Osservatorio Parlamentare

 

Interrogazioni al Ministro della Giustizia (Camera dei Deputati)

 

Carboni, Bonito, Finocchiaro e Lucidi - Seduta del 10.11.2004

 

Per sapere - premesso che:

il giorno 5 novembre 2004 Il Giornale di Sardegna, quotidiano a diffusione regionale, ha pubblicato la lettera spedita dalla sorella di una detenuta nella casa circondariale di Sassari ed ora nella casa di reclusione di Trani;

nella lettera vengono denunciate violenze fisiche e morali che la detenuta avrebbe patito durante la permanenza nella casa circondariale di Sassari e la costante violazione del regolamento;

questo episodio è l'ultimo in ordine di tempo che evidenzia la gravissima situazione della casa circondariale di Sassari, più volte segnalata dalle organizzazioni sindacali, dai parlamentari, dai consiglieri regionali e dagli amministratori locali che hanno visitato l'istituto;

più volte è stata denunciata l'insufficienza del personale della Polizia penitenziaria, degli operatori del trattamento e dell'amministrazione, la inadeguatezza delle strutture, la carente qualità dei servizi e dell'assistenza, le difficoltà operative per il volontariato, i gravi disagi del personale ed in particolare dei famigliari dei detenuti;

queste condizioni sono note al Ministro, poiché l'istituto è stato inserito, nell'elenco dei 21 da dismettere predisposto fin dal 2001 dall'onorevole Fassino, allora Ministro della giustizia;

da allora la situazione si è aggravata costantemente poiché non sono stati realizzati neppure interventi di manutenzione ordinaria -:

se il Ministro sia a conoscenza dei fatti indicati nella lettera pubblicata dal Giornale di Sardegna il 5 novembre 2004;

se non ritenga di dover accertare la veridicità e la dimensione dei fatti denunziati;

se non ritenga, finalmente, di dover assicurare condizioni normali di vita e di lavoro ai detenuti ed al personale operante nella casa circondariale di Sassari, reintegrando l'organico di tutto il personale previsto nei diversi settori di attività, disponendo che si eseguano le opere di manutenzione ordinaria non più differibili, assicurando la normale qualità dei servizi sanitari e di assistenza;

quando verranno iniziati i lavori di costruzione del nuovo istituto che vengono rinviati dal 2001;

se siano disponibili le risorse impegnate.

 

 

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