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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 28 ottobre 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
Percorso di formazione: "Volontari per la Giustizia di Comunità" (Padova, fino al 10 novembre 2025)
garantedetenutilazio.it, 28 ottobre 2025 Nelle carceri con sezioni di alta sicurezza non basteranno più il parere del direttore e l’autorizzazione del magistrato di sorveglianza. “Questa cosa è la fine della partecipazione della comunità esterna alle iniziative culturali e ricreative promosse (dalla comunità esterna) nelle carceri. Dalle celle chiuse alle carceri chiuse, è un attimo. Un balzo all’indietro di più di quarant’anni”. Così sul suo profilo Facebook il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, a proposito della circolare del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del 21 ottobre che cambia le regole per l’organizzazione dall’esterno di un’attività in carcere.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 28 ottobre 2025 Una donna detenuta nel carcere di Vercelli rimane incinta e per un sindacato di polizia penitenziaria “ormai è Disneyland”. Ma avere una vita sessuale è un diritto per tutti. Una donna detenuta nel carcere di Vercelli rimane incinta senza aver mai beneficiato di permessi premio o misure esterne. Usufruiva di colloqui con il compagno, padre di sua figlia e anche lui detenuto nella sezione maschile del medesimo istituto. Nel mondo sessuofobo del carcere, l’evento ha fatto notizia. Un sindacato autonomo di polizia penitenziaria ha commentato affermando che il carcere “oramai è Disneyland”. Non so quale aspetto del noto parco giochi intendesse richiamare con il paragone, se il divertimento, il senso di libertà, la varietà delle attrazioni.
di Agnese Casoni
lavoce-nuova.it, 28 ottobre 2025 Oltre cento detenuti in permesso premio hanno trascorso una giornata all’aperto dedicata all’ambiente e al riscatto sociale, affiancati da dodici affidati in prova al servizio sociale e più di 230 volontari, per ripulire parchi, spiagge e aree urbane in tredici città italiane. L’iniziativa ha portato alla raccolta complessiva di 5.580 chili di plastica e altri rifiuti, pari a quasi sei tonnellate. L’evento, promosso da Plastic Free Onlus - organizzazione impegnata nella lotta contro l’inquinamento da plastica - in collaborazione con Seconda Chance, associazione che favorisce il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, si è svolto nello scorso weekend a pochi mesi dal successo della precedente edizione di maggio. L’iniziativa ha unito due mondi solo in apparenza distanti: la tutela dell’ambiente e il reinserimento sociale.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 28 ottobre 2025 Le correnti si compattano e rivendicano il diritto di fare politica. Carofiglio, De Cataldo e Gratteri frontmen della campagna per il No. “Giusto dire No”: è intorno a questo slogan che l’Anm si compatta ufficialmente in vista dell’appuntamento referendario della prossima primavera. Domani al Senato inizia la discussione sulla riforma Nordio e giovedì il voto finale. Ma intanto i magistrati affilano le armi e escono uniti dall’assemblea di sabato, convinti di poter vincere la partita, puntando nella comunicazione all’attacco e a non a pararsi dalle accuse. “Basta difenderci soltanto - ha detto il presidente Cesare Parodi - raccontiamo a tutti quello che la magistratura italiana ha fatto per la società in questi anni, non soltanto ovviamente come sarebbe difficile negare per il terrorismo e per la mafia ma a tutela della salute delle famiglie, dei bambini, della dignità delle persone, dei lavoratori dell’ambiente”.
di Carmelo Caruso
Il Foglio, 28 ottobre 2025 L’ex avvocato di Tortora, volti noti del garantismo, puntare sul “costo” della mala giustizia. Si prepara la campagna della destra in vista del referendum. il più temuto dall’altra parte è Gratteri. Cassese: “Non è una gara su Meloni. La sinistra avrebbe bisogno di quarant’anni con lei a Palazzo Chigi”. Meloni vuole giustizia e la vuole nuova. Separa le carriere dei magistrati e si unisce con Marina Berlusconi. Il nuovo Landini è Nicola Gratteri. Ecco come Meloni vuole vincere il referendum sulla giustizia. La strategia prevede di coinvolgere volti popolari: da Gaia Tortora a Gian Domenico Caiazza, da Giuseppe Cruciani a Daniele Capezzone passando per avvocati come Raffaele Della Valle. La missione è trasformare il referendum nella festa della giustizia, nel sogno, pienamente realizzato, di Giuliano Vassalli.
