 24 Ore racconterà in una serie di puntate l’impegno delle aziende operative su questo fronte. Il primo caso è quello di Tiscali che ha dato vita a tre laboratori in carcere.

 

Il Trentino, 28 dicembre 2023 Spini di Gardolo, la visita del centrosinistra: “Grave sovraffollamento. Detenuta suicidata, sono caduti dalle nuvole”. Valduga (Campobase): “Maggiore osmosi tra il dentro e il fuori” Zanella (Pd): “Assunzione del personale, a noi la competenza” Sovraffollamento (369 detenuti anziché 240), organico di polizia penitenziaria sottodimensionato (163 agenti anziché 227), carenza di educatori (2 anziché 8).

 

lametino.it, 28 dicembre 2023 La Casa circondariale ringrazia il Vescovo Maniago e tutto il personale per le attività realizzate durante il 2023: un anno ricco di impegni e di obiettivi. In occasione delle festività natalizie, la direttrice Patrizia Delfino, insieme ai vicedirettori Rubino e Trieste, desiderano rivolgere, in particolare, un ringraziamento al Vescovo Monsignor Maniago “per la vicinanza alla popolazione detenuta attraverso le messe celebrate in occasione della Santa Pasqua e del Santo Natale.

 

di Valentina D’amico

movieplayer.it, 28 dicembre 2023 Giovedì 11 gennaio alla Cineteca Milano Arlecchino di Milano alle ore 21 la prima di “Benvenuti in galera”, documentario sul primo ristorante al mondo aperto dentro un carcere, quello di Bollate, Milano. Giovedì 11 gennaio la Cineteca Milano Arlecchino di Milano ospiterà la prima di Benvenuti in galera, il documentario di Michele Rho che, dopo l’anteprima al Filmmaker Festival 2023, il film ora inizia il suo viaggio in sala dove rimarrà ancora in programmazione alla Cineteca Arlecchino, prima di girare gli istituti circondariali, dove sarà proiettato per i detenuti.

 

mediciperidirittiumani.org, 28 dicembre 2023

Novantasei giorni, tanto è passato dal momento in cui J., minore straniero non accompagnato di 16 anni, di origini camerunensi, ha messo piede nell’Hotspot di contrada Cifali, Sicilia Orientale. Come lui, molti minori stranieri non accompagnati restano negli Hotspot in attesa di un trasferimento ben più dei 30 giorni - recentemente aumentati a 45 - previsti dal Vademecum per la rilevazione, il referral e la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità, redatto e pubblicato dal Ministero per le libertà civile e l’Immigrazione il 23 giugno 2023. Per assurdo i tempi medi di permanenza di un adulto negli stessi centri di prima accoglienza è di circa 7 giorni, secondo quanto rilevato dal team MEDU, che opera quotidianamente presso gli Hotspot della Sicilia orientale, portando supporto psicologico e orientamento legale.

 

di Vittorio Da Rold

Il Domani, 28 dicembre 2023 Israele avrebbe attaccato con droni un campo profughi in Cisgiordania: almeno sei morti. Nel mirino dell’Idf anche i campi nella parte centrale della Striscia. Sale la tensione con Teheran. Dopo aver annunciato che la “guerra andrà avanti per mesi” Israele sta estendendo il conflitto in Cisgiordania dove è di almeno sei morti il bilancio di un attacco di droni israeliani nel campo profughi di Nur Shams a est della città di Tulkarem.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 28 dicembre 2023 Intervista all’avvocato Denis Shedov, difensore del dissidente russo Alexei Gorinov: il primo ad essere condannato per aver denunciato l’invasione in Ucraina. “La prigione lo sta uccidendo”. Alexei Gorinov, avvocato e deputato municipale del distretto Krasnosel’skij di Mosca, è stato il primo cittadino russo condannato per essersi espresso contro la guerra in Ucraina. Il tribunale del distretto di Mescankij, nella primavera del 2022, gli ha inflitto una pena a sette anni di carcere per aver esortato “la società civile a fare ogni possibile sforzo per fermare la guerra”.

 

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DOCUMENTI

Articolo: "Contenzione, disciplinamento e premialità. La riorganizzazione della Media sicurezza in carcere", di Paolo Conte e Raffaele Tartaglia

Comunicato Rete Dafne Italia: "Tutela delle vittime e Costituzione"

"Ristretti Orizzonti Parma". Inserto del settimanale "Vita Nuova" del 24 dicembre 2023

"Ne vale la pena". Parole dal carcere per aprire le prospettive. Realizzato nella Casa circondariale di Bologna. Numero dicembre 2023

"Voci di dentro". Periodico di cultura, attualità, cronaca scritto con i detenuti delle Case Circondariali di Chieti e Pescara. Numero speciale dicembre 2023

APPUNTAMENTI

"Carcere in Piemonte: criticità vecchie e nuove". Presentazione del VIII Dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi (Torino, 29 dicembre 2023)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 31 dicembre 2023

Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2023)

 

 

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