Il lavoro va oltre le sbarre

 

Il lavoro va oltre le sbarre

 

Corriere della Romagna, 21 aprile 2004

 

Un’intera giornata al di fuori delle sbarre dell’indifferenza. Perché la realtà del carcere non è solo privazione della libertà ma costruzione del proprio futuro lavorativo. Da qui prende il via un lavoro complesso che vede coinvolti, per la prima volta così numerosi, soggetti istituzionali, l’Ausl di Forlì-Cesena, i servizi sociali, le associazioni datoriali e sindacali e, naturalmente, la Casa Circondariale di Forlì e che accende i riflettori sociali sul rapporto fra una dimensione spesso trascurata, come quella del carcere, e il mondo del lavoro, connubio difficile da interpretare e da gestire nel tempo. In occasione della giornata seminariale sul tema "Carcere e Territorio", in programma venerdì prossimo al centro Engel in via Ravegnana, 407, saranno illustrati gli ottimi risultati raggiunti nell’ultimo periodo. Due, per la precisione: la presentazione ufficiale della Carta d’Intenti, ovvero l’accordo stipulato fra i diversi rappresentanti sociali e del lavoro per l’avvio di una rete informativa e di servizi per l’inclusione in area di esecuzione penale; e la presentazione di un vademecum informativo sui servizi, le procedure e le agevolazioni per l’inserimento nel mondo del lavoro di detenuti ed ex detenuti, destinato ai datori di lavoro. "Il seminario - afferma Viviana Neri, assessore provinciale alla formazione professionale, politiche del lavoro, sevizi per l’impiego - non ha un carattere conclusivo, ma vuole essere una tappa del cammino, dare un segnale forte che si sta camminando verso nuovi obiettivi". Un terreno difficile, quello della condizione degli ex detenuti fuori dal carcere, il più delle volte costretti a fare i conti con altre sbarre, quelle dell’indifferenza e della solitudine. Davanti alla buona volontà delle imprese e delle associazioni i tempi burocratici sono sempre troppo lunghi per soddisfare la voglia di riscatto dei carcerati. Per questa ragione, nella giornata del 23 si cercherà di sottoporre all’attenzione degli invitati che rivestono ruoli decisionali, politici ed amministrativi, nuove possibilità di intervento concreto in materia. "La preparazione dei detenuti e degli ex detenuti - spiega Barbara Bovelacci, responsabile del progetto curato dalla Technè di Forlì-Cesena - viene gestita attraverso corsi di formazione professionale attivati all’interno del carcere sulla base di diversi profili professionali che rispondono alle specifiche competenze dei detenuti".

 

 

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