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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 14 ottobre 2025

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Percorso di formazione: "Volontari per la Giustizia di Comunità" (Padova, fino al 10 novembre 2025)

 

di Lucio Motta

filodiritto.com, 14 ottobre 2025 Ministro Nordio, lei aveva promesso una task force che avrebbe individuato le soluzioni al sovraffollamento, con l’ultimo decreto ha dichiarato di aver aperto le soluzioni per affidamento e detenzione domiciliare per tutti quei detenuti che nei termini (15 mila secondo le stime dei suoi uffici) e poi l’enfatico annuncio della task force che avrebbe analizzato i “malato” individuandone patologia e cura entro la fine di settembre. Ministro, sabato 27 settembre nella disperazione della cella a Pavia si è tolto la vita un giovane di soli 21 anni. È il 64esimo dall’inizio dell’anno secondo il Dossier su suicidi e decessi in carcere pubblicato da Ristretti Orizzonti: “È il più alto numero di sempre. Siamo di fronte a un’emergenza”.

 

di Sandro Marotta

La Stampa, 14 ottobre 2025 Né in carcere né in ospedale, non a Cuneo e nemmeno a Genova: ancora non trova un luogo adatto dove scontare la pena il detenuto obeso che per più di un mese è stato ospitato al Santa Croce e da due settimane è nel già sovraffollato carcere di Marassi. “Nel corso di più di una conversazione telefonica il mio assistito, non poco amareggiato e manifestando segnali di sofferenza, continua a lamentare una sorta di inspiegabile indifferenza per le proprie drammatiche condizioni di salute”: così attacca la lettera che l’avvocato del detenuto, Luca Puce, ha inviato alla direzione del carcere di Genova.

 

di Valentina Maglione

Il Sole 24 Ore, 14 ottobre 2025 È iniziato l’esame in seconda lettura del disegno di legge in commissione al Senato. Dal 23 ottobre possibile l’approvazione dell’Aula. Dopo il via libera del Parlamento si profila il referendum. È iniziato la scorsa settimana, in commissione Affari costituzionali al Senato, l’esame in seconda lettura del disegno di legge di riforma della giustizia che mira a modificare la Costituzione per introdurre nel nostro ordinamento non solo la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, ma anche la riforma dell’organo di autogoverno della magistratura, con lo sdoppiamento del Csm e l’istituzione della nuova Alta Corte disciplinare.

 

di Valentina Maglione

Il Sole 24 Ore, 14 ottobre 2025 L’anno scorso sono state proposte 80 azioni. Su 90 decisioni della sezione disciplinare del Csm, 24 sono condanne. La riforma costituzionale sceglie di separare l’autogoverno della magistratura dalla funzione disciplinare: se il primo resta in capo ai due Consigli superiori della magistratura - giudicante e requirente - per la seconda la proposta è di attribuirla alla nuova Alta Corte disciplinare. La disciplina del nuovo organo è contenuta nel testo (riscritto) dell’articolo 105 della Costituzione. In base a questo, l’Alta Corte sarà composta da 15 giudici, in carica per quattro anni.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 14 ottobre 2025 Designata la squadra che elaborerà i test psicoattitudinali da sottoporre ai candidati a partire dal 2026. La Sesta Commissione del Csm ha designato la squadra che elaborerà i test psicoattitudinali da sottoporre agli aspiranti magistrati dal 2026 in poi. I membri della Commissione, infatti, saranno affiancati da quattro esperti: Santo Di Nuovo (Psicologia generale), Monica Molino (Psicologia del Lavoro), Giuseppe Sartori (Psicologia forense) e Andrea Spoto (Psicometria), selezionati dopo un’ampia fase di audizioni.

 

di Giovanni Maria Jacobazzi

Il Dubbio, 14 ottobre 2025 Intervista al professor Vittorio Manes, che presenta il suo ultimo saggio: “L’imparzialità del giudice nel “vortice” della giustizia mediatica”. “Il caso Garlasco è certamente una delle più vivide espressioni dei cortocircuiti che possono instaurarsi tra indagini e comunicazione, tra inchieste e cronaca giudiziaria, tra processi nelle aule e processi mediatici, e da questo punto di vista può risultare indubbiamente emblematico, quasi un caso di scuola”, afferma Vittorio Manes, ordinario di diritto penale all’Università di Bologna, a margine della pubblicazione, nei prossimi giorni, del suo ultimo saggio L’imparzialità del giudice nel “vortice” della giustizia mediatica (Editoriale Scientifica, Napoli, 2025. Pp. 1-95).

