Solidarietà e musica al carcere

 

Solidarietà e musica entrano anche in carcere

 

Gli artisti di Gen Rosso hanno incontrato i detenuti delle "Novate"

 

Libertà, quotidiano di Piacenza, 24.02.2004

 

Tecnicamente si chiama "workshop" quello che di cui sono stati protagonisti gli artisti del Gen Rosso ieri pomeriggio al carcere delle Novate. Ma in realtà, come loro stessi raccontano, è stato molto di più. "Una di quelle esperienze in cui ricevi certamente di più rispetto a quello che dai" spiega Antonio Topi, manager del gruppo canoro. Sei ragazzi del complesso - Beni (Svizzera), Dennis (Filippine), Pol (Congo), Ciro (Italia), David (Spagna) e Tomek (Polonia) - hanno incontrato nella cappella della casa circondariale una quarantina di reclusi.

"Con una pianola ed una chitarra - racconta Antonio - abbiamo eseguito alcune classiche canzoni del nostro repertorio, ma anche brani del musical "Streetlight". Si è subito creato un clima molto bello, pieno di calore e di fraternità. I detenuti hanno partecipato alla nostra esibizione battendo le mani ed è stato molto bello. Le nostre canzoni parlano di giustizia e di libertà, invitano le persone a "non chiudersi" in se stessi". E a questi stessi concetti - alla possibilità di "voltare pagina" - si è riallacciato alla fine dell’esibizione anche don Giorgio Bosini in un breve e informale messaggio. Poi l’incontro si è chiuso con una chiacchierata in famiglia tra i detenuti ed i giovani artisti di Gen Rosso.

Quanto siano importanti interventi di questo tipo in una realtà come quella carceraria piacentina, composta per il 30 per cento da tossicodipendenti, lo ha rimarcato lo stesso don Bosini: "Dall’interno del carcere ci è sempre giunta e ci giunge ancor oggi una grande richiesta di aiuto - spiega il fondatore del Ceis - e non solo dai "tossici". Alle Novate siamo impegnati da tempo su due fronti. Da una parte con lo "sportello tossicodipendenti" che si propone di avviare a percorsi terapeutici di recupero i detenuti che possono beneficiare di misure alternative alla detenzione. E dall’altra con un progetto interno al carcere di coordinamento delle attività di laboratorio (giornalismo, teatro, danza e altro ancora) svolte dai reclusi".

Ieri, tra l’altro, mentre una parte degli artisti di Gen Rosso erano impegnati in carcere, un altro gruppo - Adelson (Brasile), Paolo e Santino (Italia), Cachi (Argentina), Guillerme e Josè Manuel (Spagna) - si è recato a Justiano, nella sede delle comunità "La Vela" e "La Luna Stellata". "Abbiamo pranzato con i ragazzi - racconta Valerio Gentile, responsabile del complesso canoro - e poi ci siamo scambiati esperienze e canzoni in un clima di grande allegria. Abbiamo poi proiettato un video con una sintesi di "Streetlight" e spiegato come nasce un musical". All’incontro erano presenti una trentina di persone, i ragazzi della comunità "La Vela" ed alcune mamme della vicina comunità "Luna Stellata" (che accoglie madri ex-tossicodipendenti con i loro figli).

 

 

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