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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 25 gennaio 2024

di Paolo Pandolfini

Il Riformista, 25 gennaio 2024 Dall’inizio dell’anno sono infatti già 10 i detenuti che si sono tolti la vita. Un numero elevatissimo considerando che nel 2023 i suicidi erano stati complessivamente 68. Il 2024 è iniziato nel modo peggiore nelle carceri italiane. Dall’inizio dell’anno sono infatti già 10 i detenuti che si sono tolti la vita. Un numero elevatissimo, considerando che nel 2023 i suicidi erano stati complessivamente 68, che non può non obbligare ad una seria riflessione da parte di tutti gli operatori del settore.

 

di Angela Stella

L’Unità, 25 gennaio 2024 Il cantiere della giustizia è aperto, il ddl Nordio è pronto per l’Aula, ma l’anno che si è chiuso è soprattutto quello dei decreti sicurezza, all’insegna del panpenalismo. Si terrà stamattina presso la Corte di Cassazione l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024. Sabato toccherà alle cerimonie nei singoli distretti di Corte di Appello e venerdì 9 e sabato 10 febbraio ci sarà la contro inaugurazione dell’Unione delle Camere Penali al Teatro Eliseo di Roma. Ma intanto che anno è stato questo sulla giustizia e cosa aspettarsi?

 

di David Allegranti

linkiesta.it, 25 gennaio 2024 L’ultima rilevazione conferma la tendenza crescente dei detenuti. Conseguenza inevitabile in un Paese le cui politiche penali, specialmente quelle dell’attuale governo, tendono a riempire il più possibile le celle (anche quando se ne potrebbe fare a meno). Sono passati oltre dieci anni dalla sentenza Torreggiani, adottata l’8 gennaio 2013, con la quale la Corte Europea dei diritti dell’uomo condannò l’Italia per violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani (Cedu). Un caso che riguardava trattamenti inumani o degradanti subiti da sette persone detenute per molti mesi nelle carceri di Busto Arsizio e Piacenza, in celle triple e con meno di quattro metri quadrati a testa disponibili.

 

di Liana Milella

La Repubblica, 25 gennaio 2024 Slittano i test psicoattitudinali per i magistrati e il bavaglio di Costa. L’esecutivo evita lo scontro con le toghe proprio quando si apre in Cassazione l’anno giudiziario per la prima volta nella sua storia con la relazione di una presidente donna, Margherita Cassano. Un passo indietro, uno stop decisamente strategico, in una giornata particolare come quella di oggi, quando in Cassazione si inaugura l’anno giudiziario. Al Senato e alla Camera il governo si ferma, mentre potrebbe dare il via libera nelle due commissioni Giustizia, a due provvedimenti assai “sensibili” per le toghe.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 25 gennaio 2024 Ancora da sciogliere i nodi su fuori ruolo, “pagelle” e test psicoattitudinali per i magistrati. Costa boccia le norme, anche il Pd all’attacco del governo. Le commissioni Giustizia di Senato e Camera avrebbero dovuto votare ieri i pareri non vincolanti sui decreti attuativi in materia di magistrati fuori ruolo e ordinamento giudiziario. In particolare i senatori avevano tempo fino al 19 gennaio per esprimere il parere sul primo testo (relatore Rastrelli), e fino al 28 gennaio per l’altro provvedimento (relatore Zanettin). I deputati avevano il termine fissato sempre al giorno 28 per entrambi gli schemi di decreto legislativo (relatori Matone e Maschio).

 

di Luigi Ferrarella

Corriere della Sera, 25 gennaio 2024 L’indagine e il processo parallelo. Iniziativa giudiziaria molto ardita del pm Francesco De Tommasi, un “processo parallelo”. L’Ordine degli avvocati e la Camera Penale: “Non possiamo non stigmatizzare queste modalità di azione”. Il pm del processo ad Alessia Pifferi indaga per l’ipotesi di falso ideologico il difensore e due psicologhe che nel carcere di San Vittore ebbero colloqui con l’imputata di aver lasciato morire di fame e sete la figlia Diana di 18 mesi: è una iniziativa giudiziaria molto ardita il decreto di perquisizione - a carico delle psicologhe Paola Guerzoni e Letizia Marazzi, in concorso con l’avvocato Alessia Pontenani - che il pm Francesco De Tommasi ha firmato mercoledì da solo.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 25 gennaio 2024 L’ira degli avvocati milanesi a difesa della collega: “È un invito a fare un passo indietro. L’avvocato in pericolo siamo tutti noi”. “Vogliono farmi abbandonare la difesa? Non ci penso proprio, ma per che cosa? Io non farò alcun passo indietro, salvo che il giudice non stabilisca la mia incompatibilità. Ma questo lo vedremo il 4 marzo”. La voce di Alessia Pontenani, difensore di Alessia Pifferi, in carcere per aver lasciato morire in casa la figlia Diana di 18 mesi, è combattiva. Anche se da poche ore ha appreso, rigorosamente a mezzo stampa, di essere indagata insieme a due psicologhe del carcere di San Vittore, P.G. e L.M., per falso ideologico e favoreggiamento.

