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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 1 aprile 2024

di Luciano Moia

Avvenire, 1 aprile 2024 “La riforma Cartabia ci ha costretto finalmente a lavorare”. Ironia amara quella di un giudice del Tribunale per i minorenni di Milano. Da poco più di un anno, da quando cioè si è avviato il percorso che porterà ai nuovi Tribunali per la persona e per la famiglia, i giudici milanesi emettono in media sedici provvedimenti al mese ciascuno, uno ogni due giorni. Un “livello produttivo” assurdo, perché quando si parla di allontanamento forzato di un bambino dalla sua famiglia d’origine o della decadenza della responsabilità genitoriale di una madre o di un padre si entra nel dramma di relazioni segnate dalla sofferenza e dalla fragilità, in cui la fretta e l’approssimazione dovrebbero essere bandite. Ci sono documenti da leggere, precedenti da mettere a fuoco, rapporti da delineare, persone da ascoltare.

 

di Francesco Damato

Il Dubbio, 1 aprile 2024 L’allora Capo dello Stato, e prima di lui il predecessore Giuseppe Saragat, definirono giuridicamente inammissibile una protesta da parte delle toghe. Sono passati 50 anni - troppi, diranno forse i magistrati tentati dallo sciopero contro la prova psicoattitudinale di sostanziale avvio della carriera, ma comunque senza modifiche intervenute nel frattempo nella parte della Costituzione che li riguarda - da un discorso di Giovanni Leone del 28 giugno 1974 in veste di presidente della Repubblica e del Consiglio superiore della magistratura, che torna di attualità in questi giorni. Di attualità e, direi, anche di monito, come un precedente intervento, nella stessa sede, di Giuseppe Saragat nel 1967. Entrambi contro lo sciopero delle toghe.

 

di Maurizio Montanari*

Il Fatto Quotidiano, 1 aprile 2024 Le affermazioni del ministro Nordio, volte a sottoporre la magistratura ad una serie di test psicoattitudinali come elemento predittivo della capacità di vestire la toga, sembrano celare un atavico desiderio della politica di tenere sotto controllo uno dei poteri cardine dello Stato, quello giudiziario. Non si creda che questa pulsione padronale sia un’esclusiva delle destre, le quali la espressero forse in maniera più netta specie nel periodo del berlusconismo. Anche il mondo della sinistra non è immune dal fascino della mordacchia, malcelato da affermazioni quali ‘esprimiamo massima fiducia nella magistratura’ rilasciate da esponenti della gauche intenti a mascherare la rabbia e l’imbarazzo nell’essere stati presi con le mani nella marmellata.

 

di Stefania Amato

Il Riformista, 1 aprile 2024 La vicenda bresciana dell’imputato bengalese assolto dai reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale segna l’ennesima pagina nera dell’informazione sul “Codice Rosso”. Vero e proprio blackout delle sinapsi di chi, ricevuta la notizia che un PM ha chiesto l’assoluzione (niente meno!) di un uomo imputato di vari episodi di violenza anche sessuale ai danni della moglie, evocando, tra l’altro, “l’impianto culturale” della comunità di origine di entrambe le parti, non si premura di compiere una minima verifica sui fatti essenziali del processo ma dà fiato alle trombe dello scandalo ed innesca una reazione a catena a dir poco grottesca.

 

di Marianna Caiazza

Il Riformista, 1 aprile 2024 “Le dichiarazioni della persona offesa possono essere poste da sole al fondamento del giudizio di penale responsabilità dell’imputato, purché esse siano sottoposte ad un adeguato vaglio di coerenza e di attendibilità intrinseca ed eventualmente estrinseca, tanto più scrupoloso allorquando la parte offesa, come nel caso in esame, sia costituita parte civile, con ciò facendosi certamente portatrice di un interesse economico nel processo”.

 

di Iuri Maria Prado

Il Riformista, 1 aprile 2024 Questa volta non è la denuncia del garantista petulante, il reclamo dell’azzeccagarbugli che notoriamente, secondo gli strilli della piazza forcaiola e le rappresentazioni dell’editorialismo embedded in Procura, prende di mira pretestuosamente la specchiatezza giudiziaria per farla fare franca ai manigoldi. Questa volta viene dai lombi della stessa giustizia l’ipotesi che nel processo regolato dalla legge uguale per tutti accada l’inenarrabile, e cioè che siano occultate le prove a favore di chi lo subisce.

 

di Vittorio Manes

Il Riformista, 1 aprile 2024 Sono ancora molto, troppo diffuse, applicazioni della legge penale - con le gravose responsabilità che ne discendono - che appaiono più o meno condizionate da una sorta di “responsabilità da posizione”, poco sensibili alla garanzia fondamentale per cui la responsabilità penale è personale e colpevole: e poco sensibili, anche e soprattutto, alla concreta dimensione delle organizzazioni complesse. Senza potere - e ancor meno volere - entrare nel merito di questa o quella vicenda giudiziaria, appare ancora diffuso un approccio che chiama a rispondere, sul piano penale, il “vertice” per qualsiasi illecito penale che possa occorrere nel corso della articolata vita di una impresa societaria, o di un ente giuridico magari composto da decine di divisioni e centinaia di dipendenti.

 

di Roberto Saviano

Corriere della Sera, 1 aprile 2024 Il clan dei Casalesi è riuscito nella trasformazione totale di diventare solo un cartello imprenditoriale senza segmento militare? Così cambia la camorra dopo i pentimenti, come quello di “Sandokan” alias Francesco Schiavone. Rinunciare al controllo territoriale e pentirsi per proteggere il nuovo corso economico.

 

di Roberta Barbi

vaticannews.cn, 1 aprile 2024 Il sacerdote, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Napoli, non ha dubbi: la gioia del Signore Risorto in carcere si comunica stando accanto ai detenuti, senza abbandonarli. Molte le iniziative negli istituti di pena per far sentire meno la lontananza dagli affetti. L’annuncio gioioso della Risurrezione è un gesto legato all’esserci per qualcuno, non la vuota parola che recita “non preoccuparti, ce la faremo”.

 

palermotoday.it, 1 aprile 2024 La puntata di “Generazione Bellezza” andrà in onda martedì 2 aprile alle 20.15. Dai dolci sono nate tante iniziative, compreso il bistrot “Al fresco”, che offrono un’alternativa ai giovanissimi detenuti del Malaspina. Un biscotto che esce dal carcere minorile e invade di un buon sapore la città di Palermo, con prodotti che si diffondono ovunque fino a far nascere un bistrot, che - non a caso - si chiama: “Al fresco”. La storia di “Cotti in fragranza”, con il suo laboratorio di dolci che si trova all’interno del Malaspina, ma anche di un ristorante, di un ostello e di una scuola di cucina, con visite turistiche per conoscere il progetto e imparare a nutrirsi bene, approda su Rai 3, martedì 2 aprile alle 20.15.

quilicata.it, 1 aprile 2024 Si è svolta a Ravanusa (Ag) la conferenza relativa al progetto “Sport di tutti - “Carceri”, iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, attraverso il Dipartimento per lo Sport in collaborazione con Sport e Salute SpA, la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita. “L’iniziativa si inserisce - si legge in una nota - nell’ambito delle attività previste dai protocolli d’intesa sottoscritti con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (“DAP”) e con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità (Dgmc).

 

di Claudio Bottan

vocididentro.it, 1 aprile 2024 Cristian ha 15 anni e sta concludendo un percorso di messa alla prova nell’ambito della Giustizia minorile. Simona ed io l’abbiamo ‘adottato’ ormai un anno fa, quando era tra il pubblico con gli educatori della comunità che lo ospita in occasione di uno dei tanti incontri in Sicilia e ha chiesto di parlarci. È nata un’amicizia fatta di lunghe chiacchierate al telefono: un appuntamento fisso ogni lunedì sera in cui si parla di scuola, cucina, regole di convivenza e aspirazioni. E a piccole dosi talvolta ci spingiamo oltre parlando anche di affetti, paure e sogni. Ha imparato a mettere le mani in pasta e da grande vorrebbe imbarcarsi sulle navi da crociera a sfornare pizze “come solo io so fare”.

 

di Maurizio Ambrosini

Avvenire, 1 aprile 2024 La preoccupazione per i risultati scolastici degli alunni di origine immigrata è fondata. Si tratta di oltre 870.000 iscritti, pari al 10,6% della popolazione scolastica complessiva. Diagnosticare i problemi di abbandono, ritardo scolastico, difficoltà di apprendimento, è il primo e necessario passo per investire in interventi di sostegno e accompagnamento. Porre la questione in termini di nazionalità, ossia d’incidenza degli alunni “stranieri” sul totale, incanala però il dibattito su binari sbagliati: fa pensare che sia l’origine in sé a rappresentare una sorta d’invisibile handicap che condiziona i processi cognitivi. Il deficit di competenza linguistica a cui immediatamente si può pensare riguarda principalmente chi è arrivato per ricongiungimento.

 

di Flavia Perina

La Stampa, 1 aprile 2024 “Sono nati qui, si chiamano Patrizia, Fabio, Aurora, magari Mohamed o Karima, stanno coi nostri figli, parlano la lingua dei nostri figli, sono esattamente come i nostri figli: italiani”. In queste strepitose due righe Mattia Feltri ha sintetizzato al tempo stesso l’ignominia della Repubblica italiana, che tratta da esuli in patria centinaia di migliaia di bambini stranieri solo formalmente, e la modestia culturale di una destra incapace di andare al di là della burocrazia dei passaporti e prigioniera di slogan anti-immigrati, magari comprensibili vent’anni fa ma oggi del tutto fuori dalla realtà.

 

di Mauro Magatti

Corriere della Sera, 1 aprile 2024 Più di un terzo dei Paesi nel mondo è governato da un regime autoritario. A volte si danno per scontate modalità che sono solo in apparenza democratiche, come ha dimostrato il plebiscito per Putin. La democrazia nel mondo vive una stagione di grande incertezza. Secondo il Democracy Index curato dall’Economist, quasi la metà della popolazione mondiale vive in un regime che si dichiara democratico (45,4%), ma solo il 7,8% risiede in una “democrazia piena”. Mentre ben più di un terzo della popolazione mondiale vive in un regime autoritario (39,4%). Nel 2023, solo 32 Paesi hanno migliorato il loro punteggio, mentre 68 hanno registrato un arretramento. I restanti 67 Paesi hanno confermato la situazione dell’anno precedente. Un quadro non entusiasmante.

 

di Anna Franchin

Internazionale, 1 aprile 2024 Il 30 novembre 2021 Ethan Crumbley, un ragazzo di quindici anni di Oxford, in Michigan, negli Stati Uniti, ha aperto il fuoco nella sua scuola uccidendo quattro compagni e ferendo altre sette persone, tra cui un insegnante. In seguito è stato dichiarato colpevole di omicidio di primo grado e nel dicembre 2023 è stato condannato all’ergastolo senza condizionale. Passerà il resto della vita in carcere. Anche i suoi genitori hanno dovuto affrontare un processo. Nel febbraio 2024 un tribunale del Michigan ha giudicato Jennifer Crumbley, la madre di Ethan, colpevole di omicidio colposo. Secondo il giudice era stata talmente disattenta, imprudente e superficiale - nel maneggiare un’arma, permettere al figlio di usarla e nel valutare il suo malessere - da poter essere ritenuta penalmente responsabile.

 

DOCUMENTI

Podcast. "Carcere di Santa Maria Capua Vetere. Pestaggio di Stato". Episodio 3: "Il silenzio"

Articolo: "Terapia con il nemico. A trent’anni dal genocidio in Ruanda alcuni sopravvissuti riescono a convivere con quel trauma", foto di Jan Banning e testo di Dick Wittenberg

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata nazionale di studi "Io non so parlar d'amore…" (Venerdì 17 maggio 2024, ore 9.00-17.00 - Casa di reclusione di Padova)

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'1 al 7 aprile 2024

Incontro-dibattito: "Dialoghi sul diritto all'affettività ristretta" (Online su Facebook, 3 aprile 2024, ore 19.00)

Convegno in presenza e online organizzato dalla CGIL: "Articolo 27. I diritti in carcere" (Roma, 3 aprile 2024)

Seminario di formazione per la Giornata nazionale della Giustizia Riparativa (Mantova, 5 aprile 2024)

Presentazione del libro "Il ragazzo smarrito. Una storia vera di detenzione e libertà", Ornella Giordano (Saluzzo-CN, 5 aprile 2024)

"Dialoghi in libertà. Racconti dal carcere". Ciclo di seminari organizzato dal Polo Universitario Penitenziario (C.C. Siena, dal 9 aprile al 4 giugno 2024)

Mostra "Evasioni". Opere realizzate nei laboratori di pittura, "Teliamo", e di scultura, "Scolpiamo" nel carcere di Padova (Padova, dal 10 al 28 aprile 2024)

Seminario: "Una cultura dell'incontro, oltre il conflitto. Il ruolo delle comunità territoriali nella Giustizia riparativa" (Trento, 12 aprile 2024)

Seminario: "Il valore dell’istruzione in carcere: presentazione del Protocollo di intesa tra USR, PRAP e CGM (Milano, 16 aprile 2024)

Presentazione del libro: "Processo al carcere", a cura di Aristide Donadio (Milano, 20 aprile 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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