IN-VENETO: INFORMAZIONE TRA IL CARCERE E IL TERRITORIO

Edizione n° 10, del 23 febbraio 2008

 

Notizie da Padova

Avvocato di Strada: si riunisce il direttivo nazionale

Notizie da Venezia

Ospiti: un video di Serena Noto sugli homeless veneziani

Notizie da Verona

Missione francescana a Venezia

Paola Turci a Verona: dentro e fuori delle mura

No alle discriminazioni

Notizie da Vicenza

Mediazione penale: quando su un tale argomento si riesce a suscitare emozione

Notizie da Rovigo

Provincia promuove sensibilizzazione contro turismo sessuale

Appuntamenti

CSV e associazione "Noi": cineforum di riflessione

Servizi agli immigrati: prosegue il corso di formazione

L’Associazione Welcome: continua la formazione per volontari

Convegno "Donne per dire, donne per agire"

Progetto Equal: minori e reati

"Carceri e pene nella storia di Verona": presentazione del libro

Le opportunità del volontariato giovanile

Incontri formativi di primo soccorso pediatrico

Presentazione associazioni

Arca 93 - Verona

Associazione Per Ricominciare - Treviso

Notizie da Padova

 

Avvocato di Strada: si riunisce il direttivo nazionale

 

Il direttivo nazionale di Avvocato di Strada si riunirà il 23 febbraio a Bologna e si parlerà dello sviluppo dell’associazione nazionale e dei nuovi progetti, del regolamento per gli sportelli, per i volontari e per gli aderenti.

Il progetto "Avvocato di strada", realizzato per la prima volta nell’ambito dell’ Associazione Amici di Piazza Grande, nasce a Bologna alla fine del 2000. Il progetto ha come obiettivo fondamentale la tutela dei diritti delle persone senza fissa dimora. All’attività degli sportelli partecipano a rotazione avvocati che forniscono gratuitamente consulenza e assistenza legale ai cittadini privi di dimora, oltre a volontari che si occupano della segreteria e della conduzione dell’ufficio. Gli sportelli legali di Avvocato di strada sono legati dall’Associazione Nazionale, nata nel febbraio 2007 per cercare di favorire una crescita comune delle esperienze, condividere, attraverso il confronto di esperienze, un’idea comune sugli obiettivi e le modalità di intervento del Progetto Avvocato di Strada, riflettere sulle caratteristiche e sui cambiamenti del contesto sociale, favorire lo scambio di informazioni tra gli operatori di territori diversi per migliorarne le competenze e renderle più specifiche ed adatte alle diverse realtà. Gli sportelli sono attivi nelle seguenti città: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Ferrara, Foggia, Jesi, Lecce, Modena, Napoli, Padova, Pescara, Reggio Emilia, Rovigo, Taranto e Trieste.

 

Notizie da Venezia

 

Ospiti: un video di Serena Noto sugli homeless veneziani

 

Il professor Maurizio Favaretto, docente al Liceo Artistico Statale di Venezia, ha tenuto un laboratorio di pittura durato cinque mesi nella Casa dell’Ospitalità della Comunità di S. Alvise. Il corso aveva l’obiettivo di dare degli strumenti tecnici affinché gli ospiti della casa potessero esprimere i loro sentimenti attraverso l’arte. Nicola Losego dell’Accademia di Venezia ha tenuto invece un corso di scultura in creta con la collaborazione dell’artista Serena Nono che ha girato un video dal titolo Ospiti. In occasione dell’inaugurazione della mostra di pittura, frutto del corso tenuto dal professore Favaretto, che si terrà presso il Liceo Artistico di Venezia alle ore 14 del 26 febbraio, abbiamo incontrato Serena Nono per porle qualche domanda sul suo lavoro che verrà proiettato alle ore 15 dello stesso giorno.

Com’è iniziata questa esperienza? L’esperienza è iniziata in un parco della Giudecca dove io vivo e dove portavo il cane a passeggiare. Lì, nel tempo, ho conosciuto due persone, due homeless, coi quali ho instaurato un rapporto di amicizia. Con uno ho mantenuto i contatti e dopo un po’ di tempo mi ha comunicato di essere andato a vivere nella Casa dell’Ospitalità di Sant’Alvise. A quel punto ho iniziato a frequentare la casa e a conoscere chi ci abitava. Ho partecipato con Nicola Losego alla realizzazione di un corso di scultura, dato il risultato positivo del corso di pittura tenuto dal professore Maurizio Favaretto del Liceo Artistico. L’idea del video è venuta con la frequentazione di queste persone e soprattutto con la conoscenza delle loro storie.

