Modelle e detenute in passerella

 

Modelle e detenute in passerella

 

Modelle e detenute in passerella nella sezione femminile

del carcere di San Vittore: iniziativa del Comune milanese per l’8 marzo

 

Redattore Sociale, 04.03.2004

 

Modelle e detenute in passerella all’interno del carcere di San Vittore. È l’iniziativa organizzata dall’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Milano per l’8 marzo, Festa della donna, nella sezione femminile del carcere milanese dove sono ospitate un centinaio di persone. L’evento, in programma lunedì alle 14,30, sarà l’occasione per le detenute di assistere a una vera e propria sfilata di moda con tanto di modelle professioniste nella "zona del passeggio" della sezione femminile, ma offrirà anche alle detenute di San Vittore l’opportunità di mostrare a un gruppo di stilisti che hanno aderito all’iniziativa (Alviero Martini, Daniela Gregis, Fisico, Gattinoni, Giorgio Grati, Iceberg, Ines Valentinish, Lidia Cardinale, Lorenzo Riva, Luca Moretti, Paola Frani, Raffaella Curiel, Carlo Riva), i lavori eseguiti dalla sartoria del penitenziario.

Dal 1992, infatti, la cooperativa Alice ha avviato un laboratorio di sartoria: attualmente vi lavorano otto donne che hanno maturato una notevole esperienza soprattutto nella produzione di costumi teatrali. Agli stilisti che parteciperanno alla sfilata di lunedì, le detenute mostreranno il meglio dei propri lavori: tre costumi teatrali indossati per l’occasione dalle stesse detenute. "L’iniziativa organizzata dal Comune sarà un momento di festa – dice Luisa della Morte, responsabile della cooperativa Alice – ma ci auguriamo che sia l’occasione per avviare una piccola collaborazione con gli stilisti che hanno aderito all’iniziativa".

Speranza più che fondata, dal momento che alcuni stilisti avrebbero già espresso l’intenzione di appaltare lavori sartoriali alle detenute di San Vittore. D’altra parte, come dice Luisa della Morte, "le competenze per lavorare anche ad alto livello le abbiamo e lo stesso possiamo dire delle attrezzature del laboratorio". La cooperativa, dal 1998, ha aperto anche un laboratorio nel penitenziario di Opera e una sartoria all’esterno del carcere per le donne che possono usufruire delle misure alternative al carcere. Le donne impiegate nei laboratori di sartoria hanno lavorato soprattutto su produzioni per costumi teatrali, ma negli ultimi anni sono cresciute anche le commesse per negozi di abbigliamento di Milano, aziende varie e soprattutto agenzie pubblicitarie. "In questo periodo lavoriamo molto per le promozioni televisive: realizziamo abiti e costumi per la pubblicità, un settore che ormai abbiamo imparato a conoscere", dice Luisa della Morte.

Mentre si attende il via libera dalle importanti griffe che saranno presenti alla sfilata di lunedì, la cooperativa è già pronta a sbarcare in America: "Abbiamo appena concluso un accordo per realizzare produzioni con un’azienda di abbigliamento che lavora negli Stati Uniti", spiega la responsabile della cooperativa. L’iniziativa dell’8 marzo è stata voluta dall’assessore ai Servizi sociali Tiziana Maiolo e si inserisce nel quadro di alcuni progetti avviati dal Comune. Tra questi, il progetto "Punto e a capo" con il quale il Comune prevede il reinserimento sociale lavorativo ed abitativo di oltre 150 detenuti prossimi alla scarcerazione. L’amministrazione comunale ha finanziato anche, in collaborazione con l’associazione Relais, un progetto per l’allestimento di uno spazio di accoglienza, presso il Museo della Scienza e della Tecnica, dedicato ai minori in visita ai genitori a San Vittore.

 

 

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