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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 9 novembre 2025

 

di Ornella Favero*

Ristretti Orizzonti, 9 novembre 2025 Gentile dottor Napolillo, Lei è stato di recente nella Casa di reclusione di Padova e ha visto un carcere dove, pur nelle difficoltà del sovraffollamento, si cerca con la collaborazione di tutti di rispettare il mandato costituzionale, cioè di garantire a più detenuti possibile di non entrare in carcere e uscirne a fine pena come sono entrati, ma di fare un percorso realmente rieducativo, che significa crescere culturalmente, mettere in discussione le proprie scelte passate, avere voglia di fare i conti con la sofferenza provocata dai reati, nelle vittime ma anche nei famigliari delle stesse persone detenute.

 

di Diego Motta

Avvenire, 9 novembre 2025 Il sociologo: il sistema penitenziario dovrebbe portare i libri in Tribunale, i detenuti non interessano più a nessuno. Siamo in regressione, cresce l’intolleranza anche linguistica e viene meno l’idea di comunità. Ci sono urla nel silenzio, che nessuno ascolta più. C’è un diffuso “dolore sociale” che stiamo sottovalutando, nella stagione dell’odio. Luigi Manconi si misura da una vita con l’idea di una società disumanizzata e, se possibile, adesso vuole dare ancora più voce a chi non ha voce. Con parole nette, calibrate. Nell’ufficio di Roma dell’associazione “A buon diritto”, dove ci riceve, non ha paura a chiamare le cose con il loro nome.

 

di Maria Fantauzzi e Luigi Manconi

La Repubblica, 9 novembre 2025 La sua lettera mette in luce le contraddizioni del sistema penale italiano nella reintegrazione dei detenuti in società. Nel 1998 un ragazzo sterminò la propria famiglia; uccise a fucilate la madre, il padre e il fratello. Condannato all’ergastolo, la pena fu ridotta a trent’anni di carcere per vizio parziale di mente. La vicenda, per via del mestiere della famiglia, venne ricordata sui giornali dell’epoca come la strage dei fornai. Del ragazzo, poi diventato uomo in carcere, non si seppe più nulla. Nel 2023, dopo oltre 26 anni di detenzione, l’uomo esce. Ma invece della libertà, poiché considerato ancora socialmente pericoloso dal giudice, viene condotto in una casa di lavoro nel modenese.

 

Italpress, 9 novembre 2025 “L’introduzione del lavoro all’interno del carcere serve non solo a combattere la noia e il bisogno, come diceva Voltaire, ma è anche una forma rieducativa prescritta dalla nostra Costituzione e imposta dalla nostra coscienza cristiana. Il nostro progetto ‘Recidiva zero’ consiste nel trovare un lavoro a chi esce dal carcere. Abbiamo visto che la recidiva, dal 40%, scende al 2% e soprattutto per i tossicodipendenti questa possibilità è la carta vincente”. Lo ha detto Carlo Nordio, ministro della Giustizia, intervenendo alla Conferenza Nazionale sulle Dipendenze a Roma.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 9 novembre 2025 Con il guardasigilli, in campo Sisto, Ostellari e il portavoce Specchia. Il sottosegretario di Fratelli d’Italia? Troppo tiepido. Se, come anticipato sul Dubbio, sarà il ministro della Giustizia Carlo Nordio il vero frontman della campagna referendaria per il Sì alla separazione delle carriere, all’inizio della prossima settimana molto probabilmente ci sarà una riunione tra il guardasigilli, il sottosegretario Alfredo Mantovano, la premier Giorgia Meloni e sua sorella Arianna, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, per mettere su la squadra che accompagnerà il responsabile di via Arenula in questi mesi di maratone televisive.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 9 novembre 2025 L’Anm e il referendum Verso il confronto con Nordio. Parodi: “Andrei solo per spiegare le nostre ragioni”. Polarizzare o non polarizzare? La domanda delle domande sulla campagna referendaria della riforma della giustizia non ha ancora risposta. Ieri, al quinto piano del palazzaccio della Cassazione, l’Anm ha deciso di adottare una linea attendista. “L’Anm e il Comitato - così recita la risoluzione votata da tutti, con la sola astensione dei due di Articolo 101, la corrente “anti-correnti” - si asterranno dall’organizzare eventi insieme ad organismi che hanno una connotazione politica, ferma restando la facoltà di partecipare ad ogni iniziativa in cui saranno invitati al fine di rappresentare le criticità della riforma. La nostra è e rimarrà esclusivamente una battaglia per la giustizia nell’interesse dei cittadini”.