Cosa racconta il video? Il video è il racconto di molte storie, alcune inventate da loro, altre autobiografiche, altre narrate attraverso i quadri dipinti dagli ospiti. L’arte è il tema intrinseco di tutto il video ma l’argomento centrale sono le storie di vita. Da queste storie si scoprono anche storie sul carcere. Infatti, tra questi ospiti, ci sono degli ex detenuti anche perché molti di loro quando escono dal carcere non hanno un posto dove andare e vengono indirizzati lì.

Qual è stato l’obiettivo per cui hai girato questo filmato? Inizialmente non c’era nessun obiettivo. È nato per caso, frequentando queste persone e rendendomi conto che c’è un’idea da sfatare: non ho conosciuto nessuno di loro che abbia volontariamente fatto la scelta di vivere in strada. Dietro a ognuno ci sono delle storie particolari di persone come tutti noi che a un certo punto della vita si sono trovate in condizioni particolarmente difficili. Come dicevo, è nato per caso ma è diventato una testimonianza del fatto che abbiamo a che fare con persone.

Questa esperienza ti ha cambiato? Innanzitutto c’è da dire che passo molto tempo con loro e questo mi arricchisce. Non credo che l’arte possa cambiare il mondo ma può portare a riflettere e a far pensare, ad aprire il proprio orizzonte e magari attraverso questo video può suscitare degli interrogativi che nessuno di noi si pone mai. Queste persone hanno bisogno di mettersi in relazione, di parlare, di raccontarsi. Quello che è emerso in tutto questo tempo passato con loro è la loro volontà di recuperare la loro dignità.

Hai altri progetti in mente? Abbiamo pensato a un altro filmato non più autobiografico ma sempre con il loro apporto e la loro partecipazione. Per chi volesse, vi aspettiamo il 26 febbraio al Liceo Artistico e il 15 Marzo al Candiani.

 

Notizie da Verona

 

Missione francescana a Venezia

 

Sei giorni di ascolto e confronto con i detenuti della Casa Circondariale di S. Maria Maggiore di Venezia. Saranno circa venti le persone che, a partire dal 25 febbraio, entreranno nell’istituto veneziano grazie al progetto missioni, organizzato in collaborazione con il cappellano Don Antonio. "È un progetto attivo da oltre 15 anni, che apre le carceri non solo ai religiosi, ma anche ai laici perché tutti possano vedere da vicino come si vive all’interno di esse, entrando nelle sezioni e passando di cella in cella" spiega Fra Beppe, fondatore dell’associazione veronese La Fraternità che sarà presente a Venezia, insieme a tre volontarie. Un "cammino nello spirito di S. Francesco", in un clima di umanità e di apertura verso chi ha sbagliato, ma desidera una nuova opportunità.

 

Paola Turci a Verona: dentro e fuori delle mura

 

Si canta e ci si commuove nel giorno degli innamorati, grazie ad una voce straordinaria che risveglia i sentimenti a arriva al cuore di tutti, dentro e fuori delle mura del carcere. È quella di Paola Turci, che il 14 febbraio ha incontrato i detenuti e le detenute della casa circondariale di Montorio (un centinaio in tutto) per dar loro un forte segno di speranza e solidarietà. Il giorno prima, la cantante romana è stata ospite dei frati minori di S. Bernardino, dove è stata presentata da Fra’ Aldo con queste parole: "La vita e la morte si sono affrontate in battaglia e ha vinto la vita", chiaro riferimento al brutto incidente che ha segnato la cantautrice 14 anni fa.

Paola, grazie anche alla presenza della giornalista e amica Ilenia Petracalvina, ha raccontato di sé e del suo cammino verso la fede, un mondo sconosciuto e inesplorato prima dell’incidente, ma anche un po’ invidiato agli altri, "per la serenità che vedevo sul viso di chi crede". "Sono andata a Lourdes, da atea. E ho incontrato il Signore. È stata la cosa più bella e più forte di tutta la mia vita. Ho capito che la fede uno ce l’ha...uno ce l’ha e non sa di averla". Energia ritrovata e apertura al mondo, che si sprigionano anche attraverso canzoni come "Via dove", "Quasi settembre", "Rwanda" e "Bambini".

