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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 18 gennaio 2024

di Massimo Giannini

La Repubblica, 18 gennaio 2024 I suicidi di Matteo Concetti e Stefano Voltolina ci ricordano cosa sono le nostre prigioni: un inferno. E cosa è diventato il nostro Paese: il regno dell’inciviltà. Adriano Sofri - che lo ha abitato e lo ha studiato - sostiene che il carcere non è ancora la morte, benché non sia più la vita. Ed è verissimo, se lo guardi dal punto di vista di chi in qualunque modo gli sopravvive. Non ho l’esperienza e la conoscenza di Adriano, ma qualche patria galera l’ho visitata e l’ho frequentata. Rebibbia, a Roma. San Vittore, a Milano. Da direttore della Stampa, per un anno, ho affidato una splendida rubrica mensile ai detenuti di Costituzione Viva. Le ho viste, quelle anime sospese tra il “non ancora” e il “non più” di cui parla Sofri.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 18 gennaio 2024 Il ministro della giustizia Nordio, di fronte al parlamento, ha dichiarato che il sovraffollamento delle carceri è un problema che coinvolge non solo l’Italia, ma tutti i Paesi. Ha sottolineato che il nostro Paese si trova tra i primi posti per quanto riguarda il trattamento umanitario dei detenuti. Non solo. I suicidi del 2023 sono risultati leggermente inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente, indicandolo come se fosse uno progresso, quasi come se fosse una sorta di magra consolazione. Ma ha anche aggiunto che i suicidi in carcere sono difficili da evitare. Ha ammesso che la costruzione di nuove carceri è difficile a causa di vincoli paesaggistici e ambientali, ma contemporaneamente ha riproposto la vecchia ricetta della ristrutturazione delle caserme dismesse.

 

di Angela Stella

L’Unità, 18 gennaio 2024 Intervenendo in Aula sullo stato della giustizia il ministro rivendica: “L’Italia ai primi posti per trattamento umanitario dei detenuti”. Le intercettazioni? “Rischiamo di piombare nel medioevo”. E difende la cancellazione dell’abuso d’ufficio. Arrendevolezza sui suicidi in carcere, attacco alle opposizioni e ad alcuni magistrati per presunte “fake news” su alcune riforme in cantiere, dito puntato contro lo strapotere senza responsabilità dei pubblici ministeri, certezza che la separazione delle carriere si farà ma dopo la riforma del premierato. Questa la sintesi dell’intervento di ieri del Ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Camera dove ha condiviso la sua relazione sullo stato della giustizia. Andiamo per ordine.

 

di Luigi Miceli*

Il Dubbio, 18 gennaio 2024 A proposito del detenuto che il 13 gennaio si è suicidato ad Agrigento. Sul fronte carcere il nuovo anno è iniziato come si era concluso il precedente: il 13 gennaio, nel penitenziario di Agrigento, si è suicidato un detenuto recluso in regime di “alta sicurezza”. All’ovest niente di nuovo, si potrebbe dire, continuando a risultare vani i richiami ai diritti umani, alla presunzione di non colpevolezza, al rispetto della dignità del condannato e alla funzione rieducativa della pena, ad ogni piè sospinto invocati dalle Camere Penali, tanto che al tema del carcere viene dedicato il titolo dell’imminente inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani.

 

di Angela Barbieri

Il Tempo, 18 gennaio 2024 Nordio: “L’obiettivo è che almeno il 20% sconti la pena nel suo Paese. Rispetto ai posti disponibili ci sono circa 10mila unità in più”. Se teniamo conto che la maggioranza dei detenuti nelle nostre carceri è di origine straniera, se solo noi riuscissimo a far eseguire questa pena al 10 o al 20 per cento dei detenuti”, nel loro Paese, “avremmo risolto il problema del sovraffollamento carcerario, che attualmente, numericamente parlando, eccede di 10.000 unità, circa 50.000 posti disponibili e circa 60.000 detenuti”.