di Giorgio Gori*
Il Dubbio, 28 ottobre 2025 Considero un fatto positivo che pm e giudici condividano la stessa cultura giuridica. Mi sono fatto un’opinione sul tema della separazione delle carriere dei magistrati, principale oggetto della riforma della giustizia recentemente approvata dal Parlamento e oggetto di consultazione referendaria nella prossima primavera. Desidero condividerla con i lettori de Il Dubbio e lo faccio in modo schematico, sperando che questo non nuoccia alla comprensione degli argomenti che sinteticamente provo ad esporre.
di Valentina Pigliautile
Il Messaggero, 28 ottobre 2025 Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Einaudi, giovedì il via libera finale alla separazione delle carriere. La riforma darà davvero maggiore autonomia alla magistratura? “La riforma è di vitale interesse per rendere l’Italia un paese normale e in linea con gli altri stati europei, che hanno fatto proprio il rito accusatorio e prevedono, infatti, carriere separate tra chi accusa e chi giudica”.
di Gaetano Insolera
Il Dubbio, 28 ottobre 2025 Di seguito un estratto dell’intervento di Gaetano Insolera, Professore dell’Alma mater studiorum- Università di Bologna, tratto dal volume “Modelli processuali e pubblica accusa Una separazione delle carriere?” (Mimesis Editore) in cui vengono raccolti scritti anche di studiosi di filosofia del diritto, Alessio Lo Giudice e Bruno Montanari, di diritto civile, Mario Barcellona, di diritto pubblico, Felice Giuffrè, anche componente del Csm, come il magistrato Antonello Cosentino, e magistrati in servizio presso la Corte di Cassazione, Angelo Costanzo e Tomaso Epidendio. L’idea di una separazione tra magistrati requirenti e giudicanti si è concretizzata nel disegno di legge di riforma costituzionale ormai prossimo alla conclusione dell’iter parlamentare. Sulla sua necessità per garantire un processo veramente accusatorio si era espressa da tempo la migliore cultura penalistica.
di Giovanni Negri
Il Sole 24 Ore, 28 ottobre 2025 Anche il sovraffollamento carcerario rientra tra gli indici che possono fondare la concessione della detenzione domiciliare. Lo mette nero su bianco un’ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Torino - la n. 3394 del 2025, con la quale è stata decisa la scarcerazione di un detenuto, colpito da patologie di gravita tale da non giustificare comunque, da sole considerate, la sospensione della detenzione. Per i giudici “l’attuale quadro di sovraffollamento delle strutture penitenziarie impone una doverosa riflessione rispetto alla necessita di protrarre lo stato di detenzione per soggetti affetti da serie patologie (ancorché adeguatamente monitorate e non in fase d’immediato peggioramento).
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 28 ottobre 2025 Sei detenuti deceduti in sei mesi, tutti ufficialmente per arresto cardiaco. Farmaci che tardano 3- 4 giorni, visite mediche ridotte a una volta alla settimana e medici introvabili nelle ore notturne. È quello che emerge dalla denuncia sottoscritta all’unanimità dai detenuti della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro un documento che non lascia spazi a interpretazioni e che rappresenta, per loro stessa ammissione, il grido d’allarme di un intero istituto in crisi. La lettera, indirizzata al Presidente della Repubblica, ai ministri della Giustizia e della Salute, ai magistrati e alle autorità competenti, racconta di una struttura dove le negligenze mediche sono diventate ordinaria amministrazione. I detenuti non chiedono privilegi: chiedono il minimo, quelle condizioni di dignità e assistenza che dovrebbero essere scontate in qualsiasi istituzione pubblica.
di Fabrizio Geremicca
Il Manifesto, 28 ottobre 2025 Il ventisettenne gambiano è stato ricoverato al Cardarelli e poi al Cotugno ma non c’è stato nulla da fare. I compagni di cella: “Soffriva da tempo di dolori, tossiva e perdeva sangue dalla bocca”. Konte Allhaje, ventisettenne gambiano, era stato rinchiuso a Napoli nel reparto Salerno del carcere di Poggioreale un anno fa, ad ottobre 2024, per scontare una condanna per piccolo spaccio di stupefacenti. Ne è uscito il 30 settembre scorso per essere ricoverato al Cardarelli e poi essere trasferito il 3 ottobre al Cotugno, l’ospedale napoletano specializzato in malattie infettive. Lì è morto il 10 ottobre a causa di una grave forma di tubercolosi.