 

No alle discriminazioni

 

L’Unione Europea dice no alla normativa del Comune di Verona secondo cui deve essere assegnato un punteggio maggiore, per ottenere gli alloggi, a chi è residente da 10 o da 20 anni, sfavorendo in questo modo i cittadini stranieri regolarmente residenti. "Tutti i cittadini che risiedono nel territorio di uno stato membro godono di pari trattamento rispetto ai cittadini di tale stato", con estensione del beneficio ai familiari.

È il commissario europeo alla Giustizia, libertà e sicurezza Franco Frattini a ricordarlo al sindaco di Verona Flavio Tosi, dopo l’interrogazione scritta di un gruppo di deputati europei dei vari partiti di centrosinistra. Tra questi l’europarlamentare veronese Donata Gottardi il cui augurio è che "il Comune di Verona intervenga prontamente per cancellare queste odiose discriminazioni".

 

Notizie da Vicenza

 

Mediazione penale: quando su un tale argomento si riesce a suscitare emozione

 

La dottoressa Mazzuccato è stata la relatrice del secondo incontro organizzato dal coordinamento delle associazioni vicentine che si occupano di carcere e che con questo progetto stanno cercando di sensibilizzare la cittadinanza tutta a un tema che non è molto sentito, pur essendoci nella città berica una realtà di volontariato molto ricca. E dimostrativo è stato il fatto che la partecipazione non sia stata all’altezza dell’importanza dei temi trattati. Il tema dell’incontro era "Vittime del reato e mediazione penale" e la dottoressa Mazzuccato è riuscita a suscitare un grande interesse e soprattutto a comunicare emozioni molto forti riguardo un argomento che normalmente si presta a valutazioni di tipo solo razionale. La dottoressa Mazzuccato è una mediatrice penale (ha devoluto il suo compenso, come prima di lei aveva fatto anche il dott. Grasso, relatore del primo incontro, che aveva ceduto il suo compenso all’associazione "Libera" di don Ciotti, al cappellano del carcere di Vicenza, e non ha voluto neppure il rimborso del biglietto ferroviario!

"Giustizia ripartiva e mediazione sono due modalità di approccio alle secolari questioni poste dalla commissione di un crimine - scrive la Mazzucato nel 2002 in una intervista a cura di Ristretti Orizzonti - la prima definibile come una forma di risposta al reato che coinvolge la vittima, il reo e/o la collettività nella ricerca di soluzioni agli effetti del conflitto generato dall’illecito, la seconda è un procedimento informale in cui le parti, guidate da un’equipe di esperti, hanno la possibilità di incontrarsi, di discutere del reato, dei suoi effetti sulla loro vita e sulle loro relazioni, di progettare modalità di comportamento futuro, assumendosi anche impegni volontari di riparazione del danno causato".

Questo tipo di approccio, avviato nell’ambito della giustizia minorile nel 1998 a Milano, si è mostrato tanto più efficace quanto più il reato ha mobilitato forti sentimenti, e ha infranto, nella vittima o nel reo, valori fondamentali. La mediazione concepisce la giustizia come "forma della riunione di ciò che era separato". La maggioranza dei casi che approdano alla mediazione, le cui persone coinvolte hanno scelto, non senza fatica e con grande coraggio, in libertà di intraprendere un tale percorso, hanno esito positivo.

È importante non rimanere indifferenti davanti ad un’esperienza internazionale che ha l’indubbio merito di aver riaperto domande fondamentali sulla Giustizia, superando la fossilizzazione del sistema penale fermo e diviso tra la "crisi" dell’idea rieducativa e la nuova vitalità di logiche repressive - retributive. "La mediazione si propone di seguire il metodo consensuale laddove la democrazia si fa più difficile e sofferta; nel punto preciso in cui, con il reato, si spezza il contratto sociale e un’esistenza diventa ferita; nel punto preciso in cui è facile - ma inutile, ingiusto e nocivo - prendere la bilancia e la spada".

 

Notizie da Rovigo

 

Provincia promuove sensibilizzazione contro turismo sessuale

 

L’assessorato alle Pari opportunità della Provincia di Rovigo insieme alla commissione omonima che si occupa dei diritti delle donne, ha promosso un’iniziativa di sensibilizzazione sul fenomeno del turismo sessuale rivolta ai giovani delle ultime classi degli istituti superiori.

In un opuscolo stampato in un migliaio di copie che sarà presto presentato nelle scuole, si racconta con i disegni di Pino Ligabue la storia di un prato fiorito pieno di boccioli (le bambine) su cui cala un’orda di calabroni (i turisti occidentali) che ne fa scempio. La sequenza di immagini si chiude con il monito: "Se possiamo fermiamoli, o almeno disprezziamoli". La scelta di orientare l’iniziativa verso i ragazzi delle scuole superiori prossimi al diploma è giustificata dall’allarme creato dalla scoperta che sta crescendo il numero di quelli che per il superamento del periodo di studi si recano in viaggio "premio" proprio nei Paesi in via di sviluppo dove prolifera il sottobosco dei rapporti sessuali a pagamento con bambine e giovanissime.

Il Veneto, com’è noto, insieme all’Emilia Romagna è in vetta alla triste classifica dei luoghi da cui con più frequenza si organizzano viaggi verso i "paradisi" del turismo sessuale con la complicità di tour operatori e siti internet. La Provincia di Rovigo e la commissione Pari opportunità sono da anni parte attiva della campagna internazionale "Stop Child Sexual Tourism" collegata all’associazione "Save The Children".

 

Appuntamenti

 

CSV e associazione "Noi": cineforum di riflessione

 

CSV e associazione "Noi": cineforum di riflessione. Padova: Cinema Esperia, via Chiesanuova 90. 25 febbraio 2008, ore 20.45. "Breakfast on Pluto" di Neil Jordan (2005). Partecipa l’Associazione Elisabetta d’Ungheria

 

Servizi agli immigrati: prosegue il corso di formazione

 

Padova: Auditorium del Centro Giovanile Antonianum, Prato della Valle 56. 27 febbraio dalle 20.30 alle 22.30. Tema: Immigrazione e diritto. Relatore: prof.ssa R. Tosi, Università di Padova. Continua il Corso di formazione per volontari nei servizi agli immigrati organizzato all’Antonianum con il patrocinio del Comune di Padova, del Consiglio di quartiere 1, dalla Provincia di Padova e dalla Caritas Diocesana patavina.

 

L’Associazione Welcome: continua la formazione per volontari

 

Padova: locali della parrocchia delle Cave a Chiesanuova. 12 febbraio 2008 ore 20.45. Secondo incontro di formazione per volontari organizzato dall’Associazione Welcome. L’associazione opera a favore di donne e minori vittime di tratta e sfruttamento. Partecipano solo gli iscritti.

 

Convegno "Donne per dire, donne per agire"

 

Mestre: Centro Culturale Candiani - Sala Conferenze IV piano. 1 marzo 2008 ore 10.00/13.00. "Donne per dire, donne per agire". A cura della Università della Terza Età di Mestre. Intervengono: Andrea Pozzi Presidente Uni3. Franca Bimbi, Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati. Gabriela Camozzi, responsabile Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle Differenze Pegah Zohuri, studiosa della cultura iraniana. Suor Espedita, Padri Comboniani Missionari di Padova. Giorgia Pollastri, associazione Care Share di Venezia. Madeleine Bouvard e Emanuela Zuliani, Università Terza Età. Coordina: Annarosa Becchetti. Ore 14.30 Proiezione del film "Il matrimonio di Tuya", di Wang Quanan. Ingresso libero.

 

Progetto Equal: minori e reati

 

Verona: Auditorium del Centro Polifunzionale dell’Istituto Don Calabria, via San Marco, 121. 29 febbraio 2008 ore 9.30-17.30. Tema: "Il minore autore di reato: percorsi - temi - responsabilità". Appuntamento nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Equal. Per adesione inviare una mail con nome e cognome dei partecipanti, per facilitarci nelle operazioni logistiche. Coordinatore del progetto Dott. Alessandro Padovani mediazione@doncalabria.it. Informazioni e conferme: Sig.ra Catia Zerbato catia_zerbato@csben.it. Dott.ssa Sabrina Brutto sabrina.brutto@doncalabria.it Tel.045.8033698 Fax.045.8014848

 

"Carceri e pene nella storia di Verona": presentazione del libro

 

Verona: Centro Turistico Giovanile in via Santa Maria in Chiavica, 7. 29 febbraio ore 18. Presentazione del libro "Carceri e pene nella storia di Verona" di Erika Speri e Francesca Viviani. Appuntamento alle nella sede del per parlare di come e dove erano le carceri di Verona e qual è stata la loro funzione nel corso dei secoli. Un modo per ripercorre la storia della città scaligera guardando ai temi attuali della sicurezza e dell’intervento punitivo da una prospettiva ampia, che vada oltre la cieca vendetta e i pregiudizi più superficiali.

