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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 30 novembre 2025

di Federico Guiglia

Alto Adige, 30 novembre 2025 Il referendum in arrivo numero 84 nella storia della Repubblica ha una caratteristica che lo rende diverso da tutti quelli - abrogativi, di indirizzo, istituzionale o, come questo, costituzionale - che l’hanno preceduto: ha rovesciato le posizioni dei partiti in campo. Il tema che vi si propone è concentrato in buona parte sulla futura composizione del Consiglio superiore della magistratura (per giuristi e giornalisti: Csm), che è l’organo di autogoverno. Ma riguarda anche la separazione delle funzioni, come prevede la legge voluta dal governo e osteggiata dall’opposizione di sinistra. I centristi alla Carlo Calenda hanno approvato la riforma e quelli alla Matteo Renzi si sono astenuti.

 

di Rosario Russo*

Avvenire, 30 novembre 2025 Le gravissime colpe della Magistratura sono quelle documentate dalle notissime chat con cui moltissimi magistrati ordinari avevano chiesto - e spesso ottenuto - dal “sommo sensale” Luca Palamara illeciti favori, così mercificando la loro autonomia decisionale. Condotte siffatte rilevano (come stabilito dalle Sezioni Unite della Cassazione) quanto meno come gravissimi illeciti disciplinari, ma il Pg della Suprema Corte non risulta avere esperito alcuna azione pur avendone l’obbligo e ha impedito perfino la conoscenza delle archiviazioni emesse. Ben vero la riforma Mastella del 2006 fece un pessimo “regalo” ai magistrati ordinari, consentendo al Pg della Cassazione di archiviare, senza alcun effettivo controllo, le notizie disciplinari classificate come di “scarsa rilevanza”.

 

di Gustavo Bialetti

La Verità, 30 novembre 2025 Una volta, almeno, giudici e pm andavano spesso in carcere per fare gli interrogatori. Anche per alleviare costi e rischi delle cosiddette traduzioni. Ma spesso il carcere è in periferia e a molte toghe non va di perdere tempo. È un peccato, perché alzare il sedere dalla sedia e vedere come si vive dietro alle sbarre è educativo per tutti, specialmente per chi detiene il potere di mandarci la gente. Così, ieri, un membro laico del Csm, Claudia Eccher, di professione avvocato, ha rilanciato la proposta di fa passare due settimane in carcere a tutti i futuri magistrati. A un convegno su “Libertà e giustizia penale” in Lunigiana, Eccher ha affermato: “Troppo spesso, la formazione del magistrato si concentra quasi esclusivamente sull’aspetto tecnico-giuridico. Il tirocinio di 15 giorni in carcere, a contatto con i detenuti, presente nella proposta di legge Sciascia-Tortora, non è una punizione o un’esperienza esotica.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 30 novembre 2025 La Corte costituzionale dichiara illegittima la norma (introdotta dalla riforma Cartabia) che escludeva l’esimente della particolare tenuità del fatto per i reati commessi contro le forze dell’ordine. Il caso nasce da una questione sollevata dal tribunale di Firenze per una manifestazione di dieci anni fa, e la Consulta ha così rivisto l’istituto della minaccia, resistenza e dell’offesa a pubblico ufficiale: fino a giovedì scorso, giorno del pronunciamento, la possibilità di non procedere alla punibilità per tenuità dei reati commessi contro gli agenti di pubblica sicurezza nell’esercizio delle loro funzioni, semplicemente, non esisteva. Invece, adesso, è stabilito che “l’esimente del fatto di lieve entità può essere riconosciuta per i reati puniti con la reclusione non superiore (nel minimo) a due anni”.

