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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 21 marzo 2024

di Francesco Petrelli*

La Stampa, 21 marzo 2023 La politica non ha mai avuto un rapporto sano con il carcere. Da argomento utile per ottenere un facile consenso elettorale a gogna alla quale esporre chi abbia manifestato improvvide intenzioni di attenuazione dei rigori delle pene. Difficile immaginare una possibile riconciliazione fra politica ed emergenza carceri che ponga al centro della questione giustizia una riforma condivisa, attraverso la quale ricondurre il carcere alle finalità rieducative cui la Costituzione lo aveva destinato. La strada dell’attuazione dei principi costituzionali non è in discesa e i tempi non appaiono propizi per un superamento degli schieramenti che hanno polarizzato l’opinione pubblica, lasciando prevalere nel linguaggio corrente formule contrarie ad una interpretazione del carcere come strumento di recupero e di risocializzazione.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 21 marzo 2023 A Roma la manifestazione organizzata dall’Unione Camere penali italiane: avvocati, politici, attivisti e cittadini intervenuti hanno sottolineato la drammatica situazione del sistema penitenziario. Avvocati, politici, attivisti e cittadini, stanchi di assistere impotenti alla crisi che attanaglia il sistema carcerario italiano, hanno trovato voce nella manifestazione di oggi organizzata a Roma in Piazza dei Santi Apostoli dall’Unione Camere penali italiane. Le parole pronunciate dagli intervenuti sono un grido d’allarme che risuona nell’animo di ogni persona consapevole del grave allarme sui suicidi e sul sovraffollamento nelle carceri italiane.

 

di Paolo Pandolfini

Il Riformista, 21 marzo 2023 Il monito del presidente Petrelli: “Uno Stato civile non può non assumersi la responsabilità della vita dei detenuti”. L’allarme del Partito Radicale. “La politica deve assumersi la responsabilità di questa crisi: uno Stato civile non può non assumersi la responsabilità della vita dei detenuti”, ha ricordato il presidente dell’Unione delle Camere penali, l’avvocato romano Francesco Petrelli, aprendo ieri a Roma la manifestazione dal titolo “Non c’è più tempo” per denunciare l’emergenza delle carceri italiane. L’iniziativa è stata accompagnata da una giornata di astensione dalle udienze.

 

di Angela Stella

L’Unità, 21 marzo 2023 Un suicidio ogni tre giorni. Petrelli: “Non c’è più tempo. La politica si assuma le sue responsabilità”. Presenti Pd, Iv, +Europa. Della maggioranza solo Zanettin (Fi). Ieri a Roma si è tenuta la manifestazione nazionale organizzata dall’Unione Camere Penali per sensibilizzare la politica sul tema dei suicidi in carcere, arrivati a 25 dall’inizio dell’anno. Ha aperto la maratona oratoria il presidente dell’Ucpi Francesco Petrelli: “Non c’è più tempo. Ormai c’è una conta atroce per il numero e per la frequenza con cui si stanno susseguendo i suicidi. Nell’ultimo mese uno ogni tre giorni. Non solo aumenta il dato del sovraffollamento ma abbiamo constatato ingressi di 400 o 500 detenuti per ogni mese che è un dato ulteriormente allarmante.

 

di Francesco Storace

Libero, 21 marzo 2023 Il record (85 morti) col passato governo. Ostellari (Lega): ferite che stiamo curando. Riecco gli amnistiatori, gli indultisti, i senzacelle. Da ieri una nuova emergenza, quella dei suicidi nelle carceri. È decretata dalle Camere penali, assieme a un po’ di associazioni e a diversi parlamentari di sinistra. In particolare sono questi ultimi a recitare la parte dei sensibili, ma hanno dimenticato un po’ di dati. È dal 1990 che vengono raccolte le tristi cifre sui suicidi di detenuti. In Italia il picco massimo in un anno è stato di 85 morti, ma nel 2022 (governo dei “migliori” di Draghi e Cartabia).