 

di Rosario Di Raimondo

La Repubblica, 14 ottobre 2025 Il tribunale di Sorveglianza aveva dato parere favorevole per l’uscita dal carcere di Pavia per il Don Chisciotte, scortato dagli agenti. La Cassazione accoglie però il ricorso della procura generale. Il detenuto-attore non può lasciare il carcere per salire sul palco. Eppure i giudici avevano detto sì a un “permesso di necessità” per consentirgli di uscire dalla cella, raggiungere la sua compagnia teatrale e contribuire così a mettere in scena uno spettacolo su Don Chisciotte. Ma dopo un ricorso dei pm è arrivato l’alt della Cassazione: “La partecipazione a una rappresentazione teatrale non legittima la concessione del beneficio”, scrivono gli “ermellini”, perché non ci sono le condizioni della “eccezionalità della concessione, della particolare gravità dell’evento giustificativo e della correlazione dello stesso con la vita familiare”.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 14 ottobre 2025 In arrivo da Roma dopo il crollo della volta di Regina Coeli. Irene Testa: “Infilati in istituti non adeguati. Da noi già 1.200 reclusi da altre regioni. Non siamo una discarica”. Se il crollo della volta della seconda rotonda di Regina Coeli di giovedì scorso è, come l’aveva definito il Garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia, “una metafora delle condizioni del nostro sistema penitenziario”, le modalità con cui una parte dei reclusi sfollati sono stati spediti “come pacchi” in Sardegna la dice lunga su come “evidentemente la regione viene considerata una colonia”, secondo la Garante regionale Irene Testa.

 

rainews.it, 14 ottobre 2025 “Stop alla presenza di bambini nelle carceri liguri”: è l’appello dei Garanti dei detenuti di Genova e della Liguria, Marco Cafiero e Doriano Saracino, che intervengono sul caso della bambina di 18 mesi in carcere con la madre a Genova Pontedecimo. “Ancora una volta nella nostra qualità di garanti delle persone private della libertà personale siamo perplessi di fronte agli effetti collaterali che l’applicazione della custodia in carcere determina su vittime innocenti - intervengono i garanti in una nota congiunta. È il caso della minore di un anno e mezzo condotta in carcere insieme alla madre raggiunta da un’ordinanza di custodia cautelare che questa mattina il gip del Tribunale di Genova sarà chiamato a convalidare”.

 

di Giorgio Paolucci

Avvenire, 14 ottobre 2025 Nell’istituto penale per minori laziale, giovani come Giulio o Margherita trovano una seconda chance lavorando o studiando. “Non voglio che mio figlio segua le orme di suo padre, non voglio che finisca in cella come me. Viene a trovarmi con la madre una volta alla settimana, alla fine dei colloqui sono a pezzi pensando alle sofferenze che ho provocato a loro. Noi qui dentro stiamo male, ma loro fuori stanno ancora più male senza di me. Giuro che quando esco non ci casco più, voglio una vita pulita”.

di Silvia Seminati

Corriere della Sera, 14 ottobre 2025 La Garante dei diritti dei detenuti Lanfranchi e la sua relazione a Palazzo Frizzoni. L’Aula riconosce il penitenziario di via Gleno come quartiere della città. Dal sovraffollamento del carcere alla carenza degli operatori di polizia penitenziaria e dei funzionari giuridico-pedagogici. Nell’Aula del Consiglio comunale di Bergamo, si parla della Casa circondariale di via Gleno. È Valentina Lanfranchi, garante dei diritti dei detenuti, a relazionare sulla situazione davanti alla giunta e ai consiglieri comunali. “Prendo come riferimento il primo semestre del 2025, nel quale - spiega la garante - il numero dei detenuti è oscillato tra i 586 e i 600, di cui 34-39 donne, sui 315-340 previsti”.

