IN-VENETO: INFORMAZIONE TRA IL CARCERE E IL TERRITORIO

Edizione n° 14, del 25 marzo 2008

 

Notizie da Padova

Due licei imparano che cos’è la mediazione penale

Musica Dentro: concorso musicale realizzato "dentro"

Festa del papà: i bambini "invadono" il Due Palazzi

Corso gratuito di formazione per cittadini extracomunitari

Notizie da Venezia

Ci vuole esperienza per lavorare nel sociale

Rio Terà dei Pensieri: in prima linea per far conoscere i prodotti "dal carcere"

Notizie da Verona

Gli studenti entrano in carcere

Una giornata con i famigliari dei detenuti

Nella mia città nessuno è straniero

I media vogliono "L’immigrato nemico"

Verona: Master in Comunicazione e Mediazione Interculturale

Verona: libri e una mostra sul carcere

Appuntamenti

Padova: Servizi agli immigrati, prosegue il corso di formazione

Mestre: Incontri sul tema "Giovani e Alcol"

Venezia: Verità, Religioni e Non-violenza

Presentazione associazione

Società San Vincenzo De Paoli a Verona

Notizie da Padova

 

Due licei imparano che cos’è la mediazione penale

 

Federica Brunelli, mediatrice penale dell’Ufficio per la Mediazione penale minorile di Milano, ha parlato agli studenti della mediazione penale, che è uno strumento della giustizia ripartiva, uno strumento particolare perché è l’unico che presuppone l’incontro, il faccia a faccia tra chi ha commesso un reato e la persona che lo ha subito. Ma la mediazione, in questo caso mediazione sociale, è anche un mezzo straordinario per far incontrare persone che hanno un conflitto, e Federica Brunelli ha parlato di esperienze interessanti di mediazione di conflitti nell’ambito scolastico.

I due incontri, il primo al Liceo Curiel, il secondo al Liceo Marchesi-Fusinato, sono stati organizzati nell’ambito del progetto "Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere", gestito dall’associazione "Granello di Senape" in collaborazione con il Comune di Padova, la Casa di Reclusione e il Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Padova.

I ragazzi coinvolti nel progetto, dopo aver conosciuto nel corso di questa esperienza la realtà del carcere, hanno così potuto farsi un’idea della giustizia ripartiva, quella giustizia che considera che il reato, prima di essere la violazione di una norma, rappresenta un fatto che "rompe una relazione". Se altre scuole sono interessate a fare questa esperienza, possono contattare Ornella Favero, responsabile del progetto, alla mail ornif@iol.it.

 

Musica Dentro: concorso musicale realizzato "dentro"

 

La Nuovi Spazi società cooperativa sociale, in collaborazione con l’associazione Noi Famiglie Padovane Contro l’Emarginazione, la Casa Circondariale di Padova e la Regione Veneto, consapevole dell’importanza della musica come mezzo di comunicazione anche dei valori di rispetto e tolleranza tra gli uomini, ha organizzato il primo Concorso Musicale dal titolo "Musica Dentro", che verrà realizzato all’interno della Casa Circondariale di Padova.

È un’esperienza nuova ed emozionante per i gruppi partecipanti ma anche per i detenuti, che si troveranno a selezionare e analizzare musiche e testi mettendo in pratica le competenze e gli insegnamenti appresi durante il corso di musica che stanno frequentando all’interno del carcere.

Per i gruppi sarà anche un insegnamento umano che non ha pari nella classica vita del complesso e sarà interessante conoscere emozioni, stati d’animo e riflessioni sull’esperienza vissuta che potrebbero diventare fonte d’ispirazioni per future iniziative.

Possono partecipare al concorso gruppi musicali di Padova e provincia.

Il concorso prevede due fasi: nella prima fase i gruppi dovranno inviare un demo con le proprie opere musicali (non cover). Queste verranno presentate ai detenuti della Casa Circondariale di Padova che stanno frequentando il corso di musica, i quali selezioneranno sei gruppi musicali vincenti. La seconda fase prevede due giornate in cui i sei gruppi si esibiranno all’interno della Casa Circondariale davanti a una giuria composta dai detenuti che frequentano il corso di musica e il loro maestro. A conclusione delle due giornate i "detenuti giudici" decreteranno i due gruppi finalisti, i quali svolgeranno la finale in un’altra giornata sempre all’interno della Casa Circondariale. Il gruppo vincitore verrà premiato e si esibirà insieme al gruppo musicale composto dai detenuti presenti nella Casa Circondariale ("I Viceversa"). La quota d’iscrizione è di 20 € per gruppo; per qualsiasi eventuale informazione rivolgersi a raffaele.sammarco@nuovispazi.org.

