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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 7 settembre 2025
di Raffaella Tallarico
gnewsonline.it, 7 settembre 2025 alle mamme e i bimbi di Rebibbia ai ragazzi di Regina Coeli. “A Roma, Insieme”, l’associazione fondata da Leda Colombini. Trent’anni fa, all’ingresso del carcere di Rebibbia, si poteva vedere una donna portare per mano dei bambini. Erano figli di madri detenute che uscivano dal penitenziario per il “Sabato di libertà”. Quella donna era Leda Colombini. Storica bracciante agricola e sindacalista, deputata, poi assessora regionale ai servizi sociali del Lazio, nel 1991 fonda “A Roma, Insieme”.
di S.C.
L’Osservatore Romano, 7 settembre 2025 L’estate se ne va ed io, detenuto, resto esattamente come ero prima: senza aver ottenuto nulla. Anzi, ancora una volta ho assistito alle visite di rappresentanti delle istituzioni, ho ascoltato tante dichiarazioni, sempre le stesse, un anno dopo l’altro, senza che nulla sia accaduto - al di là della professionalità degli operatori - per rendere la detenzione più umana.
di Domenico Marino
Avvenire, 7 settembre 2025 Da Cosenza a Napoli, da Avellino ad Opera ad altre carceri ancora. La scoperta di cinquanta telefoni cellulari e altrettanti grammi di droga ieri mattina nel penitenziario di Cosenza è solo l’ultimo anello d’una catena tanto lunga quanto inquietante. La scoperta di ieri è avvenuta a seguito d’una perquisizione straordinaria nella struttura di reclusione dedicata al direttore Sergio Cosmai, ucciso dalla ‘ndrangheta proprio per la sua gestione inflessibile del carcere cosentino.
di Conchita Sannino
La Repubblica, 7 settembre 2025 Cassazione, la presidente a un passo dalla pensione parla di “segnali di grande disagio: tra le cause anche la delegittimazione politica”. Ma noi vogliamo vederla questa sofferenza della magistratura, il disagio nei nostri giovani colleghi?” si chiede, franca e ostinata, la presidente della Cassazione, Margherita Cassano. “Un numero crescente di giovani studenti che hanno già superato il concorso in magistratura, particolarmente impegnativo, al termine del tirocinio lascia per altre professioni. Tanti”. Oppure: “Ci sono segnali che se non affrontati subito, porteranno a una deriva burocratica della giustizia”.
di Luigi Manconi e Federica Delogu
La Repubblica, 7 settembre 2025 “Uno strumento imprescindibile”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha definito il taser, la pistola a impulsi elettrici, commentando le due morti avvenute ad agosto a distanza di 48 ore durante due operazioni di fermo da parte di carabinieri, prima quella di Gianpaolo Demartis a Olbia e poi quella di Elton Bani a Genova. Imprescindibile, spiega il ministro, perché “viene fornito agli agenti proprio per evitare l’utilizzo di armi da sparo”. E infatti il taser, in dotazione in Italia alle forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e in alcune città anche la Polizia locale) dal 2022 dopo una sperimentazione durata quattro anni, dovrebbe essere utilizzato in sostituzione delle armi letali.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 7 settembre 2025 Il viceministro della Giustizia: “La riforma non prevede un salvacondotto per qualsiasi cosa faccia il medico. Al contrario, incentiva chi esercita la professione sanitaria a seguire le linee guida e le buone pratiche scientifiche, migliorando così le prestazioni sanitarie”. “Il termine ‘scudo penale’ è del tutto improprio. Il disegno di legge non è un salvacondotto per qualsiasi cosa faccia il medico. Al contrario, incentiva chi esercita la professione sanitaria a seguire le linee guida e le buone pratiche scientifiche, migliorando di conseguenza il rapporto tra medico e paziente”. Così al Foglio il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto commenta il via libera da parte del Consiglio dei ministri al disegno di legge che riforma le professioni sanitarie.