 

di Claudio Cerasa

Il Foglio, 9 novembre 2025 Riuscirà il centrodestra, che pure aveva la riforma della giustizia nel suo programma, a tenere un profilo basso, parlando di merito, e non trasformando una riforma che di destra non è in una bandiera della destra? C’è un dato sorprendente, e inaspettato, che riguarda l’iter della riforma costituzionale. Parliamo naturalmente della riforma della Giustizia, della separazione delle carriere, del sorteggio del Csm, della alta corte disciplinare, e quel dato riguarda la presenza non scontata di un gruppo nutrito di esponenti del mondo progressista che di fronte all’iter referendario, con coraggio, hanno detto di no: questa non è una riforma di destra.

 

di Giuliano Foschini

La Repubblica, 9 novembre 2025 Lo scrittore ed ex magistrato: “Questa legge è come un’infiltrazione di umidità: rende la casa sempre più insalubre e meno abitabile”. “È il risultato di una pericolosa mistura di incompetenza, inconsapevolezza e malafede. Hanno costruito un apparato che, a prescindere dal giudizio politico, danneggerà il funzionamento concreto della giustizia. Non renderà i processi più rapidi né più giusti, ma più confusi e meno indipendenti. Insomma: più capaci di generare ingiustizia. È una riforma sbagliata non perché non ci piace, ma perché è fatta male. Malissimo. Tutto è concepito in bilico fra dilettantismo e mediocre demagogia”.

 

di Andrea Gagliardi

Il Sole 24 Ore, 9 novembre 2025 “Grazie al decreto sicurezza voluto dalla Lega. Bene così!”. Il tweet su X del leader della Lega Matteo Salvini in merito ad una borseggiatrice arrestata a Venezia che resta in carcere con le nuove norme, nonostante sia incinta, è solo l’ultima tappa del derby tra Lega e Fratelli d’Italia sul fronte della sicurezza. Una bandiera quest’ultima, issata con forza da entrambi i partiti mentre sale la temperatura della campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre in Veneto, Campania e Puglia. Lo dimostra la corsa a intestarsi i futuri interventi per assicurare “sfratti lampo” nei confronti degli inquilini morosi e un nuovo pacchetto sicurezza allo studio del governo. E lo confermano le sempre più frequenti incursioni su questo tema da parte dei leader Meloni e Salvini.

 

di Alessandra Serio

tempostretto.it, 9 novembre 2025 C’è anche il caso del messinese Ivan Lauria tra i sei decessi avvenuti nel giro di sei mesi al carcere di Catanzaro, dove i detenuti hanno preso carta e penna ed hanno scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri della Giustizia e della Salute e alle procure competenti, per chiedere di verificare le condizioni in cui sono reclusi, soprattutto sotto il profilo sanitario. Il dossier menziona i sei casi e indica molte criticità, ascritte alla gestione: farmaci consegnati in ritardo, visite mediche ridotte, medici irreperibili. Un grido dall’allarme, quello dei detenuti del penitenziario Ugo Caridi, un appello per le condizioni di dignità e assistenza che sono loro riconosciuti dalla legge.

 

di Gabriel Bernard

fanpage.it, 9 novembre 2025 Il legale: “Speravamo in risposte concrete”. Dopo la vicenda di Simone, seviziato a Regina Coeli per 48 ore, il ministro della Giustizia Carlo Nordio annuncia controlli e perquisizioni in carcere. L’avvocato e il deputato Grimaldi denunciano la crisi del sistema penitenziario e chiedono interventi concreti. Controlli e perquisizioni in carcere dopo la vicenda di Simone, svelata da Fanpage.it, seviziato e torturato per quarantotto ore da altri detenuti all’interno di una cella di Regina Coeli per essersi rifiutato di nascondere un cellulare. A dirlo è il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella risposta all’interrogazione parlamentare presentata da Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