 

Festa del papà: i bambini "invadono" il Due Palazzi

 

La festa del papà ha coinvolto molte famiglie italiane, questa settimana, e grazie all’attività instancabilmente svolta dal comitato provinciale di "Telefono azzurro" si è potuto festeggiarla anche dentro al Due Palazzi.

Molti di noi forse si sono pure dimenticati di fare gli auguri, presi da troppi impegni e troppa frenesia, ma di sicuro a fine giornata guardando la televisione o ascoltando la radio, sentendone parlare avranno immediatamente rimediato con un sms, una mail o una chiamata.

La continuità affettiva all’interno del carcere è fondamentale per le famiglie e in particolare per i figli piccoli che hanno un parente detenuto. Per questo Telefono Azzurro ha organizzato 3 giornate di festa dentro la Casa di Reclusione, spostandosi per le diverse sezioni - protetti, alta sicurezza e detenuti comuni - e creando momenti d’incontro fra le famiglie (in totale una quarantina) e i padri: mattinata di giochi, pranzo collettivo e pomeriggio in compagnia e molta emozione per la giornata passata.

Il momento più intenso è stato quello dedicato ai detenuti comuni: la giornata è trascorsa anche in compagnia del gruppo animatore "Lillo Clown" che ha intrattenuto le famiglie e i bambini con giochi, scherzi e palloncini, inscenando un pezzo teatrale tratto dal Goldoni e pranzando con pizze e torte. La giornata è terminata con una forte componente emotiva da parte di tutti: detenuti, familiari e volontari. Sabato la stessa giornata si è svolta presso il Circondariale.

 

Corso gratuito di formazione per cittadini extracomunitari

 

Lingua italiana, conoscenze della legislazione del lavoro e prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro sono le materie che verranno insegnate al corso, in due edizioni, per cittadini immigrati extracomunitari disoccupati in possesso del permesso di soggiorno, neocomunitari e emigranti di ritorno. Il fine è quello di dare dei mezzi agli immigrati per un efficace inserimento nel mondo del lavoro. Il corso è organizzato dalla Provincia di Padova, Fòrema e Confindustria Padova.

Ciascuna delle due edizioni avrà la durata di 36 ore e il modulo di pre-adesione si deve compilare on-line sul sito www.forema.it entro il 25 marzo (I edizione) e entro il 29 aprile (per la II edizione). Info: www.forema.it

 

Notizie da Venezia

 

Ci vuole esperienza per lavorare nel sociale

 

Lo studio APS di Milano, la rivista Animazione Sociale e un gruppo di operatori sociali del territorio veneziano organizzano una giornata di riflessione sul tema del lavoro sociale. La necessità di instaurare una rete di servizi costruttiva e positiva è fondamentale per lavorare insieme negli ambiti più disparati del sociale. Ogni associazione, ente o istituzione è fonte di risorse e di stimoli. La giornata di studio propone un confronto sui diversi atteggiamenti e approcci al mondo del sociale al fine di conoscere le modalità di ogni soggetto operante.

La giornata di studio dal titolo "Apprendere dall’esperienza. Una competenza necessaria per lavorare insieme nel sociale" si svolgerà il 3 aprile a Mestre auditorium ex Plip, Via san Donà 195, ore 9.00. Info: Iscrizioni entro il 27 marzo presso la Segreteria Organizzativa, Franca Andreatta e Stefania Fregonese Tel. 041.2749586, franca.andreatta@comune.venezia.it

 

Rio Terà dei Pensieri: in prima linea per far conoscere i prodotti "dal carcere"

 

La cooperativa Rio Terà dei Pensieri è presente nelle carceri veneziane con varie attività lavorative. Alla Giudecca, nella Casa di Reclusione Femminile, produce prodotti biologici nell’Orto delle Meraviglie e prodotti di cosmetica di elevata qualità nel laboratorio di fitocosmesi legatoria (ottime e a prezzi equi la crema idratante da giorno e quella antirughe), mentre i detenuti di Santa Maria Maggiore producono prodotti in cuoio e stoffa e serigrafici (borse, portafogli, cinture, magliette etc.). Nei giorni 1, 2 e 3 aprile la cooperativa sarà presente in Campo San Bortolo, a Rialto, con un mercatino delle sue produzioni.

 

Notizie da Verona

 

Gli studenti entrano in carcere

 

Saranno quasi 1500 le persone che, tra insegnanti e studenti, quest’anno entreranno nel carcere di Montorio per giocare a calcio e pallavolo con detenuti e detenute, ma soprattutto per trascorrere qualche ora in loro compagnia, cercando il dialogo e il confronto. L’incontro è reso possibile da "Carcere e scuola", l’iniziativa ideata da Maurizio Ruzzenenti dell’associazione Progetto Carcere 663, giunta ormai alla sua ventesima edizione. Ogni giorno, da metà marzo fino a giugno, gli studenti di 57 istituti superiori di Verona si recheranno a Montorio per "superare le sbarre che dividono, anche culturalmente, le persone". Secondo l’assessore regionale Valdegamberi "il carcere deve diventare un luogo in cui far scontare la pena, ma anche motivare positivamente i detenuti al rientro nella società". E quale stimolo e confronto migliore di quello con i giovani? Favorevole all’iniziativa - finanziata insieme a Valdegamberi - anche l’assessore provinciale Maria Teresa Tezza che suggerisce di fare di più, di non limitare l’occasione di uno scambio a una sola giornata, e invita le scuole ad "adottare" uno o due detenuti, per mantenere con essi una relazione epistolare. "Carcere e Scuola", oltre agli incontri in carcere, organizza anche dei corsi di formazione nelle scuole, per educare alla legalità - o piuttosto "alla libertà" - chi è in una fase della sua vita in cui si sta formando. "Mi capita di incontrare ragazzi che un tempo hanno partecipato agli incontri in carcere - racconta Ruzzenenti -. Ora sono adulti e magari con dei figli. E so che la loro idea della giustizia e della pena è senz’altro diversa da quella comune".

 

Una giornata con i famigliari dei detenuti

 

Continua l’appuntamento mensile tra i volontari dell’associazione La Fraternità e i familiari di chi è detenuto. Domenica 30 marzo si terrà la prossima "Giornata di Fraternità" per passare alcune ore con chi vuole condividere gioie e dolori legati alla detenzione del proprio caro: un’occasione importante per molte famiglie. Il programma, ormai consolidato in anni di esperienza, prevede una mattinata di condivisione, il pranzo conviviale e, per chi lo desidera, una messa pomeridiana.

 

Nella mia città nessuno è straniero

 

Sono più di trenta le associazioni veronesi che si sono unite nel Cartello "Nella mia città nessuno è straniero" per "rivendicare il dovere della nostra città di essere solidale, e il diritto a non essere discriminati". Di fronte al clima generale di intolleranza, accusato dalle associazioni, la risposta è di apertura e partecipazione, con un programma fitto di eventi, dibattiti e laboratori, che possano "trasferire alla cittadinanza una cultura dell’accoglienza". Tra questi anche un osservatorio permanente sulle scritte razziste in città, che verranno segnalate alle autorità perché siano prontamente rimosse. Si parte il 3 aprile, in occasione del 40° anniversario dell’assassinio di Martin Luther King, che verrà ricordato con una proiezione e delle letture.

L’invito è quello di unirsi al cartello, anche come cittadini singoli, per - spiega Jean Pierre Pessou dell’ufficio stranieri Cisl - "mostrarci società aperta e dinamica, che sa coniugare i diritti e i doveri degli stranieri".

 

I media vogliono "L’immigrato nemico"

 

"L’informazione è molto più negativa se il protagonista è un immigrato, siamo alla stessa stregua di quando, 20 anni fa, si additavano i meridionali". Parole dure quelle con cui il preside della Facoltà di Giurisprudenza di Verona, Maurizio Pedrazza Gorlero, ha introdotto il seminario "L’immigrato nemico", organizzato dalla sua Facoltà e dall’Associazione Capolinea. "Ormai 1 persona su 6,7 è immigrata", ma nonostante ciò "se un extracomunitario commette un reato è sempre e solo colpa sua mentre, se a commetterlo è un italiano, la colpa ricade sempre sulla strada, sull’auto, sulla situazione o su qualcos’altro: mai sulla persona". "Il giornalismo oggi è un grande imbroglio - precisa Maurizio Corte, giornalista e Docente di Giornalismo interculturale all’Università di Verona. Ma, a dover essere rivisto, è anche il sistema penale italiano che, durante il convegno, è stato comparato con quello di altri stati (principalmente Germania, Inghilterra e Stati Uniti) per evidenziarne pregi e difetti e ipotizzarne possibili modifiche o rettifiche.

 

Verona: Master in Comunicazione e Mediazione Interculturale

 

Formare professionisti in grado di cogliere i rischi e le opportunità insite nella vita in un contesto pluralistico e multiculturale. Con questo scopo, a partire da maggio, avrà inizio un Master Universitario di Primo Livello in "Comunicazione e Mediazione Interculturale". Il corso - della durata di un anno - nasce dall’esigenza di avviare figure professionali con competenze specifiche per intervenire in diverse situazioni sociali, educative, aziendali culturali e territoriali, caratterizzate dalla presenza di persone appartenenti a differenti culture, con diversi modelli linguistici, assiologici, religiosi e culturali. Termine ultimo per la presentazione delle domande di iscrizione, venerdì 11 aprile 2008. Per ulteriori informazioni: http://centri.univr.it/csint.