di Pietro Alessio Palumbo
Il Sole 24 Ore, 7 settembre 2025 La Suprema corte ha ribadito che la violenza (anche solo verbale) esula dal perimetro educativo. La Corte di Cassazione (sentenza 30323/20125) ha chiarito che trascinare e spintonare gli alunni può costare il carcere per il maestro violento. Nella vicenda il procedimento aveva preso l’avvio dalla denuncia di due madri, le quali avevano riportato i contenuti della chat di Whatsapp, da cui emergevano le condotte maltrattanti. Le ipotesi delle madri avevano trovato conferma nelle riprese delle videocamere istallate le quali, nell’arco di due mesi, avevano documentato episodi violenti verso gli alunni: tra le altre cose, i bambini erano tirati per le braccia e trascinati con forza nei vari spostamenti, presi per il grembiule e colpiti sulla testa, subendo calci nel sedere, spintoni o schiaffi, e variamente ...
TERRITORIO
Quotidiano di Sicilia, 7 settembre 2025 Il Segretario Nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, lancia un appello al nuovo Garante regionale dei detenuti, chiedendo un ruolo attivo e incisivo di fronte alle criticità che continuano a emergere dal sistema penitenziario siciliano. “Le carceri dell’isola - spiega Tanasi - si trovano in una condizione di forte sofferenza”. Tra le principali emergenze segnalate vi sono sovraffollamento, carenze igienico-sanitarie, mancanza di acqua calda e assenza di sistemi di climatizzazione adeguati. Situazioni che, se non affrontate, rischiano di compromettere i diritti fondamentali della persona.
di Alessia Rabbai
fanpage.it, 7 settembre 2025 Ennesimo suicidio in carcere nel Lazio. Ieri un detenuto 41enne si è impiccato in cella. Si tratta del secondo suicidio in tre giorni a Rebibbia. Giovedì scorso una detenuta si è tolta la vita, impiccandosi con un lenzuolo. Un detenuto si è suicidato nel carcere di Rebibbia. Lo hanno trovato impiccato nella sua cella. È successo poco fa, nella mattinata di oggi, sabato 6 settembre. A riportare la notizia Adnkronos. I fatti sono accaduti nel reparto G12 del penitenziario. Come appreso da Fanpage.it si tratta di un quarantunenne tossicodipendente, che si trovava probabilmente recluso per spaccio, al quale era stata proposta un’alternativa alla detenzione.
di Massimiliano Catapano
salernoinweb.it, 7 settembre 2025 È stata chiesta l’archiviazione per le due dottoresse finite sotto inchiesta dopo la morte di Renato Castagno, 37 anni, originario del quartiere Mariconda, deceduto il 19 marzo scorso all’interno del carcere di Salerno a seguito di un malore improvviso. La decisione è arrivata dal sostituto procuratore Morris Saba, che ha escluso responsabilità penali a carico delle due professioniste, inizialmente indagate con l’ipotesi di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Una delle due era la dottoressa di turno quel giorno, intervenuta nelle concitate fasi dell’emergenza, l’altra la dirigente del servizio sanitario penitenziario.
La Stampa, 7 settembre 2025 Un’esperta di reinserimento socio-lavorativo sarà la nuova garante dei detenuti di Torino. Per la poltrona di Monica Gallo, il cui mandato è in scadenza dopo dieci anni, tutto porta al nome di Diletta Berardinelli, esperta del “Knowledge hub on prevention of radicalisation” della Commissione europea e già coordinatrice, a Bruxelles, del gruppo di lavoro Prisons con focus sulla lotta agli estremismi. Un profilo che porterà in dote un’attenzione particolare alla componente sociale del carcere, nel solco dell’operato di Gallo, con anche una breve esperienza in politica da consigliera della Circoscrizione 8 per l’Italia dei Valori.
di Francesca Marruco
Corriere dell’Umbria, 7 settembre 2025 Sopralluogo della camera penale e di molti esponenti politici, comunali e regionali, nel carcere di Capanne, ieri mattina. La visita era stata promossa dall’Unione delle Camere penali. “La nostra visita - ha detto il presidente della Camera penale di Perugia, Luca Gentili - è per tenere alta l’attenzione sul mondo del carcere. Cerchiamo di dare voce a chi non ce l’ha. Visitare la struttura e le celle, scambiare qualche parola con i detenuti, consente di renderti conto realmente della situazione che vivono i reclusi, che dovrebbero rieducarsi in questo periodo, ma la situazione del sovraffollamento rende difficile il percorso. Difficoltà che vivono anche la polizia penitenziaria, la parte sanitaria e la direzione del carcere”.
di Andrea Colla
cremonaoggi.it, 7 settembre 2025 La situazione igienico-sanitaria nella casa circondariale di Cremona, la condizione dei detenuti, ma anche le diverse problematiche attuali. Questi alcuni dei temi al centro dell’incontro han dato in scena in provincia di Cremona, tra i rappresentanti del partito radicale, capitanati da Gino Ruggeri, il presidente Roberto Mariani e la garante provinciale delle persone detenute Ornella Bellezza. Un appuntamento atteso e richiesto, in particolar modo dopo la visita in carcere condotta dai radicali nella giornata di Ferragosto, da cui erano risultati alcuni problemi sanitari all’interno della struttura di Via Ca’ del Ferro.
antennasud.com, 7 settembre 2025 Con una delibera di Giunta, il Comune di Taranto ha ufficialmente istituito il Centro per la Giustizia Riparativa, con competenza su tutto il Distretto della Corte d’Appello di Lecce. Si tratta di un passaggio di portata storica: la città diventa punto di riferimento nell’attuazione della Riforma Cartabia, che ha introdotto in Italia una disciplina organica in materia. Il nuovo Centro sarà uno spazio dedicato alla mediazione dei conflitti in ambito penale, al dialogo tra vittime, autori di reato e comunità e alla costruzione condivisa di percorsi di riparazione. L’accesso ai programmi sarà possibile previo consenso informato delle parti coinvolte.
di Daniele De Salvo
Il Giorno, 7 settembre 2025 Spazi angusti per i detenuti, ma anche per gli agenti di Polizia penitenziaria che li sorvegliano. Per questo i poliziotti della Penitenziaria in servizio in carcere a Pescarenico, che è la casa circondariale di Lecco, chiedono una caserma interna, ma anche servizi igienici e una lavanderia. La casa circondariale di Lecco è considerata un carcere modello, specie da quando dal novembre 2023 la direttrice è Luisa Mattina: una settantina di reclusi a fronte di 53 posti regolamentari ma di un’ottantina massimi; agenti effettivi sufficienti; incidenti pressoché nulli salvo di recente l’incendio di un materasso; palestra; aree verdi; murales decorativi; angoli per i figli dei detenuti in visita ai papà.
di Andrea Siravo
La Stampa, 7 settembre 2025 Bebo Storti sarcastico: “Siamo una banda di cazzoni, ma con senso civico”. E punta il dito contro il Viminale sulla decisione di sgomberare lo storico centro sociale. Sono tra le oltre 20 mila persone che sono scese in piazza a Milano per urlare la frase “Giù le mani dal Leoncavallo”. Sfilano nella pancia del serpentone dietro lo striscione giallo-nero con la scritta “Comedians”. È il nome dello spettacolo andato in scena per la prima volta nel 1985 e di cui ricorrono i 40 anni proprio in questi giorni. Sono gli attori Paolo Rossi, Claudio Bisio, Gigi Alberti, Antonio Catania e Renato Sarti.
