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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 4 febbraio 2024

di Silvia Madiotto e Alberto Zorzi

Corriere del Veneto, 4 febbraio 2024 “In Veneto, così come nel resto d’Italia, ci sono decine di caserme dismesse che potrebbero essere riconvertite in carceri”. Fin qui, nulla di nuovo, visto è da mesi che il ministro della Giustizia Carlo Nordio lancia questa ipotesi per ridurre il sovraffollamento di quelle esistenti, senza costruirne di nuove. Ma poi va oltre: “La ristrutturazione sarebbe a spese contenute, perché si tratta di strutture compatibili, con mura, garitte e ampi spazi per lavoro e sport: potrebbe essere realizzata anche dai detenuti”. Nella sala del tribunale di Rialto, tra i presenti all’assemblea dell’Unione triveneta degli avvocati e i magistrati, qualcuno sorride pensando ai “lavori forzati” dei film, ma tant’è.

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 4 febbraio 2024 Tredici suicidi in carcere nel solo mese di gennaio. Il programma del ministro della Giustizia per contrastare questo “intollerabile evento”: “Un’azione di coordinamento con autorità sanitarie, enti locali e comunità terapeutiche, nuove assunzioni, un protocollo con il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi”. Patrizio Gonnella (presidente di Antigone): “Va bene assumere nuovi psicologi ma il carcere va ripensato nella sua modalità di esecuzione”.

 

di Giulio Cavalli

La Notizia, 4 febbraio 2024 Le carceri minorili? “Sono luoghi inadatti per fare quello che oggi sia utile fare: l’educazione dei minori. Noi abbiamo bisogno di istituti adatti per spazi e attività, per insegnare il futuro ai giovani e un mestiere”. Le pene alternative? “Ricordo che nel nostro sistema ci sono già le pene alternative alla detenzione: ci sono quasi 100mila persone che sono seguite dal sistema”. Ma soprattutto “per diversificare il percorso va analizzato un punto essenziale quello delle persone problematiche, con problemi psichiatrici, che sono abbandonate nel sistema carcerario.

 

di Dario Martini

Il Tempo, 4 febbraio 2024 Le condizioni in cui Ilaria Salis è detenuta da quasi un anno in Ungheria non sono sicuramente degne di un Paese civile. Come ha denunciato il padre, è rimasta un mese senza sapone e senza vestiti da cambiare, in una cella con topi e cimici, per giorni senza carta igienica, assorbenti e neanche un fon per asciugarsi i capelli. Una descrizione di un carcere a dir poco fatiscente in cui non vengono rispettati i principi sanitari basilari. La sinistra ha subito gridato allo scandalo incolpando il governo di non fare abbastanza per riportarla in Italia. Ma siamo sicuri che i penitenziari del nostro Paese siano così all’avanguardia e godano di condizioni nettamente migliori?

 

di Pino Nano

primapaginanews.it, 4 febbraio 2024 “Con questo progetto - dice la Presidente Rai Marinella Soldi - la Rai amplia la sua missione di servizio pubblico”. L’iniziativa Rai è unica nel suo genere, e dà perfettamente bene l’idea di quello che da sempre la sua Presidente Marinella Soldi chiama e definisce “puro servizio pubblico”. Un progetto chiamato “Scuola esercizio di libertà” e dedicato, ma si può anche dire destinato, a migliaia di detenuti nelle carceri italiane.

 

uisp.it, 4 febbraio 2024 L’istituzione carceraria è sotto i riflettori: per l’Uisp l’attività motoria per i detenuti è un diritto e uno strumento di socializzazione e recupero. Le carceri e le condizioni dei detenuti in questi giorni sono sotto i riflettori, a causa delle drammatiche immagini di Ilaria Salis giunte dall’Ungheria e dell’impietoso report dell’associazione Antigone. I video della maestra italiana, che è detenuta dall’11 febbraio 2023 con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti di alcuni manifestanti di estrema destra, in cui entra nell’aula di tribunale legata mani e piedi hanno fatto il giro del mondo, dopo che per mesi la famiglia ha cercato di attirare l’attenzione sulla iniqua detenzione della donna.

 

di Gian Domenico Caiazza

Il Riformista, 4 febbraio 2024 Da molti anni la drastica compressione del diritto degli imputati ad un secondo grado di giudizio costituisce l’obiettivo addirittura prioritario di quel fronte che definirei del “riformismo efficientista” del processo penale. Di abolizione secca sono addirittura giunti a parlare Caselli e Davigo, ma qui siamo all’ossessione, lasciamo perdere.

 

di Nello Trocchia

Il Domani, 4 febbraio 2024 Incontriamo Nicola Gratteri, da tre mesi procuratore a Napoli, in una scuola della provincia, per la precisione a Giugliano, comune nell’area nord, cresciuto a mattone e camorra. Pochi giorni fa nel campo rom cittadino è morta una bambina di sette anni, fulminata da un cavo elettrico scoperto. Un territorio epicentro del sistema di smaltimento illecito dei rifiuti dove negli anni novanta camorra e imprenditoria criminale hanno trasformato le discariche in bombe ambientali.

 

di Davide Mattiello*

Il Fatto Quotidiano, 4 febbraio 2024 Chi denuncia per motivi di giustizia va tutelato dallo Stato e risarcito dei danni subiti: è tempo di aprire una discussione pubblica su questo tema, altrimenti nel vuoto normativo continueranno ad essere commessi soprusi insopportabili. Capisco che leggendo questo incipit qualcuno potrebbe stranirsi e pensare: ma perché, non accade già adesso così? La risposta è: accade così soltanto a certe condizioni molto stringenti, che lasciano fuori storie e persone meritevoli di maggior considerazione.

 

di Angela Nocioni

L’Unità, 4 febbraio 2024 L’interprete che avrebbe dovuto tradurre lei e due testimoni ha travisato quasi tutto quel che ha sentito. L’aveva anche rassicurata: “Tranquilla, ti liberano subito”. Invece, per una serie di errori inauditi ed assai frequenti, lei è in cella nel carcere femminile di Castrovillari dai primi di gennaio con l’accusa di essere una scafista. E non capisce perché. Secondo il decreto Cutro con quest’accusa si rischia fino a trent’anni se ci sono morti. In questo caso non ci sono vittime, quindi lei rischia una pena dai cinque ai dieci anni. Da quando è in prigione è riuscita a parlare solo venerdì alle 14 con il suo avvocato, Giancarlo Liberati, che ha assunto l’incarico due settimane fa.

di Pietro Cavallotti*

L’Unità, 4 febbraio 2024 Dopo dodici anni di calvario giudiziario e quattro gradi di giudizio, mio padre e i miei zii sono stati assolti con formula ampia e liberatoria “perché il fatto non sussiste”. Quando pensavamo che il calvario era finito, è lì che è cominciato. Perché, parallelamente al processo penale, veniva avviato il processo per le misure di prevenzione con il sequestro di tutto il patrimonio. Quando dico “il sequestro di tutto il patrimonio”, significa che ti portano via tutto quello che hai, da un giorno all’altro: i soldi che hai in tasca, la macchina, il conto corrente, l’azienda.

 

veronasera.it, 4 febbraio 2024 Cittadino straniero, era stato dimesso dal reparto psichiatrico. L’episodio ieri sera, nella sesta sezione del penitenziario, dove un cittadino straniero, dimesso da qualche giorno dal reparto psichiatrico, si è impiccato. Si tratta del secondo suicidio dall’inizio dell’anno a Montorio, il 14/o a livello nazionale.

 

ilmeridianonews.it, 4 febbraio 2024 L’uomo ha compiuto il gesto estremo approfittando di un momento di solitudine. Tragedia ieri sera nel carcere di Carinola, nel casertano. Un recluso di 58 anni, S.C., disabile, è stato trovato privo di vita all’interno della sua cella. L’allarme è stato lanciato dopo il pasto serale dei detenuti. L’uomo, approfittando di un momento solitario, ha messo in atto il gesto estremo.

 

di Irene Famà

La Stampa, 4 febbraio 2024 Il piccolo non ha ancora compiuto un mese. L’avvocato della donna: “È innocente”. Serracchiani (Pd): “Nordio spieghi come è potuto accadere”. L’indignazione. La polemica. E questa mattina il piccolo Aslan, un mese ancora da compiere, e la sua mamma, sono stati trasferiti dal carcere all’Icam di Torino, istituto di custodia attenuata per le detenute madri. Lo ha disposto, con un’ordinanza, il gip di Pistoia. La donna, nomade di ventinove anni, è stata intercettata l’altro giorno dalla polizia stradale in Valle d’Aosta, a Pont Saint Martin, mentre, a bordo della sua auto, stava rientrando dalla Francia. Con una misura cautelare pendente, è stata arrestata e portata alla casa circondariale Lorusso e Cutugno.

 

di Sandra Nistri

La Nazione, 4 febbraio 2024 L’associazione che si occupa dei diritti dei detenuti sta con la direttrice Tuoni: “Sbagliato demolire, ripartiamo dall’urbanistica”. L’ex assessore e architetto Gianni Biagi: “Non perdiamo di vista l’operazione fatta alle Murate dal 2004”. Struttura a un punto di non ritorno e problemi da affrontare subito sbloccando fondi per una maxi operazione, evitando però la demolizione del carcere e la ricostruzione ex novo, vista come un operazione-miraggio e irrealistica. È questo, in estrema sintesi, il pensiero della direttrice del carcere Antonella Tuoni, rilasciato in un’intervista al nostro giornale. Una linea a cui risponde l’associazione per i diritti dei detenuti, Pantagruel, animata anche dagli ex assessori di Palazzo Vecchio, Gianni Biagi e Beppe Matulli.

 

di Luca Mattioli

lavocedinovara.com, 4 febbraio 2024 Il parlamentare di Italia Viva nella struttura penitenziaria cittadina: “Presenti situazioni interessanti, ma si deve investire di più anche nel settore dell’edilizia penitenziaria”. Visita a sorpresa del senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto al carcere di Novara di via Sforzesca. Un appuntamento che aveva preannunciato in mattinata, 3 febbraio, intervenendo alla tavola rotonda promossa dai renziani piemontesi proprio sul tema della giustizia. “Visitare le carceri? Mi sembra che sia la cosa più giusta, perché vediamo con i nostri occhi la realtà - così il parlamentare abruzzese uscendo dalla struttura. È importante andarci e penso che anche i miei colleghi dovrebbero farlo, perché si tratta di un pezzo del nostro Paese al di fuori della nostra vista che l’opinione pubblica non conosce”.

 

di Lorenzo Zaccagnini

La Sentinella del Canavese, 4 febbraio 2024 “Si è appena concluso un buon anno, per il lavoro che siamo riusciti a fare e per le collaborazioni che siamo riusciti ad attivare”. Un bilancio positivo quello fornito da Armando Michelizza, presidente dell’Associazione volontari penitenziari Tino Beiletti che da più di 10 anni si occupa di assistere i detenuti del carcere eporediese, sia all’interno delle mura che nel loro percorso di reinserimento.

 

di Simonetta Selloni

La Nuova Sardegna, 4 febbraio 2024 C’era grandissima emozione ieri mattina, nella rotonda davanti al carcere di Badu e Carros, carcere in questi giorni colpita da nuova notorietà per la cattura del boss Raduano, che da qui era scappato lo scorso anno. Ma Badu ‘e Carros è diventato anche il simbolo di una speranza per chi è rimasto indietro nel cammino della vita, imbrigliato in meccanismi di difficoltà che lo hanno portato dietro le sbarre. Ed è proprio nel simbolo del cammino, in questo caso quello di Bonaria, che ieri è stata benedetta la prima pietra di sosta di un cammino collocata davanti a un penitenziario.

 

salernotoday.it, 4 febbraio 2024 L’iniziativa è stata promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento per lo Sport in collaborazione con Sport e Salute SpA. Presentato presso la sala convegni della Casa Circondariale di Salerno il progetto “Sport di tutti - Carceri. Oltre le sbarre”, un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento per lo Sport in collaborazione con Sport e Salute SpA, la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dai protocolli d’intesa sottoscritti con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (“DAP”) e con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità (DGMC).

