Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di sabato 27 dicembre 2025

di Maria Caterina Bombarda*

settimananews.it, 27 dicembre 2025 Entrare in carcere non è mai un’esperienza neutra. Chi lo fa come volontario lo sa bene: non ci sono sbarre nei disegni, non ci sono colori accesi né storie edificanti pronte all’uso. Il carcere è un luogo pesante, spesso grigio, segnato dal sovraffollamento, dalla fatica quotidiana, da vite interrotte e da un tempo che rischia di diventare vuoto. Eppure, proprio lì, ogni giorno, accade qualcosa che riguarda tutti noi. Il volontariato penitenziario non è un gesto di buon cuore isolato, né un’azione riparativa a basso costo. È una scelta culturale e politica nel senso più alto del termine: significa credere che la dignità umana non venga cancellata da una condanna e che la società abbia il dovere di interrogarsi su ciò che accade dietro le mura che ha costruito.

 

di Tiziana Maiolo

Il Dubbio, 27 dicembre 2025 Qualcuno ha detto che la civiltà di un Paese si misura dalla condizione delle sue carceri. Quelle italiane sono un disastro, e sappiamo bene che non serve costruirne di nuove. Meglio sarebbe cercare di scavalcare quel muro che rende inevitabile il ricorso alla detenzione come unica forma di espiazione della pena. Ci vorrebbe un bel salto culturale. Ma la novità è il segnale che sia oggi proprio la destra italiana, storicamente arroccata sulla difesa strenua della sicurezza in contrapposizione alle garanzie, ad avviarsi verso un nuovo percorso. Non nuovissimo, in realtà, per chi conosca la storia di quella che fu Alleanza nazionale, il partito di Gianfranco Fini, ma soprattutto di Pinuccio Tatarella, nato sulle ceneri del Movimento sociale di Giorgio Almirante.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 27 dicembre 2025 Di spazio, per le “riforme parallele” della giustizia, non se ne vede più da mesi. Si è dovuto rinunciare persino a provvedimenti “di nicchia” come il ddl Zanettin sul sequestro degli smartphone, finito a galleggiare nel nulla alla Camera dopo l’ok del Senato. Seppure arrivasse il sì al referendum di marzo sulla separazione delle carriere, sembra difficile che possa farsi strada una grande riforma del processo penale, e in particolare delle misure cautelari. Certo, Carlo Nordio non dispera. Non si rassegna a una legislatura chiusa in anticipo, per la giustizia. Ne ha parlato una settimana fa all’ultimo grande appuntamento nel quale ha preso la parola, il congresso di Nessuno tocchi Caino, ospitato all’interno del “Beccaria”, l’istituto per minorenni di Milano.

 

di Fabrizio Costarella e Cosimo Palumbo*

Il Dubbio, 27 dicembre 2025 Alcune recenti pronunce della Corte di Cassazione e della Corte europea dei diritti umani sembrano orientare il sistema della prevenzione patrimoniale verso standard più garantisti e maggiormente rispettosi dei principi del giusto processo. Tale evoluzione avvicina in modo significativo il procedimento di prevenzione al processo penale, segnando una presa di distanza dalle impostazioni presuntive che hanno tradizionalmente caratterizzato la materia. In questa direzione si colloca la sentenza n. 30355/2025 delle Sezioni unite, nota come Putignano, che interviene sugli oneri gravanti sul terzo intestatario del bene oggetto di misura patrimoniale.