La Fedeltà, 7 settembre 2025 Da venerdì 12 a domenica 14 settembre via Roma e il cortile del Comune di Cuneo saranno il palcoscenico di un fitto programma di eventi. L’Associazione Articolo 27, promossa da Panatè Società Benefit in collaborazione con Fondazione degli Industriali Ets, La Gemma Venture Srl e La Strada Società Cooperativa Sociale, organizza il Festival Articolo 27-Expo a Cuneo. Una rete inedita che lega imprese, terzo settore e mondo istituzionale con l’obiettivo di stimolare e diffondere una visione trasversale del sistema carcerario favorendo l’interazione con il mondo delle imprese, supportando la realizzazione di un nuovo modello produttivo che renda scalabili e sostenibili i progetti di inserimento lavorativo dei detenuti all’interno e fuori dalle carceri, con grande attenzione al fine pena.
di Lorenzo Monachesi
Il Resto del Carlino, 7 settembre 2025 Dopodomani l’appuntamento finale del progetto “La casa in riva al mare”. Il festival ha coinvolto i reclusi come giurati e in alcuni laboratori musicali. I vincitori di Musicultura in concerto nel carcere del Barcaglione ad Ancona. È l’epilogo de “La casa in riva al mare”, il progetto a tutela della dignità umana dei detenuti e a favore del loro reinserimento, già segnalato nel 2024 come Best Practice dal Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. L’appuntamento è per dopodomani, quando i protagonisti della 36esima edizione del festival maceratese entreranno nella casa di reclusione.
reggiotoday.it, 7 settembre 2025 È stata inaugurata al Castello Aragonese, in una sala gremita, la mostra fotografica “I volti della povertà in carcere” che documenta gli aspetti più umani della condizione carceraria delle persone private di libertà. L’esposizione di Matteo Pernaselci e Rossana Ruggiero nasce dall’idea di poter dar voce a chi non ha voce in carcere con “i volti rivolti” alle povertà difficili da immaginare fuori dalle sbarre, sul sentiero degli invisibili tracciato da Papa Francesco. Un lavoro di oltre un anno di raccolta di materiale fotografico e interviste per mettere in luce l’umanità spesso dimenticata, la povertà nelle varie sfaccettature emersa dai racconti di detenuti e operatori e la “speranza” che si può costruire nonostante “le sbarre”.
di Maurizio Carucci
Avvenire, 7 settembre 2025 La nota dopo la denuncia delle associazioni: “Ecco come sono stati ripartiti i soldi”. Ma i conti sono diversi da quelli del Forum. Dopo la denuncia del Forum Terzo settore, il ministero rassicura sui fondi. È direttamente il dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali a offrire una rilettura dei numeri. “Quest’anno - spiega Alessandro Lombardi, capo Dipartimento per le politiche sociali, del Terzo settore e migratorie del ministero - sono stati stanziati 141 milioni di euro a favore degli Ets-Enti del Terzo settore. Il parametro di riferimento non sono però i 175 milioni previsti nell’analogo atto di indirizzo del 2022, ma i 169 effettivamente messi a bando nel triennio (tale riduzione è stata causata da tagli alla spesa pubblica e da variazioni contabili).
di Danilo Ceccarelli
La Stampa, 7 settembre 2025 La filosofa: “Lo Stato fallisce se i crimini contro le donne diventano di massa”. “È possibile vivere con gli uomini?”. Manon Garcia nell’introduzione del suo ultimo libro si dice consapevole del fatto che una simile domanda possa “infastidire”. Ma la filosofa e femminista francese, docente alla Freie Universität di Berlino, non può fare a meno di sollevarla dopo aver seguito al Tribunale di Avignone il processo per gli stupri di Mazan.
di Ilaria Sesana
Avvenire, 7 settembre 2025 Al via il viaggio-denuncia della società civile che vuole la chiusura dei centri rimpatrio. La Cassazione dà ragione ad un richiedente asilo portato in Albania: senza convalida, va liberato in 48 ore. Un viaggio nei Centri di permanenza per il rimpatrio per verificare le condizioni di vita all’interno delle strutture. A compierlo Marco Cavallo, il cavallo di legno di colore azzurro simbolo della rivoluzione di Franco Basaglia. Dopo aver attraversato l’Italia per denunciare l’inumanità degli ospedali psichiatrici giudiziari, ha intrapreso un nuovo viaggio per chiedere la chiusura dei Cpr, identificati come istituzioni totali, al pari dei vecchi manicomi.