 

di Lucia Bellaspiga

Avvenire, 4 febbraio 2024 Dal legno delle imbarcazioni arrivate a Lampedusa violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Il 12 febbraio suoneranno Bach e Vivaldi a Milano, in uno dei teatri più prestigiosi del mondo. E alla fine approdano alla Scala di Milano. Sono violini, viole, violoncelli e contrabbassi costruiti con i legni delle barche dei migranti, arrivate a Lampedusa cariche di vite e di speranze, ma anche di morte e di lamenti. È l’Orchestra del Mare, quella che lunedì 12 febbraio suonerà per la prima volta, e lo farà nel teatro più famoso al mondo, con i suoi strumenti ancora verdi e azzurri e gialli come le assi dei gozzi che erano pochi mesi fa.

 

di Luca Pakarov

Il Manifesto, 4 febbraio 2024 Sebastiano Benasso e Luca Benvenga sono i curatori del volume collettivo dedicato al genere musicale e alle sue dinamiche. Tempo fa il compositore Alessandro Greggia e il tenore Costantino D’Aniello si sono cimentati in una versione classica di “Sciroppo”, brano del 2018 di Sfera Ebbasta. Una discutibile boutade per un magazine live, in cui i sorrisetti che anticipavano e poi seguivano la breve esibizione davano sostanza al pregiudizio che colloca la musica trap a prodotto culturale minore, prevedibile, che fa numeri importanti grazie a chi non è depositario di nessun grado di erudizione. Come scaturisce il fastidio verso questo genere della (sub)cultura giovanile?

 

di Michele Ainis

La Repubblica, 4 febbraio 2024 Una legge c’è, ma fa acqua da ogni lato. È un colabrodo. “Nemo iudex in causa sua”, dicevano nell’antica Roma. Nella Roma dei nuovi imperatori, viceversa, ciascun parlamentare giudica se stesso. E ovviamente si assolve, anzi s’appunta al petto una medaglia. Sicché alle nostre latitudini il diritto genera il rovescio - la giustizia ingiusta, la legge illegale. La (non) disciplina del conflitto d’interessi è la prima causa di questa sciagurata condizione. Perché una legge c’è - quella concepita da Franco Frattini nel 2004 - ma fa acqua da ogni lato, è un colabrodo.

 

di Chiara Nardinocchi

La Repubblica, 4 febbraio 2024 La mancanza di una definizione univoca e le carenze delle raccolte dati dei singoli Stati ostacolano la corretta definizione del fenomeno e la sua reale portata. Parlare di femminicidio in Europa è come cercare di comporre un puzzle usando pezzi di grandezze e forme diverse, alcuni sono andati persi, altri invece fanno parte di altre scatole. L’immagine che ne emerge è quindi incompleta e disomogena. Questo perché ogni paese ha una sua definizione di “femminicidio”, pochi lo riconoscono come reato o aggravante nel proprio sistema giuridico e pochissimi hanno una raccolta dati efficiente. Una serie di mancanze che complicano ancora di più non solo l’applicazione di misure a contrasto della violenza di genere, ma anche la capacità di capirne l’efficacia laddove sono state implementate.

 

di Elena Marisol Brandolini

Il Manifesto, 4 febbraio 2024 L’8 marzo del 2022, la Commissione europea propose una direttiva sulla violenza di genere, per rendere cogente la Convenzione di Istanbul del 2011, che all’articolo 36 si riferisce allo stupro come a un rapporto sessuale realizzato senza consenso, specificando al paragrafo 2 che “il consenso deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona”. Due anni dopo, la proposta approvata dal parlamento europeo, è stata rimaneggiata dal Consiglio, tanto che la presidenza di turno belga della Ue starebbe lavorando a un nuovo testo per stralciarne gli avanzamenti più importanti che ruotano attorno al concetto del consenso, sia nella definizione del reato di stupro che in quello sulle molestie sessuali sul lavoro.