 

Agenparl, 21 marzo 2023 “Sul drammatico fenomeno dei suicidi nelle carceri, oggetto della manifestazione delle Camere penali, l’impegno che caratterizza l’attività del Ministero della Giustizia è massimo. È stato costituito un gruppo di lavoro sulla prevenzione dei suicidi che vede impegnati autorevoli psicologi e psichiatri per analizzare, partendo dal 2022, ogni episodio al fine di verificarne cause personali e ambientali. È stato potenziato l’organico del personale del Terzo settore con significativi incrementi dei volontari, utilissimi in proposito, anche nel 2023. Ed è stata attivata la rete dei cappellani militari per avere anche da tali referenti notizie in merito”.

 

Il Sole 24 Ore, 21 marzo 2023 “Il sovraffollamento carcerario ed il numero dei suicidi sono uno scandalo. Le Camere penali scioperano e propongono un procedimento di clemenza. Può essere una soluzione tampone”. A dirlo è il segretario di AreaDg, l’associazione che riunisce le toghe progressiste, Giovanni Zaccaro. “Io - aggiunge Zaccaro - però penserei più a legalizzare e depenalizzare la vendita di droghe leggere. Il 34,3% della popolazione carceraria italiana è detenuta per reati in materia di stupefacenti, il doppio quasi della percentuale europea che è pari al 18,4%”.

 

di Saul Caia

Il Fatto Quotidiano, 21 marzo 2023 Droga, armi e telefonini che entrano nei penitenziari italiani come se fossero il mercato rionale o, più propriamente, la piazza di spaccio del quartiere. Uno spaccato, quello esposto martedì dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, su cui Il Fatto ha realizzato ieri un ampio approfondimento, che pone seri dubbi sullo stato di salute dei penitenziari italiani. Per il procuratore aggiunto di Catania, Sebastiano Ardita, già direttore generale del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) tra il 2002 e il 2011, “emerge oramai da anni un controllo da parte di esponenti mafiosi rispetto alla vita nelle carceri. Una sorta di autogestione affidata alle élite criminali grazie al regime delle celle aperte, che dà libera circolazione ai detenuti. Così da dieci anni lo Stato arretra rovinando la vita di tutti ...

 

di Alessandro Cozzi

ilsussidiario.net, 21 marzo 2023 Molti lasciano il carcere soli e senza risorse. Lo Stato non li sostiene. Allora i volontari, in altre occasioni ostacolati, diventano fondamentali. Perché succede. Le pene cui i rei sono condannati finiscono. E quando accade, si esce di prigione. Ritrovata libertà! Sicuramente è così per chi torna nel contesto di una famiglia o di un qualche gruppo pronto ad accoglierlo e accompagnarlo. Per chi non è solo, per chi ha soldi, per chi sa dove andare. Ma per i molti altri che la famiglia non hanno o non hanno più, e sono quindi abbandonati, spesso anche poveri se non miserabili, magari anziani o malati, a prospettiva non è così allettante.

 

di Giovanni Negri

Il Sole 24 Ore, 21 marzo 2023 Nordio: “coniugare efficienza e spirito accusatorio”; Greco (Cnf): “Processo penale sia efficiente e costituzionalmente giusto”. Si è svolta ieri la riunione al Consiglio nazionale forense della commissione per la riforma del processo penale. “In quanto sede di uno dei tre pilastri della giurisdizione: avvocatura, accademia e magistratura”, spiega il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha voluto portare il suo saluto.

di Errico Novi

Il Dubbio, 21 marzo 2023 È surreale un centrodestra esposto alla (legittima) contestazione di usare politicamente la giustizia: dopo averne passate tante, da Berlusconi a seguire, mettersi “dalla parte del torto” con tutta questa nonchalance ha davvero poco di machiavellico. Un ministro dell’Interno è un’autorità. Un potere. Ma è inevitabilmente anche un politico. E nella “mossa” su Bari, tutto si può dire tranne che Piantedosi abbia agito da politico consumato. In generale perché, come raccontiamo con ampiezza negli articoli di oggi, è surreale un centrodestra esposto alla (legittima) contestazione di usare politicamente la giustizia: dopo averne passate tante, da Berlusconi a seguire, mettersi “dalla parte del torto” con tutta questa nonchalance ha davvero poco di machiavellico.

