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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione martedì 2 dicembre 2025
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 2 dicembre 2025 Dal 31 dicembre 2024 l’ex ministro ed ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è detenuto nel carcere di Rebibbia. Tiene un “diario di cella”, che viene pubblicato periodicamente sulla sua pagina Facebook, insieme a Fabio Falbo. Abbiamo raccolto alcuni passaggi di questi diari, che da quasi un anno raccontano quel che succede davvero dietro le sbarre. Il “diario di cella” di Gianni Alemanno non è un esercizio di memoria personale: apre uno squarcio dove spesso la luce non entra. Dal 31 dicembre 2024 l’ex ministro ed ex sindaco di Roma è detenuto nel carcere di Rebibbia.
di Laura Cesaris*
Corriere della Sera, 2 dicembre 2025 Negli istituti penitenziari sono presenti ad oggi (secondo i dati di ottobre del Ministero della giustizia) 63.493 persone a fronte di una capienza di 45.651 posti. Questa situazione comporta che quotidianamente siano a rischio di violazione i più elementari diritti riconosciuti dalla Costituzione (basterebbe pensare al diritto alla dignità, alla salute, all’istruzione, al lavoro, alla affettività) e che hanno rappresentato la primaria fonte di ispirazione della legge di ordinamento penitenziario (l. n. 354 del 1975), approvata 5o anni fa, che ha inteso riconoscere il detenuto come persona e porlo al centro della esecuzione delle misure restrittive della libertà personale. Una legge che, accogliendo l’idea del trattamento rieducativo, continua a rivestire il significato di “spinta antitetica rispetto alle ricorrenti tentazioni di imbarbarimento dei sistemi penitenziari”.
Il Dubbio, 2 dicembre 2025 Il presidente del Senato invia un messaggio al convegno Agci-Cnel e ribadisce il suo sostegno ai progetti di lavoro. La centralità del lavoro nel percorso di recupero delle persone detenute torna al centro del dibattito istituzionale grazie all’intervento del presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha inviato un messaggio al convegno “Il lavoro che ricostruisce vite”, iniziativa promossa dall’Associazione generale delle Cooperative italiane (Agci) e ospitata questa mattina al Cnel. Un appuntamento voluto per approfondire i nodi della giustizia penitenziaria, analizzare l’applicazione della legge Smuraglia e rilanciare le forme di collaborazione tra pubblico e privato nel campo del reinserimento lavorativo.
di Alberto Cisterna
Il Dubbio, 2 dicembre 2025 Sulla separazione delle carriere è in corso uno scontro a colpi di slogan che banalizzano un tema decisivo. Avviso ai naviganti, si diceva un tempo. Allo sforzo delle Camere penali di recuperare una centralità mediatica nel dibattito sul referendum del marzo prossimo venturo, corrisponde il progressivo ammutolirsi dei rappresentanti politici del fronte del “si” che hanno, finalmente direbbe qualcuno, percepito che intestarsi l’approvazione della legge costituzionale sulla separazione delle carriere è cosa rischiosa assai. Lo si è segnalato - non da soli ovviamente, ma neppure per ultimi - che se il referendum assume connotazioni squisitamente o prevalentemente politiche, la partita potrebbe volgere al peggio per i disegni riformatori e nel fronte del “no” potrebbero tranquillamente trovare spazio intenzioni punitive verso il governo in carica di cui sarebbe sciocco non misurare o ponderare la rilevanza negli umori del paese.
di Simona Musco
Il Dubbio, 2 dicembre 2025 Assolta l’avvocata Pontenani, insieme al suo consulente e tre psicologhe di San Vittore: era accusata di aver tentato di far passare la sua cliente per pazza e ottenere una pena lieve nel processo per la morte della figlia. Difendere non è reato. Dice questo la sentenza che blinda il diritto di difesa e smantella il caso Pifferi bis, l’inchiesta parallela che vedeva sul banco degli imputati l’avvocata Alessia Pontenani, il suo consulente, lo psichiatra Marco Garbarini, e le psicologhe di San Vittore. Il Gup di Milano, Roberto Crepaldi, ha assolto tutti gli imputati dall’accusa di falso e favoreggiamento, stabilendo che la strategia difensiva - compresi i contestati test sul QI di Alessia Pifferi - non era una manipolazione criminale, ma l’esercizio di una funzione.
GIURISPRUDENZA
terzultimafermata.blog, 2 dicembre 2025 La Cassazione penale sezione 1 con la sentenza numero 38799 depositata il 1 dicembre 2025, segnalataci dal collega Antonino Napoli, che ringraziamo, ha ricordato che, anche per i detenuti al 41 bis la detenzione è incompatibile quando il ristretto non risponde più alle cure disponibili. La Suprema Corte premette che l’art. 146, comma 3, cod. pen. obbliga il giudice al differimento dell’esecuzione della pena in presenza di una “malattia particolarmente grave per effetto della quale le sue condizioni di salute risultano incompatibili con lo stato di detenzione, quando la persona si trova in una fase della malattia così avanzata da non rispondere più, secondo le certificazioni del servizio sanitario penitenziario o esterno, ai trattamenti disponibili e alle terapie curative”.