 

di Marinella Salvi

Il Manifesto, 4 febbraio 2024 Il trentenne è ricoverato a Udine con fratture multiple. Il centro è una bomba e le istituzioni lo sanno. L’anno scorso un marocchino ha provato a fuggire, è morto dopo otto mesi di coma. Precipitato sull’asfalto dopo un volo di sei metri dal tetto del Cpr di Gradisca. Venerdì sera è toccato a un tunisino di 34 anni, che probabilmente voleva fuggire, raggiungere con un balzo la recinzione esterna ma ha mancato la presa: fratture multiple e ricovero in gravi condizioni all’ospedale di Udine. I racconti parlano di una sommossa, di letti dati alle fiamme, di decine di migranti sul tetto ma è sempre difficile sapere cosa davvero succede in quel blindatissimo cono d’ombra.

 

di Lilli Gruber

Corriere della Sera, 4 febbraio 2024 La destra italiana ha accarezzato il pelo della xenofobia di una parte dell’opinione pubblica. “Quando in Italia si parla di tasse e immigrazione poi vince la destra” diceva qualche settimana fa Romano Prodi a Corrado Formigli durante Piazzapulita. Semplice e purtroppo efficace, perché è vero che su questi due temi le destre - non solo in Italia - prosperano alimentando da un lato un certo lassismo fiscale e dall’altro la paura della cosiddetta invasione dei migranti. Intendiamoci, si tratta di due questioni enormi, cruciali per la tenuta del nostro tessuto sociale. L’immigrazione in particolare è un fenomeno così complesso che va affrontato con decisione, governato con lungimiranza e non derubricato in nome di una generica accoglienza senza se e senza ma.

 

di Francesco Strazzari*

Il Manifesto, 4 febbraio 2024 “Un attacco russo alla Nato è possibile, fra 5 anni, forse 8”. A parlare è il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius. Mosca minaccia sempre più paesi baltici e Moldavia e il capo del comitato militare Nato, Rob Bauer, evoca la necessità di una warfighting transformation dell’Alleanza. Fino a ieri neutrale, il vertice militare svedese invita i cittadini a “prepararsi mentalmente per la guerra”. Il ministro degli esteri lituano dichiara che “non esiste uno scenario in cui l’Ucraina non vince la guerra e le cose finiscono bene per l’Europa”, mentre la leadership polacca, che già destina alla difesa il 4% del proprio Pil, sottolinea come a questo punto nessuno scenario possa essere escluso.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 4 febbraio 2024 Il ministro: “Finché dura il processo in Ungheria non è possibile intervenire. Le nostre carceri sono sovraffollate, limitare la custodia cautelare. Con la riforma sarà un collegio di tre giudici a decidere la detenzione”. Bando all’ipocrisia, ai falsi miti e al politicamente corretto. Questo sembra essere il vero programma del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che vorrebbe stravolgere il sistema. Sul caso Salis, ad esempio, la giovane ammanettata e tenuta al guinzaglio, dice di avere provato “profondo dolore e sorpresa”. Ma aggiunge, malizioso: “Anche se ricordo che anni fa durante la tangentopoli veneta, un mio collega fece sfilare in manette due imputati in piazza San Marco a Venezia, dove avevamo gli uffici di Procura. Protestarono in pochi”.

 

di Monica Serra

La Stampa, 4 febbraio 2024 Tajani: “I legali chiedano l’applicazione della misura a Budapest”. Domani l’incontro tra il padre e i ministri di Giustizia ed Esteri. Almeno per tre volte, nel corso di quasi un anno in una cella del carcere di Budapest, tra “topi, scarafaggi e cimici nel letto”, i legali di Ilaria Salis hanno chiesto ai giudici ungheresi di concederle gli arresti domiciliari in attesa della sentenza. Una possibilità negata alla maestra brianzola, ex militante anarchica, soprattutto per via del “pericolo di fuga”. Perché in quel Paese, Salis non ha legami familiari e un luogo sicuro dove trascorrere i domiciliari.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 4 febbraio 2024 “Chiediamo garanzie sul rientro in Italia”, dice Pietro Cammalleri. Ha due anni in più di Luca, in cella a Costanza con Filippo Mosca. “Inaccettabile sia tenuto in quelle condizioni. È una violazione della sua dignità”, aggiunge. Luca Cammalleri ha compiuto 30 anni a giugno scorso: dietro le sbarre della terribile prigione di Porta Alba, nella città rumena di Costanza. Era stato incarcerato il mese precedente insieme a Filippo Mosca e un’altra ragazza italiana. Accusato di traffico internazionale e possesso di stupefacenti per una vicenda controversa relativa a 150 grammi di sostanze, è stato condannato in primo grado a otto anni e due mesi durante un processo in cui le difese hanno denunciato gravi irregolarità.