di Antonio Nicola Pezzuto

L’Edicola del Sud, 9 novembre 2025 Si è svolto nella casa circondariale di Borgo San Nicola il primo recruiting day con colloqui di lavoro tra dieci imprese del territorio e 25 detenuti. L’iniziativa è nata su indicazione di Natalino Manno, prefetto di Lecce. L’input è stato pienamente accolto da Arpal Puglia che, insieme alla direzione della casa circondariale e ad un ampio partenariato, porta avanti da oltre un anno il progetto “Lavoro Fuori” (Formazione unita a orientamento per il reinserimento e l’inclusione). L’inedito appuntamento ha chiuso la seconda edizione di “Qui non c’è Lavoro Festival”, organizzato da Arpal Puglia.

 

di Massimiliano Cavallo

laguida.it, 9 novembre 2025 Suora Giuseppina, aveva insegnato per molti anni scienze nelle scuole superiori di Cuneo, e dal 1989 era volontaria in carcere. È morta ieri, sabato 8 novembre, suor Caterina Elsa Galfrè. Suora Giuseppina aveva 91 anni. Nata a San Lorenzo di Caraglio il 15 settembre 1934 da una famiglia di mezzadri, secondogenita di quattro sorelle e tre fratelli, Caterina decide di abbracciare la vita religiosa a sedici anni, dopo che con il padre era andata a Roma per il Giubileo.

 

Corriere della Sera, 9 novembre 2025 BookCity porta la cultura anche in carcere per aprire un dibattito su che cosa significhi crescere un bambino o una bambina dietro le sbarre. Il confronto parte dal libro dell’educatrice Valentina De Fazio Madri detenute. Dal lavoro educativo in carcere alla ricerca sociopolitica (La Vita Felice). L’autrice ne parla mercoledì 12, alle ore 17, all’Istituto a custodia attenuata per madri detenute (Icam) di Milano con la direttrice reggente del carcere di San Vittore, Elisabetta Palù, il presidente di Fondazione Arché, Giuseppe Bettoni, e Federica Barile, coordinatrice Icam Bollate “sezione Nido”; nell’incontro “La maternità in carcere”.

 

Corriere della Sera, 9 novembre 2025 Una serata-evento lunedì 10 novembre al Teatro Martinitt di Milano per il 15° anniversario delle attività musicali promosse nelle carceri milanesi dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino e dall’Associazione Milano Musica. Quando le parole e i gesti non sono sufficienti… arriva la musica. Che non è solo emozioni. Può anche essere inclusione sociale e riabilitazione. È Il caso di “Note di libertà” l’espressione pubblica e condivisa di un percorso che da quindici anni utilizza la musica come strumento di crescita, espressione e rinascita all’interno degli istituti penitenziari milanesi. Ora i riflettori si riaccendono sull’esperienza milanese.

 

di Diego Paura

Il Roma, 9 novembre 2025 L’intento de “Il silenzio dentro” è tessere un racconto che unisce testimonianze, dati e riflessioni. “Il silenzio dentro - Quando raccontare diventa un atto di giustizia” è un viaggio nelle profondità delle carceri italiane, un racconto orientato a offrire uno sguardo costruttivo sulle diverse realtà vissute dietro e oltre le sbarre. Scritto da Francesca Ghezzani e pubblicato da “Swanbook Edizioni” nel 2025, questo libro di narrativa d’inchiesta esplora il sistema penitenziario italiano, mettendone in luce le contraddizioni, ma anche i segnali di rinascita e cambiamento.

 

di Walter Veltroni

Corriere della Sera, 9 novembre 2025 Destra e sinistra devono capire che sono necessarie politiche sociali di lotta a ogni forma di emarginazione e disagio. La sequenza impressionante di fatti di cronaca avvenuti in queste settimane, ultimi l’accoltellamento della donna a Milano e la tortura inflitta da parte di coetanei a un ragazzo in condizioni di disagio, hanno riproposto la questione sicurezza come centrale nell’agenda pubblica. Forse si potrebbe cercare di affrontarla senza il rimpallo infantile delle responsabilità, il gioco pavlovianamente eseguito a turno dalle forze politiche a seconda che siano al governo o all’opposizione, il modo infantile con il quale è facile riempire gli odiosi “pastoni” dei telegiornali, tutta una geremiade di “È colpa tua, no, è colpa tua.”

