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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 15 novembre 2025

di Ornella Favero*

Ristretti Orizzonti, 15 novembre 2025 Gentile dottor Napolillo, Lei è stato di recente nella Casa di reclusione di Padova e ha visto un carcere dove, pur nelle difficoltà del sovraffollamento, si cerca con la collaborazione di tutti di rispettare il mandato costituzionale, cioè di garantire a più detenuti possibile di non entrare in carcere e uscirne a fine pena come sono entrati, ma di fare un percorso realmente rieducativo, che significa crescere culturalmente, mettere in discussione le proprie scelte passate, avere voglia di fare i conti con la sofferenza provocata dai reati, nelle vittime ma anche nei famigliari delle stesse persone detenute.

 

Il Sole 24 Ore, 15 novembre 2025 Un corso a Parma sulla scrittura creativa, uno teatrale a Secondigliano, le lezioni della scuola di rugby a Livorno, un percorso di lettura a Padova, una serie di laboratori e tanti altri eventi dedicati ai detenuti. La lista delle attività annullate nelle ultime settimane all’interno delle carceri aumenta giorno dopo giorno e sotto i riflettori è finita una nota formalizzata lo scorso 21 ottobre con cui il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria obbliga le direzioni degli istituti - quelli in cui siano presenti detenuti in reparti di alta sicurezza - a chiedere per gli eventi trattamentali l’autorizzazione alla direzione generale del Dap.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 15 novembre 2025 Intervista a Francesco Maisto, memoria storica dell’organismo oggi sotto attacco governativo. A Roma un convegno di Antigone. “In questi ultimi anni c’è stato un ricambio notevole dei Garanti, spesso di nomina politica e non per competenza. Va costruito un policentrismo istituzionale di controllo”. Affidare al solo Garante della privacy il meccanismo di monitoraggio dei diritti fondamentali durante gli accertamenti e le procedure di frontiera richiesto dal Nuovo Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, escludendo il Garante nazionale delle persone private di libertà personale (Gnpl), “mostra un obiettivo politico ma anche una ignoranza delle leggi”.

 

di Iacopo Benevieri

L’Unità, 15 novembre 2025 Conosciamo il disinteresse che da sempre la politica manifesta nei confronti della condizione carceraria, disinteresse che riflette una percezione diffusa nella società contemporanea, quella che equipara il criminale a colui che è stato espulso dalla comunità civile, destinatario dell’infamia e del bando collettivi. In questa rappresentazione il carcere continua a restare un luogo irrappresentabile, oggetto di una rimozione psichica collettiva. La stessa etimologia della parola “crimine” rivela il nesso tra questo concetto e quello di esclusione sociale.

 

di Gianni Alemanno e Fabio Falbo

Il Dubbio, 15 novembre 2025 Zitti, zitti, zitti. Silenzio totale. Parliamo delle carceri di tutto il mondo, indigniamoci per i regimi totalitari di diverso colore che maltrattano le persone detenute. Ma sulla situazione in Italia, mi raccomando, manteniamo un rigoroso silenzio… Va tutto benissimo, siamo un grande esempio di democrazia che rispetta i diritti delle persone e nel contempo un efficiente meccanismo repressivo che tutela la sicurezza dei cittadini e dà il giusto castigo ai lestofanti… E invece no. Non è vero nulla. È solo maledetta ipocrisia, conformismo vigliacco, che nessuno ha il coraggio di rompere fino a quando non arriva una piccola bambina che grida “Il Re è nudo!” e allora tutti fingono di scoprire sorpresi la realtà.

 

di Pino Pisicchio

Il Riformista, 15 novembre 2025 Dimenticanza del merito e trasformazione in un plebiscito pro o contro il governo. Una premessa: le righe che seguono non entreranno nel merito dell’antica telenovela “politica vs. pm e pm vs politica”, che trova e troverà fin troppi appassionati interpreti nella lunga cavalcata fino al referendum della prossima primavera. Si limiteranno, invece, a ragionare sull’effetto di quel referendum sulla politica in generale e sul governo in particolare, partendo da qualche evidenza e da qualche pregressa esperienza.

 

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 15 novembre 2025 Diversi esponenti Pd stanno uscendo allo scoperto sul referendum, tra chi si dichiara a favore e chi dice, come Pina Picierno: “Non capisco le ragioni del No”. In principio fu Goffredo Bettini, “guru” dem e vero architetto dell’alleanza tra Pd e M5S, che per dichiarare il suo sì convinto alla separazione delle carriere andando quindi contro la linea ufficiale del partito scelse niente meno che il Congresso delle Camere Penali a Catania. “Se la separazione delle carriere è un segnale verso la terzietà del giudizio per me ben venga - disse Bettini - Se c’è l’imputato e due giudici è meglio che i giudici non si sommino ma, al contrario, si distinguano. Non due contro uno. Ma uno e uno.

 

di Luciano Capone

Il Foglio, 15 novembre 2025 Se fosse così l’associazione dei magistrati non avrebbe fondato un comitato per il No. Avrebbe potuto decidere di esprimersi contro la riforma, lasciando fare la campagna elettorale ai partiti e, al limite, ai singoli magistrati. Invece ha preferito scendere in campo come organizzazione. Ambiguità, ipocrisia e qualche menzogna. Ormai l’Anm sembra essere rimasta impigliata nelle incoerenze della propria campagna politico-mediatica contro la riforma della giustizia. Il presidente dell’associazione dei magistrati, Cesare Parodi, dice alla Stampa che rifiuta un confronto pubblico con il ministro della Giustizia Carlo Nordio per “evitare il rischio che l’Anm appaia come un soggetto politico di opposizione”.

 

di Federico Rota

Corriere della Sera, 15 novembre 2025 “L’importante è che non ci sia guerra fra politica e magistrati. Auspicavo e continuo ad auspicare un incontro fra le varie posizioni”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa parla uscendo dalla Sala Oggioni del Centro congressi, a margine del saluto portato all’Associazione italiana giovani avvocati (Aiga). E, a proposito del dibattito sulla riforma che introduce la separazione delle carriere della magistratura, invita a una ricomposizione dei toni: “Non so se vale la pena fare la guerra”, nota il presidente del Senato.

 

di Irene Famà

La Stampa, 15 novembre 2025 La vedova del conduttore televisivo: “Giudici e pm, così eviteremo altre persecuzioni”. “Sono felice di questo sprint finale per il sì alla separazione delle carriere. Nel nome di Enzo”. Francesca Scopelliti parla come giornalista, ex senatrice e come compagna di Enzo Tortora, uno dei conduttori più noti della tv italiana finito vittima di un grave errore giudiziario. Scopelliti non ha nessun dubbio su cosa votare al referendum: “Sono impegnatissima per convincere i cittadini che questo è finalmente il momento di inizio per avere una giustizia più giusta”.

 

di Bartolomeo Romano*

Il Dubbio, 15 novembre 2025 Raggiunto l’accordo Pd-FdI, la Commissione Giustizia della Camera approva un emendamento che allinea l’Italia con la Convenzione di Istanbul e “rompe” con la tradizionale concezione di violenza e minaccia. Finalmente il delitto di violenza sessuale, disciplinato dall’articolo 609-bis del codice penale, sarà integrato in mancanza di “consenso libero ed attuale”: è la novità normativa dovuta ad un emendamento bipartisan approvato pochi giorni fa all’unanimità dalla commissione Giustizia della Camera dei Deputati.

di Ilario Ammendolia*

Il Riformista, 15 novembre 2025 Nik Spatari è stato un artista di valore internazionale, architetto, scultore, pittore, e creatore del Musaba, un parco artistico culturale, che oggi è meta di visite di scolaresche, di studiosi dell’arte, di semplici visitatori che vengono da tutte le parti d’Italia e dall’estero. Negli anni Cinquanta e Sessanta aveva vissuto a Parigi, era diventato amico di Picasso e aveva frequentato Sartre e Jean Cocteau. Nick è ricordato come il gigante buono, che, insieme ad Iske, la sua compagna olandese, ha passato l’intera esistenza a creare bellezza nella Locride. Nessuno ricorda - o vuole ricordare - quando è stato arrestato come un delinquente. Secondo il Pm, dott. Gratteri, oggi noto bomber dei sostenitori del fronte del No, avrebbe dovuto essere custodito in carcere insieme ad Iske.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 15 novembre 2025 Se il giudice ritiene che l’effetto negativo della violazione commessa si estenda a periodi pregressi la motivazione dovrà dar conto di tale valutazione a ritroso. La Cassazione penale - con la sentenza n. 37101/2025 - ha accolto il motivo con cui il ricorrente lamentava la proiezione a ritroso delle violazioni disciplinari che gli erano state contestate. In effetti la decisione del tribunale di sorveglianza aveva esteso l’esclusione dal calcolo - finalizzato alla richiesta concessione di liberazione anticipata - di ulteriori semestri, precedenti quello in cui il condannato aveva commesso atti di rilevanza disciplinare durante la vita carceraria.