 

di Rocco Vazzana

Il Dubbio, 21 marzo 2023 Discrezionalità e scelta politica: basta qualche indizio e il Viminale può procedere. La norma sul commissariamento delle amministrazioni ha 33 anni e li dimostra tutti. “Se tu sciogli organismi politici elettivi e questa decisione la fai prendere ad un organismo di governo è chiaro che la tentazione di sciogliere i tuoi avversari ci sta. Ma l’altro aspetto che stride è che teoricamente la ratio della legge è “liberarsi” degli amministratori collusi e fare in modo che si eleggano cittadini che non siano nella condizione di far infiltrare il Consiglio”. Con queste parole, rilasciate al Dubbio qualche anno fa, Enzo Ciconte - uno dei massimi esperti del fenomeno ‘ndranghetistico in Italia, nonché ex deputato ...

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 21 marzo 2023 L’anarchico resta al carcere duro: no della Corte al ricorso presentato dalla difesa contro la decisione del tribunale di Sorveglianza che aveva confermo la misura. La Cassazione ha dichiarato inammissibile l’istanza presentata dai difensori dell’anarchico, Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41bis, contro la decisione del tribunale di Sorveglianza di Roma che il 23 ottobre aveva confermato il carcere duro per l’uomo attualmente detenuto a Sassari. Nel corso dell’udienza di ieri il procuratore generale della Cassazione si era espresso per il “no” al ricorso presentato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini che oggi ha reso nota la decisione della Suprema Corte.

 

di Angelo Mastrandrea

ilpost.it, 21 marzo 2023 Dopo la pessima reputazione derivata dal pestaggio del 2020, per cui sono a processo 105 persone, la direttrice è cambiata e sono nate sartorie e altri laboratori per far lavorare i detenuti e insegnare loro un mestiere. Alle 8:30 del mattino nel reparto femminile di alta sicurezza del carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, alcune detenute escono dalle loro celle. Accompagnate dagli agenti di polizia penitenziaria, percorrono i corridoi deserti, raggiungono la sartoria al secondo piano e si mettono al lavoro, alcune a cucire, altre a rifinire e altre ancora a stirare. Nella sala ci sono macchine per cucire, grucce e appendini, rocchetti di filo.

 

di Valentina Reggiani

Il Resto del Carlino, 21 marzo 2023 In tribunale a Modena si discute dell’opposizione all’archiviazione dell’indagine sulla rivolta nel carcere del marzo 2020, con 120 agenti indagati per tortura e lesioni. Parenti e associazione Antigone sostengono le testimonianze dei detenuti, mentre la procura ritiene le accuse inattendibili. È fissata per questa mattina in tribunale a Modena, davanti al Gip l’udienza di opposizione all’archiviazione dell’indagine sulla rivolta nel carcere dell’8 marzo 2020. Ad essere iscritti nel registro degli indagati ben 120 agenti della polizia penitenziaria con le ipotesi di reato di tortura e lesioni aggravate in concorso.

 

anteprima24.it, 21 marzo 2023 “In riferimento all’ultimo suicidio avvenuto nel carcere di Secondigliano, il quinto in Campania, si rende noto che per un equivoco nell’ informazione, la persona che si è suicidata non è Robert L., evaso dalla Casa Circondariale di Poggioreale nel 2019, ma è Pojioca Andrea. Quest’ultimo di nazionalità ucraina, di anni 31, che aveva tentato l’evasione dal carcere di Poggioreale ed era stato trasferito il 5.02.2024 nel carcere di Secondigliano. Si è impiccato il 13.03.2024. Anche lui era un senza fissa dimora, non effettuava colloqui o telefonate con i familiari, era stato arrestato per una tentata rapina impropria il 17.01.2024, e portato a Poggioreale. Qui salendo su un cornicione aveva fatto un tentativo di evasione.