 

di Andrea D’Aurelio

Il Centro, 27 dicembre 2025 Il 50enne siciliano Scalia stava scontando 19 anni e 11 mesi per l’omicidio di Salvatore Lombardo. La scorsa settimana era stato sottoposto a intervento all’anca. Si indaga per omicidio colposo. Era considerato uno dei collaboratori del boss Matteo Messina Denaro. Rosario Scalia, 50 anni, è stato trovato senza vita nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, nella sua cella del carcere di massima sicurezza di Sulmona, dov’era recluso ormai da diversi anni. La scoperta è avvenuta durante i controlli di routine degli agenti di polizia penitenziaria e degli operatori sanitari dell’istituto di pena. Sebbene i primi rilievi del 118 indichino un arresto cardiocircolatorio, la Procura della Repubblica di Sulmona ha deciso di approfondire il caso per due motivi principali: l’età pressoché giovane e il fatto che il detenuto era stato sottoposto a un’operazione chirurgica all’anca soltanto la scorsa settimana nell’ospedale dell’Annunziata.

 

di Peppe Ercoli

Il Resto del Carlino, 27 dicembre 2025 Achille Mestichelli deceduto nel 2015 a seguito delle gravissime lesioni riportate in una lite. Per la Corte d’Appello il controllo è stato inadeguato. È destinata a fare giurisprudenza la sentenza della Corte d’Appello civile di Ancona che, sconfessando il giudice di primo grado, ha riconosciuto un risarcimento danni di 430mila euro, oltre agli interessi legali, ai familiari di Achille Mestichelli, l’ascolano deceduto il 18 febbraio 2015 a seguito delle gravissime lesioni riportate in una lite avuta con un tunisino qualche giorno prima, il 13 febbraio, in una cella del carcere di Ascoli, dove era detenuto.

 

di Andrea Guida

firenzetoday.it, 27 dicembre 2025 Mentre Firenze si accende di luci e messaggi di solidarietà, il carcere di Sollicciano resta ai margini, come un mondo a parte. A denunciarlo è l’associazione Pantagruel, da anni impegnata all’interno della casa circondariale, che in occasione delle festività natalizie torna a puntare l’attenzione sulle condizioni di vita e di lavoro dentro il penitenziario. “Il Natale rende ancora più evidente il contrasto tra la città e il carcere - spiegano Simone Cecconi, responsabile di Pantagruel. Fuori si parla di comunità, famiglia, attenzione agli ultimi, mentre dentro restano isolamento, silenzio e problemi quotidiani irrisolti. Sollicciano sembra non appartenere al racconto del Natale, come se non facesse parte della città”.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 27 dicembre 2025 Gianna e Francesco, detenuti con disagio psichico dalle celle di Sollicciano al centro Madre Fernanda. Due ex detenuti del carcere fiorentino, lei 56 anni, lui 57, entrambi con una disabilità psichica che arriva quasi al 100%, sono stati accolti nella struttura residenziale psichiatrica gestita dal Consorzio Zenit. La psicoterapeuta: “Condizioni incompatibili con il carcere”. Sono usciti dal carcere di Sollicciano qualche settimana fa, ma non potranno mai dimenticare quello che hanno vissuto dentro uno dei penitenziari più critici d’Italia. Si chiamano Gianna e Francesco (nomi di fantasia), e hanno una disabilità psichica che arriva quasi al cento per cento. Nonostante questo, hanno vissuto in cella per diversi mesi.

 

di Gaia Bozza

tg24.sky.it, 27 dicembre 2025 Dal lavoro in carcere al catering: la cooperativa Lazzarelle cresce. Ecco le testimonianze di donne detenute, ex detenute e rifugiate, che partono da qui per ricostruire la propria vita. La coop ha iniziato con una torrefazione nel 2015, il suo caffè è stato anche premiato dal Presidente della Repubblica. Ora si apre a cucina ed eventi. Sembra un paradosso, ma è la realtà. L’empowerment femminile può partire dal carcere e tradursi in lavoro, autonomia e reinserimento sociale. È il percorso delle Lazzarelle, cooperativa che negli anni ha ampliato le proprie attività e moltiplicato le opportunità per donne detenute, ex detenute e rifugiate. Il progetto nasce come esperienza di lavoro in carcere e cresce nel tempo.