TERRITORIO
Il Giorno, 2 dicembre 2025 “Dovremo assolutamente portare il tema al centro del consiglio regionale e lo faremo, come consiglieri del Pd, con un atto che possa essere discusso e approfondito in Aula”. Lo ha spiegato Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd e componente della Commissione speciale sulle carceri, dopo che in quest’ultima si è tenuta l’audizione in merito alla circolare inviata lo scorso 21 ottobre dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) a tutti i provveditorati generali e direttori penitenziari, sulla “Integrazione disposizioni relative ai provvedimenti autorizzativi degli eventi di carattere educativo, culturale e ricreativo presso gli istituti penitenziari”. Una circolare che centralizza l’iter autorizzativo delle attività educative, culturali e ludiche nelle quali siano coinvolti i detenuti che abbiano intrapreso un percorso finalizzato al reinserimento sociale e ne irrigidisce le norme al punto, come denunciato dal garante regionale Gianalberico De Vecchi, da renderne quasi impossibile l’osservanza.
di Andrea Sechi
L’Unione Sarda, 2 dicembre 2025 La governatrice a margine della riunione a Uta sul trasferimento nell’Isola di altri reclusi in regime di massima sicurezza: “Pronti a fare la nostra parte, ma anche a difendere la nostra sicurezza”. “La nostra posizione è cristallina: siamo una regione responsabile e pronta a fare il proprio dovere, ma non siamo disponibili a subire scelte unilaterali a detrimento dei sardi”. Lo ha affermato la governatrice Alessandra Todde a margine dell’assemblea organizzata a Uta per discutere dell’impatto dell’annunciato, imminente arrivo di 92 detenuti al 41 Bis - regime di massima sicurezza - nel carcere Ettore Scalas. “Già ospitiamo detenuti al 41 bis, ma non possiamo accoglierne altri, in un numero che non è sostenibile né dalla nostra economia né dalla nostra sicurezza”, ha spiegato Todde, visto che quando avvengono questi trasferimenti, “non si spostano solo singoli detenuti, ma interi contesti”.
certastampa.it, 2 dicembre 2025 I medici di medicina penitenziaria convenzionati della Regione Abruzzo denunciano una situazione ormai insostenibile, aggravata dall’orientamento espresso dalle parti pubbliche durante la trattativa per l’Accordo Integrativo Regionale. Nonostante quanto previsto dall’Accordo Collettivo Nazionale, si continua a rifiutare l’integrazione delle sezioni dedicate alla medicina penitenziaria, negando diritti, tutele e riconoscimenti indispensabili per garantire un servizio sanitario adeguato all’interno degli istituti di pena.
di Paola Pioppi
Il Giorno, 2 dicembre 2025 Deciso un cambio nella direzione della Casa circondariale di Como. Giro di vite in seguito alle violenze, il ferimento di quattro agenti e un suicidio. Cambio alla direzione della casa circondariale di Como: Roberta Galati, proveniente da Monza dove era vicedirettore, sostituisce Fabrizio Rinaldi, che lascia Como dopo sei anni. La formalizzazione dell’incarico è stata divulgata ieri, assieme al bilancio finale dei trasferimenti di detenuti coinvolti nella rivolta del 13 novembre, finiti in altre strutture penitenziarie: in 44, sono stati mandati a Varese e Monza quella stessa notte, e nei giorni successivi in Piemonte, Campania e Sardegna.
di Manuel Colosio
Corriere della Sera, 2 dicembre 2025 Nel carcere al 30 novembre si trova oltre il doppio dei detenuti consentiti. Fondazione comunità Bresciana propone un patto di comunità attraverso il progetto “Vite in attesa”. Qualsiasi locale pubblico o privato verrebbe immediatamente chiuso se ospitasse oltre il doppio della capienza consentita. Su questo le carceri rappresentano ancora una volta l’eccezione, Brescia compresa con la casa circondariale di Canton Mombello che rimane sempre in cima alle classifiche per sovraffollamento. A fine novembre sono 388 i detenuti costretti all’interno di questa fatiscente struttura, di fronte ad una capienza che è fissata a 182 posti, pari ad un tasso che la pone al 213%. In una parola: invivibile.