 

di Carlo Bonini

La Repubblica, 18 gennaio 2024 Con la foga dell’angelo vendicatore e una narrazione intrisa di risentimento ideologico, il ministro della Giustizia Nordio, a nome del governo e della sua maggioranza, annuncia al Parlamento il progetto di definitivo scasso di uno dei principi cardine della nostra giurisdizione (la sua unicità) e la resa del sistema penale al veleno della nostra democrazia: la corruzione e gli altri reati contro la pubblica amministrazione. Per farlo, tratteggia un quadro della nostra amministrazione della giustizia deformato da un’idea paranoide. In cui i pubblici ministeri sono monadi feroci che frugano nella vita degli individui e delle loro comunicazioni, privando presunti innocenti della loro dignità, privacy e libertà, “senza rispondere a nessuno” e in forza di “poteri incompatibili con la struttura costituzionale”.

 

di Giulio Baffetti

Il Riformista, 18 gennaio 2024 Il Guardasigilli lancia bordate e rivendica il ddl che cancella il reato, ma balbetta sulle condizioni dei penitenziari e sulla piaga dei suicidi. Bordate sull’abuso d’ufficio e i reati contro la pubblica amministrazione. Fin troppa timidezza sulle carceri. È un Carlo Nordio a due facce quello che illustra in Parlamento la relazione sull’amministrazione della giustizia. Si parte alla Camera. Dove il Guardasigilli comincia pacioso e paludato. Poi arrivano le stoccate, soltanto alla fine del suo intervento. Quando Nordio rivendica l’abolizione dell’abuso d’ufficio, proprio mentre il ddl che cancella il reato passa in Commissione Giustizia al Senato.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 18 gennaio 2024 Il Guardasigilli in Parlamento: “Carceri sovraffollate ma la situazione non è tragica. Oggi i poteri del pubblico ministero sono incompatibili con il dettato costituzionale”. Si dice Carlo Nordio, si intende il nuovo “toro scatenato”. In Parlamento ieri la Relazione del ministro sullo stato della giustizia è stato un continuo fuoco d’artificio. Impossibile anche solo elencare i campi dove il Guardasigilli sta operando o dove intende andare. Di sicuro non ha rinunciato alla riforma di rango costituzionale per la separazione delle carriere, anche se lui stesso ora non sa se ce la farà. “Non andremo alle calende greche, ma speriamo di avere il tempo”.

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 18 gennaio 2024 L’annuncio nel corso della Relazione annuale sullo stato dell’amministrazione della Giustizia in aula alla Camera. “Entro febbraio prevediamo di approvare definitivamente i decreti correttivi alla riforma penale. E a breve saranno presentati i correttivi alla riforma civile, per concludere auspicabilmente l’iter entro la primavera”. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, illustrando questa mattina la Relazione sullo stato dell’amministrazione della Giustizia in aula alla Camera.

 

di Virginia Piccolillo

Corriere della Sera, 18 gennaio 2024 La relazione del ministro. La separazione delle carriere sarà attuata “non alle calende greche”, riflettendo su un principio: “Conferire poteri immensi al pm come capo della polizia giudiziaria mantenendo i poteri che ha, senza essere controllato, è un pericolo”. Carlo Nordio, nella relazione annuale al Parlamento, annuncia le linee di intervento che dovrebbero risolvere i problemi di una giustizia con un “buco di 1.400 magistrati” e del 40% di personale amministrativo. E si sofferma sulla riforma costituzionale chiesta con forza da FI con un’argomentazione che non piace all’Associazione nazionale magistrati: “Le parole del ministro tradiscono un’intenzione recondita ...

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 18 gennaio 2024 Alla Camera e al Senato. Il discorso sullo stato dell’amministrazione della giustizia fatto dal ministro. Uno spettacolo che si annuncia ogni volta senza repliche e che però si ripete sempre uguale. Il discorso, prima alla Camera e poi al Senato, del guardasigilli Carlo Nordio sullo “stato dell’amministrazione della giustizia” non è stato altro che il solito comizio durante il quale sono stati ribaditi i più o meno buoni propositi già noti alle cronache. Anche la rivendicazione di quanto fatto non ha impressionato, anzi. E quindi, per il loggione: Nordio considera l’abuso d’ufficio “un reato evanescente” per il quale “l’unica soluzione è abolirlo”.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 18 gennaio 2024 Al nervosismo suscitato dalla notizia, il ministero guidato da Carlo Nordio ha risposto ieri con una nota, in cui si precisa che le verifiche riguardano innanzitutto gli “atti motivati dei procuratori della Repubblica circa la sussistenza dell’interesse pubblico”. Il controllo ministeriale sul rispetto della presunzione d’innocenza rientra nell’ordinaria attività di monitoraggio sugli uffici giudiziari. A precisarlo, in una nota diffusa ieri pomeriggio, è il ministero della Giustizia. Si potrebbe aggiungere: abituatevi, cari magistrati, le norme a tutela della persona accusata vanno rispettate come tutte le altre leggi dello Stato.