 

di Maria Fiore

La Provincia Pavese, 15 novembre 2025 Il giovane aveva già provato a farla finita e per questo doveva essere sorvegliato. Il legale: “Era in attesa di giudizio, la morte in pieno giorno. Perché?”. Il giudice dopo l’arresto aveva ordinato una “stretta sorveglianza del detenuto”, che era in attesa di giudizio. Perché Osama A., il giovane di 30 anni di origine egiziana che si è tolto la vita giovedì a Torre del Gallo, aveva già provato a farla finita. E per questo dal carcere di Monza, dove era entrato alla fine di agosto con l’accusa di violenza sessuale, era stato trasferito nel carcere di Pavia. Qualcosa nella vigilanza, però, non ha funzionato: il giovane si è impiccato, poco prima di mezzogiorno, nel locale docce della sua cella. Il suicidio del 30enne è il 15esimo registrato nella casa circondariale dal 2021, il terzo dall’inizio dell’anno.

 

di Roberto Monteforte

articolo21.org, 15 novembre 2025 La forza delle parole e dell’ascolto. Non è facile dare voce al mondo recluso. Varcare la porta carraia, i tanti cancelli blindati del carcere, lasciare all’ingresso documento e cellulare per raggiungere, passando attraverso controlli e metal detector, corridoio dopo corridoio, blindato dopo blindato che si aprono e chiudono alle nostre spalle, un gruppo di persone detenute che ti attendono in una saletta alla “terza sezione”. Lungo quel percorso hai tempo per metabolizzare il cambiamento tra il mondo di fuori, di chi è libero, e la realtà ristretta dove ti trovi, segnata da sbarre e soprattutto da limiti, dove anche le cose più banali devono essere richieste e concesse.

 

di Paola Pioppi

Il Giorno, 15 novembre 2025 Una trentina di detenuti sfollati in altre carceri o in procinto di essere allontanati dal Bassone, sette agenti contusi, uno dei quali con una prognosi di 30 giorni, e danni incalcolabili alle due sezioni coinvolte nella rivolta scoppiata giovedì pomeriggio all’interno del carcere comasco. La ricostruzione della violenta protesta è ancora in corso da parte degli agenti di Polizia penitenziaria, con una difficoltà oggettiva: una delle prime azioni dei detenuti, è stata spaccare le telecamere posizionate all’interno delle sezioni. In particolare, la 1^ e la 4^, in cui sono concentrati i soggetti più difficili da gestire, che si trovano una sopra all’altra.

 

di Mauro Zola

La Stampa, 15 novembre 2025 La Casa circondariale di Biella chiude così il lungo ciclo della direzione a scavalco. Fino a ora aveva potuto contare soltanto su di un direttore a scavalco la casa circondariale di Biella, mentre da qualche giorno a dirigerla è stata chiamata Velia Nobile Mattei. La nuova figura di vertice arriva da un carcere di minori dimensioni, quello di Aosta Brissogne, dove sarebbe rimasta per poco meno di due anni. Si trattava del suo primo incarico nel ruolo. Il passaggio è ora a una struttura, quella biellese, di fascia superiore. L’arrivo di Nobile Mattei è accompagnato da qualche polemica che aveva segnato il suo percorso.

 

di Rita De Bernart

quotidianodipuglia.it, 15 novembre 2025 “L’addio alla finanza per stare tra gli ultimi”. Luciana Delle Donne, leccese, ideatrice del progetto “Made in Carcere” da 19 anni dedica la sua vita, le sue competenze e l’esperienza maturata nel mondo della finanza, nel promuovere un nuovo stile di vita e creare un modello di economia rigenerativa. Con un grande sogno: generare il Bil, benessere interno lordo, parametro che misura la vera ricchezza umana e sociale. Manager di successo e portatrice sana di speranza e futuro.

