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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 15 ottobre 2025

societadellaragione.it, 15 ottobre 2025 È stato presentato ieri, nella sala stampa della Camera dei deputati, il ricorso per conflitto di attribuzione promosso da Riccardo Magi (+Europa) contro il Governo sul cosiddetto “decreto sicurezza”. Il ricorso approderà alla Corte costituzionale il 20 ottobre, che dovrà decidere sull’ammissibilità di un’azione senza precedenti: un singolo parlamentare che contesta al Governo di aver espropriato il Parlamento delle sue funzioni legislative. Al centro della questione c’è la scelta dell’Esecutivo di trasformare in decreto‐legge un disegno di legge già in discussione da oltre un anno, identico nel titolo e nel contenuto. Una “fotocopia” che ha interrotto l’iter parlamentare, annullando di fatto la terza lettura alla Camera e ogni possibilità di confronto o modifica del testo.

 

di Rocco Romeo

Il Riformista, 15 ottobre 2025 La giustizia italiana non ha bisogno di muri tra accusa e giudizio, ma di una visione capace di restituire fiducia, efficienza e indipendenza reale. Il dibattito sulla separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante ritorna ciclicamente come una promessa di riforma epocale, una sorta di panacea capace - secondo alcuni - di risolvere gran parte delle disfunzioni del nostro sistema giudiziario. Ma davvero basta dividere i percorsi di pubblico ministero e giudice per restituire efficienza, imparzialità e credibilità alla giustizia italiana? È una domanda che merita di essere affrontata con rigore e senza slogan. Oggi il rischio è quello di trasformare un tema tecnico e complesso in una bandiera ideologica, piegata alle esigenze del consenso o della contrapposizione politica.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 15 ottobre 2025 Il presidente dell’Anm in audizione in Commissione giustizia alla Camera solleva dubbi sugli aumenti di pena: “Il cambiamento dev’essere culturale”. Criticità sulle aggravanti. “Temo che, nel momento in cui un uomo entra nell’ordine di idee di uccidere una donna alla quale magari è legato da una vita di affetti, sia molto difficile che l’idea di avere due o tre anni in più di pena possa essere un elemento di dissuasione. Da questo punto di vista, purtroppo, mi sentirei di escludere che l’aumento di pena, in sé, su questi reati che coinvolgono così a fondo la personalità e la vita di relazione, possa entrare in un calcolo costi-benefici”.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 15 ottobre 2025 Respinta la richiesta della procura: l’incidente probatorio non può essere “uno strumento per orientare il pm nell’esercizio dell’azione penale”. La Giudice per le indagini preliminari Maria Idria Gurgo di Castelmenardo ha respinto la richiesta della procura di Milano di disporre una perizia super partes sul caso di Ramy Elgaml, il 19enne morto il 24 novembre dello scorso anno nel quartiere Corvetto, al termine di un inseguimento da parte di diverse volanti dei carabinieri.

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 15 ottobre 2025 Lo ha chiarito la Cassazione, con la sentenza n. 33679 depositata oggi, affermando che la riforma Cartabia obbliga alla interlocuzione col Pm. A seguito della riforma Cartabia, il Gup non può modificare, col decreto che dispone il giudizio, la qualificazione giuridica del fatto senza sentire il Pubblico ministero. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 33679 depositata oggi, accogliendo il ricorso del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, annullando, senza rinvio, il decreto e qualificando il provvedimento come abnorme.

 

di Dario Crippa

Il Giorno, 15 ottobre 2025 Al momento viene esclusa l’ipotesi del suicidio. Sul corpo non ci sono segni di violenza. Nei giorni scorsi a San Vittore due decessi misteriosi. Giallo alla casa circondariale di Monza. I carabinieri del Nucleo investigativo di Monza sono entrati nella struttura di via Sanquirico lunedì mattina in seguito alla notizia che un detenuto era morto. Purtroppo i decessi in carcere non sono una novità, l’ultimo caso la scorsa estate quando un giovane si era tolto la vita in cella.