di Silvia Bacci
rainews.it, 28 ottobre 2025 Tutto pronto al Lorusso e Cutugno, servirà per tutti i penitenziari della regione. Ma, dopo il caso della detenuta incinta a Vercelli, è polemica. La donna detenuta rimasta incinta nel carcere di Vercelli riaccende il dibattito sulla necessità di uno spazio per l’intimità nelle case circondariali. Spazio che proprio nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino dovrebbe essere aperto il 1° novembre. Casi come quello di Vercelli sono rari anche perché l’ordinamento penitenziario è ancora spesso fatto in modo da renderli quasi impossibili, qualche regola a Vercelli deve essere stata violata. Ieri la visita del provveditorato regionale per accertare le dinamiche dell’accaduto.
Adnkronos, 28 ottobre 2025 Investire nella rieducazione dei detenuti, mettendo al centro formazione e lavoro. È l’obiettivo di un progetto di reinserimento sociale che il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro sta portando avanti in tutta Italia attraverso diversi consigli provinciali dei professionisti, come quello di Bologna. “Noi a Bologna - racconta Pier Paolo Redaelli, presidente del Consiglio provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro di Bologna- seguiamo un’impresa sociale che si chiama ‘Fare Imprese in Dozza’.
chietitoday.it, 28 ottobre 2025 Torna l’iniziativa di Plastic Free Onlus, l’organizzazione impegnata nel contrasto all’inquinamento da plastica, e Seconda Chance, associazione del Terzo Settore dedicata al reinserimento socio-lavorativo dei reclusi. Dopo il grande successo dell’iniziativa di maggio, che aveva visto oltre 400 partecipanti, tra cui 114 detenuti in permesso premio, rimuovere 3,7 tonnellate di plastica e rifiuti in 12 città italiane, Plastic Free Onlus, l’organizzazione impegnata nel contrasto all’inquinamento da plastica, e Seconda Chance, associazione del Terzo Settore dedicata al reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, tornano a unire le forze per una nuova giornata di impegno condiviso tra ambiente e inclusione sociale.
Il Centro, 28 ottobre 2025 Aumenta il numero dei detenuti “stradini”. Nella seconda edizione dell’iniziativa promossa da Provincia, Bim, associazione “Uniti contro la droga”, direzione del carcere di Castrogno e Ufficio esecuzione penale esterna del ministero della Giustizia, passeranno da sei a sedici le persone che parteciperanno al progetto di reinserimento lavorativo. I detenuti per un giorno alla settimana saranno affiancati a cantonieri dell’amministrazione provinciale e impegnati in interventi di manutenzione stradale. Al termine del percorso della durata di un anno, i partecipanti all’iniziativa riceveranno la qualifica di stradino.
vitatrentina.it, 28 ottobre 2025 A partire da oggi, lunedì 27 ottobre, e fino al prossimo 7 gennaio, è aperta la raccolta fondi intitolata “I libri liberano”, che prevede l’acquisto di cinquecento nuovi libri (dizionari, vocabolari, grammatiche, prontuari di conversazione, codici aggiornati, manualistica, narrativa, saggistica, fumetti e libri in lingue straniere) e dvd da destinare alla biblioteca della Casa circondariale di Trento. Alla campagna, promossa nell’ambito del progetto Liberi da dentro e finanziata anche grazie al bando “Cultura e sport per il sociale 2025” della Fondazione Caritro con il sostegno di Sparkasse per il Crowdfunding, hanno aderito più di sessanta biblioteche su tutto il territorio provinciale e venti librerie, dove sono disponibili i segnalibri e le indicazioni per donare.