 

di Giovanni Maria Jacobazzi

Il Dubbio, 25 gennaio 2024 Intervista a Francesco Petrelli, leader dei penalisti: “Andrà tenuta alta l’attenzione. Non ci possono essere compressioni del diritto di difesa”. “La vicenda mi sembra alquanto complessa e merita certamente di essere approfondita con grande attenzione. Nessuna sottovalutazione”, afferma l’avvocato romano Francesco Petrelli, dallo scorso ottobre presidente dell’Unione delle Camere penali, commentando la decisione della procura di Milano di indagare ieri per le ipotesi di reato di favoreggiamento e falso ideologico le due psicologhe del carcere di San Vittore e l’avvocata Alessia Pontenani, difensore di Alessia Pifferi. Quest’ultima è attualmente a processo in Corte d’assise per avere nel 2022 lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi, abbandonandola in casa da sola per 6 giorni.

 

di Rosella Redaelli

Corriere della Sera, 25 gennaio 2024 Capì che sarebbe diventato avvocato nel 1946. Raffaele Della Valle aveva 7 anni e viveva in un appartamento all’interno del Tribunale di Monza dove il padre era magistrato. “Giocavo sulla terrazza e mi fermavo ad ascoltare le arringhe”. L’avvocato che difese Enzo Tortora festeggia sessant’anni di professione e ripercorre quel processo nel libro “Quando l’Italia perse la faccia. L’orrore giudiziario che travolse Enzo Tortora”. Lo presenta a Monza giovedì sera alle 19 in un aperitivo letterario al Centro di Spalto Isolino a favore della onlus Associazione Sissi.

 

di Ivan Grozny Compasso

padovaoggi.it, 25 gennaio 2024 Le associazioni radicali di Padova, Verona e Venezia hanno aderito allo sciopero della fame promosso da Nessuno Tocchi Caino, come atto nonviolento di protesta. L’ultimo risale all’agosto 2015 quando il leader Marco Pannella digiunò per gli stessi motivi. I Radicali tornano a pratiche e proteste che ne hanno contraddistinto la storia politica. Le associazioni radicali di Padova, Verona e Venezia hanno infatti aderito allo sciopero della fame promosso da Nessuno Tocchi Caino, come atto nonviolento. I tre segretari, Vincenzo Vozza, Marco Vincenzi e Samuele Vianello, dopo aver promosso con iscritti e simpatizzanti le visite agli istituti carcerari di Padova, Vicenza e Venezia aderendo all’iniziativa nazionale dei radicali “Devi vedere!” ...

ilcuoioindiretta.it, 25 gennaio 2024 Il convegno su “Diritto alla salute mentale e misure penali”: tutti i risultati. “Dopo la ricerca sull’affettività in carcere, abbiamo promosso quest’anno un lavoro di approfondimento sulla psichiatria in carcere e negli altri luoghi di detenzione o di limitazione della libertà personale. Si tratta di un lavoro particolarmente approfondito, svolto a livello scientifico, con la collaborazione dell’università di Firenze, che prende in esame la situazione della componente psichiatrica e della gravità delle conseguenze che questa comporta all’interno delle strutture del sistema carcerario, nelle Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, ndr) con l’intenzione di evidenziare quanto sia necessario promuovere politiche di tutela delle persone che soffrono di queste patologie, le più fragili”.