 

di Vera Mantengoli

Corriere del Veneto, 15 ottobre 2025 Il caso Farina. Il ministero: ragioni organizzative. Detenuti e associazioni preoccupati. In questi due anni aveva portato il carcere in città, dimostrando ai detenuti la strada per un concreto riscatto sociale e alle aziende la possibilità di assumere con ridotti sgravi fiscali. Una formula vincente che aveva permesso a Enrico Farina, nato a Salerno nel 1977 e arrivato a Venezia come direttore di Santa Maria Maggiore nel 2023, di tessere in poco tempo numerosi protocolli con diverse istituzioni in città come la Biennale, l’Ava, l’Usl 3 e da ultimo le Gallerie dell’Accademia. E potrebbe essere stata proprio questa sua instancabile attività ad aver “disturbato” i piani alti della complessa macchina del ministero della Giustizia.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 15 ottobre 2025 Quasi il doppio dei detenuti previsti dal regolamento. Al carcere minorile Meucci di Firenze, fino a pochi giorni fa, c’erano 29 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 17. Un sovraffollamento che ha toccato il suo culmine dopo tanto tempo, e in seguito al quale diversi ragazzini reclusi sono stati costretti a dormire per terra su materassi improvvisati. Adesso l’emergenza è leggermente rientrata perché proprio negli ultimi giorni, alcuni detenuti sono usciti, ma resta il sovraffollamento, con 22 ragazzi, cinque in più della capienza regolamentare. E c’è il rischio che, già a partire dalle prossime settimane, la struttura possa nuovamente riempirsi.

 

Il Gazzettino, 15 ottobre 2025 Il problema del carcere rodigino è con Poste Italiane per quanto riguarda le pratiche civili. “È impossibile notificare ai detenuti le raccomandate perché le Poste non si rendono disponibili a collaborare con il carcere in una modalità tale per cui tutti i detenuti possano ricevere i loro documenti - è l’accusa mossa da Elisabetta Zamparutti, tesoriere di “Nessuno tocchi Caino”. C’è una resistenza da parte delle Poste Italiane per quanto riguarda le pratiche civili. Il postino dà l’irreperibilità da parte del detenuto”.

 

chietitoday.it, 15 ottobre 2025 Appuntamento per giovedì 16 ottobre a Palazzo degli Studi: il convegno è organizzato dal Rotary club Lanciano Costa dei trabocchi insieme a università di Teramo, casa circondariale di Lanciano, Ipa Abruzzo ed ente di formazione Human Factory. Il carcere come possibilità di riscatto e rinascita. È questo il tema del convegno “Oltre i confini del carcere. Lavoro, istruzione e sport quali strumenti di inclusione dei detenuti”, che si terrà giovedi 16 ottobre, dalle ore 9, nell’aula magna del Palazzo degli Studi di Lanciano.

di Stefano Marchetti

Il Resto del Carlino, 15 ottobre 2025 Inaugurata ieri mattina la nuova Accademia delle Arti e dei Mestieri al Sant’Anna. Fino a marzo 33 detenuti frequenteranno un iter professionalizzante con più di 700 ore di lezioni. Entrare in carcere, fra metal detector, porte pesanti e rumorose, sbarre alle finestre, è un’esperienza straniante, potente, emotivamente faticosa anche se ci passi soltanto due ore. Il carcere è un luogo difficile, di dolore, anche di rabbia o di angoscia. Nella vita si possono commettere sbagli, eppure anche dagli errori, a volte, possono sbocciare fiori. Proprio ieri mattina alla Casa circondariale di Sant’Anna è stata inaugurata la nuova Accademia delle arti e dei mestieri del teatro in carcere, un progetto di formazione professionale curato dal Teatro dei Venti con il sostegno del Ministero della Giustizia.

 

di Lorenza Cerbini

Corriere della Sera, 15 ottobre 2025 La Compagnia della Fortezza di Armando Punzo indaga l’utopia del quotidiano, dove l’individuo diventa una folla in cammino. Tre anni di lavoro. Settantadue gli attori coinvolti. Ventiquattromila gli euro raccolti attraverso il crowdfunding e usati per finanziare le scenografie e i costumi del maestoso apparato visivo. Sono questi i numeri di “Cenerentola”, l’ultima proposta del regista Armando Punzo e della Compagnia della Fortezza. Il sipario si alza all’interno del cortile del carcere di Volterra dove il regista partenopeo, premio Leone d’Oro alla carriera, ha iniziato la sua avventura trentasette anni fa. La sua Cenerentola è una metafora come la protagonista della favola di Charles Perrault.

 

regione.basilicata.it, 15 ottobre 2025 Nelle Case Circondariali di Basilicata e Puglia il progetto della Compagnia Teatrale Petra che trasforma il carcere da luogo di esclusione a spazio di cultura condivisa, di libertà espressiva e di dialogo tra chi vive “dentro” e chi entra da “fuori”. Portare il teatro, la danza e i linguaggi del contemporaneo nelle Case Circondariali, dove reale e virtuale si fondono alla ricerca di nuovi concetti di umanità: questa è la missione di In_Out. Libertà Aumentata, il progetto della Compagnia Teatrale Petra, che trasforma il carcere da luogo di esclusione a spazio di cultura condivisa, di libertà espressiva e di dialogo tra chi vive “dentro” e chi entra da “fuori”.

 

di Fabrizio Barca

Il Domani, 15 ottobre 2025 Sorprendersi per la forte partecipazione di giovani di ogni sorta, età e parte alle manifestazioni di vicinanza e di solidarietà col popolo palestinese è prova di una diffusa incomprensione. Quella di pensare che le nuove generazioni siano in grande misura indifferenti alle gravi iniquità del nostro tempo, ripiegate sulla propria vita e il proprio disagio e soprattutto avverse all’idea stessa che la “politica” sia la chiave del cambiamento. A provarlo, starebbe il loro assenteismo al voto superiore alla media, il giudizio particolarmente duro sui partiti, la caduta della loro partecipazione ad attività volontarie (particolarmente grave nella fascia 18-19 anni, dal 16,6 per cento al 6,5 per cento del totale fra 2015 e 2023, misura l’Istat), o anche il loro esodo imponente dall’Italia.

 

di Chiara Sgreccia

Il Domani, 15 ottobre 2025 A lanciare la protesta il Tavolo nazionale per la scuola democratica, un insieme di persone di tutto il Paese unite del rifiuto delle Nuove indicazioni nazionali 2025 e dalla voglia di costruire la partecipazione in classe. “Vogliamo una scuola che educhi alla libertà e alla cooperazione, una scuola contraria a ogni forma di nazionalismo e chiusura identitaria, una scuola che guardi al futuro”. A sostenerlo è il Tavolo nazionale per la scuola democratica. Un insieme di persone sparse in tutta l’Italia, docenti, studenti, genitori, educatori, sindacati e organizzazione del terzo settore che hanno deciso di unirsi per mostrare che è possibile costruire un sistema d’istruzione diverso da quello, autoritario e repressivo, che Giuseppe Valditara, il ministro dell’Istruzione e del merito, prova a imporre.

 

di Federico Cella

Corriere della Sera, 15 ottobre 2025 Terza tappa del progetto CampBus, a Milano: dopo Catania e Roma, nuovo appuntamento di educazione all’affettività. Mercoledì 15 ottobre, dalle ore 11, sarà possibile seguirlo sul sito del Corriere: un invito rivolto a studenti e studentesse, ai loro docenti e anche alle loro famiglie. A Catania, liceo classico (il Cutelli) c’era molta partecipazione, diversi ragazzi e ragazze si sono presentati con il libro Cara Giulia in mano, alcuni si sono commossi, molti hanno fatto domande a Gino Cecchettin. Una studentessa, la voce un po’ rotta dall’emozione, chiude: “Grazie per l’esempio che ci porta, la forza di darsi obiettivi per andare avanti, oltre il dolore e la rassegnazione. Ci spieghi come ha fatto, io ne ho bisogno, noi ne abbiamo bisogno”.

 

di Paola D’Amico

Corriere della Sera, 15 ottobre 2025 Dal 1990 ad oggi è più che raddoppiato il numero dei migranti in tutto il mondo (304 milioni) in fuga da conflitti e carestie. In Italia gli stranieri sono oltre 5,4 milioni (9,2% del totale), nel 2024 oltre 217 mila hanno ottenuto la cittadinanza. In aumento il disagio tra le giovani generazioni. In cinque lustri, dal 1990 all’inizio di quest’anno, il numero dei migranti internazionali è più che raddoppiato: da 153 a 304 milioni di persone, donne, uomini, adolescenti, bambine e bambini, hanno dovuto lasciare le terre dove sono nati in cerca di speranza.

