Nicola Sansonna

 

Giornata di studi "Carcere: salviamo gli affetti"

L’affettività e le relazioni famigliari nella vita delle persone detenute

(La giornata di studi si è tenuta il 10 maggio 2002 nella Casa di Reclusione di Padova)

Nicola Sansonna (Detenuto e redattore di Ristretti Orizzonti)

 

Mi piacerebbe che ci soffermassimo sul senso ha il carcere, così com’è adesso… a cosa serve. Si dice che un detenuto costi allo stato 400.000 lire al giorno, più di 200 euro. Io dico che questi soldi potrebbero essere anche impiegati meglio. In ogni caso, secondo me, sono soldi spesi in maniera fallimentare perché la recidiva è molta, quindi qualcosa non funziona.

Lo sforzo che abbiamo cercato di fare in questa sede è quello di aprire uno spiraglio, di dare il via a qualcosa che abbia un senso per il domani. Non diciamo che sarà qualcosa che riusciremo a raggiungere adesso, però ci stiamo provando.

Qualche anno fa, quando si parlò per un certo periodo del tema dell’affettività, il discorso fu messo troppo sullo scabroso… sulle "camere dell’amore", e così via. Non era quello che volevamo.

Quello che si cerca di proporre è un luogo dove, se ho voglia di stare con mio figlio e accarezzarlo, posso farlo.. se ho voglia di stare con mio padre, ho voglia di farmi un piatto di spaghetti insieme a mia moglie, alla mia donna, posso farlo. Se poi succede che ci faccio l’amore, saranno fatti miei, con tutto il rispetto del luogo e delle situazioni che ci sono. Qui in carcere gli affetti sono un optional, c’è sempre da ringraziare per qualsiasi cosa che ci danno. Ma questa è una speranza, dobbiamo sostenerla tutti insieme e portarla avanti.

Voglio dire due parole su un’associazione, l’A.C.A.T., che a Padova si sta occupando, da parecchio tempo (sono ormai dieci anni), delle famiglie dei detenuti e di tutto quello che riguarda la salute e l’affettività.

 

Ornella Favero (Coordinatrice di Ristretti Orizzonti)

 

Naturalmente una giornata in carcere è pesante. Per chi va via, noi al più presto cerchiamo di mettere nel nostro sito www.ristretti.it le indicazioni che verranno dal Gruppo di lavoro.

Una seconda cosa: abbiamo visto che ci sono alcuni progetti, in giro per l’Italia, e il passo successivo che vorremmo fare è proposta che giri un po’ tutti le carceri, e che venga portata avanti in modo allargato.

 

 

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