 

provincia.tn.it, 15 novembre 2025 “Il dibattito sulla funzione della pena e sulle condizioni detentive resta di drammatica attualità. In Trentino non possiamo relegarlo a Spini di Gardolo perché chiama in causa tutti, istituzioni e società”. Così il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli, intervenendo stamattina al convegno “Emergenza carcere a 50 anni dalla legge di riforma dell’Ordinamento penitenziario”, in corso oggi e domani presso il Palazzo di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Trento. Il vicepresidente ha ricordato quindi come la Provincia, pur non avendo competenza specifica sulla materia, che resta in capo allo Stato, intervenga nelle carceri nella gestione della sanità penitenziaria e, attraverso la stipula di convenzioni con il Ministero della Giustizia, nel reinserimento sociale e lavorativo dei ...

 

di Augusto Goio

vitatrentina.it, 15 novembre 2025 A cinquant’anni dalla legge che avrebbe dovuto umanizzare il carcere e renderlo luogo di rieducazione, gli istituti penitenziari italiani restano sovraffollati, in sofferenza e ancora lontani dallo spirito della Costituzione. Lo hanno rimarcato i primi interventi che hanno aperto, questa mattina nella sala conferenze Fulvio Zuelli al Palazzo di Giurisprudenza, il convegno “Emergenza carcere a 50 anni dalla legge di riforma dell’Ordinamento penitenziario”, che oggi (14 novembre) e domani si propone di riaccendere il dibattito pubblico sul tema del carcere e della pena. Il convegno è promosso dalla professoressa Antonia Menghini, già Garante dei diritti dei detenuti della Provincia autonoma di Trento e docente di Diritto penale alla Facoltà di Giurisprudenza di UniTrento, con Elena Mattevi, ricercatrice ...

 

di Andrea Aliverti

malpensa24.it, 15 novembre 2025 “È bene che la politica ne parli, ma è ora di fare qualcosa di concreto per le carceri”. È il cappellano della Casa circondariale di Busto Arsizio, don David Maria Riboldi, a sferzare la platea della tavola rotonda su “Carcere e Lavoro” organizzata da Azione a villa Calcaterra ieri sera, 13 novembre. “Lo Stato spende 3,8 miliardi per la gestione delle carceri, se li spendesse per le cooperative sociali che fanno progetti di reinserimento si farebbe molta più sicurezza - le parole di don David - ad esempio nella cooperativa La Valle di Ezechiele, su 35 persone occupate in cinque anni solo una è tornata a commettere reati”. Lo ricorda anche Sonia Serati, consigliere comunale di Gallarate: “La recidiva è stimata attorno al 70% per chi esce dal carcere ma scende al 2% tra chi segue progetti di reinserimento”.

di Fulvio Stumpo

laprovinciacr.it, 15 novembre 2025 Con il cappellano del Beccaria un viaggio nel mondo della devianza minorile: “Se in carcere vince il più forte è un fallimento. Bisogna parlare e capire. I social ingannano”. “Sei finito qui, ma non sei finito”. Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile ‘Cesare Beccaria’ di Milano, accoglie così i ragazzi che finiscono in istituto. Un’accoglienza che non è solo un augurio, ma un programma, reale e concreto, di rieducazione per chi ha sbagliato. “Così come prevede la nostra Costituzione”, ha detto il sacerdote, intervenuto stamattina al convegno nel Salone dei quadri, nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni della Costituzione, una serie di incontri voluti dal prefetto Antonio Giannelli, un progetto coordinato dalla professoressa Giusy Rosati.

 

diocesiprato.it, 15 novembre 2025 Una amicizia nata dal superamento di una tragedia, avvenuta quattordici anni fa. Nuova tappa del cammino di conoscenza e approfondimento sul tema “giustizia riparativa” promosso dalla Caritas diocesana di Prato. Domani, sabato 15 novembre, alla Biblioteca Lazzerini, è in programma un convegno dedicato a questa esperienza di riparazione e riconciliazione, aperto a tutti gli interessati. La prima parte sarà dedicata al racconto di una testimonianza. Saranno presenti Claudia Francardi e Irene Sisi, protagoniste di un percorso davvero esemplare e significativo. Una notte di quattordici anni fa, vicino a Grosseto, un’auto con quattro amici reduci da una festa viene fermata da una pattuglia dei carabinieri. Matteo Gorelli, uno dei giovani, reagisce con violenza aggredendo i militari.