 

di Federico di Bisceglie

Il Resto del Carlino, 27 dicembre 2025 L’appello di Mario Zamorani: “Marco fu il paladino dei diritti dei detenuti. Spero che la mia idea diventi oggetto di dibattito in Consiglio comunale”. Pannella con il cappello di Natale per la marcia. “Carceri e amnistia”. Era il 2013. Davanti alla casa circondariale c’è una rotonda anonima. Come tutte le altre. Dietro quei muri, però, c’è un mondo che non è come quello fuori. E allora “intitolare quello spicchio di città a chi, prima di tutti, aveva a cuore il destino di chi vive dentro le carceri - detenuti e secondini - sarebbe un atto di civiltà che la città meriterebbe. Quella, sarebbe bello diventasse la rotonda dedicata a Marco Pannella”.

veronanetwork.it, 27 dicembre 2025 Realizzato dai detenuti con materiali di recupero, il presepe rappresenta otto luoghi di culto come simbolo di dialogo e inclusione. È arrivato nei giorni scorsi all’Anagrafe di via Adigetto il Presepe della Concordia realizzato dai detenuti della casa circondariale di Montorio recuperando oggetti di scarto quali scatole da scarpe messe a disposizione dall’azienda Boscaini e utilizzando materiali di recupero come legno, corteccia, muschio e carta. Il presepe riunisce simbolicamente persone con diversi credi rappresentando ciò che è veramente il Natale. Vi sono rappresentati ben otto luoghi di culto: tempio buddista, chiesa francescana, capanna anemista, moschea, sinagoga, pagoda shintoista, casa di atei, grotta per vecchi culti pagani.

 

ilfaroonline.it, 27 dicembre 2025 Messe, laboratori, pranzi, distribuzione di doni: il Natale entra anche nelle carceri con iniziative in sostegno di chi trascorre le feste nei penitenziari e lontano dalle proprie famiglie. “Come Comunità di Sant’Egidio - racconta all’Adnkronos il segretario generale Paolo Impagliazzo - abbiamo due tipi di iniziative nelle carceri del Lazio, della Campania, della Toscana, della Liguria, del Piemonte e di Gela. Per questo Natale raggiungeremo 10mila detenuti”. Nel periodo che va dal 17 dicembre al 6 gennaio la Comunità ha promosso e promuoverà ‘feste del dono’ oppure tradizionali pranzi.

 

di Alex Corlazzoli

Il Fatto Quotidiano, 27 dicembre 2025 I messaggi d’auguri via radio delle famiglie ai detenuti. I messaggi sono andati in onda su Radio Popolare la mattina del 25 dicembre durante la puntata “Fuori di cella”, condotta da Claudio Agostoni. “Ciao zio Abram, buon Natale. Sono tuo nipote, prendimi come esempio: hanno detto che con l’autismo non avrei mai parlato e camminato bene, oggi non cammino ma corro; non parlo una lingua ma tre. Ti aspetto fuori per farti vedere i miei progressi”. È uno delle decine di messaggi che, la mattina del 25 dicembre, i famigliari dei detenuti delle carceri di Lodi, Bollate e Rebibbia hanno inviato ai loro cari grazie a Radio Popolare.

 

di Angelo Picariello

Avvenire, 27 dicembre 2025 Il libro “Una suora all’inferno” racconta, attraverso lettere mai prima d’ora pubblicate, storie di detenuti che hanno trovato possibilità di riscatto. In un’epoca in cui abbiamo fatto l’abitudine al fatto che, in media, ogni quattro giorni un detenuto delle nostre carceri decide di farla finita (calcolando solo quelli che riescono nel tragico intento), in un Paese in cui la pena non dovrebbe mai essere contraria al senso di umanità e sempre orientata a una finalità riabilitative, “Una suora all’inferno. Lettere dal carcere a Gervasia Asioli” (Marietti 1820, pagine 144, euro 16,50) è il libro giusto per aprire a una prospettiva diversa, per certi versi impensabile.

 

di Aldo Torchiaro

Il Riformista, 27 dicembre 2025 Cinque domande di clemenza accolte dal Colle mentre nelle sale sta per arrivare il film più acclamato di Venezia: un’occasione per riflettere su carceri, etica e diritto a pochi mesi dal referendum. Abbiamo appena visto l’anteprima de “La Grazia” di Paolo Sorrentino, che uscirà in sala il 15 gennaio. Ma prima dell’anteprima, abbiamo visto la grazia: quella vera. Concessa dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, l’antivigilia di Natale. Tra i cinque casi, due sono sovrapponibili perfettamente con la sceneggiatura di Sorrentino. Rovesciando il celebre incipit dell’Anna Karenina di Lev Tolstoj, anche gli infelici possono somigliarsi tutti. È l’articolo 87, comma 11, della Costituzione a fondare questo gesto estremo e silenzioso: la grazia come atto personale del Presidente della Repubblica, esercitato dopo istruttoria ...

 

di Davide Bregola

Il Giornale, 27 dicembre 2025 Uno scrittore racconta le sue “lezioni” in carcere. Fra sigarette, cioccolatini e dubbi da “turista etico”. Davide Bregola, scrittore, dal 2003 tiene atelier di scrittura in scuole, biblioteche, centri psichiatrici e residenze sanitarie. Nel 2025 ha tenuto incontri in carcere, la domenica, grazie a “La parola come cura” un progetto tra Asst Medicina penitenziaria, Direzione Casa circondariale e l’associazione La corte dei poeti. Considera la letteratura uno strumento efficace per poter essere al servizio della società cercando di coniugare impegno civile, utilità e insegnamento. Il suo libro più recente è “Lezioni dalle rovine” (Avagliano, 2025) dove parla anche della sua esperienza nei centri psichiatrici.

 

di Antonio Polito

Corriere della Sera, 27 dicembre 2025 Gaza è stata trasformata in deserto, le classi medie temono la povertà. Era dal 2001 con le Torri Gemelle che per l’Occidente non c’era stato un anno più “horribilis” di questo. “Keep calm and carry cash”. Ognuno ha la sua personalissima “scala Mercalli della paura”, reagisce a modo suo al pericolo, reale o percepito che sia. Ebbene, in questo 2025 da paura, lo spavento più grosso io me lo sono preso il 26 settembre, giorno in cui la Banca centrale europea, proprio mentre preparava l’euro digitale, ha invitato tutti noi a tenere in casa un po’ di contante in caso di disastro. Pare che oggi la reazione primaria dell’homo sapiens sapiens di fronte a una minaccia, insieme a un aumento della sudorazione e della frequenza cardiaca, sia quella di procurarsi delle banconote.

 

di Giorgia Linardi

La Stampa, 27 dicembre 2025 Questo Natale ci consegna l’immagine di uomo solo trovato su una barca semiaffondata in mezzo al mare, lasciando dietro di sé 116 dispersi. Una strage silenziosa, consumata al largo delle coste europee ma nel cuore delle sue responsabilità politiche. Già nel Natale 2024 un altro naufragio aveva segnato le festività. Una bambina undicenne della Sierra Leone era stata ritrovata sola, aggrappata a un gonfiabile, unica sopravvissuta di 44 persone. Anno dopo anno, queste tragedie si ripetono diventando ricorrenze, non scandali inaccettabili. Difficile dire se il naufragio si potesse evitare. Quello che sappiamo è che nonostante i solleciti non sono state lanciate operazioni di soccorso. Queste morti rientrano in un sistema di politiche migratorie che accetta la morte come strumento di deterrenza.

 

di Giulio Cavalli

Il Domani, 27 dicembre 2025 Mentre nel nostro paese si continua a criminalizzare il consumo, i tedeschi propongo un modello che si fonda su tre elementi: possesso personale legale, autoproduzione fino a tre piante e Cannabis e associazioni senza scopo di lucro che possono coltivare e distribuire ai propri membri. La parziale legalizzazione non ha creato un boom di consumi, ha solo tolto una quota di popolazione dall’area penale. Ma resta il paradosso del mercato nero. Il primo aprile 2024 la Germania ha compiuto una scelta che in Italia continua a sembrare impronunciabile: togliere la cannabis dalla dimensione penale. Non una liberalizzazione commerciale, non un mercato di negozi e branding, ma un modello controllato fondato su tre elementi: possesso personale legale, autoproduzione fino a tre piante e ...

 

di Giuliano Foschini

La Repubblica, 27 dicembre 2025 Un delegato Onu in missione a Caracas consegnerà al presidente Maduro una lettera firmata dalla madre di Alberto. Ne hanno liberati 99. Hanno spulciato le liste fino a tarda notte nella speranza che quel nome ci fosse. E invece no: il centesimo non c’è. Alberto Trentini resta in carcere, per il momento, ostaggio più che prigioniero del governo venezuelano. Ieri il governo di Caracas ha annunciato la liberazione di 99 prigionieri politici arrestati dopo le proteste seguite alle elezioni presidenziali del luglio 2024, segnate dalla contestata riconferma di Nicolás Maduro.

di Andrea Spinelli Barrile

Il Manifesto, 27 dicembre 2025 Secondo l’Indice globale del terrorismo 2025 la Nigeria è al sesto posto tra i paesi più problematici al mondo. Era all’ottavo posto l’anno scorso e l’anno ancora prima ed è vero che la situazione è andata peggiorando. Se da un lato i numeri macroeconomici raccontano un paese dall’economia esplosiva e con una classe media in costante aumento (la megalopoli di Lagos oggi conta oltre 20 milioni di abitanti, nel 1960 meno di un milione), dall’altro quei numeri non rendono giustizia alla realtà, quella in cui la ricchezza non viene distribuita in maniera equa.

 

di Edoardo Albinati e Francesca D’Aloja

La Stampa, 27 dicembre 2025 In Uganda il taglio dei fondi americani sta provocando un silenzioso genocidio dei poveri. Il racconto in presa diretta tra chi vede sparire infermieri, insegnanti, il cibo dalla tavola. In Uganda ci si va principalmente per vedere i gorilla. E infatti a dare il benvenuto ai passeggeri appena sbarcati dall’aereo c’è un enorme scimmione in gesso dall’espressione sconsolata. Chissà se i turisti che lasciano velocemente l’aeroporto di Entebbe per raggiungere le loro mete ricordano gli avvenimenti che resero famoso questo piccolo scalo dell’Africa orientale mezzo secolo fa.

 

CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Statistiche: suicidi, morti per malattia, cause da accertare (aggiornamento al 26 dicembre 2025)

Statistiche: affollamento, carenza di personale, mancanza di servizi (aggiornamento al 26 dicembre 2025)

Circolari Dipartimento Amministrazione Penitenziaria in materia trattamentale (aggiornamento al 18 dicembre 2025)

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 29 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026

Spettacolo teatrale. "Da Babele alla Città Celeste", di Teatrocarcere Due Palazzi & Collegio Universitario Gregorianum (Padova, 11 gennaio 2026)

Save the date. Assemblea Nazionale CNVG Ets: "Il ruolo politico del volontariato nella giustizia" (Online, 16 gennaio 2026, ore 17.00)

CORSI DI FORMAZIONE

Corso di perfezionamento. "Il carcere come elemento del territorio: l'assistenza sanitaria durante e dopo la detenzione" (Milano, iscrizioni fino all'8 gennaio 2026)

Corso formazione: "La scrittura che ripara. Le metafore per raccontare la vita" (Da remoto con un incontro conclusivo a Milano, dal 29 gennaio al 12 marzo 2026)

Corso di formazione iniziale "Mediatore familiare secondo Norma Tecnica Uni 11644 e D. Interministeriale 151/2023" (Bologna, fino all'8 novembre 2026)

BANDI E CONCORSI

Premio letterario Città di Castello: "Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" (Scadenza il 31 dicembre 2025)