 

quotidianomolise.com, 30 novembre 2025 Morte, sembra per cause naturali, di un detenuto extracomunitario di 56 anni che stava scontando la sua pena nel carcere di via Cavour, a Campobasso. Il detenuto ha accusato un malore e i suoi compagni di cella hanno subito chiesto aiuto al personale della polizia penitenziaria, che è accorso tempestivamente. Ma le condizioni del detenuto sono apparse gravi e neanche l’intervento del 118 ha potuto evitare il decesso dell’uomo. Si pensa ad un arresto cardiaco come causa della morte. Il magistrato di turno ha autorizzato lo spostamento della salma all’obitorio del Cardarelli e non è escluso che nelle prossime ore si possa affidare l'incarico ad un esperto per un esame più approfondito.

 

di Adelia Pantano

La Stampa, 30 novembre 2025 Erano 300, restano solo 58 i carcerati comuni, quello di Alessandria diventa istituto di massima sicurezza. Senza una spiegazione ufficiale. Il rischio concreto è di perdere il patrimonio di iniziative rieducative e di “umanità” avviate da diversi anni. A capire che il carcere di San Michele stia attraversando una trasformazione profonda bastano due indizi: le grate che oscurano le finestre, visibili anche dalla strada, e il numero dei detenuti, crollato in poche settimane da oltre 300 a 58, come riportato sul sito del Ministero della Giustizia. Un cambiamento rapido, che non ha ancora trovato una spiegazione ufficiale, anche se gli indizi sono molto chiari.

 

gnewsonline.it, 30 novembre 2025 Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha partecipato venerdì all’incontro “Capire la violenza per cambiare: uomini in cammino”, tenutosi presso la Casa circondariale di Treviso. Un evento di formazione sulla prevenzione della violenza di genere e sulla responsabilizzazione degli autori di reato, organizzato dal Centro Provinciale Istruzione degli Adulti “Alberto Manzi” di Treviso in collaborazione con la casa circondariale. Il Ministro Nordio ha sottolineato la necessità di percorsi formativi capaci di prevenire la violenza e promuovere responsabilità e cambiamento. La mattinata, pensata innanzitutto per i detenuti della Casa Circondariale e rivolta direttamente a loro, ha rappresentato un’occasione concreta di confronto e consapevolezza.

 

di Valeria Pacella

Il Giorno, 30 novembre 2025 Comunicare per non perdere sé stessi. Questa è la comunicazione in un ambiente come il carcere, dove “comunicare è un modo per non sparire nel silenzio”, come hanno potuto appurare le studentesse del corso di Teoria e tecnica dell’informazione che hanno preso parte al progetto Zona 508, con la docente Marina Villa. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra Associazione Carcere e Territorio, presieduta da Carlo Alberto Romano, detenuti degli istituti carcerari bresciani e il corso di Teoria e tecnica dell’informazione della Cattolica di Brescia, con l’obiettivo di riflettere attorno alla situazione carceraria italiana e bresciana in particolare, troppo spesso inadeguata rispetto a parametri indicati dalla normativa nazionale ed europea, ma anche da criteri di civiltà e tutela della dignità della persona.

 

Corriere di Verona, 30 novembre 2025 È stato assegnato a Don Carlo Vinco il 22° Premio San Martino, il riconoscimento che l’Istituto Assistenza Anziani conferisce a persone, istituzioni pubbliche o private che, negli anni, si sono distinte con iniziative a favore degli anziani e dei loro familiari. Un premio nato per valorizzare impegno, dedizione e innovazione nel campo della cura e dell’assistenza. La cerimonia si è svolta venerdì in Gran Guardia, davanti alle autorità e a rappresentanti delle realtà sociali del territorio. Don Vinco, parroco, psicologo è stato scelto per un percorso umano e professionale a servizio delle persone fragili: da presidente della Fondazione Pia Opera Ciccarelli ai malati di Aids, fino ai detenuti, ruolo che oggi ricopre come garante dei diritti dei detenuti del carcere di Montorio.

