Numero ottobre 2008

 

"Fare i conti coi fantasmi del proprio passato"

 

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Editoriale Parliamone Testimonianze detenuti Testimonianze pubblico Redazione

 

Sommario

 

Editoriale

Allenarsi all’ascolto

Parliamone

È importante che chi ha fatto del male possa vedere il dolore che ha causato

Testimonianze dei detenuti

Confrontarsi con la sofferenza altrui, farla propria, è un altro modo per espiare

Camminare a testa bassa non è perdere la dignità

L’essere vittima di un reato non ha scadenza, non si è mai una ex vittima

L’enorme sofferenza delle vittime è rimasta incollata alla nostra pelle

Quella vita dura delle sezioni

Comprendo, ma la testa non credo di doverla abbassare

Oltre alle loro sofferenze ci hanno trasmesso una enorme quantità di cultura

È umano avere paura di quello che non si conosce

Non voglio provocare ferite “aggiuntive” alle persone a cui ho già fatto del male

I nostri famigliari sono sì delle vittime, ma perché noi abbiamo scelto di punirli

È possibile arrivare a una riconciliazione?

Il desiderio di incontrare la mamma del ragazzo morto anche per colpa mia

Non ho percepito l’odio o la voglia di vendetta

La strada che porta al futuro

Spesso penso di vivere oggi una vita che non merito di vivere

Lettera aperta a Silvia Giralucci e a Benedetta Tobagi

Testimonianze dal pubblico

Cronaca di una giornata speciale

La mano che mi trema ogni volta che giro la chiave nella toppa

La presenza dell’“altro dolore” nel carcere è importante

Imparare a capire che cosa tiene unita una società

Restando dentro un carcere si viene allontanati dalle vere conseguenze del reato

L’esigenza di continuare a parlarne, di capire di più

Noi vittime dei crimini ambientali non siamo proprio nessuno

Cercare di ricostituire, attraverso l’ascolto, un tessuto di relazioni

È importante puntare sui giovani per la diffusione della mediazione

L’odio è un sentimento inutile che logora e basta

Superare le barriere che noi e la nostra mente ci creiamo

Uscire dalla spirale dell’odio è necessario