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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 19 novembre 2025

di Priscilla Rucco

L’Identità, 19 novembre 2025 Il carcere italiano non è solo sovraffollato: è totalmente lontano dal significato di umanità. Le celle sono piccole, condivise da più persone, con un tempo minimo all’aria aperta e un accesso ridotto alle attività. Secondo “Antigone”, nel 2024 la capienza regolamentare delle carceri italiane è di circa 51 mila posti, ma i detenuti sono oltre 61 mila. Una compressione che uccide e nemmeno troppo lentamente. I numeri dei suicidi sono in costante crescita, ma restano un dramma comunque inascoltato: 74 morti in meno di un anno, un dato mai così alto. In media, quasi uno ogni settimana. Eppure questi dati non fanno notizia, ma riempiono la cronaca. Le carceri non sono solo luoghi di detenzione, ma anche specchi che riflettono il nostro grado di in-civiltà. E se dentro le celle si muore così tanto, vuol dire che qualcosa nel sistema deve cambiare e anche rapidamente.

 

di Antonella Cortese*

Ristretti Orizzonti, 19 novembre 2025 Il mese di novembre si è annunciato burrascoso per le persone detenute delle carceri italiane. Ci avviciniamo a dicembre, il mese più lungo e disperante dell’anno per chi vive in detenzione pari quasi ai mesi estivi, in particolare al temuto caldo agosto. Normalmente durante le festività le associazioni, in accordo con la direzione del carcere, organizzano incontri, spettacoli, pranzi e cene anche stellate, colloqui, feste con le famiglie con l’obiettivo di stemperare la solitudine e il senso di abbandono che qualsiasi visitatore può percepire anche solo entrando in carcere per poche ore. Quest’anno ci avviciniamo alle feste natalizie con ancora più timori che qualcosa possa accadere tra chi vive nelle “camere di pernottamento” in quegli istituti penitenziari in cui sia presente l’AS, la sezione dell’Alta Sicurezza. La circolare che ha scosso le coscienze di chi conosce il carcere, delle persone che lo vivono direttamente, di coloro che lo frequentano a vario titolo (avvocati, volontari, personale interno, ministri di culto, ecc.) emanata il 21 ottobre e firmata dal direttore Ernesto Napolillo, centralizza le autorizzazioni allo svolgimento delle attività gestite da persone esterne al carcere adducendo ad una necessità di sistematizzazione e di controllo.

 

adnkronos.com, 19 novembre 2025 Assuefatto all’idea di una esistenza senza speranza. Youssef, marocchino di 43 anni, è morto a fine ottobre dopo aver inalato troppo gas nella sua cella nel cercare di Bollate. Le ipotesi sono due: che abbia voluto ‘farsi’, stordirsi, ma abbia esagerato, oppure che abbia cercato - con successo - di suicidarsi. In entrambi i casi, la sua storia rimanda alla mancanza di prospettiva che spesso accomuna chi vive recluso, raccontata dalla giornalista Francesca Ghezzani nel suo libro ‘Il silenzio dentro’: un’inchiesta costruttiva e non pietosa, realista ma non disfattista, della complessa situazione delle carceri italiane. Youssef, infatti, è solo uno dei tantissimi ‘episodi’ che attraversano le cronache, destinati a non lasciare traccia, né nell’opinione pubblica né sulle politiche dedicate ai penitenziari.

 

Il Roma, 19 novembre 2025 “Paradossalmente, anche se nessuno lo sa, molti suicidi avvengono non quando si entra in carcere, quando ti crolla il mondo addosso, ma accadono quando stai per essere liberato. E questo è significativo, perché dimostra che molto spesso la paura, l’incertezza di un mondo esterno nel quale non sei abituato a vivere, quando esci dal carcere ti dà una tensione, un’ansia che ti porta al gesto fatale. Mentre sapere che quando esci hai già un lavoro, una retribuzione, un posto, che non finisci sulla strada, elimina e riduce grandemente la recidiva e dà anche a queste persone un significato di speranza, che poi è il nostro obiettivo”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di una visita al carcere di Secondigliano con il candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Campania, Edmondo Cirielli.

