Vita - 2 agosto

 

Confesso che è molto tempo che non faccio un bel sogno

 

Questa è una lettera che parla di come, smessa la droga, si può anche tornare a sognare. Ce l’ha scritta, dal carcere, Cristina con il gusto di raccontarci quanto è importante riscoprire il piacere dei sogni, dopo aver desiderato, per 8 anni, maniacalmente solo la droga.

 

Ornella Favero

 

Confesso che è molto tempo che non faccio un bel sogno e comunque è molto difficile che me ne ricordi al risveglio.

Ma se si considera che mi sono drogata per 8 anni ininterrottamente e che quindi le mie notti erano una vera anestesia e che adesso non dormo mai più di 3 ore, non c’è più tanto spazio per sognare. Comunque io ho tutte le ragioni per definirmi una sognatrice in quanto da sempre mi imbambolo a fantasticare a occhi aperti e qualche volta parlo addirittura da sola. Potrei dare l’idea di una "svampita", in realtà ho una fantasia molto attiva e vivace e, specie ora che non mi drogo più, penso continuamente spaziando sempre oltre i confini della concretezza. Adesso le mie emozioni sono per lo più rabbiose, penso e mi compaiono davanti gli "amici" che mi hanno firmato contro, anche quelli più ... cari e il sogno finisce sempre a botte ed è così reale che sto male, mi batte forte il cuore e mi mordo le labbra, fino a farmi male. Altre volte invece guardo le mie foto e torno con la mente al posto dove mi trovavo e sento i rumori, gli odori e rivivo gli umori che avevo... Quando mi succede sono felice, appagata, sono tutti momenti belli della mia vita e riviverne anche un solo istante mi riempie di gioia. Ma probabilmente il punto che vorrei approfondire riguarda i sogni -desiderio.

Adesso sono pulita, mi rendo conto che avevo smesso di desiderare qualsiasi cosa, a parte qualche vena nuova o un anestesista a mia disposizione 24 ore al giorno. Oggi vedo con chiarezza il passato e scorgo una strada per il futuro. Oggi il mio più grande sogno è non dimenticare mai chi sono e quanto valgo, non dimenticare mai che non ho più un cartellino con il prezzo appeso al collo. Sogno di fuggire lontano da chi mi vuole ancora schiava con promesse d’amore assurde. Non sono un genio ma sono capace, credo nelle mie qualità e voglio finalmente sfruttarle in pieno. No, non sogno una famiglia e un lavoro, sogno cose meno tangibili, l’amore per esempio. Lo scontro con la sofferenza è una prova dura da superare, ma è un’occasione per arricchirsi, io desidero pochi rimpianti e molte soddisfazioni, per questo penso che dovrei agire sulla realtà per avvicinarla al sogno... forse mi adagiavo proprio perché la realtà non mi piaceva, ora credo che anche nella quotidianità possiamo trovare uno spazio tutto nostro dove coltivare i desideri come fiori in un giardino segreto.

 

Cristina

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