 

Il Secolo XIX, 14 ottobre 2025 Le precisazioni del Tribunale di Genova sulle richieste dei Garanti de detenuti in merito alla situazione della donna detenuta a Pontedecimo con la figlia di 18 mesi: “Alla donna sono contestati 153 episodi di spaccio. Il reato si è protratto dal 1 ottobre 2023 fino al 10 maggio 2024. Ora comunque è stata trasferita a Torino in un carcere attrezzato”. “Nel caso della misura appena eseguita ricorrevano per l’indagata le esigenze cautelari di eccezionale rilevanza che consentono l’applicazione della custodia in carcere”. Queste le precisazioni del Tribunale di Genova dopo l’appello dei garanti dei detenuti di Genova e della Liguria che ieri sono intervenuti sul caso della bambina di 18 mesi in carcere con la madre a Genova Pontedecimo.

 

di Andreina Baccaro

Corriere di Bologna, 14 ottobre 2025 Una cella carceraria nel cuore di Bologna, in piazza Maggiore, perché chiunque possa immedesimarsi nella vita di un detenuto. A grandezza reale, fedelmente arredata e ricostruita, visitabile da chiunque vorrà varcarne la soglia e sentirsi “ristretto” anche se solo per pochi minuti, confrontandosi con uno spazio che diventa confine entro cui si consuma la quotidianità di migliaia di persone. L’iniziativa, per il prossimo weekend del 18 e 19 ottobre, è della Camera penale bolognese Franco Bricola, insieme all’Osservatorio Diritti umani, carcere ed altri luoghi di privazione della libertà, in collaborazione con l’associazione Extrema Ratio e con il patrocinio del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bologna e del Comune.

 

di Lorenzo Mayer

antennatre.it, 14 ottobre 2025 Improvviso, e inatteso, cambio al vertice della Casa circondariale di Santa Maria Maggiore. Enrico Farina è stato destinato ad altro incarico, nell’arco di poche ore, per decisione del provveditore regionale. Nella casa penitenziaria veneziana è già operativo un reggente. Disorientamento tra i detenuti, personale e gli agenti. || Enrico Farina, direttore della casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia, è stato temporaneamente sollevato dall’incarico, per essere destinato ad altro ruolo. Una decisione piombata nell’istituto di pena veneziano come un fulmine a ciel sereno, nessuno se lo aspettava, né tantomeno vi erano state avvisaglie in tal senso.

 

Il Dubbio, 14 ottobre 2025 Tra gli ospiti Gherardo Colombo: “Il carcere è inteso nel senso che chi ha fatto male deve sperimentare il male”. “Il carcere in Italia è inteso nel senso che chi ha fatto del male deve sperimentare il male”. È questa la considerazione formulata da Gherardo Colombo, intervenuto sabato al convegno organizzato lo scorso sabato a Brescia dalla Società San Vincenzo de Paoli, affiancato da Don Rigoldi, cappellano del carcere minorile Cesare Beccaria, Carlo Alberto Romano, prorettore per l’Impegno Sociale per il Territorio presso l’Università di Brescia, Luisa Ravagnani, docente di Criminologia penitenziaria e Giustizia riparativa presso l’Università di Brescia e Mauro Ricca, Garante dei Diritti dell’Infanzia e Adolescenza per il comune di Brescia.

 

volontaromagna.it, 14 ottobre 2025 Ci sono tante forme di ricchezza. Per Pierfrancesco Bruno, presidente di “Nessuno è cattivo per sempre”, la sua sono i suoi affetti, la sua casa, la tranquillità economica di pensionato: cose semplici ma che nascondono valori profondi che vuole condividere con gli altri e, soprattutto, con chi si rende conto non ha avuto la stessa fortuna. Ecco la sua storia di volontario. “Nel 2021 ho iniziato a organizzare eventi nella Casa circondariale di Rimini per creare momenti di leggerezza, stimolato dalla comandante, che avevo conosciuto in Avis come donatrice di sangue. È stata una grande scoperta. Dialogando con i detenuti non ho nascosto il fatto che la gente ha nei loro confronti un’opinione negativa, allora mi è stato chiesto: ‘Come facciamo a spiegare che siamo essere umani e persone?’.

 

di I coristi de La Nave di San Vittore

Corriere della Sera, 14 ottobre 2025 L’evento del coro del La Nave di San Vittore organizzato a Milano presso la comunità dell’associazione che ospita bambini con disabilità anche molto gravi. Venerdì 3 ottobre 2025. Un giorno diverso dagli altri per chi, tra noi persone detenute nel carcere di San Vittore, ha avuto la possibilità di partecipare con il nostro coro all’evento esterno organizzato a Milano presso la comunità dell’associazione L’abilità. La comunità ospita bambini con disabilità anche molto gravi. Il coro invece è una delle attività del nostro percorso di cura della dipendenza, che frequentiamo a cadenza settimanale all’interno del reparto La Nave di San Vittore.

 

di Maria Teresa Marchese

La Stampa, 14 ottobre 2025 Il progetto dell’associazione umanitaria Joy for Children. Con “Ri-Scarto” nasce il laboratorio di alta bigiotteria da materiali di recupero rivolto ai detenuti. I confini italiani si uniscono per aiutare il confine turco-siriano con una connessione di regioni e di eccellenze. Anche il Tortonese, con la vicina provincia di Pavia, è impegnato in progetti di solidarietà internazionali. Ha preso il via nei giorni scorsi “Ri-Scarto” di Joy for Children in collaborazione con la Casa circondariale di Voghera: un laboratorio di alta bigiotteria curato da Laura Ferrari, artista milanese che da diversi anni ha scelto di vivere a Pozzol Groppo e crea gioielli con materiali di recupero.

 

gnewsonline.it, 14 ottobre 2025 Una pratica innovativa, che mira a portare benessere alle persone, coniugando aspetti dello yoga classico, come la respirazione e la recitazione di un mantra, ed esercizi e giochi di gruppo, anche tratti dal teatro, è stata introdotta, come attività trattamentale, nella Seconda Casa di Reclusione di Bollate. È un vero e proprio movimento, quello dello yoga della risata, che punta ad alleviare il malessere fisico e mentale, costruendo una sorta di allenamento al ridere.

 

oltrepolombardo.com, 14 ottobre 2025 Un progetto nato in silenzio, con cura e determinazione, oggi diventa visibile a tutti. Sabato 18 ottobre in piazza Duomo a Voghera si terrà il primo Mercatino Solidale che porterà in piazza i frutti concreti dell’iniziativa “Apicoltura sociale”, avviata due anni fa grazie alla collaborazione tra Rotary Club, Carcere di Voghera e Orti Sociali. Al centro di tutto, non solo il miele, ma il cammino di reinserimento sociale di alcuni detenuti che, grazie a un percorso nuovo e profondo, hanno ritrovato una prospettiva diversa attraverso il contatto con la natura e le api.

 

di Giulio Sensi

Corriere della Sera, 14 ottobre 2025 La fotografia su enti e istituzioni di non profit è stata illustrata durante le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile. Così il bene comune crea valore non solo nel Pil. Il non profit in Italia continua a crescere. Sia nel numero di enti e istituzioni, sia in quello dei dipendenti che arriva a sfiorare il milione di unità. Significa crescere in due direzioni: generare bene comune per la collettività e al contempo generare posti di lavoro. Lo dicono i numeri assoluti (368.367 realtà non profit attive, 949.200 dipendenti) e anche le percentuali (rispettivamente +2,3 e +3,2). Un incremento che sembra condizionato anche dal miglioramento del grado di copertura delle fonti amministrative utilizzate.

 

di Dacia Maraini

Corriere della Sera, 14 ottobre 2025 Linda Laura Sabbadini nel suo libro spiega che “per essere adeguatamente informati, senza cadere vittima di manipolazioni, dobbiamo imparare a leggere i numeri. Non esistono solo le fake news, ma anche i fake numbers”. Quanti erano alle manifestazioni per la Palestina? La questura ne conta qualche migliaio, gli organizzatori parlano di milioni. Che importanza ha? dice qualcuno, c’era tanta gente e questo basta. Ma non è così perché i numeri fanno la storia, come racconta molto bene Linda Laura Sabbadini nel suo bel libro “Il Paese che conta - Come i numeri raccontano la nostra storia”. Non è un caso che il numero degli intervenuti viene interpretato secondo quanto si vuole valorizzare o minimizzare l’importanza di questo inaspettato risveglio emotivo del Paese.