 

di Massimo Biliorsi

La Nazione, 30 novembre 2025 Concerti e un significativo compact disc: il progetto dei CellaMusica è una originale realtà. È un gruppo musicale in divenire, nel senso che tanti componenti si aggiungono nel tempo, e che è formato da detenuti, ex detenuti, agenti della Polizia penitenziaria, volontari, personale del carcere e musicisti del territorio. Il progetto si chiama “InnocentEvasione”, nato nella casa circondariale di Siena. Ugo Giulio Lurini è stato ideatore e promotore. Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che nel 2024 ha finanziato la campagna di raccolta fondi promossa da l’Associazione LaLut - Libera Università del Teatro. Ma ripercorriamo le tappe di questo riuscito progetto.

di Amalia Apicella

Il Resto del Carlino, 30 novembre 2025 Elisabetta Riva, sovrintendente del Comunale, accoglie un gruppo di detenuti con il progetto di Bergonzoni. Uscire dal carcere per assistere a una recita di Bohème. È quello che hanno fatto ieri sera quattro detenuti della casa circondariale con i loro amici o famigliari. Il progetto ‘Uscire per motivi spettacoli’ (nato da un’idea dell’attore Alessandro Bergonzoni e della Camera penale Franco Bricola con l’Osservatorio diritti umani, carcere ed altri luoghi di privazione della libertà) ha preso ufficialmente il via con Giacomo Puccini. I principali teatri - Comunale, Arena del Sole e Moline, Duse, Celebrazioni, Dehon e Oratorio San Filippo Neri - mettono a disposizione biglietti gratuiti per i detenuti che dispongano di permessi premio o siano stati ammessi a misure alternative.

 

di Annalisa Picardi

cittanuova.it, 30 novembre 2025 Sulle mura di cinta dell’istituto penitenziario minorile di Roma inaugurato il murale dedicato a papa Francesco e padre Gaetano Greco, nel segno del lavoro e del futuro per i ragazzi detenuti. Un muro nato per separare diventa un segno, una finestra aperta sul futuro. Sul muro del carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma, è stato inaugurato lo scorso 12 novembre il murale del Pastificio Futuro, il laboratorio di pasta secca artigianale che offre lavoro e formazione a ragazzi detenuti o appena usciti dal carcere, impegnati in un percorso di reinserimento. L’opera corre lungo il muro di cinta, proprio nell’area del pastificio voluto da papa Francesco come risposta concreta al suo invito a “non lasciarsi rubare la speranza”. Qui il colore, l’arte e il lavoro raccontano che una seconda possibilità è possibile.

 

di Vittorio Pelligra

Il Sole 24 Ore, 30 novembre 2025 L’imparzialità, più che il mutuo vantaggio, è essenziale per valutare la giustizia nelle istituzioni e le ingiustizie nascoste dietro equilibri politici apparentemente stabili. Quando i sentimenti o la devozione non sono sufficiente a risolvere i conflitti l’unica via che resta è “l’uso della ragione, dell’imparzialità, del compromesso ragionevole”. Si apre così, con questa citazione di Karl Popper, Justice as Impartiality (Clarendon Press, 1995), il secondo volume del grande trattato sulla giustizia sociale del filosofo britannico Brian Barry. È l’imparzialità il concetto chiave che può rendere un accordo giusto. Non occorre essere altruisti, neanche negare le nostre identità, né azzerare i conflitti. La “giustizia come imparzialità” ci dice qualcosa di più sottile e insieme più radicale. Ci invita a prendere sul serio l’idea che, nel progettare le nostre istituzioni, nessuno può valere più di un altro.

 

di Simona Buscaglia

Corriere della Sera - La Lettura, 30 novembre 2025 Da quarant’anni impegnato nel volontariato, il chitarrista Franco Mussida, ha composto un brano che diverse comunità - da Kayròs al Progetto Arca fino a Scampia e a tre carceri - hanno interpretato insieme: “La musica ci offre equilibrio emotivo e ci fa rinunciare all’odio”. E infatti il titolo è “Love Street”. “A volte la musica arriva come un regalo, in modo diretto, senza sforzo. Quando capita, sai già di avere tra le mani qualcosa di prezioso che deve raggiungere il pubblico più ampio possibile. Questo brano è uno strumento per dare voce a chi, in questi tempi bui, prova a tenere una luce sempre accesa per chi vive la strada, per chi assiste chi è in difficoltà”.