 

L’Unità, 25 gennaio 2024 Il giovane si è impiccato: è il decimo suicidio dall’inizio dell’anno, nel 2024 sono morte nelle carceri italiane 21 persone. Domenica scorsa, un agente della Polizia penitenziaria di Bollate, si è suicidato lanciandosi da un piano alto di un centro commerciale. Ancora un suicidio di un detenuto nelle carceri. L’uomo si è impiccato verso le 13 nella sezione “protetti” ed ha lasciato un biglietto per la famiglia. A denunciarlo è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria.

 

rainews.it, 25 gennaio 2024 Si tratta di un 42enne di Lodi che aveva accusato forti dolori durante la permanenza in carcere. A disporre l’esame autoptico la Procura. Sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso di un uomo di 42 anni, lodigiano, morto nell’ospedale di Codogno. A disporlo la Procura di Lodi. L’uomo, non estraneo a problemi di tossicodipendenza era stato portato a Codogno dall’ospedale Maggiore di Lodi, dove era stato ricoverato in terapia intensiva, in seguito a un malore accusato in carcere. Nelle sue ultime ore di vita, nel reparto di psichiatria di Codogno, aveva lamentato forti dolori in più parti del corpo, attribuiti dai sanitari ai postumi di una crisi isterica. Poi il decesso, in seguito all’arresto cardiaco.

di Lavinia Sdoga

incronaca.unibo.it, 25 gennaio 2024

Sovraffollamento, suicidi, autolesionismo. L’impietosa radiografia di Cavalieri. Due suicidi, 166 atti di autolesionismo, 88 scioperi della fame, 149 episodi di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. È quanto accaduto, in un solo anno, nell’istituto penitenziario di Piacenza che, insieme a Ravenna, è “oggi tra le realtà detentive più critiche della nostra regione”, dice il garante dei detenuti Emilia-Romagna Roberto Cavalieri. Ma la situazione è grave anche in altre carceri. L’allarme degli ultimi giorni riguarda la Dozza. La struttura, pensata per ospitare 498 detenuti, oggi ne conta addirittura 823. “Se il trend di crescita dovesse continuare - dice Antonio Iannello, garante dei detenuti del Comune di Bologna - la pena detentiva, in futuro, finirà per assumere i tratti perversi di un trattamento disumano e degradante”.

 

chietitoday.it, 25 gennaio 2024 Si tratta di percorsi formativi e di empowerment per migliorare l’occupabilità delle donne e degli uomini durante e dopo l’esecuzione della pena. Un progetto realizzato nella casa circondariale di Chieti e destinato a 16 persone detenute -10 uomini e 6 donne - per la qualificazione professionale in pizzaiolo e operatrice di confezione: si chiama “In &out the jail, dentro e fuori la prigione” e ha visto l’attivazione di percorsi formativi e di empowerment per migliorare l’occupabilità delle donne e degli uomini durante e dopo l’esecuzione della pena.

 

di Roberto Tartara

comune.torino.it, 25 gennaio 2024 Lo snodo del sovraffollamento carcerario permane anche se i detenuti sono minorenni; l’istituto penale Ferrante Aporti, dalla voce del neo direttore Giuseppe Carro, conferma una presenza al limite della capienza massima: quarantotto ragazzi ospitati nel centro - novanta per cento stranieri, molti in arrivo dalla Liguria - con quarantasei posti disponibili ma nel 2023 sono stati ben 161 i ragazzi transitati. Carro pone l’accento sulla natura del servizio: “siamo un pronto soccorso educativo: i ragazzi stanno da noi in media cento-centodieci giorni e se sono in soprannumero andiamo in stress perchè sono al centro di percorsi di recupero individuali”.

 

di Marina Tomarro

vaticannews.va, 25 gennaio 2024 Nella Basilica vaticana, ieri sera, un nuovo appuntamento del ciclo d’incontri Lectio Petri promosso dal “Cortile dei Gentili” e dalla Fondazione Fratelli tutti. Titolo dell’incontro: “Il re Erode fece catturare Pietro e lo gettò in carcere”. Ospiti le giornaliste Gaia Tortora e Francesca Fagnani. “Il carcere dovrebbe essere il luogo dove si riedifica la giustizia, ma spesso è un posto dove la persona viene ulteriormente umiliata, tanto che alla fine si compie un’ulteriore ingiustizia. Ecco perché diventa necessaria una riflessione sul carcere, non come luogo di desolazione infernale ma come possibile e faticosa resurrezione della persona”.

