I ricomincianti

 

Ho un amico che a breve uscirà dal carcere
Come mi devo comportare?

 

Uno scambio di messaggi e consigli tra due donne che hanno a che fare col carcere: una ragazza amica di un detenuto e una ex detenuta. Una "corrispondenza" via e-mail nata nel sito www.ristretti.it fra una ragazza, Anna, che ha un amico che uscirà presto dal carcere e chiede consigli su come comportarsi con lui, e una ex detenuta, Franca, che racconta come, quando uno esce a fine pena, lo aspetti una libertà che non è affatto facile da vivere

Ciao, io non so se questa è la sede giusta per porvi questo quesito: ho un amico che a breve uscirà dal carcere.Volevo chiedere, in base all’idea che se ne è fatto chi ha vissuto l’esperienza in prima persona..., come mi devo comportare? Ho letto nel forum "Dopo carcere" alcune sensazioni e bisogni e mi piacerebbe approfondire questo argomento. Se qualcuno ha voglia di darmi dei consigli, gliene sarei grata. Anna.

Ciao Anna, mi chiamo Franca, ho passato molti anni in carcere, non voglio dilungarmi tanto ma solo dirti qualcuna delle mie prime impressioni alla mia uscita. Quando aspettavo che si aprisse quel cancello per l’ultima volta i miei pensieri andavano a quello che da anni sognavo di fare, girare libera, vedere amici, il bar, spianare kilometriche strisce di roba, coca accompagnate da un freddissimo Brachetto DOC........, mi si apriva il mondo. Niente di tutto questo è successo, mi sono ritrovata a non sapere cosa e dove andare, gli amici di un tempo mi riportavano ad una vita che non volevo più, nessuno mi sembrava poi così tanto importante.

Non mi ritrovavo più da nessuna parte, sul lavoro ispiravo tenerezza, mi aiutavano perché è giusto essere buoni con chi ha sbagliato etc. etc., ma intanto non erano felici di farsi vedere in giro con me, insomma questo il clima.

In ogni caso i miei primi giorni sono stati caratterizzati dal mal di testa, le piazze mi infastidivano un po’, mettere i piedi nudi nell’erba è stato meraviglioso, guardare le finestre senza sbarre era esilarante. Mi sono trovata sola, mia madre mi chiamava spesso al telefono, sentivo la sua presenza e il suo appoggio ed è stato importante. Non avevo certezze se non quella che non volevo più tornare in carcere, ora sono passati quattro anni, lavoro, sono serena, non ho dimenticato niente del passato e mi porto dietro dei rancori profondi verso un’istituzione, che mi ha costretto a sopravvivere per tutti gli anni della mia condanna, dove non mi sono costruita niente, dove ho solo aspettato che il tempo passasse.

 

Ciao Anna. Scusa le mie lungaggini.

Mi ero dimenticata di scrivervi che avete fatto un bellissimo lavoro, il sito è caldo, coinvolgente e ben accessibile. Ciao redazione, Ciao a tutti.

 

Franca

 

Ciao Franca,

ti ringrazio per la cura che mi hai dimostrato nel raccontarmi le tue sensazioni e la tua esperienza. Sai, sono così preoccupata perché ho paura di essere inadeguata, di non fare le "mosse" giuste... il mio amico è stato in carcere un anno e il rapporto fatto solo di lettere, attese e piacevolmente scritte, è davvero limitante e forse le aspettative di ognuno di noi potrebbero infrangersi proprio perché come dici tu lui è cambiato... io sono cambiata. So che voglio cercare di stargli vicino e penso che questo già sia importante anche se farò/faremo degli sbagli. Anche se sono comunque preoccupata.

Ma dimmi, quando si apre quel terribile cancello per l’ultima volta, è bello trovare qualcuno che ti aspetta o è un momento talmente delicato che va vissuto da soli???

Grazie Franca...per il tuo aiuto... e anche io sto seguendo e condividendo da fuori le proteste in atto in molte carceri italiane. Ti auguro ogni bene per il futuro e anche tu, se dovessi avere bisogno di me, non esitare a contattarmi. Un bacione.

 

Anna

 

Ciao Anna, è bello trovare qualcuno che ti aspetta, soprattutto se tu hai una macchina e lui del bagaglio!!! Se il tuo amico non ha familiari che andranno a prenderlo, se non ti ha chiesto espressamente di NON ANDARE A PRENDERLO... beh, io credo che trovare fuori qualcuno che ti aspetta è meglio. Io ricordo che sentivo gli occhi delle guardie su di me, e i loro commenti, forse è solo mia paranoia, ma volevo andare via in fretta, ero sola e a piedi, non avevo voluto che mia madre venisse a prendermi perché temevo di sentirmi troppo stretta con lei, la libertà volevo gustarla ..., ma era mia madre. In ogni caso penso sia sempre meglio avere qualcuno fuori.

 

Franca

 

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