 

di Nicolò Delvecchio

Corriere del Mezzogiorno, 21 marzo 2023 Cinque agenti della Polizia penitenziaria di Bari sono stati condannati a pene tra cinque e tre anni di carcere per aver picchiato, nell’aprile del 2022, un detenuto con problemi psichiatrici. Per altri sei agenti, coinvolti nella stessa vicenda, il tribunale ha optato per la sospensione della pena. Lo hanno scaraventato a terra, trattenuto lì con la forza e poi preso a schiaffi e calci sulla schiena, in faccia, sul torace e sui fianchi. Le violenze, definite dalla Procura “gravi” e portate avanti su un detenuto con problemi psichiatrici “con crudeltà”, sono state definite ieri, dal tribunale di Bari, “tortura”.

 

veneziatoday.it, 21 marzo 2023 Firmato un accordo tra l’Ufficio di esecuzione penale esterna (Uiepe) e il Centro di servizi per il volontariato della Città Metropolitana (Csv). Dal volontariato una seconda possibilità per chi ha commesso un reato, è sottoposto a procedimenti penali ma ha già il permesso di uscire. L’Ufficio di esecuzione penale esterna (Uiepe) per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino e il Centro di servizi per il volontariato della Città Metropolitana di Venezia (Csv) hanno sottoscritto mercoledì un protocollo per offrire un’opportunità alternativa alla detenzione, rafforzando l’incrocio di domanda e offerta di servizi volontari che possono essere affidati ad esempio nella cura del verde, nell’accompagnamento di anziani e disabili, nella cura degli animali.

 

di Rosario Di Raimondo

La Repubblica, 21 marzo 2023 Prima collaborazione in Italia dedicata ai 3.600 minori che visitano i genitori a San Vittore, Opera e Bollate. L’associazione: “Così potremo intervenire subito dopo il trauma dell’arresto. Ogni anno centomila bambini in Italia entrano almeno una volta in carcere per andare a trovare un genitore detenuto. Circa 3.600 coloro che, nel Milanese, varcano la soglia di San Vittore, Opera o Bollate. È pensando a loro che oggi, 20 marzo, per la prima volta nel Paese è stato firmato un protocollo tra il tribunale e l’associazione “Bambini senza sbarre”, impegnata nella tutela del legame tra figli e familiari reclusi.

 

rai.it, 21 marzo 2023 La direttrice Rai Radio 2: “Abbiamo dato voce a chi troppo spesso non ce l’ha”. “Siamo orgogliosi, come Rai Radio 2, di aver realizzato una bella pagina di Servizio Pubblico con ‘Caterpillar’, dando voce con Massimo Cirri e Sara Zambotti a chi troppo spesso non ce l’ha e viene considerato ai margini. Un bagno di realtà, di emozioni, che ha sfatato pregiudizi. Un viaggio tra il dentro e il fuori del carcere, ma anche tra il dentro e il fuori delle persone che ci hanno raccontato vite e sentimenti veri, profondi”. Così la direttrice di Rai Radio 2 Simona Sala commenta la puntata speciale di ‘Caterpillar’ in diretta ieri, martedì 19 marzo, dagli studi di corso Sempione e dal teatro del carcere di Bollate.

 

di Maurizio Crippa

Il Foglio, 21 marzo 2023 Dal pool Mani pulite alle riforme Nordio. “La Repubblica sotto processo” (Laterza) affronta un tema cruciale, ma Buccini si attiene a una “narrazione” già vista e in qualche modo pietrificata in cui le colpe maggiori sono solo della politica, mentre gli abusi, gli errori e e l’esondazione del potere della magistratura è assai minimizzato. Di sicuro c’è solo che è scritto con l’AI. Perdonerà Goffredo Buccini il rimando al celebre titolo di Besozzi sul bandito Giuliano, del resto anche Buccini è un inviato esperto di giudiziaria. Se non perdonerà pazienza, il calembour serve solo per introdurre un tema. Il suo nuovo libro, “La Repubblica sotto processo - Storia giudiziaria della politica italiana 1994-2023” fa sorgere, a ogni pagina, una domanda: qual è il senso vero che l’autore vuole dare alla sua storia, e alla storia italiana?