di Gianfranco Mascia*
Il Fatto Quotidiano, 7 settembre 2025 Qualcuno diventa un ricordo, altri un numero. Il flusso costante di immagini e numeri ha un effetto anestetizzante, e l’orrore ripetuto inizia a sembrare un fenomeno normale. La morte non è mai coerente, per nessuno. Non mi riferisco al dolore privato, che è sempre individuale e inestimabile, ma al suo riflesso nella cultura, ciò che crea una storia comune. La morte, in altre parole, come fatto sociale.
di Raul Caruso
Avvenire, 7 settembre 2025 Stucchevoli esibizioni di forza, annunci di investimenti nel settore bellico, armi nucleari: il pianeta pare scivolare inesorabilmente su una china pericolosa, senza più impegni di non-proliferazione. In queste ultime settimane stiamo assistendo a stucchevoli esibizioni di forza da parte dei leader mondiali in parate militari e nel contempo continuiamo a ricevere informazioni in merito alla corsa agli armamenti in cui i Paesi del mondo sono oramai tutti coinvolti. Ultima notizia in questo senso è stato l’annuncio del ministro della difesa giapponese di un budget per il 2026 di poco più di 60 miliardi di dollari dopo i numerosi annunci in merito al maggiore impegno militare dei paesi europei.
di Beppe Severgnini
Corriere della Sera, 7 settembre 2025 Per gli autocrati, grandi e piccoli, il passato è la tavolozza con cui dipingere il quadro. Allo stesso tempo, questi personaggi usano la tecnologia più avanzata per garantirsi il controllo della nazione e la supremazia militare. Tra le nuove mattane di Donald Trump - arruolare i dirigenti delle Big Tech nelle forze armate, cambiare il nome del dipartimento della Difesa in dipartimento della Guerra, etc. - ne segnalo una, sfuggita a molti. Un ordine esecutivo - l’ennesimo - ha stabilito che gli edifici governativi a Washington DC devono tornare allo stile neoclassico, salvo casi eccezionali. George Washington, aggiunge Trump, ammirava quel tipo di architettura.
di Elena Loewenthal
La Stampa, 7 settembre 2025 La Flotilla per Gaza è una provocazione ben più che una missione umanitaria, come ha giustamente osservato Anna Foa. Fermo restando il principio che la provocazione è un meccanismo politico e morale talora salutare, talora necessario. Ferma restando l’evidenza che il supporto umanitario in cammino attraverso il Mediterraneo insieme agli attivisti imbarcati sarà del tutto marginale anche se riuscirà nell’arduo intento di sbarcare a Gaza e consegnare quel che trasporta - una goccia nel mare di camion carichi di aiuti che al momento entrano a Gaza. Fermo restando che Israele farebbe bene a chiudere un occhio e magari anche due permettendo alla Flotilla di rompere un blocco navale imposto sin da quando Hamas ha preso il potere nella Striscia.
ilpost.it, 7 settembre 2025 Secondo un’analisi realizzata dagli esperti dell’Osce (l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) e citata dal ministero dell’Interno ucraino, in Russia ci sono attualmente 2.577 prigionieri di guerra ucraini. I prigionieri di guerra sono soldati o miliziani catturati durante i combattimenti, a cui il diritto internazionale garantisce una serie di tutele. Sono diversi dai prigionieri civili, che invece sono persone che non partecipano ai combattimenti, come per esempio i giornalisti, e che nella maggior parte dei casi durante una guerra vengono arrestati illegalmente. Non è noto il numero di prigionieri di guerra russi detenuti nelle carceri ucraine.
DOCUMENTI
"Cronisti in Opera". Periodico dal carcere di Milano Opera. Numero di settembre 2025
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'8 al 14 settembre 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
CONCORSI E BANDI