Chiello

 

CONVEGNO

"Difesa di ufficio e gratuito patrocinio: una difesa effettiva?"

21 settembre 2001 ore 9.00 presso la Casa di Reclusione di Padova, via Due Palazzi, 35/A

 

Avv. Giovanni Chiello (Presidente del Consiglio dell’Ordine di Padova)

 

Potete immaginare tutti come la partecipazione del Consiglio dell’Ordine di Padova sia particolarmente sentita. Sia perché anch’io sono un modesto operatore nella materia penale, sia perché all’interno del Consiglio vi sono ottimi colleghi penalisti che sentono costantemente il problema e che lo vivono… quello della effettività della difesa.

Noi ci siamo impegnati, anche recentemente, come Consiglio dell’Ordine di Padova ma anche d’intesa con quello di Venezia (e qua abbiamo presente anche una gentile rappresentanza del Consiglio dell’Ordine di Venezia) nel rendere veramente effettiva la difesa, affinché i difensori inseriti in quell’elenco (finalmente un elenco di difensori d’ufficio che facciano penale, che abbiamo particolare competenza nella materia penale) possano rappresentare la migliore espressione dell’avvocatura, anche qualora assumano l’incarico di difensori d’ufficio, anche qualora assumano l’incarico quali difensori ammessi al gratuito patrocinio.

Oggi si apre un momento nuovo, una nuova prospettiva, affinché tutti abbiano veramente la difesa più completa, la difesa tecnica e qualificata la migliore possibile. Noi ci siamo attivati in questo senso, d’intesa con le Camere Penali, con la Camera Penale di Padova sempre attenta e vivace, anche perché questa effettività della difesa, devo dare atto, viene sentita particolarmente nel nostro Foro e nella nostra Curia.

Abbiamo un Procuratore, dei magistrati della Procura, che credono nella effettività della difesa e credono nella funzione della difesa. Questo momento d’incontro è eccezionale, perché noi desideriamo dibattere con voi tutti, anche con coloro che sono i destinatari della nostra attività professionale, con i detenuti (e questo è un traguardo eccezionale), gli aspetti e le problematiche che vivono quando sono assistiti da un avvocato, che per loro prima era forse veramente una sembianza. Ed era penoso, anche per l’avvocatura stessa, dover assistere a qualche difesa d’ufficio "mi rimetto…", o "mi rimetto…", o "chiedo il minimo della pena".

Questa era l’offesa peggiore che si poteva fare al cittadino imputato, ma anche l’offesa peggiore che si poteva fare all’avvocatura in se stessa. Noi stiamo facendo di tutto, nell’interesse sociale, perché è un interesse sociale che un cittadino che abbia problematiche di natura penale possa avere veramente la difesa tecnica di cui ha diritto.

Io, comunque, plaudo questo convegno, gli organizzatori di questo convegno, la direzione di questo Istituto, la Camera Penale e anche coloro che parteciperanno con le loro relazioni, perché affrontiamo veramente un argomento di interesse rilevante.

 

 

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