 

di Dora Farina

Corriere della Sera, 21 marzo 2023 Il fondatore del gruppo Abele e di Libera contro le mafie in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Chi sono le vittime di mafia? Ci sono le vittime dirette, che subiscono intimidazioni, minacce ed estorsioni. Quelle indirette, che soffrono di dipendenza da droga e giochi d’azzardo. E poi ci siamo anche noi, “perché la sottrazione di bene comune ci colpisce e impoverisce ogni giorno”. A parlare è don Luigi Ciotti. Il Corriere ha intervistato il fondatore del gruppo Abele e di Libera in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Ogni 21 marzo, in una città italiana vengono letti 1081 nomi di chi è morto ucciso dalle cosche.

 

di Francesco Ramella*

Il Domani, 21 marzo 2023 I giovani sono tornati al centro della cronaca, talvolta anche loro malgrado. La loro voce si è scontrata con un muro di repressione, ma andrebbe invece ascoltata. I giovani, soprattutto gli studenti, hanno riconquistato le prime pagine dei giornali. Grazie alle proteste e ai manganelli che si sono levati sulle loro teste. A Torino, negli scorsi mesi, la polizia ha caricato gli studenti in diverse occasioni. Il 22 dicembre, gli scontri sono avvenuti a Roma. Il 23 febbraio è stata la volta di Pisa e Firenze durante le manifestazioni pro-Palestina. In questo caso, però, le immagini delle teste sanguinanti degli studenti, e la sproporzione della reazione delle forze dell’ordine, hanno provocato un coro di proteste a livello nazionale.

 

di Lorenzo D’Avack

Il Dubbio, 21 marzo 2023 In occasione della riunione straordinaria della Corte costituzionale del 18 marzo 2024 nella relazione del presidente, prof Augusto Antonio Barbera, troviamo esplicitamente detto che “nei casi più significativi” il legislatore non è intervenuto, sebbene sollecitato, “rinunciando ad una prerogativa che ad esso compete e al contempo obbligando questa Corte a procedere con una propria e autonoma soluzione inevitabile in forza dell’imperativo di osservare la Costituzione”.

 

di Federica Rossi

Il Manifesto, 21 marzo 2023 Un anno di operazioni della Life Support. 1.219 le persone salvate nonostante i tanti ostacoli imposti dal governo. Tutti i numeri in un report. Quasi la metà dei giorni complessivi di navigazione della Life Support, nave di Emergency, sono stati dedicati a raggiungere uno dei porti lontani indicati dal Viminale piuttosto che a realizzare le attività di ricerca e soccorso per cui è stata messa in mare. Tra dicembre 2022 e dicembre 2023 la Ong fondata da Gino Strada ha speso quasi un milione di euro solo per andare e tornare dall’area delle operazioni nel Mediterraneo centrale. “L’operato delle ong viene ostacolato e criminalizzato, sottraendo tempo prezioso alla tutela della vita e dei diritti di chi è in mare”, afferma Carlo Maisano, coordinatore del progetto.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 21 marzo 2023 Marina di Carrara, il più grande sbarco in Toscana. In 100 rimarranno qui. La nave dei soccorsi in fermo amministrativo per venti giorni. Per primi arrivano i bambini. Entrano al Polo Carrara Fiere col pulmino della Croce Rossa scortato dalle volanti della municipale, le sirene riecheggiano fino alla spiaggia abitata solo da un pescatore mattiniero. Dal bocciodromo si affaccia un pensionato dai lunghi baffi: “Ecco gli africani, hanno i cellulari da mille euro. E io pago!”.

 

di Alessandro De Pascale

Il Manifesto, 21 marzo 2023 “Tutto parte dalla strada, dalle piazze di spaccio della sostanza che assumiamo, se pur con differenti stili di consumo”, scrive il Network Italiano delle persone che usano droghe (Inpud). “L’allarme arriva dalla qualità dell’eroina”, continua questa associazione di consumatori di sostanze psicoattive. Il problema da loro denunciato riguarda la quantità di principio attivo in essa contenuto. Molto basso, come confermano anche le analisi condotte dal servizio di riduzione del danno Neutravel di Torino sui campioni dell’eroina acquistata in strada da chi la usa. “Si è passati da un picco a Natale del 2016 del 35-40% di purezza, all’attuale percentuale inferiore al 5, in altre parole alla quasi assenza di principio attivo”, conferma a il Manifesto la responsabile del progetto Elisa Fornero.