 

di Giovanni M. Jacobazzi

Il Dubbio, 18 gennaio 2024 Il Plenum approva, col solo voto contrario di Aimi, il parere sulla riforma del governo. “Si impiega più tempo a ricalcolare una prescrizione o a celebrare un processo?”. È quanto affermato ieri mattina in Plenum da Enrico Aimi, avvocato e componente laico del Consiglio superiore della magistratura in quota Forza Italia, durante il voto del parere sulla riforma della prescrizione, approvata il giorno prima dalla Camera.

 

di Francesca Sabella

Il Riformista, 18 gennaio 2024 Giustizia ritardata è giustizia negata, diceva Montesquieu. Potremmo apportare un piccolo cambio alla citazione del celebre filosofo e giurista francese: riforma ritardata, riforma negata. Perché della Riforma della Giustizia, nella quale liberali e garantisti, avevano finalmente intravisto uno spiraglio di speranza (quella di vivere in uno Stato di diritto e garantista!) pare essere quasi svanita nel nulla. Ogni tanto si riaffaccia, timida, dalle colonne di qualche giornale, dalle dichiarazioni del ministro Carlo Nordio.

 

di Pierfrancesco Curzi

Il Resto del Carlino, 18 gennaio 2024 Giulianelli, Garante dei detenuti: serve nuova struttura tra Macerata e Fermo. Un detenuto su tre nelle Marche è in attesa della sentenza definitiva con la misura cautelare in carcere e a Montacuto la percentuale sale fino a sfiorare il 50%: sono 155 su 332. E nella casa circondariale del capoluogo, dei 177 detenuti con pene definitive una buona percentuale potrebbe vedere applicate delle misure alternative. Sono alcuni dei dati emersi nell’incontro di ieri con il garante dei detenuti delle Marche, Giancarlo Giulianelli (nella foto), finito nel mirino delle polemiche legate alla morte, il 5 gennaio, di un 25enne fermano, Matteo Concetti, che si è tolto la vita nel carcere di Montacuto.

 

La Notizia, 18 gennaio 2024 Tre morti in dieci giorni, due in 24 ore: il penitenziario è una polveriera. Due suicidi in poco più di 24 ore, che si aggiungono a un decesso sospetto, appena due settimane prima, su cui si indaga per omicidio. Il carcere napoletano di Poggioreale è di nuovo una polveriera. In un istituto che conta oltre duemila detenuti, circa ottocento in più della capienza effettive, all’emergenza sovraffollamento si aggiunge quella di un’assistenza non adeguata a detenuti con problemi psichici. Due dei quali sono coloro che si sono tolti la vita nei giorni scorsi, impiccandosi nelle rispettive celle. Martedì scorso a essere trovato privo di vita è stato Ghoulam Mohmoud, un uomo di 38anni di nazionalità marocchina, detenuto da un mese a Poggioreale.

 

di Noemi di Leonardo

bolognatoday.it, 18 gennaio 2024 Tentativo di suicidio al carcere minorile di Bologna. Alcuni giorni fa, un ragazzo ha provato a togliersi la vita impiccandosi. È stato salvato da alcuni detenuti, anche loro minorenni: “La direzione del carcere ha attivato prontamente tutte le misure di sostegno, tanto che il ragazzo non è mai stato in pericolo di vita”, fanno sapere i Garanti regionali dei minori e dei detenuti, Claudia Giudici e Roberto Cavalieri, che hanno fatto visita al Pratello per verificare le condizioni detentive dei minorenni. Il carcere, affermano i garanti, “da oltre un anno registra un numero di presenze che supera in modo significativo la capienza della struttura, arrecando ulteriori disagi sia ai detenuti sia al personale”, come da diverse denunce arrivate dai sindacati.

 

9Colonne, 18 gennaio 2024 Offrire una prospettiva di ripartenza attraverso l’acquisizione di nuove competenze, incoraggiando il recupero dell’autostima e promuovendo un percorso di reinserimento sociale: è questo l’obiettivo dell’iniziativa di Ance Roma - Acer e CefmeCtp (Organismo paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia di Roma e provincia) con il sostegno dell’associazione del Terzo Settore “Seconda chance”, per la formazione professionale di 14 detenute del carcere romano di Rebibbia.

 

firenzetoday.it, 18 gennaio 2024 “Materassi finiti, corridoi invasi dall’acqua piovana, ambienti insalubri in cui vivono i figli di alcune detenute, bambine e bambini”. Così la senatrice di Sel Alessia Petraglia al termine del sopralluogo nel penitenziario. Alcuni “detenuti della sezione penale maschile hanno gettato in mezzo ai corridoi umidi i loro materassi, finiti rettangoli di gommapiuma, ormai inadatti al riposo, e hanno deciso di dormire senza a partire da questa sera”. Così all’interno del carcere di Sollicciano, come ha riferito la senatrice di SEL Alessia Petraglia al termine del sopralluogo di oggi nell’istituto penitenziario fiorentino. La senatrice ha raccontato di essere “stata testimone di un fatto drammatico e singolare”, ovvero l’inizio di questa sorta di sciopero del materasso.

 

di Angela Nicoletti

frosinonetoday.it, 18 gennaio 2024

A Cassino il penitenziario vive momenti di grande difficoltà. Oggi dal Gup si deciderà sulla vicenda di Mimmo D’Innocenzo trovato senza vita in una cella. Senza corrente elettrica, senza acqua, senza riscaldamento e con una carenza inspiegabile di medicinali: questa è la situazione che vivono i medici, gli infermieri e i detenuti del penitenziario di Cassino. Una situazione al limite del paradossale che è stata più volte e denunciata anche al Dipartimento ma che a tutt’oggi non trova soluzione. Il carcere di Cassino è considerato uno dei più obsoleti sia come struttura che come organizzazione del Lazio a da anni soffre di sovraffollamento e nello stesso tempo di una grave carenza di personale.

 

firenzetoday.it, 18 gennaio 2024 Il convegno, patrocinato dalla Regione Toscana e dall’Ordine degli Avvocati, affronterà il tema della detenzione e della possibilità di una gestione virtuosa degli istituti penitenziari, partendo dall’esperienza del carcere di Porto Azzurro e dalle testimonianze dirette delle personalità presenti. L’obiettivo è quello di approfondire quanto appreso dall’esperimento detentivo non convenzionale di Porto Azzurro, ripercorrendone le tappe prima e dopo la rivolta del 1987 insieme ai protagonisti della sua storia, per condividere le prospettive di miglioramento della qualità della vita all’interno delle carceri, con alcuni degli attori della realtà carceraria passati e presenti.

 

statoquotidiano.it, 18 gennaio 2024 “Questa testimonianza - scrive nell’introduzione Talienti - arriva da chi per sedici anni ha vissuto il carcere con intenso impegno”. Dal carcere di Foggia all’impegno per il sociale. Saranno testimonianze forti quelle che alcuni ragazzi, affidati alla cooperativa sociale “Cultura, Salute e Società”, terranno venerdì 19 gennaio 2024 al Liceo scientifico “A. Volta” di Foggia. L’incontro, promosso nell’ambito del Progetto “Studenti FuoriClasse”, si terrà alle ore 9.30.

 

di Luigi Manconi e Marica Fantauzzi

La Repubblica, 18 gennaio 2024 A Giugliano, in provincia di Napoli, sabato 13 gennaio è morta una bambina di sei anni. Si chiamava Michelle e viveva, insieme alla sua famiglia, nel campo rom di via Carrafiello. Da quanto riportano le cronache locali, Michelle stava percorrendo un tratto di strada all’interno del campo quando ha toccato un cavo elettrico scoperto e si è accasciata a terra, folgorata da una scossa. Abbiamo imparato a chiamare “innocenti assoluti” quei bambini, dai 0 ai 3 anni d’età, che vivono nelle carceri italiane insieme alle loro madri. Ecco, la stessa espressione - pur se applicata a contesti diversi - viene in mente oggi, se ci si sofferma sulle decine e decine di minori che vivono in condizioni terribilmente precarie all’interno dei campi.