 

di Ferruccio de Bortoli

Corriere della Sera, 14 ottobre 2025 La polemica scatenata da alcune frasi della ministra della Famiglia e l’immensa opera di recupero della memoria della Shoah che rappresenta un’alta forma di giustizia per tante vittime innocenti. Ci auguriamo fortemente che la polemica, scatenata da alcune frasi pronunciate ieri dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, si ricomponga velocemente. Siamo sicuri che la ministra avrà modo di circostanziare il suo pensiero e di scusarsi con la senatrice Liliana Segre per aver definito delle gite (evidentemente inutili o semplicemente di svago) tutti i viaggi di studio organizzati da tante scuole italiane nei campi di concentramento e di sterminio nazisti, nei luoghi della Shoah.

 

di Diego Motta

Avvenire, 14 ottobre 2025 Il linguaggio ostile verso migranti e Ong nella politica e nella società spinge nella direzione dell’intolleranza. Non bastava la “remigrazione”, ora si punta direttamente alla “riconquista”. Sono toni sempre più belligeranti quelli che si ascoltano negli ambienti dell’estrema destra da qualche mese a questa parte, quasi non bastasse il discutibile giro di vite operato dal governo in questa legislatura in materia di flussi migratori. Parole e slogan che hanno tenuto banco anche all’ultima adunata della Lega a Pontida, lo scorso settembre, a conferma che il sentimento di intolleranza degli italiani verso gli stranieri è tutt’altro che sopito e fa breccia anche in settori importanti della maggioranza di governo.

 

di Giorgio Ferrari

Avvenire, 14 ottobre 2025 A Gaza la politica è ormai un’arte da intrattenimento, e la spettacolarità per uno come Donald Trump è tutto. Ma un’intesa tardivamente imposta sopra una simile catasta di morti - quelli del 7 ottobre come quelli della Striscia - non è cosa su cui troppo festeggiare. Il presidente Usa Trump durante la firma ufficiale della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza a Sharm el-Sheik

 

Il Fatto Quotidiano, 14 ottobre 2025 “Non c’è pace senza giustizia”. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commenta così, ai microfoni di Battitori Liberi (Radio Cusano Campus), il piano di pace per Gaza proposto dagli Stati Uniti e firmato ieri pomeriggio a Sharm el Sheikh alla presenza di Donald Trump e di venti leader arabi ed europei, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Assente invece il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che dato forfait. “Oggi è un giorno felice - afferma Noury - perché almeno la parte iniziale di quell’accordo, che riguarda la vita delle persone, è in corso di applicazione: tornano a casa venti ostaggi israeliani, vittime di un crimine di guerra durato due anni, e tornano in libertà numerosi detenuti palestinesi, molti dei quali incarcerati in modo arbitrario.

 

di Massimo Basile

La Repubblica, 14 ottobre 2025 Vedam, trasferitosi dall’India all’Usa quando aveva 9 mesi, era stato condannato all’ergastolo per un omicidio che non ha mai commesso. Liberato la settimana scorsa ha trovato ad attenderlo la polizia anti-migranti che l’ha arrestato per un vecchio ordine di espulsione che risaliva agli anni 80 legato allo spaccio di Lsd. La mattina del 3 ottobre Subramanyam “Subu” Vedam è uscito dal carcere statale di Huntingdon, in Pennsylvania, ha tirato un profondo respiro e pensato che alla fine la vita aveva ritrovato un senso: per più di quarant’anni era stato rinchiuso ingiustamente per un omicidio che non aveva mai commesso. Adesso, a 64 anni, lo attendeva la libertà e una nuova vita.

 

DOCUMENTI

Ministero Giustizia. Statistiche su detenuti presenti, capienza delle carceri e condannati in misura alternativa, al 30 settembre 2025

Comunicato SEAC: in ricordo di Elisabetta Laganà

Comunicato Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: in ricordo di Elisabetta Laganà

Atti del convegno "Diritto e clemenza: che fare per il carcere?" (Roma, 11 giugno 2025)

Articolo. "Educazione sanitaria in carcere", di Alessandro Frigerio, Massimo Agnesina, Teresa Somma, Carmela Rusciano

Articolo. "Liberiamo Marwan Barghouti", di Desi Bruno