di Alessandra Codeluppi
Il Resto del Carlino, 2 dicembre 2025 Faranno un percorso di giustizia riparativa il medico e l’infermiera imputati di omicidio colposo per la morte di Giuseppe Convertino, 39enne venuto a mancare il 10 aprile 2022 nel carcere della Pulce. Nella sua breve esistenza si condensarono la dipendenza da droga e alcol più qualche problema con la giustizia, soprattutto furti per pagarsi le sostanze. Entrò nel carcere di Reggio il giorno prima della morte: non emersero segni di violenza, ma la famiglia chiese un’autopsia. Risultò che il 39enne morì per edema polmonare emorragico dovuto a un’insufficienza respiratoria: la causa fu un’intossicazione acuta da metadone.
veronasera.it, 2 dicembre 2025 Il progetto, supportato e cofinanziato anche dal Comune di Verona, sarà operativo dal 2026 e darà la possibilità ai detenuti di produrre manufatti realizzati da materiale di scarto che saranno vendibili sul mercato. Da un lato la gestione sostenibile dei rifiuti, con la trasformazione della plastica di scarto in risorsa produttiva e formativa. Dall’altro, la creazione di nuove opportunità di crescita e riscatto per le persone detenute, coinvolte in percorsi di formazione professionale, sensibilizzazione ambientale e inserimento lavorativo. Precious Plastic fonde insieme questi due aspetti in un progetto che unisce innovazione sociale, sostenibilità ambientale e responsabilità nei confronti della comunità.
lavocedialba.it, 2 dicembre 2025 Azione ha ricordato che: “Continuerà a lavorare perché questo cambiamento venga approvato in Parlamento e possa finalmente restituire dignità a chi è rimasto intrappolato in un sistema che non funziona”. Sala gremita sabato pomeriggio nella sede cittadina di Azione in corso Michele Coppino 31 per l’incontro “Carcere: liberi di ricominciare”, appuntamento pubblico dedicato alla proposta di riforma delle case lavoro sottoscritta da Azione in Parlamento. Cittadini, operatori del settore, rappresentanti delle istituzioni e del volontariato penitenziario hanno animato un confronto vivo e partecipato su un tema che tocca direttamente la realtà albese, dove da alcuni anni è operativa una casa lavoro all’interno dell’Istituto penitenziario “Montalto”.
di Gianluca Miserendino
whatsupmedia.it, 2 dicembre 2025 Un confronto sullo stato detentivo reale, sulla funzione della pena e sulle scelte pratiche da attuare nell’anno giubilare. Mettendo a fuoco condizioni di vita e tutela della salute, proporzionalità e differenziazione della risposta sanzionatoria, effettività dell’esecuzione penale esterna, standard europei del Comitato per la prevenzione della tortura (Cpt), riduzione del sovraffollamento e tempi della giurisdizione. Tutto questo è stato affrontato durante la conferenza organizzata dal CREG (Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche) dal titolo “Oltre il carcere. Giubileo 2025 dialogo sul rinnovamento”, che si è svolta nella facoltà di Economia dell’università di Roma Tor Vergata.
di Raffaella Tallarico
gnewsonline.it, 2 dicembre 2025 “Iliade, la discordia” segna il debutto della compagnia gli ir-ritati in Catarsi, attiva nella casa circondariale di Catania Bicocca. Lo spettacolo, con 25 detenuti-attori diretti da Ivana Parisi, si è tenuto il 27 novembre. Dopo la messa in scena dell’Orlando furioso nel 2024, i detenuti appartenenti all’alta sicurezza si sono misurati con la figura dell’eroe: cosa lo rende tale, quali sono i suoi punti deboli. Con il corso di scrittura creativa, in parallelo con il laboratorio teatrale, i reclusi hanno reinterpretato il testo omerico, con uno sguardo al mondo di oggi, e al proprio vissuto.
di Ludovica Zambelli
Il Resto del Carlino, 2 dicembre 2025 “Where Have All the Flowers Gone?” è il titolo dello spettacolo che va in scena da domani a venerdì. Il progetto coinvolge 18 detenuti che hanno preso parte al percorso laboratoriale nella Casa Circondariale, alcuni come attori ed altri come tecnici delle luci e del suono. Lo spettacolo è parte del Festival “Trasparenze di Teatro Carcere”, sostenuto dal ministero della Cultura e dalla Chiesa Valdese. Il laboratorio, guidato da Marco Luciano viene promosso dall’associazione Carpa aps. insieme alla direzione dell’istituto, con il sostegno del ministero della Giustizia e un contributo di 15mila euro dell’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune.
garantedetenutilazio.it, 2 dicembre 2025 Il Garante Anastasìa ha partecipato all’incontro per il nuovo numero del notiziario della Casa di Reclusione di Rebibbia. Si è svolta lunedì 24 novembre 2025, presso Il Seminterrato di Via Siena 2, a Roma, la presentazione del numero 8 del notiziario “Non tutti sanno”, un’uscita speciale, dedicata al recente monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla dignità della detenzione. All’incontro - promosso dall’Associazione Laura Lombardo Radice e introdotto dal presidente Mattia Ciampicacigli - sono intervenuti Stefano Anastasia, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, la giornalista Maria Corbi e Roberto Monteforte, coordinatore della rivista.