 

di Barbara Stefanelli

Corriere della Sera, 18 gennaio 2024 In Consiglio regionale la legge non è passata, ma la modernità delle destre passa proprio dalla capacità di rinnovare l’agenda guardando ai diritti delle persone. Il Veneto ha detto no alla legge sul fine vita. Ma siamo sicuri che il presidente della Regione abbia perso? Luca Zaia, che ha comunque portato con sé quelli che sono stati definiti i “leghisti progressisti”, è riuscito a far discutere l’Italia di un tema etico. Si è battuto per sottolineare come la proposta (di iniziativa popolare, 9.072 firme raccolte dall’associazione Luca Coscioni) puntasse a regolare modalità e tempi nel solco di una sentenza della Corte costituzionale ormai “vecchia” di anni.

 

di Federico Berni

Corriere della Sera, 18 gennaio 2024 Il padre di Ilaria Salis in cella a Budapest: “Calpestati i suoi diritti”. È accusata di aver aggredito degli estremisti di destra. Lei si dice estranea alle accuse. Quello che più gli sta a cuore, oltre alle sorti di sua figlia, è sottolineare che in gioco “ci sono i diritti civili di una cittadina italiana”, che vengono “calpestati in Europa”, nel “silenzio delle nostre istituzioni”. Roberto Salis lotta perché la figlia Ilaria venga riportata in Italia.

 

DOCUMENTI

Articolo. "L’ambito applicativo del nuovo rimedio interno alle violazioni convenzionali in decisioni non più revocabili", di Gaia Tessitore

Articolo. "Hotspot e minori stranieri non accompagnati: la Corte EDU condanna l’Italia per il loro illegittimo trattenimento", di Cecilia Pasini

Articolo. "La Corte costituzionale ancora sull’art. 69, c. 4 c.p.: illegittimo il divieto di prevalenza della particolare tenuità del fatto nei reati contro il patrimonio (art. 62, c. 1, n. 4 c.p.) sulla recidiva reiterata", di Cecilia Pagella

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 16 gennaio 2024: "Emergenza Sovraffollamento, basterà costruire nuove carceri?". Rispondono Mauro Palma e Riccardo De Vito. "Morire per una pena" - I due suicidi avvenuti nel carcere di Poggioreale

APPUNTAMENTI

Il Teatrocarcere Due Palazzi presenta lo spettacolo "Torre di Babele", regia di Maria Cinzia Zanellato. Organizzato dalla Commissione Carcere della Camera Penale di Padova (Padova, 19 gennaio 2023, ore 17.00)

Presentazione del libro: "Legislazione antimafia. Doppio binario e modello differenziato di giustizia penale", di Veronica Manca (Catanzaro, 19 gennaio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 21 gennaio 2024

Incontro-dibattito: "Sbatti il mostro in prima pagina. La giustizia, il carcere e la rappresentazione da parte dei media" (Campobasso, 25 gennaio 2024)

Convention del Centro Francescano di Ascolto: "Tra le guerre e il desiderio di pace. Per un risveglio delle coscienze" (Rovigo, 28 gennaio 2024)

Seminario: "La giustizia riparativa. Un efficace strumento di riparazione dei conflitti fa il suo ingresso nel processo penale" (Monza, in presenza e online, 2 febbraio 2024)

Teatro Puntozero Beccaria: "Alice nel Paese delle Meraviglie", regia di Giuseppe Scutellà (Milano, dall'8 al 18 febbraio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: i progetti del territorio (Scadenza 15 febbraio 2024)

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: incontro di presentazione dei progetti (Padova, 1 febbraio 2024)

Premio Nazionale di Poesia "Terra di Virgilio". Sezione "Ozio degli attivi", riservata a persone ospitate in strutture protette (Scadenza 10 febbraio 2024)

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

 

 

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