 

di Luigi Manconi

La Repubblica, 25 gennaio 2024 Secondo il più recente rapporto di Antigone, fino al 31 dicembre del 2023 erano 380 i detenuti nei cosiddetti Ipm, gli Istituti penali per minorenni. La gran parte dei reclusi sono maschi e circa nella metà dei casi sono italiani. Negli Ipm sono ristretti i minori e i giovani adulti tra i 18 e i 25 anni che abbiano commesso reato prima del compimento della maggiore età. Emilia Innocenti, la protagonista del nuovo romanzo di Silvia Avallone, “Cuore nero” (Rizzoli, 2024), ha trent’anni e si porta dietro una lunga storia di detenzione. Ha espiato quindici anni di carcere per un reato assai grave e, ora, è tornata libera: ma come si ricomincia a vivere dopo 5.264 giorni di assenza dal mondo reale? E dopo che la foto dell’arresto è stata diffusa da tutti i media?

 

di Diego Motta

Avvenire, 25 gennaio 2024 Zamagni e la violenza contro gli “invisibili”: oggi il povero non è visto solo con sentimenti di indifferenza e ostilità. È percepito come altro da sé e ciò porta a compiere azioni contro i fragili. Non è più paura, non è nemmeno disprezzo del povero. “Sta accadendo molto peggio: siamo ormai in presenza di odio sociale”. Nel 2019, Stefano Zamagni non aveva esitato a parlare con Avvenire di “aporofobia”: erano i tempi dell’offensiva contro il Terzo settore, della criminalizzazione della solidarietà voluta anche a livello istituzionale. Cinque anni dopo, l’intellettuale bolognese che ha guidato la Pontificia accademia delle scienze sociali, ricostruisce lo scenario attuale in modo ancora più diretto, guardando all’Italia e all’Europa.

 

di Roberto Ciccarelli

Il Manifesto, 25 gennaio 2024 “Se non sei disponibile a lavorare - ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni - non puoi pretendere di essere mantenuto con i soldi di chi lavora ogni giorno”. Un pensiero ricorrente quando si vuole governare i poveri e non liberare la società dalla povertà. L’odio dei poveri ha un motore: il lavoro. Quello che c’è ed è precario, brutale, pagato sempre peggio, talvolta persino gratuito. E, soprattutto, il lavoro che non c’è. Quello che i poveri definiti “occupabili” - cioè considerati “abili al lavoro” - devono inseguire, iscrivendosi alla cabala di corsi di formazione, sperando che portino a un lavoro, qualsiasi esso sia. E anche a 350 euro, sperando che arrivino. Perché nemmeno l’iscrizione a un corso potrebbe garantirlo, dicono le cronache di queste settimane.

di Chiara Saraceno

La Stampa, 25 gennaio 2024 Il diritto all’istruzione è un diritto costituzionale, sancito non solo all’art. 34, dove si parla di universalità, gratuità e obbligatorietà della scuola di base, e di sostegno ai “capaci e meritevoli” privi di mezzi. È sancito, indirettamente ma potentemente, dall’articolo 3, secondo comma, ove si parla di rimozione degli ostacoli a pieno sviluppo della personalità, quindi del diritto ad accedere a risorse, anche, se non soprattutto, educative nei primi anni di vita in cui si gettano le basi, appunto, dello sviluppo della personalità e delle capacità. Compito della Repubblica, quindi, è assicurare pari opportunità nell’accesso alle risorse educative e di istruzione di qualità indipendentemente dalla famiglia in cui si nasce e dal luogo in cui si vive.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 25 gennaio 2024 Approvato il ddl di ratifica, che adesso andrà in Senato. La Corte costituzionale albanese rinvia l’esame del ricorso al 29 gennaio. La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge di ratifica del protocollo Roma-Tirana per la costruzione di centri di trattenimento per migranti in territorio albanese. 155 i voti favorevoli, 115 i contrari, due gli astenuti. Adesso il provvedimento governativo dovrà passare anche in Senato, dove l’iter di approvazione si annuncia ancora più rapido.