AFFARI SOCIALI
di Guido Marangoni*
Corriere della Sera, 2 dicembre 2025 Il 3 dicembre si celebra la ricorrenza dedicata dall’Onu alle persone con disabilità. Basta una piccola parola, la congiunzione “con”, per rimarcare l’essenza della reciprocità. Sono più di trent’anni che, grazie alle Nazioni Unite, il 3 dicembre celebriamo la Giornata internazionale delle persone con disabilità. E ogni volta mi prende quel timore sottile che l’appuntamento diventi scontato, quasi un’abitudine che riguarda “altri” e non tutti noi. È un po’ come i compleanni: non servono a festeggiare un merito, ma a ricordarci le persone che fanno parte della nostra vita. Il tema scelto dall’Onu quest’anno è “Fostering disability inclusive societies for advancing social progress”. Con un paio di click lo traduciamo come “Favorire società inclusive per le persone con disabilità per promuovere il progresso sociale”.
di Giovanni Ferrero*
La Stampa, 2 dicembre 2025 Il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, Torino e tutta l’Italia si animano di eventi e iniziative dedicate ai diritti, alla partecipazione e alla piena cittadinanza delle persone con disabilità. Nella nostra città, per un’intera settimana, si svolgerà il DisFestival, promosso dalla Cpd - Consulta per le Persone in Difficoltà, un percorso pubblico e diffuso che invita cittadini, scuole, imprese e istituzioni a confrontarsi con l’inclusione in modo concreto e non retorico. È proprio in questo contesto che nasce la riflessione che vorrei condividere. Sono figlio di Paolo Osiride Ferrero, figura nota a Torino per le sue battaglie civili, per il suo ruolo nella vita culturale e sociale della città e per essere stato il presidente storico della Cpd.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 2 dicembre 2025 Oltre 18mila ragazzi stranieri arrivati in Italia senza genitori. Posti insufficienti, rimborsi in ritardo, strutture che scoppiano. E mentre il governo promette fondi, le associazioni denunciano: stiamo smantellando l’accoglienza proprio quando servirebbe rafforzarla. I numeri parlano chiaro. Al 31 ottobre scorso i minori stranieri non accompagnati ospitati nelle strutture italiane erano 18.038. La maggior parte ha tra i 16 e i 17 anni. Le ragazze sono solo il 12% del totale, ma vivono situazioni drammatiche: quasi una su cinque ha subito torture o violenze, più di una su cinque è stata vittima di tratta, l’11% era incinta al momento dell’arrivo.
di Francesca Ghirardelli
Avvenire, 2 dicembre 2025 Un rapporto di Amnesty International denuncia le violazioni dei diritti umani ai danni dei profughi. Il commissario Grandi (Unhcr): qui c’è una repressione più severa rispetto alla Libia. Senza dubbio ha funzionato, lo si vede chiaro dai numeri e dalle percentuali che precipitano se confrontate con quelle libiche. Dalla Tunisia si registrano meno viaggi irregolari verso le coste italiane, dopo quasi tre anni di contrasto ai flussi migratori da parte delle autorità locali, a cui ha dato manforte il Memorandum d’intesa firmato con l’Ue nel 2023. Quello che, invece, si vede di meno è l’impatto reale delle misure adottate sulla vita di chi, su questa rotta, cercava protezione ma è stato efficacemente tenuto fuori dai confini europei. “La fame, le espulsioni verso il deserto, la prigione: sono numerosi i rischi nella vita di un richiedente asilo”, confida ad Avvenire, dalle campagne della città tunisina di Sfax, il giovane I. F., originario della Sierra Leone.
di Barbara Cottavoz
La Stampa, 2 dicembre 2025 La donna uzbeka accolta dalla Comunità di Sant’Egidio a Novara lottò contro la pena capitale nel mondo. L’iraniano in cella dal 2016. La Cupola si è illuminata di blu ieri e sabato notte per ricordare la battaglia contro la pena di morte. Il 30 novembre infatti ricorre la Giornata internazionale “Città per la vita - Città contro la pena di morte” lanciata dalla Comunità di Sant’Egidio nel 2002. Qui ha un significato particolare: a Novara ha vissuto i suoi ultimi anni ed è sepolta Tamara Chikunova, che lottò e riuscì a far abolire la pena di morte in Uzbekistan applicata al suo unico figlio, e la città ha concesso la cittadinanza onoraria e si batte per liberare Ahmadreza Djalali, lo scienziato condannato alla pena capitale in Iran.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 7 dicembre 2025
Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 10 dicembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI