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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 31 dicembre 2023

di Ornella Favero*

Ristretti Orizzonti, 31 dicembre 2023 Ci siamo illusi per anni, noi volontari che operiamo nelle carceri, che “dovesse passare la nottata”, sentivamo che “il malato era grave” ma speravamo che qualche cosa di buono potesse però ancora succedere. Papa Francesco ha affermato con forza che non ci può essere pena senza una finestra di speranza, sarebbe importante che dicesse anche quanto è doppiamente sadico socchiudere quella finestra, e poi richiuderla brutalmente. E invece è successo e succede di continuo per le carceri, è successo con l’ergastolo ostativo cacciato dalla porta dalla Corte Costituzionale e rientrato dalla finestra in una legge, che rende quasi impossibile l’accesso ai benefici per gli ergastolani ostativi che non hanno collaborato con la giustizia. È successo con il sovraffollamento, per cui la Corte europea ci aveva imposto di dare delle risposte, e delle risposte, per quanto parziali, erano state date, ma ora il sovraffollamento sta montando senza sosta e di risposte non se ne vedono.

 

di Francesco Petrelli*

L’Unità, 31 dicembre 2023 Anche se la frequentazione degli istituti carcerari, per chi fa di professione l’avvocato penalista, è comunque un’esperienza dolorosa, devo dire che coloro che si occupano assiduamente di carcere fanno un’esperienza diversa, perché testimoniano di quella speciale sofferenza che è la sofferenza inflitta da un uomo a un altro uomo. Una sofferenza inflitta “a fin di bene” diversa da tutte le altre sofferenze che, al contrario, l’uomo patisce per malattia, per calamità, o anche per crudeltà, per la natura belluina dei suoi simili.

 

di Alessandro Di Matteo

La Stampa, 31 dicembre 2023 Con questo sistema di nuove strutture si potrebbero ridurre le presenze in carcere del 18%. La proposta di legge elaborata da Riccardo Magi, di +Europa. Il deputato: “Contiamo anche sull’attenzione del ministro Nordio”. Le carceri italiane sono “al collasso”, non è possibile andare avanti con l’attuale sovraffollamento ed è il momento di pensare a soluzioni come le “strutture di reinserimento” per chi deve scontare non più di un anno di pena. Riccardo Magi, segretario di Più Europa, presenta una proposta di legge che prevede appunto “Case di reinserimento sociale” che consentano ai detenuti vicini al fine pena di poter trovare contesti che facilitino il ritorno alla vita in società.

 

giustizianews24.it, 31 dicembre 2023 Il sovraffollamento carcerario è un fallimento per le istituzioni ma il governo guidato da Giorgia Meloni non se ne cura e, anzi, la politica securitaria e giustizialista che sta mettendo in campo peggiorerà la situazione. Non ci sono mezzi termini nell’analisi che le toghe progressiste di Area Democratica per la giustizia fanno del fenomeno carcerario e delle sue emergenze. Con un lungo documento stigmatizzano le principali questioni e le preoccupazioni per quello che accadrà. Nel 2023 si contano 68 suicidi in carcere.

 

di Rita Bernardini e Sergio D’Elia*

L’Unità, 31 dicembre 2023 Il nostro X Congresso nel Carcere di Opera si è appena concluso. È stato il Congresso del Trentennale della fondazione di Nessuno tocchi Caino, questa splendida creatura che con Marco Pannella e Mariateresa Di Lascia abbiamo concepito per temperare la Giustizia col balsamo della grazia e affrontare il Potere con la forza gentile della nonviolenza. Quest’anno abbiamo celebrato il Trentennale di Nessuno tocchi Caino, l’anno prossimo celebreremo quello di Mariateresa, la sua fondatrice, a settant’anni dalla sua nascita e a trenta da quando è venuta a mancare. Anche se nessuno può onestamente dire che Mariateresa come Marco ci abbiano lasciati o che abbiano lasciato un vuoto.

 

di Angela Stella

L’Unità, 31 dicembre 2023 “Santalucia ammette che si potrà ancora rendere pubblico il contenuto delle ordinanze. Quale giornale che le pubblica dalla A alla Z fa il contropelo al giudice? La mia norma è il miglior bilanciamento tra diritto all’informazione e presunzione di innocenza”. Ieri per la prima volta ha parlato in una lunga intervista il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia in merito all’emendamento del deputato di Azione Enrico Costa che vieterà la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare. La commentiamo con il diretto interessato.