 

di Paola D'Amico

Corriere della Sera, 30 novembre 2025 La fotografia del ceto medio italiano, tante rinunce e solitudine. I dati raccolti nel libro “Il fragile domani”. Secondo gli studiosi manca progettualità. E il benessere è legato alle relazioni sociali. Sempre più piccole e frammentate, le famiglie del ceto medio nazionale vivono in un contesto di crescente incertezza. Impegnate a destreggiarsi in un percorso a ostacoli tra problemi economici e relazionali, confessano di sperimentare spesso ansia e stress. Tra queste troviamo genitori sopraffatti dalla cura di figli e anziani (la sandwich generation) anche se non vulnerabili come i single, i separati e i giovani adulti (che vivono ancora in famiglia e quando hanno un proprio reddito è molto basso).

 

di Marina Corradi

Avvenire, 30 novembre 2025 Educazione, certo, bisogna educare i giovani. Mi domando chi, però: una scuola in crisi, o famiglie dove a fatica ci si ritrova all’ora di cena, lo smartphone acceso accanto al tovagliolo? Una legge che distingua il femminicidio dall’omicidio. Pochi anni fa lo avrei trovato illogico - la vita di un uomo o di una donna vale uguale. Ma come tutti sono sbalordita dalla quantità di mogli e fidanzate uccise, quasi una ogni tre giorni. Un’epidemia di mirata ferocia. Vent’anni fa, le statistiche degli omicidi del Ministero dell’Interno riportavano principalmente uomini, come vittime, e sempre nell’ambito di regolamenti malavitosi. Le donne uccise per motivi passionali erano rare. E certo, pene più severe, braccialetti elettronici, denunce immediate.

 

di Mauro Armanino*

Il Fatto Quotidiano, 30 novembre 2025 Fuggito dall’apartheid in Sudafrica, Jerry dormiva con altri 28 migranti in un capannone. Aveva denunciato le condizioni di sfruttamento. Quattro persone fecero irruzione con armi e spranghe. Il treno regionale con provenienza Napoli Centrale e diretto a Roma Termini arriva puntuale nella stazione di Villa Literno. Non ricordavo che, il 25 agosto del 1989, in questa cittadina fu ucciso Jerry Essan Masslo, richiedente asilo e raccoglitore di pomodori. La sera prima Jerry, fuggito dall’aparteid in Sudafrica, dormiva con altri 28 migranti in un capannone. Aveva denunciato le condizioni di sfruttamento di cui erano oggetto i lavoratori migranti della zona. Un gruppo di quattro persone, coi volti coperti, fece irruzione con armi e spranghe esigendo i salari che erano stati distribuiti.

 

di Francesco Paolo Savatteri

Il Domani, 30 novembre 2025 Il Parlamento francese vuole tenere aperte le uniche due sale di consumazione del Paese, perché i risultati sono positivi: meno overdose e meno costi sanitari. In Italia l’unico luogo che ci si avvicinava è stato chiuso. “Alcune mattine nella stazione di Gare du Nord si potevano trovare cinquanta persone che si iniettavano droghe direttamente sul suolo, in condizioni deplorevoli e sotto lo sguardo di tutti. Oggi questa cosa non c’è più, è scomparsa quasi del tutto”. Jamel Lazic riassume così l’efficacia della “stanza del consumo” di Parigi, un luogo in cui le persone con tossicodipendenze possono consumare droghe in sicurezza, sotto la supervisione di personale specializzato. In questo modo si cercano di evitare overdose, infezioni e altre complicazioni che possono insorgere più facilmente quando si consuma per strada.