 

Le opportunità del volontariato giovanile

 

Vicenza: c/o Cooperativa sociale Insieme, via Basilio della Scola, 255. Il 29 febbraio 2008 dalle ore 9.30. "Un viaggio solidale; Volontariato internazionale: opportunità da cogliere e percorsi da seguire". Incontro informativo sulle opportunità che il mondo del volontariato, in particolare il volontariato all’estero, offre ai giovani. Info: Fax 045.8195686; mail sve@gioinvolo.it. Per esigenze organizzative si prega di segnalare la propria presenza all’incontro compilando il modulo scaricabile dal sito www.gioinvolo.it

 

Incontri formativi di primo soccorso pediatrico

 

Il Centro Servizi di Volontariato di viale Trieste a Rovigo ospiterà nei mesi di marzo e aprile una serie di sei incontri formativi serali di primo soccorso pediatrico per mamme e baby-sitter. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Blu soccorso di Lusia (Rovigo). Per informazioni, telefonare al 340.8761800.

 

Presentazione associazioni

 

Arca 93 - Verona

 

Nata nel 1993 in collaborazione con la Caritas, l’associazione Arca 93 nei primi anni si è occupata principalmente di immigrati ed emergenze. Nel corso del tempo l’operato si è fatto più specifico, anche a causa del numero sempre minore di suore che avevano la possibilità di dare una mano. Ora l’associazione opera in maniera autonoma: ha una sua sede vicino Bussolengo - data in gestione dalla Caritas, con cui ha sempre mantenuto un buon rapporto - e si dedica soprattutto all’aiuto di detenuti, ex detenuti e delle loro famiglie.

Dispone di mini-appartamenti, a disposizione di quei detenuti che beneficiano di permessi di una settimana, in modo che possano stare con la famiglia più stretta (moglie o marito e figli, altrimenti il controllo sarebbe di difficile gestione). In casi particolari Arca 93 si rende disponibile a seguire alcuni arresti domiciliari, ma sempre in accordo con il cappellano o con chi per esso. Ogni anno l’associazione attiva dei corsi specifici all’interno del carcere, come inglese e computer, offrendo la possibilità di conseguire il patentino europeo con un esame a fine corso, in un contesto polivalente di educazione alla legalità e a sfondo sociale.

Un ulteriore impegno è quello di distribuzione di cibo a famiglie disagiate, in accordo con il Banco Alimentare nel Nord-est della succursale di Pozzo di San Giovanni Lupatoto. Una volta al mese l’associazione raccoglie quello che viene offerto (principalmente alimenti non deperibili, come lo scatolame) per poi distribuirlo alle famiglie più bisognose.

 

Associazione Per Ricominciare - Treviso

 

Associazione di volontari per il carcere, diventa Associazione Onlus e riconosciuta dalla regione nel 2001 svolge un ampio lavoro all’interno del carcere trevigiano. Ha organizzato negli ultimi due anni di un ciclo di incontri sulla legalità e uno sulla comunicazione, relazione e responsabilizzazione. Inoltre lo scorso anno ha iniziato un ciclo di incontri su tradizioni, usi e costumi di Marocco, Romania e Cina rivolto agli operatori carcerari e ai volontari.

Si occupa, con i suoi 7 insegnanti volontari, di alfabetizzazione e inserimento scolastico, oltre che di un corso di pittura. Offre ascolto e sostegno morale ai detenuti attraverso colloqui, oltre che aiuto pratico nei collegamenti con gli avvocati, i datori di lavoro, per l’espletamento di pratiche per la pensione, l’invalidità etc. Portano, da 4 anni, indumenti per i detenuti che ne fanno richiesta. Si occupano anche di consulenze legali attraverso un’avvocatessa volontaria, hanno organizzato 3 corsi di formazione per volontarie, infine, offrono aiuto nella ricerca di alloggio, mensa, lavoro a coloro che escono dal carcere.

Direttore: Ornella Favero

Redazione: Chiara Bazzanella, Francesca Carbone, Livio Ferrari, Vera Mantengoli, Paola Marchetti, Maurizio Mazzi, Francesco Morelli, Franco Pavan, Paolo Pasimeni, Jaouhar Redouane, Daniele Zanella.

 

Iniziativa realizzata nell'ambito del Progetto "Il Carcere dentro le Città", realizzato grazie al contributo del "Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato del Veneto"

 

 

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