 

di Alberto Negri

Il Manifesto, 21 marzo 2023 Ma Al Sisi “non ha invaso il suo vicino”, ammonisce il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Vero. Gli è bastato invadere il suo Paese con un sanguinoso colpo di stato nel luglio 2013. È il fascino indiscreto, e talora scomodo, delle dittature. Siamo stati amici di Saddam Hussein contro l’Iran di Khomeini, di Gheddafi quando era il “guardiano” dell’Africa; persino Putin e Assad ci sono serviti contro l’Isis, l’egiziano Al Sisi adesso è utile contro le migrazioni, il turco Erdogan, sultano dalle ambizioni neo-ottomane, è anche membro nella Nato. Eppure questi ultimi due, nostri amici e alleati, si sono congratulati vivamente con Putin per la sua rielezione che noi condanniamo con veemenza per una repressione sistematica e impietosa degli oppositori.

 

di Ferruccio Pinotti

Corriere della Sera, 21 marzo 2023 Tutte le morti sospette di chi si è avvicinato al caso. Il 20 marzo 1994 la giornalista Rai e il suo operatore vennero assassinati in Somalia. Indagavano sui traffici d’armi e di rifiuti tossici. Nonostante le inchieste giudiziarie, la verità non è stata raggiunta. Mattarella: “Ferita aperta che riguarda l’intera società”. Sono trascorsi trent’anni da quel maledetto 20 marzo 1994 in cui Ilaria Alpi, romana, classe ‘61, giornalista Rai e inviata del TG3, venne assassinata a Mogadiscio, in Somalia, insieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin classe ‘49 triestino. Eppure una verità giudiziaria, storica e processuale non è stata ancora raggiunta.

 

DOCUMENTI

Articolo. "C’è meno sicurezza, sia dentro che fuori: la parola a Mattarella", di Marcello Pesarini

Tesi di laurea in Sociologia del diritto: "Norme, pratiche e narrazione del management organizzativo del direttore penitenziario", di Pasquale Prencipe

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata nazionale di studi "Io non so parlar d'amore…" (Venerdì 17 maggio 2024, ore 9.00-17.00 - Casa di reclusione di Padova)

APPUNTAMENTI

Presentazione libro: "La vendetta del boss. L'omicidio di Giuseppe Salvia", di Antonio Mattone (Mestre-Ve, 21 marzo 2024)

Tavola rotonda: "Carcere e lavoro" (Ispra-VA, 22 marzo 2024)

Laboratori e dibattiti per la Settimana della Giustizia riparativa nella Casa Circondariale "Rocco D'Amato" (Bologna, fino al 22 marzo 2024)

Incontro-dibattito: "La condizione delle carceri in Italia" (Marzabotto-BO, 22 marzo 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 24 marzo 2024

Convegno-Giornata di studi: "Il tempo del carcere" (Piacenza, 26 marzo 2024)

Concerto Gospel con la partecipazione del cantautore Beppe Quinto (Casa circondariale di Ivrea-TO, 27 marzo 2024)

Presentazione del libro: "Il carcere è un mondo di carta", di Valentina Calderone e Marica Fantauzzi (Roma, 28 marzo 2024)

Mostra: "Sguardi verso l’alto. Dalla cella alla vetta", fotografie di Federico Sutera (Mestre-VE, fino al 31 marzo 2024)

Seminario di formazione per la Giornata nazionale della Giustizia Riparativa (Mantova, 5 aprile 2024)

Seminario: "Il valore dell’istruzione in carcere: presentazione del Protocollo di intesa tra USR, PRAP e CGM (Milano, 16 aprile 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 31 marzo 2024)

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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