 

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 25 gennaio 2024 No all’ingresso delle organizzazioni internazionali nei Centri, no a una relazione semestrale in Parlamento e soprattutto no alla dichiarazione esplicita che nessun migrante vulnerabile sarà portato in Albania, quindi nessun minore, donna, anziano o vittima di tortura, violenza e abuso sessuale. Con una nuova inaudita stretta alle garanzie dei diritti dei migranti e in spregio a ogni trasparenza nei confronti del Parlamento, la Camera - dopo aver bocciato tutti gli emendamenti delle opposizioni - ha approvato (con una maggioranza non larga) il disegno di legge di ratifica dell’accordo Italia-Albania che ora passerà in Senato.

 

di Sergio D’Elia*

L’Unità, 25 gennaio 2024 Kenneth Smith aveva 20 anni quando ha commesso l’omicidio. Ora ne ha 58. È stato in carcere per 35 anni, come si fa a dire che non è stato punito? È stato nella camera della morte già una volta, come si fa a dire che non è stato già giustiziato? “Dov’è la pietà?”, chiede dal carcere al telefono con un giornalista. Nella storia infinita - arcaica, moderna, contemporanea - della pena di morte in America le hanno provate tutte per mandare all’altro mondo chi in questo mondo è stato cattivo. Occhio per occhio, chi ha ucciso dev’essere ucciso. Nessuno pietà per chi ha violato la legge e squilibrato l’ordine: pubblico, sociale, morale.

 

di Luca Attanasio

Il Domani, 25 gennaio 2024 Il Sudafrica non è solo nella sua causa contro Israele. Il primo paese che gli si affiancato è la Namibia, in un tentativo di colpire così la Germania. Non c’è solo il Sudafrica a schierarsi contro Israele. La causa intentata presso la Corte internazionale di giustizia (Cig) alla fine dello scorso anno contro lo stato ebraico accusato di genocidio sta producendo un effetto domino tra gli stati e le opinioni pubbliche del continente e innescando posizionamenti sempre più netti.

 

di Giusy Baioni e Gianni Rosini

Il Fatto Quotidiano, 25 gennaio 2024 La Farnesina a favore dell’immunità ai funzionari Pam: “Viene riconosciuta per consuetudine”. Prossima udienza il 13 febbraio: si dovrà ancora attendere per sapere se Rocco Leone, il funzionario del Programma Alimentare Mondiale imputato nel procedimento per l’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo, potrà godere o meno dell’immunità funzionale ed evitare il processo.

 

DOCUMENTI

Articolo: "La Corte d'Assise di Monza dispone l'invio al Centro per la Giustizia Riparativa dell'autore di un parricidio"

Articolo: "Quale spazio per la seria probabilità di prescrizione nella formulazione della «ragionevole previsione di condanna»? Una recente ordinanza del G.i.p. di Siena", di Francesco Maria Damosso

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 23 gennaio 2024: "Due detenuti si uccidono a Poggioreale e a Verona. Le realtà dei penitenziari di Roma e di Torino. Lo sciopero della fame dell'on. Giachetti e di Rita Bernardini contro il sovraffollamento"...

APPUNTAMENTI

Incontro-dibattito: "Sbatti il mostro in prima pagina. La giustizia, il carcere e la rappresentazione da parte dei media" (Campobasso, 25 gennaio 2024)

Presentazione del libro: "Perché abolire il carcere. Le ragioni di No Prison", di Livio Ferrari e Giuseppe Mosconi (Padova, 26 gennaio 2204)

Convention del Centro Francescano di Ascolto: "Tra le guerre e il desiderio di pace. Per un risveglio delle coscienze" (Rovigo, 28 gennaio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 28 gennaio 2024

Seminario: "La giustizia riparativa. Un efficace strumento di riparazione dei conflitti fa il suo ingresso nel processo penale" (Monza, in presenza e online, 2 febbraio 2024)

Teatro Puntozero Beccaria: "Alice nel Paese delle Meraviglie", regia di Giuseppe Scutellà (Milano, dall'8 al 18 febbraio 2024)

Seminario: "Fare scuola in carcere per attivare processi trasformativi" (Casa di Reclusione di Milano Bollate, 20 febbraio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: incontro di presentazione dei progetti (Padova, 1 febbraio 2024)

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: i progetti del territorio (Scadenza 15 febbraio 2024)

Bando Servizio Civile Universale. Progetti con gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia (Scadenza 15 febbraio 2024)

Premio Nazionale di Poesia "Terra di Virgilio". Sezione "Ozio degli attivi", riservata a persone ospitate in strutture protette (Scadenza 10 febbraio 2024)

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

 

 

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