 

di Diego Motta

Avvenire, 9 novembre 2025 Le strutture si vedono benissimo, chi c’è dentro no. Benvenuti nei luoghi in cui i nuovi “invisibili” sono sottratti agli occhi dell’opinione pubblica: che si tratti di detenuti, di maggiore o minore età, di persone straniere in attesa di capire se potranno restare in Italia o meno, di vite nel limbo perché nessuno se ne fa carico, l’imperativo di chi gestisce l’ordine pubblico pare essere diventato negli ultimi anni quello semplicemente di nascondere. Oscurare per tranquillizzare, non mostrare per cancellare. L’elenco di queste zone “protette” è lungo e va dai Cpr e dai Cas, centri pensati per trattenere o rimpatriare migranti senza alcun progetto di integrazione, agli stessi istituti penali minorili, dove la popolazione carceraria è in aumento (e le tensioni con loro).

 

di Diego Motta

Avvenire, 9 novembre 2025 Fai-Cisl: meno di 20 milioni sui 200 previsti dal Pnrr per liberare i lavoratori dalle baraccopoli. Flai Cgil: sui braccianti stranieri è un fallimento eclatante. Soltanto 11 i piani approvati sui 37 presentati dai Comuni, escluse le situazioni di maggior emergenza. Risorse a rischio e progetti a rilento. Per liberare gli “schiavi” dai ghetti, la strada resta in salita. La voce dei sindacati agricoli si unisce ormai, da Nord a Sud, per chiedere chiarezza sui fondi stanziati dall’esecutivo al fine di superare gli insediamenti abusivi in cui vivono migliaia di braccianti. L’ultimo grido si è alzato questa mattina da Acerra, alla tavola rotonda organizzata in occasione della 75esima Giornata del Ringraziamento.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 9 novembre 2025 A Roma, governo e Terzo settore concludono le rispettive Conferenze con ricette divergenti. Più carcere da un lato, più diritti dall’altro. Mantovano: minori obbligati a terapia. Le associazioni: riforma della legge vetusta 309/90. Nove regole per allattare al seno il bambino, snocciolate una per una dal sottosegretario Alfredo Mantovano, sono forse la cosa più “stupefacente” del piano d’azione che il governo traccia a conclusione della VII Conferenza nazionale sulle dipendenze (comportamentali, in questo caso di una donna che sarebbe stata distratta dallo smartphone).

 

di Antonella Soldo

Il Domani, 9 novembre 2025 Una democrazia che teme una manifestazione pacifica, che reprime chi chiede ascolto, che rifiuta il confronto con la scienza, non è una democrazia sicura di sé. È una democrazia fragile, che confonde la forza con l’autorità, l’ordine con la giustizia. Ci sono momenti in cui la misura della democrazia non si riconosce nei discorsi ufficiali, ma nei gesti più piccoli. Davanti all’Auditorium della Tecnica a Roma, dove il governo ha convocato la Conferenza nazionale sulle droghe, insieme ad alcune attiviste dell’associazione Meglio Legale che presiedo e alla presenza dell’onorevole Riccardo Magi abbiamo tentato un piccolo atto di libertà: un flash mob ironico, pacifico, persino giocoso.

 

di Luca Foschi

Avvenire, 9 novembre 2025 Un’inchiesta giornalistica rivela gli abusi del carcere di Rakefet, chiuso negli anni Ottanta e riaperto dopo il 7 ottobre. Gli Usa si prendono la gestione degli aiuti a Gaza. Altre polemiche sul mandato per Netanyahu. “Dove sono, e perché mi trovo qui?”. Così il detenuto ha salutato gli avvocati del Comitato pubblico contro la tortura in Israele (Pcati), Janan Abdu e Misherqi Baransi, incaricati di salvarlo dall’inferno sotterraneo del carcere di Rakefet, a pochi chilometri da Tel Aviv.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 9 novembre 2025 I lavori per collegare Maghreb e Levante e la sconfitta della Rada. La tregua è instabile, ma serve a mandare avanti gli affari in Libia. I rapporti tra la milizia del generale e i servizi segreti di Roma: “una collaborazione molto proficua in materia di contrasto ad attività criminose di vario genere”. L’Italia ha duemila chilometri di ottimi motivi per non litigare con la Libia. Sono quelli della mitica “Autostrada dell’amicizia” che collegherà il Maghreb al Levante, progetto nato nel 2008 quando a Tripoli c’era Gheddafi e a Roma Berlusconi ...