 

di Elena Molinari

Avvenire, 30 novembre 2025 L’aeroporto internazionale di Alexandria, nel cuore della Louisiana, è un piccolo scalo regionale con una manciata di voli di linea ogni giorno, senza mai file alla sicurezza né folle agli arrivi. A poche centinaia di metri dai gate, però, l’atmosfera rilassata cambia radicalmente. Su una pista separata, più sorvegliata, atterrano e ripartono in continuazione gli aerei dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice), il braccio dell’apparato federale d’immigrazione degli Stati Uniti. E accanto al terminal sorge l’Alexandria staging facility, un centro di detenzione da circa 400 posti letto: 7000 metri quadri di stanze senza finestre, pensate per soste brevi. Qui i detenuti vengono identificati, “smistati” e trasferiti verso altri centri o direttamente sui voli di rimpatrio.

 

DOCUMENTI

Il Riformista-PQM: "Violenza sessuale e diritto di difesa. Contributi per una seria riflessione sulla riforma"

Articolo. "La deriva punitiva della politica criminale in Italia. Analisi empirica della legislazione penale e della sicurezza degli ultimi trent'anni", di Roberto Cornelli Roberto Cornelli e Lucrezia Silvana Rossi

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'1 al 7 dicembre 2025

Convegno. "50 anni di riforma penitenziaria: evoluzioni realizzate e prospettive tradite" (Bologna, 2 dicembre 2025)

Cineforum. "Corpi e Regole: viaggio col cinema nei luoghi della disciplina" (Genova, fino al 2 dicembre 2025)

Convegno. "Il lavoro che ricostruisce vite. La cooperazione e il reinserimento socio-lavorativo" (Roma, 2 dicembre 2025)

Presentazione libro. "Figli cancellati. Storie di bambini che hanno conosciuto il carcere", di Annalisa Senese (Napoli, 2 dicembre 2025)

Seminario. "Il diritto internazionale nel caos: l'impatto della crisi dell'occidente sulla tutela dei diritti fondamentali" (Roma, 3 dicembre 2025)

Workshop. "Percorsi critici di conoscenza e responsabilità... il carcere, questo sconosciuto" (Roma, 3 dicembre 2025)

Seminario. "50 anni dall’approvazione della legge di ordinamento penitenziario: storia, effettività, prospettive" (Pavia, 3 e 4 dicembre 2025)

Presentazione libro: "La dimensione culturale in carcere. Il valore della cultura, dell’arte e della formazione per il reinserimento" (Firenze, 4 dicembre 2025)

Spettacolo teatrale. "Sbarre di solitudine. Vite spezzate in una prigione d'ombra", di Gaetano Pacchi" (Alessandria, 4 dicembre 2025)

Incontro-dibattito. "L’impegno della giustizia tra vittime e autori di reato" (Modena, 5 dicembre 2025)

Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 10 dicembre 2025)

Convegno. "Giornata mondiale dei diritti umani. La dignità non si arresta: dialogo su giustizia e diritti umani" (Trapani, 10 dicembre 2025)

CRIVOP Italia ODV. "Corso base formazione penitenziaria per aspiranti volontari" (Torino - Casa circondariale Lorusso e Cotugno, 20 dicembre 2025)

CORSI DI FORMAZIONE

Università Cattolica di Milano e Fondazione per la Sussidiarietà: "Governance e Strategie per l’Amministrazione condivisa" (Milano, iscrizioni fino al 2 dicembre 2025)

Corso di perfezionamento. "Il carcere come elemento del territorio: l'assistenza sanitaria durante e dopo la detenzione" (Milano, iscrizioni fino all'8 gennaio 2026)

Corso formazione: "La scrittura che ripara. Le metafore per raccontare la vita" (Da remoto con un incontro conclusivo - facoltativo - a Milano, dal 29 gennaio al 12 marzo 2025)

Corso di formazione iniziale "Mediatore familiare secondo Norma Tecnica Uni 11644 e D. Interministeriale 151/2023" (Bologna, fino all'8 novembre 2026)

BANDI E CONCORSI

Premio letterario Città di Castello: "Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" (Scadenza il 31 dicembre 2025)