 

di Giulio Cavalli

Il Domani, 15 novembre 2025 Il report, diffuso dopo lunghe verifiche, certifica la reazione eccessiva delle forze dell’ordine davanti al tentativo di “un piccolo gruppo” di forzare il cordone di sicurezza, tra “uso eccessivo della forza” e “fermi senza base giuridica”. L’uso di gas lacrimogeni senza preavviso, di idranti “a distanza ravvicinata” e le manganellate non “hanno rispettato i protocolli di necessità e proporzionalità”. La questura dà una versione opposta. A Udine, il 14 ottobre, la manifestazione nazionale contro la partita Italia-Israele e la normalizzazione del genocidio a Gaza è diventata un laboratorio di versioni contrapposte.

 

di Paolo Dimalio

Il Fatto Quotidiano, 15 novembre 2025 Canapa sativa Italia: “Finalmente il chiarimento definitivo”. I giudici Ue valuteranno se le leggi italiane siano conformi al diritto Ue. I giudici amministrativi sottolineano dubbi sul divieto “indipendentemente dal livello di thc”. Mentre proseguono i sequestri agli agricoltori della canapa, il Consiglio di Stato porta sul tavolo della Corte di Giustizia europea il bando alla cannabis light. I magistrati lussemburghesi potrebbero spazzare via il divieto del fiore della canapa introdotto dall’articolo 18 del decreto Sicurezza, ma per il verdetto dovremo attendere un paio d’anni. Con l’ordinanza pubblicata il 12 novembre, i giudici amministrativi hanno chiesto ai colleghi europei di valutare se la normativa italiana sia coerente con le leggi europee.

 

di Sergio D’Elia e Roberto Rampi

L’Unità, 15 novembre 2025 Di fronte all’orrore del 7 ottobre è come se in Israele l’idea tremenda della vendetta abbia preso il sopravvento sulle idee di giustizia e libertà, di vita del diritto per il diritto alla vita, che sono quelle che hanno fatto la differenza in un mondo dove dominano regimi ingiusti e illiberali, che profanano la vita e il diritto. Si affaccia ora anche lo spettro della pena di morte, l’idea del contrappasso e del castigo anche nella giustizia. In nome di Abele lo Stato diventa Caino. L’unico parlamento pluralista e democratico in una terra senza parlamenti degni di questo nome, vota la ripresa della pena capitale. Ma solo per i palestinesi che si sono macchiati le mani di sangue israeliano. Caino non è il fratello ebreo di Abele, è il fratello musulmano che ha ucciso l’ebreo.

 

di Don Mattia Ferrari

La Stampa, 15 novembre 2025 Dall’inizio del 2025 negli Usa è iniziato un programma di deportazioni di massa. Le operazioni si svolgono ovunque. Dai dati ufficiali a fine settembre risultavano detenute presso la Immigration and Customs Enforcement (Ice) 59.762 persone, di cui il 71,5% non aveva alcuna condanna penale. Altre 181.210, famiglie e singoli individui, risultavano ufficialmente sotto controllo nel programma Alternatives to Detention (Atd). A fine ottobre risultavano deportate più di 527.000 persone, mentre circa 1,6 milioni avevano lasciato gli Usa formalmente in modo volontario.

 

di Giacomo Talignani

La Repubblica, 15 novembre 2025 A Belém prevista una gigantesca manifestazione per la città. Sale la tensione sul tema sicurezza, l’esercito all’interno della Cop. Intanto, a rilento, proseguono i negoziati. La risposta all’inazione si chiama Marcha Global Unificada por la Justicia climatica. Oggi, 15 novembre, per le strade di Belém in Brasile, dove è in corso la Cop30, un fiume di persone di ogni provenienza e colore marcerà per la città per chiedere più giustizia climatica, la fine immediata dei combustibili fossili, maggiore partecipazione e più diritti per i popoli indigeni nella gestione delle terre. Ci saranno contadini, pescatori, famiglie, agricoltori, centinaia di rappresentanti dei popoli indigeni dell’Amazzonia, ma anche i vari movimenti globali per il clima, come i giovani di Fridays For Future.

 

DOCUMENTI

In Riformista-PQM. "Gratteri e le post-verità: nessuna ingiusta detenzione causata dalle sue indagini, Calabria fiore all'occhiello del diritto e delle garanzie. Poi però ci sono i numeri"

Articolo. "50 anni di ordinamento penitenziario: a che punto siamo? Problemi concreti del trattamento dei detenuti: uno sguardo dal territorio toscano", di Luca Tescaroli

L'emergenza carcere ostacola i mandati d'arresto europei: il Tribunale di Monaco di Baviera sospende il procedimento di consegna all'Italia di un detenuto e chiede rassicurazioni sulle condizioni di detenzione

Documento Osservatorio regionale della Campania sulle condizioni delle persone private della libertà personale. "Circolari del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria: l'inverno sta arrivando in carcere"

 

APPUNTAMENTI

43° Convegno Nazionale A.I.M.M.F.: "Adolescenze d'oggi. Prospettive di futuro" (Verona, 15 novembre 2025)

Convegno. "Emergenza carcere a 50 anni dalla legge di riforma dell'ordinamento penitenziario" (Trento, 15 novembre 2025)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 17 al 23 novembre 2025

Evento conclusivo del progetto "Bambini oltre le sbarre". "La scuola come presidio dei diritti e delle relazione" (Foggia, 18 novembre 2025)

Incontro-dibattito "I giovani tra disagio e devianza". A partire da "18+1: Diciotto anni e un giorno", di Monica Cristina Gallo (Verona, 19 novembre 2025)

Convegno. "Garanti 1997-2025. Da quando Antigone propose l'istituzione dei Garanti alla necessità odierna di nuove prospettive" (Roma, 21 novembre 2025)

Convegno. "Il sistema carcerario tra diritto penitenziario e diritti umani" (Cagliari, 21 novembre 2025)

Save the date. Seminario di SEAC e Associazione DISMA: "Spazi di giustizia" (Matera 21 - 22 - 23 novembre 2025)

Teatrocarcere Due Palazzi presenta "Da Babele alla Città Celeste. Un cammino di speranza" (Camposampiero-PD, 22 novembre 2025)

Incontro. "La bellezza dei diritti umani e della giustizia riparativa. Convers-azioni coraggiose per abitare la passione per l'umanità" (Online, 22 novembre 2025)

Seminario. "Immaginiamo città riparative" (San Paolo D'Argon-BG, 22 novembre 2025)

"Visioni riparative tra dentro e fuori". Incontri tematici per promuovere una visione di Comunità Riparativa (Bologna, 26 novembre 2025)

Incontro-dibattito: "Abitare il carcere minorile. Incontri clinici, giuridici, pedagogici e dimensione creativa" (Milano, 26 novembre 2025)

Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 26 novembre e 10 dicembre 2025)

Convegno. "La Giustizia minorile va in città: obbiettivi, speranze, paure, mappe e incontri possibili" (Rovigo, 27 novembre 2025)

Convegno. "Da Caivano verso dove. Onde e ripercussioni pedagogiche nelle politiche securitarie verso i minori" (Milano, 28 novembre 2025)

Ciclo di incontri. "Ripensare la pena: la giustizia riparativa ed il carcere oggi" (Pisa e Lucca, fino al 28 novembre 2025)

Convegno. "RiConosco. Dare nome e forma alla violenza, alle emozioni e ai modi per contrastarla" (Mestre-VE, 29 novembre 2025)

Corso di formazione al volontariato: "Dentro e fuori dal carcere" (Fossano-CN, fino al 29 novembre 2025)

Cineforum. "Corpi e Regole: viaggio col cinema nei luoghi della disciplina" (Genova, fino al 2 dicembre 2025)

Incontro-dibattito. "L’impegno della giustizia tra vittime e autori di reato" (Modena, 5 dicembre 2025)

CORSI DI FORMAZIONE

Corso di laurea SIE "Diritto costituzionale penale italiano ed europeo". Seminari di approfondimento (Milano, fino al 26 novembre 2025)

VIII° Corso di formazione Marcoleone Bondi. "Difesa penale ed esecuzione: una visione prospettica" (Venezia, fino al 28 novembre 2025)

Università Cattolica di Milano e Fondazione per la Sussidiarietà: "Governance e Strategie per l’Amministrazione condivisa" (Milano, iscrizioni fino al 2 dicembre 2025)

Corso di formazione iniziale "Mediatore familiare secondo Norma Tecnica Uni 11644 e D. Interministeriale 151/2023" (Bologna, fino all'8 novembre 2026)

BANDI E CONCORSI

Premio letterario Città di Castello: "Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" (Scadenza il 31 dicembre 2025)