 

DOCUMENTI

Lettera al ministro Nordio da familiari di vittime delle azioni terroristiche, della lotta armata e della criminalità organizzata: "Circolare DAP 21/10/2025.0454011.U"

Il Riformista-PQM: "Difesa d'ufficio, cosa non funziona. L'ordinanza di remissione alla Corte Costituzionale nel processo Regeni disvela solo uno dei tanti bug del sistema"

Articolo. "Medicina penitenziaria, la violenza del silenzio", di Francesco Ceraudo

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 10 al 16 novembre 2025

Conferenza. "Franco Basaglia. Oltre i confini: pratiche di libertà" (Gorizia - Nova Gorica, dall'11 al 14 novembre 2025

Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 12 e 26 novembre e 10 dicembre 2025)

Cineforum. "La decima eVisione: 10 anni di sguardi dentro (lo specchio)" (Torino, fino al 13 novembre 2025)

Diocesi di Novara. "Una finestra sul mondo del carcere: ciclo di incontri per il Giubileo 2025" (Novara, fino al 13 dicembre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)

43° Convegno Nazionale A.I.M.M.F.: "Adolescenze d'oggi. Prospettive di futuro" (Verona, 14 e 15 novembre 2025)

Convegno. "Emergenza carcere a 50 anni dalla legge di riforma dell'ordinamento penitenziario" (Trento, 14 e 15 novembre 2025)

Incontro-dibattito "I giovani tra disagio e devianza". A partire da "18+1: Diciotto anni e un giorno", di Monica Cristina Gallo (Verona, 19 novembre 2025)

Convegno. "Garanti 1997-2025. Da quando Antigone propose l'istituzione dei Garanti alla necessità odierna di nuove prospettive" (Roma, 21 novembre 2025)

Teatrocarcere Due Palazzi presenta "Da Babele alla Città Celeste. Un cammino di speranza" (Camposampiero-PD, 22 novembre 2025)

Seminario. "Immaginiamo città riparative" (San Paolo D'Argon-BG, 22 novembre 2025)

"Visioni riparative tra dentro e fuori". Incontri tematici per promuovere una visione di Comunità Riparativa (Bologna, 26 novembre 2025)

Incontro-dibattito: "Abitare il carcere minorile. Incontri clinici, giuridici, pedagogici e dimensione creativa" (Milano, 26 novembre 2025)

Convegno. "La Giustizia minorile va in città: obbiettivi, speranze, paure, mappe e incontri possibili" (Rovigo, 27 novembre 2025)

Convegno. "Da Caivano verso dove. Onde e ripercussioni pedagogiche nelle politiche securitarie verso i minori" (Milano, 28 novembre 2025)

Corso di formazione al volontariato: "Dentro e fuori dal carcere" (Fossano-CN, fino al 29 novembre 2025)

Cineforum. "Corpi e Regole: viaggio col cinema nei luoghi della disciplina" (Genova, fino al 2 dicembre 2025)

CORSI DI FORMAZIONE

Corso di laurea SIE "Diritto costituzionale penale italiano ed europeo". Seminari di approfondimento (Milano, dal 13 al 26 novembre 2025)

VIII° Corso di formazione Marcoleone Bondi. "Difesa penale ed esecuzione: una visione prospettica" (Venezia, fino al 28 novembre 2025)

Università Cattolica di Milano e Fondazione per la Sussidiarietà: "Governance e Strategie per l’Amministrazione condivisa" (Milano, iscrizioni fino al 2 dicembre 2025)

Corso di formazione iniziale "Mediatore familiare secondo Norma Tecnica Uni 11644 e D. Interministeriale 151/2023" (Bologna, fino all'8 novembre 2026)

BANDI E CONCORSI

"NO aMORE - Oltre il tunnel". Concorso di cortometraggi. Giornata per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne (Invio opere entro il 15 novembre 2025)

Premio letterario Città di Castello: "Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" (Scadenza il 31 dicembre 2025)