primalecco.it, 28 ottobre 2025 Giovedì 30 ottobre al Palazzo delle Paure la presentazione del libro di Luisa Bove, con istituzioni, mediatori e operatori penitenziari a confronto sul sistema carcerario e la giustizia restaurativa. Giovedì 30 ottobre 2025 alle 20.45, al Palazzo delle Paure, si terrà l’incontro pubblico “Respiro. Giustizie in dialogo”, in occasione della presentazione del libro “Respiro. Il carcere oggi tra condanna e riscatto” di Luisa Bove, giornalista per la Diocesi Ambrosiana. L’evento, promosso da L’Innominato - tavolo lecchese per la giustizia restorativa e dall’Ambito territoriale di Lecco, in collaborazione con il Comune di Lecco, rappresenta un’importante occasione di riflessione sul sistema penitenziario a partire da un confronto tra le istituzioni, i servizi della giustizia e l’esperienza territoriale lecchese.
di Giulio Lolli
bandieragialla.it, 28 ottobre 2025 Un evento dai risvolti unici si è svolto la scorsa settimana alla sala cinema del Carcere della Dozza in occasione del decennale della scomparsa del prof Massimo Pavarini, intellettuale, scrittore e docente presso l’Università di Bologna che ha dedicato il suo studio alla conoscenza e alla critica del sistema penale e penitenziario italiano, e del resto del mondo. Proponendo una sfida sullo stile di quelle lanciate da Massimo Pavarini, un suo ex allievo, il professor Davide Bertaccini assegnatario della cattedra di Diritto Penitenziario di Bologna, coadiuvato da due suoi ex studenti, la dottoressa Margherita Maestrelli e il dott. Lorenzo Mazza, ha deciso di dare voce comune a donne e uomini che la privazione della libertà la scontano sulla propria pelle, per far capire come prima o poi delle tante contraddizioni e ...
di Giorgio Paolucci
Avvenire, 28 ottobre 2025 La toccante testimonianza scritta di Nareto nel testo premiato al concorso per detenuti organizzato dalla Fondazione Società San Vincenzo de’ Paoli. Per le persone detenute la scrittura è una risorsa inestimabile. Strumento prezioso per rileggere il passato, prendere coscienza degli errori commessi e provare a metterli nero su bianco, fare i conti con il dolore procurato e con quello che divora l’anima, riannodare i fili spezzati dell’esistenza. Ed è anche un modo per dire a sé stessi e testimoniare alla società che l’uomo non è definito dal male compiuto, ma c’è sempre una possibilità di cominciare una nuova esistenza, già nel tempo della detenzione.
di Manuela Messina
Il Giornale, 28 ottobre 2025 Le storie di Youssef Barsom, Willy Boy, F., tutti giovanissimi dietro le sbarre. Un libro-inchiesta della giornalista Raffaella Di Rosa racconta le loro esistenze “minori”. Dall’Egitto alla Libia, dov’è stato rinchiuso in un centro di detenzione. E poi, attraverso il mare su un barcone, in Italia, dove è arrivato legato mani e piedi. C’era anche Youssef Moktar Loka Barsom, ad appena 18 anni, finito in cella per piccole rapine, nelle carceri italiane già sovraffollate. Non ne è mai uscito. È morto soffocato a settembre 2024 dal fumo di un incendio divampato a San Vittore.
garantedetenutilazio.it, 28 ottobre 2025 Il Garante Anastasìa è intervenuto alla presentazione del libro nel teatro di Rebibbia Nuovo complesso. “Le istituzioni totali tendono a uniformare le esperienze, la vita si deve uniformare a quella dell’istituzione, la personalità viene mortificata. Nel carcere, che è un’istituzione totale la prima necessità è quella di trovare modalità di espressione della propria personalità. Nella pena vi è un residuo di libertà che è l’espressione e il tatuaggio è una delle forme di coltivazione delle modalità di espressione”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, nel corso della presentazione del libro “Amomamma” che si è tenuta venerdì 24 ottobre nel Teatro della Casa circondariale di Rebibbia Nuovo complesso.
AFFARI SOCIALI
di Dacia Maraini
Corriere della Sera, 28 ottobre 2025 Le idee per esistere hanno bisogno della ragione e la ragione è quella che ci permette di avvicinarci, in punta di piedi, calcolando il vicino e il lontano, alla realtà. Se abbandoniamo la ragione, cadiamo nel grande fosso dei sensi e delle emozioni dove ciascuno rivendica i suoi interessi e le sue necessità. Come si spiega che il linguaggio degli insulti e della denigrazione ha prevalso sul confronto delle idee? Perfino nel popolare gioco sportivo, quando uno dei contendenti perde una partita o un duello, va a dare la mano all’avversario. Si tratta di una prassi di civiltà. Perché non può avvenire nell’uso quotidiano, sia in politica che nei tanti praticati social?
di Loris Serafini*
Avvenire, 28 ottobre 2025 La sussidiarietà come risposta da sola non basta: dev’essere parte di un progetto di rinnovamento fondato su dignità della persona, lavoro e bene comune. L’intervento di Giorgio Vittadini sulla crisi della democrazia e sulla cultura della sussidiarietà, pubblicato su “Avvenire” lo scorso 14 ottobre coglie un punto decisivo: la stanchezza della democrazia nasce dal logoramento del legame tra libertà e giustizia sociale. Ma la sussidiarietà, da sola, non basta: dev’essere parte di un progetto politico e culturale di rinnovamento democratico, fondato sulla dignità della persona, sul valore del lavoro e sul bene comune.
di Antonio Maria Mira
Avvenire, 28 ottobre 2025 Gli scenari di guerra spingono tanti a chiedere di riproporre il servizio militare di leva, servirebbe invece rilanciare lo spirito che invita a essere costruttori di pace. “In piedi costruttori di pace!”. Sono le indimenticabili parole di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, il 30 aprile 1989 in una strapiena Arena di Verona. Costruire la pace, non solo proclamarla, non solo denunciare gli attacchi contro di essa. Don Tonino, pastore della concretezza, parlava di chi “la pace la costruisce nel silenzio della storia o nell’esilio della geografia. Nei bagni di folla o nella solitudine dei deserti. Nelle foreste dell’Amazzonia o nel vortice disumano delle metropoli.
di Fabrizia Giuliani
La Stampa, 28 ottobre 2025 La guerra, le battaglie che la scandiscono, non sono solo fatti, lontani o molto vicini: la guerra è una cultura. I suoi referenti non sono solo le città martoriate, i suoi strumenti non solo i Tomahawk o i carri armati; la sua minaccia non è solo l’invasione su larga scala o l’annientamento nucleare. La guerra può essere il nome di un Ministero, per venire alle più recenti decisioni governative statunitensi; un modo di pensare, agire, concepire l’uso della forza nella sfera pubblica per riportare ordine dentro e fuori i confini. La cultura della guerra, dunque, si afferma oltre l’impiego delle milizie, penetra credenze, convinzioni e piega a sé argomenti e parole.
di Miriam Romano
La Repubblica, 28 ottobre 2025 L’ex deputato: “Non sono riuscito a portare a termine il convegno all’università di Venezia. Impedire di esprimersi è fascismo”. Un’aula con le travi a vista, le pareti in mattoncini, un pubblico di uditori tra i banchi. L’ex parlamentare del Pd Emanuele Fiano, figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz, invitato ieri a parlare all’Università Ca’ Foscari di Venezia di “pace dei due popoli per i due stati”, è riuscito a stento a iniziare il convegno. “Dopo mezz’ora e appena due domande dal pubblico, mi è stato impedito di proseguire da un gruppo di studenti di sinistra che hanno esposto striscioni, si sono messi attorno alla cattedra, contestandomi anche cose che non ho mai detto”, racconta Fiano, presidente di Sinistra per Israele - Due Popoli Due Stati.
di Maysoon Majidi
Il Manifesto, 28 ottobre 2025 Pace o miraggio? È la domanda di fronte al ritiro totale della guerriglia curda dalla Turchia e la ridefinizione della politica curda. Con l’annuncio ufficiale del ritiro completo delle forze del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) dal territorio turco verso il nord dell’Iraq, si chiude uno dei conflitti più lunghi e complessi del Medio Oriente. La decisione, resa pubblica il 26 ottobre 2025 dalle montagne di Qandil, segna non solo la fine di oltre quarant’anni di guerra, ma anche l’inizio di una nuova fase nella ridefinizione della politica curda in Turchia e nella regione.
DOCUMENTI
Articolo. "Il volto costituzionale della pena: aspetti sostanziali e processuali", di Guglielmo Leo
APPUNTAMENTI
Incontro-dibattito: "Salute delle persone vulnerabili e carcere" (Milano, 28 ottobre 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 2 novembre 2025
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI