CIES

 

Giornata di Studi su 
Carcere e Immigrazione

Casa di Reclusione di Padova - 16 febbraio 2001

Convenzione quadro tra il CIES

e il Ministero della Giustizia

Tra il Ministero della Giustizia - Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e il Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo - CIES, Agenzia di Mediazione Interculturale con sede legale in Via Merulana 198 - per interventi di mediazione linguistico culturale a favore dei detenuti stranieri.

Premesso

Che il Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria - considerate le peculiari problematiche poste dalla rilevante presenza di detenuti stranieri negli Istituti Penitenziari - intende promuovere interventi indirizzati a tale specifica utenza, per favorirne l’accesso ai servizi sia dell’amministrazione che del territorio;

Che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ritiene necessaria la promozione e la diffusione negli Istituti Penitenziari di interventi di mediazione linguistico culturale;

Premesso

Che il CIES si propone come ente erogatore di servizi di mediazione linguistico culturale;

Che il CIES intende la mediazione linguistico culturale come pratica costruttiva tendente a facilitare il dialogo e la comprensione tra soggetti di cultura diversa, nella salvaguardia delle rispettive identità, per la realizzazione di pari opportunità per i cittadini stranieri sia nel godimento dei diritti che nei rapporti con le pubbliche istituzioni italiane;

Che il CIES si impegna ad avvalersi di mediatori professionisti, stranieri essi stessi, con alto livello di istruzione e di conoscenza della realtà italiana, che si impegnano ad agire nel rispetto delle norme deontologiche che trovano nell’autonomia, nell’equidistanza, nell’imparzialità e nel segreto professionale i propri principi fondamentali;

Che il CIES gestisce, attraverso una specifica banca dati, un’ampia rete di Mediatori Linguistico Culturali ( oltre 400 su tutto il territorio nazionale) in grado di coprire oltre 30 lingue: Albanese - Amarico - Arabo - Bengalese - Berbero - Bosniaco - Bulgaro - Ceco - Cinese - Cingalese - Croato - Curdo - Dari - Francese - Hindi - Krio - Inglese - Macedone - Malinke - Persiano - Polacco - Portoghese - Rumeno - Russo - Serbo - Slovacco - Somalo - Spagnolo - Tagalog - Tedesco - Tigrino - Urdu – Yoruba - Wolof;

Che il MLC svolge attività di appoggio e di collaborazione, non di sostituzione degli operatori penitenziari, esercitando una funzione di “ponte” tra questi e i detenuti stranieri.

Si definisce la seguente convenzione - quadro

Art. 1
Fase di osservazione preliminare

Negli Istituti che stipuleranno convenzione operativa con il CIES, quest’ultimo si impegna ad attivare una fase di osservazione, per individuare le necessità di mediazione in termini di ambiti di intervento, lingue necessarie e caratteristiche del MLC, al fine di definire nel dettaglio le modalità delle azioni programmate. Tale osservazione sarà condotta da personale esperto - sotto la supervisione del personale penitenziario - che avrà il compito di individuare i momenti del percorso di un detenuto straniero in cui l’attività di mediazione possa essere particolarmente efficace. L’osservazione avrà la durata di un mese.

Art. 2 
Servizio di mediazione linguistico culturale

Il CIES predispone una presenza continuativa di MLC per l’intervento nelle lingue di cui è maggiormente prevedibile la necessità. Le presenze saranno programmate, nelle loro modalità operative (luoghi, orari, turni, competenze linguistiche e genere del MLC), in base agli accordi stabiliti fra il CIES e le Direzioni degli Istituti penitenziari. Per ulteriori esigenze il CIES attiverà il servizio di reperibilità dei MLC a chiamata. Il servizio sarà organizzato sulla base dei bisogni ed avrà carattere di flessibilità in termini di lingue e dì numero di MLC necessari nelle diverse situazioni.

Per gli interventi a chiamata il CIES assicura l’invio del MLC in tempi brevi, a seguito della richiesta che dovrà pervenire al CIES per iscritto (via fax). I MLC svolgeranno le seguenti funzioni:

  1. affiancare il detenuto straniero extracomunitario nella fase dell’ingresso nell’Istituto penitenziario, con il compito di:

  2. facilitare la comunicazione del personale degli istituti penitenziari con i detenuti stranieri attraverso l’interpretariato linguistico e la decodifica dei comportamenti che hanno origine dall’appartenenza ad altre culture e religioni;

    sostenere il detenuto straniero nel primo impatto con l’istituzione penitenziaria, veicolando le informazioni necessarie in merito ai suoi diritti, all’Ordinamento Penitenziario ed alle opportunità presenti in istituto.

  3. Sostenere il detenuto nelle fasi successive all’ingresso, in particolare:

  4. durante la visita medica, collaborando con il personale medico e paramedico;

    nel colloquio con lo psicologo, poiché gli strumenti psicodiagnostici rispecchiano codici culturali; nel colloquio con l’educatore per facilitare la comprensione del suo ruolo ed incentivare conseguentemente la motivazione ad essere collaborativo.

Art. 3 
Coordinamento e gestione del servizio

Il CIES garantisce il coordinamento del servizio in tutte le sue fasi gestionali e amministrative nelle funzioni di seguito elencate:

raccordo con i referenti degli Istituti penitenziari;

supervisione di tutte le fasi preparatorie all’invio dei contingenti di MLC (selezione, specializzazione/aggiornamento, individuazione dei tutor, etc.);

supervisione delle fasi di attuazione deI servizio ed azioni di  monitoraggio e tutoraggio.

Art. 4 
Specializzazione e aggiornamento dei MLC

Il CIES si impegna a preparare i MLC di riferimento per il servizio, sia con un corso di specializzazione, sia con moduli di aggiornamento da svolgere durante il servizio.

Il corso di specializzazione sarà condotto da esperti che approfondiranno le seguenti tematiche:

legislazione, normative, procedure amministrative che riguardano la detenzione di stranieri;

aggiornamenti legislativi (possibilità di rimpatrio, riduzione di pena etc.);

storia, politica e cultura dei paesi di provenienza dei principali gruppi etnici presenti negli istituti penitenziari;

tecniche di interpretariato, comunicazione e mediazione mirate a trattare persone in situazione di difficoltà.

I moduli di aggiornamento, seguiti dai MLC già specializzati ed in servizio, avranno lo scopo di:

attualizzare le conoscenze di settore: nuove procedure, prassi e normative, iniziative di approfondimento legate alle tematiche dei detenuti;

garantire l’aggiornamento relativo alle conoscenze storiche, geo-politiche, culturali dei paesi di provenienza dei detenuti (questo approfondimento sarà cadenzato sull’attualità delle presenze dei detenuti stranieri degli Istituti penitenziari dove opereranno i MLC);

affinare la metodologia di erogazione del servizio di Mediazione, sia attraverso l’approfondimento con esperti, sia attraverso lo scambio di esperienze dei MLC attivi nelle diverse istituzioni.

Tale aggiornamento sarà condotto da docenti ed esperti di settore.

Art. 5
    Formazione

Sulla base di specifici protocolli e distinte convenzioni il CIES potrà intervenire a supporto dei percorsi formativi predisposti dal D.A.P. ed indirizzati:

  1. al personale penitenziario che entra in relazione con i detenuti stranieri, perché sia messo in condizione non sole di comprendere i bisogni dei soggetti extracomunitari, ma anche di decodificare situazioni e comportamenti, nonché interagire con essi rispetto alle finalità istituzionali da raggiungere;

  2. ai detenuti stranieri, là dove l’elemento della mediazione culturale agevoli la fruizione di tali percorsi e favorisca il conseguimento dei risultati.

Art. 6 
Monitoraggio e tutoraggio

Il servizio prevede azioni di tutoraggio e monitoraggio al fine sia di assicurare la funzionalità del servizio stesso in rapporto alle esigenze, sia di consentire la raccolta di informazioni relative al servizio per un confronto periodico con i referenti degli Istituti penitenziari.

Il monitoraggio del servizio prenderà in considerazione le seguenti variabili:

numero di MCL  richiesti e lingue utilizzate;

sedi e ambiti di intervento-

standard degli interventi richiesti;

genere dell’utenza;

tipologia dei bisogni che l’utenza esprime.

Per la raccolta dati verranno impiegati strumenti specifici, quali schede di osservazione, griglie, questionari. È previsto che i contingenti di MLC inviati siano sostenuti da un’azione di tutoraggio per:

controllare la qualità del servizio;

fungere da interfaccia tra i MLC e le istituzioni coinvolte;

fungere da ponte di collegamento tra quanti sopra elencati e il CIES.

Art. 7

La presente convenzione quadro non impegna il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e le sue articolazioni decentrate in via esclusiva, riservandosi l’Amministrazione di stipulare intese e convenzioni in tema di interventi di mediazione linguistico culturale utilizzando le opportunità e le risorse presenti sul territorio.

Art. 8

La presente convenzione non importa oneri a carico del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, essendo demandato alla stipula delle convenzioni operative con gli istituti la trattazione degli aspetti economici concernenti l’erogazione del servizio anche al fine di consentire la ricerca dei necessari sostegni finanziari presso gli Enti Locali e utilizzando le altre risorse presenti nel territorio.

 

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