 

ansa.it, 19 novembre 2025 Radicali e Nessuno Tocchi Caino: Istituti vecchi e sovraffollati. ll Decreto Caivano approvato nel settembre 2023 “ha trasformato la giustizia minorile in senso repressivo: ha reso più semplice la custodia cautelare, ha ridotto le misure alternative, ha ampliato i margini di intervento preventivo della polizia”. I numeri parlano chiaro: da 392 ragazzi reclusi nell’ottobre 2022 siamo passati a 586 nel giugno 2025. Oltre l’80% è in custodia cautelare, quindi non condannato, e la maggior parte dei reati contestati riguarda furti e rapine, non delitti gravi contro la persona. Oggi 9 Ipm, istituti penali per minorenni su 17 sono in sovraffollamento. I dati arrivano da un report dei Radicali e di Nessuno Tocchi Caino.

 

dire.it, 19 novembre 2025 Il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, lancia l’allarme dopo un sopralluogo nel carcere di Avellino. E dice: “Servono più agenti di Polizia penitenziaria donne”. “Attualmente in Italia si trovano 28 donne madri detenute, alcune delle quali in stato di gravidanza, e 26 bambini che vivono con loro all’interno di istituti penitenziari o negli Istituti a Custodia Attenuata per Madri (Icam). Le presenze sono distribuite tra le case circondariali femminili di Rebibbia (Roma) e Bollate (Milano), oltre che negli Icam di Milano, Torino, Venezia e Lauro (Avellino), strutture concepite per offrire un ambiente detentivo più idoneo alla presenza di minori ma che, come emerso durante la visita del Garante regionale, presentano ancora gravi criticità sul piano sanitario, organizzativo e strutturale”.

 

di Piero Sansonetti

L’Unità, 19 novembre 2025 A me pare che la separazione non sia tanto una riforma costituzionale quanto la semplice applicazione della Costituzione. In particolare dell’articolo 111della Costituzione che - al secondo comma - dice così: “Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità davanti a un giudice terzo e imparziale”. La Costituzione non chiede solo l’imparzialità del giudice, chiede esplicitamente che sia terzo. Quindi che non sia né un collega dell’avvocato, né un collega del Pm.

 

di Giuseppe Gargani

Il Dubbio, 19 novembre 2025 È appena iniziata una polemica aspra e incomprensibile sulla legge costituzionale che prevede la divisione delle carriere dei magistrati sottoposta al referendum della prossima primavera perché non spiega ai cittadini di che si tratta. Si è dato inizio anzi tempo a una campagna elettorale che usa argomenti strumentali che non hanno a che vedere con la legge. Il merito pur essendo complesso è facilmente comprensibile se viene spiegato nel suo vero significato, e dunque proviamo a precisare e a fare un’”operazione verità”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 19 novembre 2025 Alla Sala Avvocati della Cassazione confronto serrato tra favorevoli e contrari alla riforma Nordio, nel pieno dell’avvio della campagna referendaria. Cassazione, Sala Avvocati: 4 a favore e 4 contrari visivamente contrapposti nell’emiciclo dei relatori. “Separazione delle carriere: Sì o No?” è il titolo del match, uno dei primi grandi dibattiti sulla riforma costituzionale dall’inizio ufficiale della campagna referendaria. L’evento organizzato dal Coa di Roma ha preso il via con i saluti del vertice Alessandro Graziani, che ha auspicato un “confronto serrato, aperto, leale”.

 

di Giovanni Maria Jacobazzi

Il Dubbio, 19 novembre 2025 Due proposte di FI e Lega chiedono di imporre ai giornali la stessa evidenza data alle indagini: per l’azzurro “serve correttezza”, per la Fnsi è “una resa dei conti”. Serve una legge per dire ai giornali come comportarsi davanti ad una assoluzione? Sì. E ne sono profondamente conviti i deputati Enrico Costa (FI) e Simonetta Matone (Lega) che hanno presentato due proposte di legge in materia di pubblicità delle sentenze di proscioglimento ed assoluzione. Il testo, incardinato presso la Commissione giustizia di Montecitorio, si prefigge lo scopo di “riequilibrare” una prassi informativa che, mentre amplifica la notizia dell’indagine, spesso relega - quando va bene - l’innocenza in poche righe. “Dobbiamo ristabilire la corretta informazione”, ha dichiarato ieri Costa durante le audizioni in Commissione.

 

di Katia Del Savio

mitomorrow.it, 19 novembre 2025 “Nessuno conosce veramente una nazione finché non è stato nelle sue prigioni. Una nazione non dovrebbe essere giudicata dal modo in cui tratta i suoi cittadini più in alto ma da come tratta quelli più in basso”. Sono le parole dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela, che passò 27 anni della sua vita in carcere. Partiamo da questa visione per fare il punto sul complesso tema del sistema delle carceri a Milano, una città che detiene alcuni primati come quello del più sovraffollato d’Italia, il San Vittore (il 225% rispetto alla capienza regolare), il più grande della Lombardia, l’istituto di Bollate, e il minorile più popoloso d’Italia, il Beccaria, nell’occhio del ciclone di un’indagine su violenze che sarebbero state commesse dal 2021 al 2024.

 

di Gioia Locati

Il Giornale, 19 novembre 2025 Compie dieci anni il progetto Carcere dell’Università Statale. Il Polo penitenziario universitario più grande d’Italia e, tra i più importanti in Europa, conta al momento 175 iscritti (9 studentesse e 166 studenti) fra le persone con libertà vigilata (i cosiddetti “ristretti”), che provengono da 8 carceri e frequentano 34 corsi di laurea. I tutor coinvolti sono 170, quest’anno gli iscritti hanno già sostenuto 250 esami. In un decennio il progetto ha permesso a 24 persone in esecuzione penale di laurearsi, ha coinvolto 600 tutor, 35 docenti titolari di corsi, oltre a moltissimi altri insegnanti che hanno contribuito con singole lezioni.

 

di Simona Ballatore

Il Giorno, 19 novembre 2025 Numeri e voci del “polo penitenziario” della Statale. Raffaele entra nell’aula magna dell’università Statale: è “in permesso”, a febbraio si laureerà qui in Scienze dei beni culturali con una tesi sulla preistoria, ha una storia pesante alle spalle. “Ho 67 anni - racconta - sono chiuso da 40. Praticamente ho svolto tutti gli studi in “cattività”. Ma, in fondo, credo di essere più libero adesso che mai: io sono “dentro” da quando ero nel grembo di mia mamma, ho perso solo del tempo, non sono mai stato bambino, a 6-7 anni dovevamo già portare il “pane” in casa. Quanti sbagli abbiamo fatto in quegli anni, altro che i ragazzi d’oggi.

 

immediato.net, 19 novembre 2025 Un modello educativo innovativo nato in Capitanata punta a garantire diritti, inclusione e sostegno ai minori con genitori reclusi, rafforzando la rete tra istituzioni, docenti e servizi del territorio. Scuola, comunità e carcere possono costruire insieme una responsabilità condivisa per garantire i diritti dei figli di detenuti. È emerso a gran voce durante il seminario “La scuola come presidio dei diritti e della relazione” che ha segnato la chiusura del progetto “Bambini oltre le sbarre”, promosso dall’associazione Lavori in Corso e sostenuto dall’Ufficio del Garante regionale delle persone private della libertà personale.

 

parmatoday.it, 19 novembre 2025 La serata organizzata da “Potere al popolo” Fidenza per venerdì 21 novembre presso il circolo Ex Macello, in via Mazzini 3 (Fidenza) cercherà di spalancare una finestra sulla condizione della popolazione carceraria in Italia. Oggi migliaia di persone detenute restano senza voce, in apnea. La crisi del sistema penitenziario è solo una delle criticità che le riforme dell’attuale Governo hanno aggravato. A fine agosto 2025 il sistema penitenziario è tornato a contare oltre 63.000 persone detenute per meno di 47.000 posti realmente disponibili - un tasso di sovraffollamento che ha superato il 135%.

 

di Amalia Apicella

Il Resto del Carlino, 19 novembre 2025 L’iniziativa nasce da un’idea condivisa tra Alessandro Bergonzoni e la Camera penale di Bologna. “Uscire non sia solo un premio, ma un diritto per accedere a ballo e canto”. Biglietti per il teatro gratuiti, messi a disposizione dei detenuti che dispongano di permessi premio o siano stati ammessi a misure alternative. Sarà poi la Rocco D’Amato, assieme all’ufficio esecuzione penale esterna, a individuare chi potrà assistere alle recite, anche in compagnia di amici o famigliari. Si intitola Uscire per motivi spettacolari il progetto nato da un’idea dell’attore Alessandro Bergonzoni e promosso dalla Camera penale Franco Bricola con l’Osservatorio diritti umani, carcere ed altri luoghi di privazione della libertà.

 

Corriere del Mezzogiorno, 19 novembre 2025 Le persone detenute e i loro diritti al centro di una riflessione a più voci al Circolo dell’Unione, in via San Carlo 99 a Napoli. La serata di venerdì prossimo sarà dedicata a un tema delicato: “Carcere e detenuti: dalla funzione rieducativa a quella riabilitativa della pena”. Appuntamento alle 19.15 per un dialogo fra addetti ai lavori che affrontano il tema da diversi punti di vista, nella prospettiva di una giustizia che tenda soprattutto a reinserire pienamente, una volta scontata la pena, le persone detenute nella comunità degli uomini liberi.

 

di Massimiliano Padula

Avvenire, 19 novembre 2025 Il 19 novembre 1925 nacque a Poznan il sociologo che descrisse l’indebolimento delle strutture durevoli a favore di forme di esistenza transitorie, mobili e reversibili. Esistono intellettuali così significativi da trascendere il ruolo di semplici studiosi per diventare delle vere e proprie icone del tempo contemporaneo. Uno di questi è Zygmunt Bauman, di cui oggi ricorre il centenario dalla nascita. La sua città natale, Poznan in Polonia, era una sorta di predestinazione. Ricca di storia e miscuglio di stili architettonici, il suo nome deriverebbe dal verbo polacco poznac, ossia conoscere. E della conoscenza, Bauman è stato uno straordinario divulgatore, rendendo l’analisi della società un esercizio “pop”, prêt-à-porter e quindi alla portata di (quasi) tutti.

 

di Emilia Patta

Il Sole 24 Ore, 19 novembre 2025 In libreria “Le stagioni del referendum, la democrazia diretta tra populismo e social media”. Da Cheli proposte per riformare lo strumento, da Ceccanti e Clementi l’invito a non politicizzare i referendum costituzionali. Ben 81 volte in poco più di 50 anni, dal 1974 con il primo e importantissimo voto popolare in favore del divorzio fino al giugno scorso con il voto fallito per mancanza di quorum sul Jobs act e sulla cittadinanza. I referendum abrogativi giunti alla fase conclusiva son stati 77, quelli costituzionali solo 4: due le riforme approvate dagli italiani (la riforma del Titolo V nel 2001 e la riduzione del numero dei parlamentari nel 2020) e due quelle bocciate (le grandi riforme della seconda parte della Costituzione volute da Silvio Berlusconi nel 2006 e da Matteo Renzi nel 2016).

 

di Giulio Sensi

Corriere della Sera, 19 novembre 2025 Esiste anche un’Europa del volontariato, attiva e silenziosa, che agisce in nome della solidarietà. Ha sfaccettature e numeri diversi in ogni Paese ed è impossibile imbrigliarla in una statistica ufficiale. L’unico programma specifico dell’Unione europea che sostiene direttamente il volontariato è il Corpo europeo di solidarietà: è rivolto ai giovani e, sempre senza grossi clamori, ha visto un boom di adesioni dalla sua nascita nel 2021. “È cresciuto - spiega Barbara Eglitis dell’European solidarity corps resource centre di Salto Youth, la rete di sette Centri che lavorano su aree prioritarie europee nell’ambito del settore giovanile - fino a diventare uno dei programmi giovanili di maggior successo dell’Ue, con una domanda che ormai supera di gran lunga il suo budget.

 

di Diletta Bellotti

L’Espresso, 19 novembre 2025 Una volta aperti, i tentativi di rendere i Cpr luoghi umani sono del tutto vani”, ha spiegato Gianpaolo della Brigata Basaglia, lo sportello solidale di sostegno psicologico e sociale nato durante la pandemia da Covid-19. L’assemblea che analizza vari aspetti della società, dalle carceri ai Cpr, in ottica basagliana, lo scorso 29 ottobre ha partecipato all’evento “Panopticon: le pratiche sanitarie di salute mentale nei Cpr e nel sistema di accoglienza territoriale”, che si è svolto a Trento, dove la Regione vuole aprire un nuovo Centro di permanenza per il rimpatrio. Durante l’assemblea si è parlato dei Cpr come “massima espressione delle pratiche neomanicomiali” e delle possibili forme di lotta e resistenza contro l’apertura di due nuove strutture in Trentino Alto-Adige.

 

di Guido Boffo

Il Messaggero, 19 novembre 2025 Sappiamo poco delle condizioni che hanno spinto le gemelle Kessler, Alice ed Ellen, a scegliere il suicidio assistito per congedarsi dalla vita esattamente come l’avevano vissuta. Insieme. Ma da quel poco che sappiamo, in Italia non avrebbero avuto accesso a questa opportunità. In attesa di un intervento legislativo del Parlamento, tanto auspicabile quanto improbabile, i requisiti stabiliti dalla Consulta con la sentenza 242 del 2019 (caso Cappato/Dj Fabo) sono molto stringenti. Per farsi aiutare a morire, devono ricorrere le seguenti condizioni: una patologia irreversibile, sofferenza fisica e psicologica intollerabile, dipendenza da trattamenti di sostegno vitale o una condizione clinica equivalente, verifica dell’Asl di competenza e parere di un comitato etico.

 

di Leopoldo Grosso

Il Manifesto, 19 novembre 2025 Nel discorso conclusivo della Conferenza nazionale sulle droghe tenutasi a Roma il 7-8 novembre scorso, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e principale regista della costruzione dell’intera iniziativa, on. Mantovano, ha riproposto la necessità, già messa in minoranza dagli operatori nei gruppi preparatori, di istituire “percorsi terapeutici riabilitativi obbligatori per minori tossicodipendenti”, “con il consenso dei genitori”, per “dare una risposta alle famiglie disperate”. La proposta, che a prima vista può evocare la vecchia stagione dei vituperati Riformatori chiusi nel 1988, comporta più controindicazioni che benefici.

 

di Luca Foschi

Avvenire, 19 novembre 2025 Le storie di Bilal e Mohammad: per l’esercito israeliani i due ragazzini erano armati di molotov. Ma il loro villaggio denuncia una messa in scena dei coloni. Il corpo di Bilal è supino. Un braccio disteso, l’altro sul petto, la testa coperta dal passamontagna adagiata sui sassi. A mezzo metro la piccola bottiglia di vetro. Una plastica nera ne avvolge il collo, dentro un liquido lattiginoso. Mohammad è riverso sul limitare della vigna, un piede poggiato sul tubo d’irrigazione, una cuffia e il cappuccio della felpa sul volto cianotico. La morte dei due ragazzi è nelle foto scattate dall’esercito israeliano, che giovedì scorso, quando l’uccisione è avvenuta, ha descritto l’episodio come “l’eliminazione di due terroristi che si preparavano a compiere un attacco nell’insediamento di Karmei Zur”.

 

DOCUMENTI

Liberi dentro – Eduradio & Tv: "Invitiamo associazioni, volontarie e volontari, operatrici e operatori, e chiunque voglia partecipare a inviarci un breve video-messaggio di auguri destinato alle persone private della libertà"

Articolo. "Ora lo sappiamo, non c’è stato alcun aumento di baby-killer. Per una discussione pubblica dei dati come buona pratica di democrazia", di Roberto Cornelli

 

APPUNTAMENTI

Incontro-dibattito "I giovani tra disagio e devianza". A partire da "18+1: Diciotto anni e un giorno", di Monica Cristina Gallo (Verona, 19 novembre 2025)

Tavola rotonda. "Oltre la detenzione: la condizione femminile dentro e fuori dal carcere" (Roma, 20 novembre 2025)

Presentazione libro: "Donne oltre il carcere. Percorsi di self-empowerment delle donne detenute", a cura di AA.VV. (Firenze, 20 novembre 2025)

Incontro in occasione della costituzione ufficiale della CRVG FVG. "Conoscere per superare i pregiudizi e costruire rete sul territorio" (Zugliano-UD, 21 novembre 2025)

Convegno. "Garanti 1997-2025. Da quando Antigone propose l'istituzione dei Garanti alla necessità odierna di nuove prospettive" (Roma, 21 novembre 2025)

Convegno. "Il sistema carcerario tra diritto penitenziario e diritti umani" (Cagliari, 21 novembre 2025)

Seminario organizzato da SEAC e Associazione DISMA: "Spazi di giustizia" (Matera 21 - 22 - 23 novembre 2025)

Teatrocarcere Due Palazzi presenta "Da Babele alla Città Celeste. Un cammino di speranza" (Camposampiero-PD, 22 novembre 2025)

Presentazione del libro "Di un'altra voce sarà la paura. Poesia, denuncia e rinascita", di Yuleisy Cruz Lezcano (Belluno, 22 novembre 2025)

Incontro. "La bellezza dei diritti umani e della giustizia riparativa. Convers-azioni coraggiose per abitare la passione per l'umanità" (Online, 22 novembre 2025)

Seminario. "Immaginiamo città riparative" (San Paolo D'Argon-BG, 22 novembre 2025)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 23 novembre 2025

Coordinamento Nazionale Salute Mentale e Club SPDC No Restraint: incontro online lunedì 24 novembre 2025 dalle ore 14.30 alle ore 17.30

"Visioni riparative tra dentro e fuori". Incontri tematici per promuovere una visione di Comunità Riparativa (Bologna, 26 novembre 2025)

Incontro-dibattito: "Abitare il carcere minorile. Incontri clinici, giuridici, pedagogici e dimensione creativa" (Milano, 26 novembre 2025)

Workshop. "Percorsi critici di conoscenza e responsabilità... il carcere, questo sconosciuto" (Roma, 27 novembre e 3 dicembre 2025)

Incontro-dibattito. "Una Porta Aperta. Il Carcere tra Umanità e Riconciliazione" (Adro-BS, 28 novembre 2025)

Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 26 novembre e 10 dicembre 2025)

Convegno. "La Giustizia minorile va in città: obbiettivi, speranze, paure, mappe e incontri possibili" (Rovigo, 27 novembre 2025)

Convegno. "Da Caivano verso dove. Onde e ripercussioni pedagogiche nelle politiche securitarie verso i minori" (Milano, 28 novembre 2025)

Ciclo di incontri. "Ripensare la pena: la giustizia riparativa ed il carcere oggi" (Pisa e Lucca, fino al 28 novembre 2025)

Convegno. "RiConosco. Dare nome e forma alla violenza, alle emozioni e ai modi per contrastarla" (Mestre-VE, 29 novembre 2025)

Corso di formazione al volontariato: "Dentro e fuori dal carcere" (Fossano-CN, fino al 29 novembre 2025)

Cineforum. "Corpi e Regole: viaggio col cinema nei luoghi della disciplina" (Genova, fino al 2 dicembre 2025)

Incontro-dibattito. "L’impegno della giustizia tra vittime e autori di reato" (Modena, 5 dicembre 2025)

CORSI DI FORMAZIONE

Corso di laurea SIE "Diritto costituzionale penale italiano ed europeo". Seminari di approfondimento (Milano, fino al 26 novembre 2025)

VIII° Corso di formazione Marcoleone Bondi. "Difesa penale ed esecuzione: una visione prospettica" (Venezia, fino al 28 novembre 2025)

Università Cattolica di Milano e Fondazione per la Sussidiarietà: "Governance e Strategie per l’Amministrazione condivisa" (Milano, iscrizioni fino al 2 dicembre 2025)

Corso di formazione iniziale "Mediatore familiare secondo Norma Tecnica Uni 11644 e D. Interministeriale 151/2023" (Bologna, fino all'8 novembre 2026)

BANDI E CONCORSI

Premio letterario Città di Castello: "Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" (Scadenza il 31 dicembre 2025)