Marco Pasinetti

 

Giornata di studi "Carcere: salviamo gli affetti"

L’affettività e le relazioni famigliari nella vita delle persone detenute

(La giornata di studi si è tenuta il 10 maggio 2002 nella Casa di Reclusione di Padova)

Marco Pasinetti (Operatore del Ser.T. nella Casa Circondariale di Bergamo)

 

Sono un operatore del Ser.T. nella Casa Circondariale di Bergamo. Lavoro con un gruppo di detenuti tossicodipendenti. Io contavo molto sulla sezione di questo pomeriggio. Contavo che fosse molto legata alle esperienze. Mi sembra però che si stia sfuggendo a questo obiettivo. Mi interessa rilanciare una domanda della signora di stamattina: come avete realizzato le interrelazioni nel territorio? Chi sono i vostri interlocutori? A Bergamo, come immagino in altre situazioni, c’è una difficoltà di avere una relazione con il direttore, a fare entrare certe esperienze. Quali sono le chiavi che avete usato nel territorio?

Forse vi chiedo delle cose molto concrete e anche a Bouregba vorrei, rilanciando quello che diceva Ornella Favero, chiedere un po’ di più nella sua esperienza che non conosco. Forse anche di arrivare a una dimensione più concreta e più di formazione del progetto perché credo che questa sia una delle difficoltà per fare partire delle cose.

 

Giovanni Anversa

 

Mi sembra, Ornella, se sei d’accordo, che questi ultimi due interventi abbiano richiamato quello che un po’ era stato detto stamattina. Visto che mi sembra che questa esigenza sia sentita e condivisa, vogliamo raccontare, ovviamente dando la possibilità di farlo a tutti, i passaggi che chiedevano anche gli amici di Bergamo. Perché forse possono essere utili. In fondo abbiamo sentito esperienze, tutte molto frammentate, molto individualizzate, un po’ astratte dal progetto. Però sono servite per capire quella che è la dimensione.

 

Ornella Favero

 

Prima vorrei soltanto precisare una cosa. Anche le esperienze, le testimonianze sono importanti. Cerchiamo di rispettare questo fatto. Le famiglie dei detenuti non hanno mai un ambito in cui potersi esprimere. Allora teniamo in considerazione questo. Per il resto vi assicuro che quello che non riusciamo a far venire fuori qui, sulle esperienze di Relais Enfants Parents, Bambini senza sbarre, Progetto Tonino, Telefono azzurro, lo metteremo tutto su internet. Io ho già qui i materiali. Purtroppo non si può fare tutto e anche per me è fondamentale vedere le modalità con cui questi progetti sono stati realizzati. Però noi ci impegniamo a fornire tutte le informazioni possibili. Questi sono i tempi e le modalità e io voglio far parlare anche i famigliari. Comunque adesso Allen credo che possa dire alcune cose e anche Annamaria di Telefono Azzurro.

 

 

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