 

Verona: libri e una mostra sul carcere

 

Sabato 29 marzo inizia la settimana di sensibilizzazione sulla realtà carceraria, organizzata dalla parrocchia di Costermano (Verona). Alle 15.30 incontro culturale nel teatro parrocchiale del paese per la presentazione dei libri sul fondatore dell’associazione La Fraternità, Fra Beppe ("Fratello lupo" di Fabio Finazzi e "Risvegliato dai lupi" di Emanuela Zuccalà) e dei due libri di Arrigo Cavallina: "Misericordia e Giustizia" - per una giustizia "non-violenta" - e "La Piccola tenda d’azzurro", il diario-narrazione della sua vita: dalla lotta armata, ai lunghi anni di detenzione, fino al progressivo rifiorire alla vita. L’incontro con gli autori sarà animato da Flora Massari con spunti, domande e brevi letture. Subito dopo, alle 17.30, verrà inaugurata "Tra Mura Les", mostra di quadri e lavori artigianali realizzati dai detenuti della Casa Circondariale di Montorio. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 5 aprile, tutti i pomeriggi dalle 15 alle 18. La giornata si concluderà con una messa animata dal Gruppo Scout Costermano 1° e una cena conviviale in parrocchia aperta a tutti.

 

Appuntamenti

 

Servizi agli immigrati: prosegue il corso di formazione. Padova: Auditorium del Centro Giovanile Antonianum, Prato della Valle 56. Mercoledì 26 marzo dalle 20.30 alle 22.30. Tema: Immigrazione e aspetti economici. Relatore: prof. A. Opocher, Università di Padova.

Continua il Corso di formazione per volontari nei servizi agli immigrati organizzato all’Antonianum con il patrocinio del Comune di Padova, del Consiglio di quartiere 1, dalla Provincia di Padova e dalla Caritas Diocesana patavina.

 

Incontri sul tema "Giovani e Alcol". Mestre: Centro Culturale Candiani. Mercoledì 26 marzo - ore 9.30-14.00. Tema: "Non solo alcol". Proiezione del film "Fame chimica". Interventi: don Gino Rigoldi, Istituto Penale per Minorenni C. Beccaria (Milano). Antonio Bocola, regista del film. Info: c/o Opere Riunite Buon Pastore tel 041 5222689, e-mail sede@buonpastore.org

 

Verità, Religioni e Non-violenza. Venezia: Centro Pace, Patronato dei Frari, San Polo 2464/Q. 28 Marzo, ore 20.45. Il Centro Pace del Comune di Venezia organizza una serie di incontri sul tema della non violenza. Per il primo appuntamento il relatore sarà Fulvio Cesare Manara, filosofo impegnato nella diffusione della non violenza. La partecipazione è libera e gratuita. Info: 041.2747645, 3292105581, www.veneziagiovane.net

 

Presentazione associazione

 

Società San Vincenzo De Paoli a Verona

 

Associazione internazionale che a Verona conta un discreto numero di Conferenze nelle parrocchie della diocesi. Dal Consiglio Centrale, che ha sede in piazza Duomo, nel 2005 è stata costituita la speciale "Conferenza Beata Rosalie", con lo scopo di aiutare le famiglie dei detenuti, sia finanziariamente sia con un sostegno e conforto morale.

Dopo numerosi incontri finalizzati all’ascolto delle problematiche che può avere chi si ritrova in un terreno sconosciuto e difficoltoso quale è il carcere, nel 2004 è stata realizzata anche l’opera speciale Guardaroba Carcere, sulla convinzione di dover "dare con giustizia" ed evitare quanto racconta l’ex presidente della San Vincenzo Francesca Trischitta: "A Natale c’erano dei detenuti che avevano ancora addossi i vestiti di agosto, di quando erano stati incarcerati". Il servizio è offerto il mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 nella sezione maschile di Montorio.

Direttore: Ornella Favero

Redazione: Chiara Bazzanella, Francesca Carbone, Livio Ferrari, Vera Mantengoli, Paola Marchetti, Maurizio Mazzi, Francesco Morelli, Franco Pavan, Paolo Pasimeni, Jaouhar Redouane, Daniele Zanella.

 

Iniziativa realizzata nell'ambito del Progetto "Il Carcere dentro le Città", realizzato grazie al contributo del "Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato del Veneto"

 

 

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