di Lucia Annunziata

La Stampa, 4 febbraio 2024 Netanyahu pressato da tutte le parti potrebbe alla fine cedere alla tregua. I Paesi arabi puntano ad arrivarci prima che inizi il mese sacro, l’11 marzo. Ultima chance, mentre lo scontro Usa-Iran rischia di degenerare. Gerusalemme Est. Nessun caffè caldo per gli ospiti. Nessun “Marhaba”. Anche la centrale Salah ed Din, Via Saladino, cuore della parte palestinese di Gerusalemme che raccoglie tutto il traffico che viene fin da Nablus, dal profondo della Palestina occupata, e si infila dritta verso Damascus Gate, persino questa strada piena di attività, tappeti, vestiti in mostra, uffici cambio moneta, e persino quel movimento continuo tipico del mondo arabo nel ritrovarsi, aggregarsi e lasciarsi, in strada, sembrano ridotti al minimo.

 

di Nello Scavo

Avvenire, 4 febbraio 2024 Reportage da Burka, dove in poche ore è nato un nuovo insediamento di occupazione israeliano. Si contano oltre 290 tra “insediamenti” e “avamposti” illegali di Israele in Palestina. Dalla collina si vede Ramallah. Il fortino della politica palestinese è avvolto dalla nebbia del primo mattino. Non ci sarebbe metafora migliore. Ma è questione di minuti. Dalla colonna di polvere rossastra sbucano le camionette bianche. È il segnale: i ragazzi con i lunghi riccioli saltano giù e mettono in moto la betoniera. Nasce così la colonia ebraica di Burka.

 

DOCUMENTI

Dossier. "Diritto all'affettività per le persone detenute: se ne discute da almeno 20 anni. Sarà la volta buona?", a cura di Ristretti Orizzonti

Articolo. "Colloqui riservati con il partner in carcere: ora si può", di Stefano Anastasìa

Articolo. "Diritto all’affettività delle persone detenute: la Corte costituzionale apre ai colloqui intimi in carcere", di Ilaria Giugni

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata dell'1 febbraio 2024: "Inchiesta sui Fondi per l’Edilizia Penitenziaria. Poggioreale: Oltre 20 milioni per la ristrutturazione di quattro padiglioni. Ha senso spendere tutti quei soldi per un carcere che ha più di 100 anni, oppure no?"

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 5 all'11 febbraio 2024

"Io sono Cassandra", spettacolo del Teatro dei Venti con le detenute della Casa Circondariale di Modena (Modena, fino all'8 febbraio 2024)

Presentazione del libro e dibattito: "Processo al carcere", di Aristide Donadio (Roma, 9 febbraio 2024)

Teatro Puntozero Beccaria: "Alice nel Paese delle Meraviglie", regia di Giuseppe Scutellà (Milano, dall'8 al 18 febbraio 2024)

Seminario: "Fare scuola in carcere per attivare processi trasformativi" (Casa di Reclusione di Milano Bollate, 20 febbraio 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, dal 20 febbraio al 10 luglio 2024)

Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" - Dipartimento di Giurisprudenza. Seminario: "Costituzione e carcere" (S.M. Capua Vetere, 1 marzo 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: i progetti del territorio (Scadenza 15 febbraio 2024)

Bando Servizio Civile Universale. Progetti con gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia (Scadenza 15 febbraio 2024)

Premio Nazionale di Poesia "Terra di Virgilio". Sezione "Ozio degli attivi", riservata a persone ospitate in strutture protette (Scadenza 10 febbraio 2024)

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

 

 

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