 

di Marika Ikonomu

Il Domani, 15 ottobre 2025 “Il governo blocchi l’intesa”. Martedì in aula alla Camera si è discussa la mozione con cui Pd, Avs, +Europa e Iv chiedono al governo “a non procedere a nuovi rinnovi automatici”. Mercoledì il voto. Schlein: “Il nostro impegno a fermarlo sarà totale”. Ong: “Un accordo con cui i governi italiano ed europei hanno delegato i respingimenti alla guardia costiera libica”. Le opposizioni sono unite per dire “basta al memorandum Italia-Libia” sui flussi migratori, accordo firmato nel 2017 che si rinnoverà il prossimo 2 novembre. Unite o quasi, dopo che il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte si è sfilato da una mozione (la numero 1-00498) che è stata discussa martedì 14 ottobre in aula alla Camera e che verrà votata mercoledì.

 

di Albertina Sanchioni

Il Manifesto, 15 ottobre 2025 “Ribadiamo ancora una volta che questo accordo deve finire: le cicatrici sulla nostra pelle sono testimoni delle violenze della cosiddetta guardia costiera libica, finanziata dal governo italiano”. “Ribadiamo ancora una volta che questo accordo deve finire: le cicatrici sulla nostra pelle sono testimoni delle violenze della cosiddetta guardia costiera libica, finanziata dal governo italiano”. A parlare nella Sala Berlinguer della Camera è Hassan Zakariya, co-fondatore dell’associazione Refugees in Libya, oggi rifugiato in Canada. Si riferisce al memorandum Italia-Libia, firmato nel 2017 dall’allora governo Gentiloni. Partito Democratico, Avs, +Europa e Italia Viva - i partiti di opposizione a eccezione del Movimento 5 Stelle - voteranno oggi alla Camera una mozione che chiede lo stop agli accordi che hanno permesso ...

 

di Goffredo Buccini

Corriere della Sera, 15 ottobre 2025 Medio Oriente, nessuno combatte per sempre: un percorso inizia con il riconoscimento reciproco. Il precedente di Belfast. Gli “ismi” talvolta ci confondono. A fronte di tanti modi d’essere del pacifismo - nobile, ambiguo, perfino menzognero - c’è in fondo un solo modo per fare la pace. Il silenzio delle armi a Gaza e lo scambio tra ostaggi e detenuti, imposti da Donald Trump, appaiono primi passi preziosi e necessari ma non ancora sufficienti. In un articolo sul New York Times che potrebbe fare da bussola ai protagonisti del processo di guarigione in divenire nella Striscia, Megan Stack suggerisce una formula per la composizione di conflitti dall’apparenza irresolubili: perseveranza; dialogo con chi più si disprezza; costante pressione internazionale, soprattutto di marca Usa; preminenza della leva ...

 

di Guido Salvini

Il Dubbio, 15 ottobre 2025 È stato il giorno della liberazione degli ostaggi a Gaza e con essa della tregua, non della pace. La storia degli ultimi due anni comporterebbe scrivere un libro, tanti sono i giudizi, le riflessioni e i sentimenti, anche contraddittori, che si sono accavallati in ciascuno di noi. Non basta un semplice articolo. Lascio quindi su questa storia coinvolgente qualche proposizione e riflessione sparsa in forma di promemoria, su parte delle quali molti possono non essere d’accordo ma possono usarle come punti di partenza per riflettere. Avere la consapevolezza che Hamas non concepisce la pace ma solo una tregua temporanea con gli infedeli che osano stare nelle terre dell’Islam. Così detta anche il Corano.

 

DOCUMENTI

Ministero Giustizia. Statistiche su detenuti presenti, capienza delle carceri e condannati in misura alternativa, al 30 settembre 2025

Femminicidio: il parere aggiornato dell'ANM sulla proposta di legge

Atti del convegno "Diritto e clemenza: che fare per il carcere?" (Roma, 11 giugno 2025)

Radio Radicale. Registrazione convegno "Amministrazione penitenziaria: un'emergenza sociale?" (Roma, 14 ottobre 2025)

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Il crollo del tetto del carcere di Regina Colei e i due decessi "misteriosi" avvenuti a San Vittore"

Articolo. "Educazione sanitaria in carcere", di Alessandro Frigerio, Massimo Agnesina, Teresa Somma, Carmela Rusciano

Articolo. "Liberiamo Marwan Barghouti", di Desi Bruno