 

di Catello Vitiello

Il Riformista, 31 dicembre 2023 La disputa tra garantisti e giustizialisti nasconde il vero conflitto. Si dovrebbe ricordare che il fine ultimo del processo penale non è la ricerca della verità perché questa è già presunta dalla Costituzione (la “non colpevolezza”), bensì la verifica dell’ipotesi accusatoria. Montesquieu diceva: “Quando l’innocenza dei cittadini non è garantita, non lo è neppure la libertà”. Eppure, a distanza di secoli e dopo un’evoluzione democratica che ci ha condotto all’attuale Stato di diritto, ci ritroviamo ancora oggi ad assistere al dibattito tra garantisti e giustizialisti, nonostante questa divisione sia stantia e certamente anacronistica perché, dopo l’entrata in vigore della Carta costituzionale e del codice del 1988, non essere garantisti significa essere contro uno dei diritti dei cittadini ampiamente riconosciuto dalla nostra Costituzione.

 

di Piero Sansonetti

L’Unità, 31 dicembre 2023 Lettera aperta a Giancarlo Caselli. Carissimo dottor Caselli, Lei sa che, sebbene io molto raramente condivida quel che lei scrive o dice, la stimo. Perché penso che lei sia una persona onesta e coerente. E sono due doti mire. Quasi del tutto assenti nel giornalismo. Rarissime nella magistratura. Però - dopo aver letto la sua intervista al Fatto - la voglio invitare a ragionale sulla questione della cosiddetta legge-bavaglio che impedisce la pubblicazione dell’integrale o di una selezione delle ordinanze di imprigionamento degli indagati (che come lei ben sa sono innocenti fino a prova contraria).

 

di Diego Motta

Avvenire, 31 dicembre 2023 Il procuratore di Palermo: dopo Messina Denaro, non ci siamo fermati. Ma se vogliamo continuare a contrastare i loro piani criminali, tutto deve funzionare. Lo Stato non si è fermato a Palermo, quella mattina del 16 gennaio 2023 in cui è stato catturato il latitante più pericoloso di Cosa nostra. “L’arresto di Matteo Messina Denaro era un dovere per le istituzioni”, spiega oggi il procuratore Maurizio de Lucia, che di quell’operazione fu il regista.

 

di Marco D’Agostino

vconews.it, 31 dicembre 2023 Nascono anche dubbi per il progetto del minorile Ferrante Aporti, per cui sono già stati accantonati 25 milioni di euro. Il 6 novembre 2023 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato uno stanziamento di 166 milioni di euro per far fronte agli interventi di ristrutturazione di alcune carceri italiane. La decisione è stata presa dal comitato interministeriale sull’edilizia carceraria, dando il via libera alla ripartizione effettuata dai tecnici del dicastero, guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini.

 

di Viola Giannoli

La Repubblica, 31 dicembre 2023 Viaggio nella struttura che ha quasi quattro secoli e ospita mille detenuti nel centro di Roma. Anche Nordio ne invoca la chiusura. Ma non sarà facile. “Lo senti ‘sto rumore? Questa è la voce di Regina Coeli”. Comincia fuori, in via delle Mantellate, nelle chiacchiere affumicate delle donne in fila per i colloqui, o al parlatorio del Gianicolo da dove il mondo di fuori urla e spara botti per farsi sentire dal mondo di dentro. Dentro, appunto, la voce diventa assordante.

 

di Susanna Rugghia

L’Espresso, 31 dicembre 2023 Repressione in divisa contro studenti, persone trans, migranti, manifestanti. E nelle carceri detenuti pestati. Nell’anno del pacchetto sicurezza che tutela gli agenti. Colpire la piazza a costo di inasprire il livello dello scontro. Colpire chi si oppone e reclama diritti: studenti, persone trans, migranti, centri antiviolenza. Gli episodi di repressione violenta da parte delle forze dell’ordine non sono mancati negli ultimi dodici mesi. A dimostrazione di un vento cambiato. A novembre il Consiglio dei ministri non ha perso tempo nell’approvazione del cosiddetto “pacchetto sicurezza”: un corposo ventaglio di misure a tutela di forze di polizia e forze armate voluto fortemente da Fratelli d’Italia, che oltre all’inasprimento delle pene per chi commette violenza o cagiona lesioni agli agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, “liberalizza” la detenzione di armi.

 

di Paolo Lambruschi

Avvenire, 31 dicembre 2023 Nella notte il percorso unirà simbolicamente Italia e Slovenia con l’arrivo a Nova Gorica. L’omaggio a monsignor Bettazzi, scomparso a luglio, da sempre protagonista dei cortei. Nel tempo cupo in cui la guerra non pare avere alternative, arriva dalla frontiera di Gorizia la lezione di pace dell’Europa. Città carica dei simboli delle guerre del secolo scorso, è oggi simbolo di convivenza tra nord e sud e tra est e ovest d’Europa. E per questo, insieme alla gemella slovena Nova Goriça, con la quale sarà capitale europea della cultura nel 2025, ospita il 31 dicembre la 56esima edizione della marcia nazionale della pace voluta da san Paolo VI, organizzata dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, l’Azione Cattolica, Caritas Italiana, il Movimento dei Focolari Italia e Pax Christi Italia.

 

di Adriana Pollice

Il Manifesto, 31 dicembre 2023 Il governo vara una stretta dietro l’altra, l’effetto è nullo mentre taglia l’accoglienza. Sono sbarcati nel 2023 in 155.754 (erano 103.846 nel 2022); scomparse 2.678 persone. Due decreti Cutro, accordi con Libia, Tunisia e adesso anche Albania, fondi dirottati dall’accoglienza alla detenzione nei Cpr, il risultato è nei dati del “cruscotto statistico” del Viminale: dal primo gennaio al 29 dicembre 2023 sono sbarcati in Italia 155.754 migranti, nel 2022 erano stati 103.846, nel 2021 67.040. Per usare uno degli slogan cari alla destra, “la sostituzione etnica” ha accelerato il ritmo durante il governo Meloni: gli arrivi sono cresciuti del 50%. Le politiche feroci, quindi, non sono servite a bloccare i flussi ma solo a rendere più difficile l’inserimento nel tessuto sociale.

 

di Rinaldo Frignani

Corriere della Sera, 31 dicembre 2023 Sei strutture pronte nelle prime settimane. Si rafforza la collaborazione di tunisini e libici. Albania e Ue: si aspettano gli effetti dell’intesa con Tirana e del Patto tra i Paesi europei sui migranti. La strategia 2024 per affrontare le ondate di migranti che potrebbero ancora una volta investire le coste italiane (ma anche la frontiera terrestre orientale, dove termina la rotta balcanica) si muove su due canali: l’apertura effettiva dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) e gli stessi rimpatri di profughi, ai quali non sarà riconosciuta la richiesta di asilo: se ne annunciano molti, vista la stima del 90% di domande presentate da persone che provengono da Paesi considerati sicuri, in base alle norme europee.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 31 dicembre 2023 Bilancio di fine 2023 del ministro dell’Interno: “Ma va detto grazie a Libia e Tunisia. Se non ne avessero fermati più di 120 mila, ci sarebbe stato il doppio di arrivi”. A Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, piace parlar chiaro. Anche a spese del politicamente corretto. E se deve fare un bilancio di fine anno, per dire, sull’immigrazione ringrazia sentitamente la Guardia costiera della Libia come quella della Tunisia perché hanno bloccato “molte decine di migliaia di altri arrivi”. Il ministro ha sul tavolo anche un numero preciso: sarebbero stati 121.883 migranti fermati quest’anno in mare o a terra in Tunisia e in Libia.

 

di Ammiraglio Vittorio Alessandro*

L’Unità, 31 dicembre 2023 Non avremmo saputo neanche degli annegati del 15 dicembre se la notizia non fosse stata diffusa da una fonte non istituzionale, come non accade mai per qualunque altro navigante. Parlo da ufficiale in congedo delle Capitanerie di porto (ma non ci si congeda mai da un impegno che ha segnato la propria vita) e da cittadino modestamente impegnato a mantenere alta l’attenzione sul soccorso in mare. Non capisco l’imbarazzo e il silenzio sui soccorsi in favore dei migranti: il celebrato comandante Todaro testimoniò la prevalenza delle ragioni etiche sul rigore degli ordini ingiusti.

 

di Chiara Sgreccia

L’Espresso, 31 dicembre 2023 Parla la fondatrice di una rete di scuole clandestine nel Paese che sta portando avanti una sistematica persecuzione di genere. “Non possiamo più fare niente, siamo escluse dalla vita sociale. Per questo rischiamo la vita pur di imparare”. “Sapevo che sarebbe andata così. Quando nell’estate del 2021 i talebani sono entrati a Kabul - mentre gli americani completavano il disordinato ritiro delle truppe e migliaia di persone cercavano disperatamente di lasciare l’Afghanistan- hanno usato proprio le stesse parole che avevano già detto nel 1996: che avrebbero reso il Paese sicuro seguendo i dettami della Sharia. E che le donne avrebbero potuto frequentare scuole e università”, ricorda Parasto Hakim, con la voce che ancora trema. E l’emozione che ogni tanto le fa mancare il respiro necessario a mantenere un tono stabile.

 

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DOCUMENTI

Articolo. "Caso Dal Corso, sì all’autopsia dopo le pressioni e la comparsa di un testimone", di Luna Casarotti

Articolo. "L’accanimento dell’istituzione carceraria sul corpo di Marco Leandro Bondavalli", di Luna Casarotti

Articolo. "Inchiesta sui dieci Cpr italiani: come funzionano, chi li gestisce, quanto costano", di Gabriella Debora Giorgio

Ristretti Orizzonti Marassi, numero 7 dicembre 2023: "La reclusione non è esclusione"

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'1 al 7 gennaio 2024

Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2023)

 

 

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