Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di lunedì 10 novembre 2025

 

di Ornella Favero*

Ristretti Orizzonti, 10 novembre 2025 Gentile dottor Napolillo, Lei è stato di recente nella Casa di reclusione di Padova e ha visto un carcere dove, pur nelle difficoltà del sovraffollamento, si cerca con la collaborazione di tutti di rispettare il mandato costituzionale, cioè di garantire a più detenuti possibile di non entrare in carcere e uscirne a fine pena come sono entrati, ma di fare un percorso realmente rieducativo, che significa crescere culturalmente, mettere in discussione le proprie scelte passate, avere voglia di fare i conti con la sofferenza provocata dai reati, nelle vittime ma anche nei famigliari delle stesse persone detenute.

 

di Ivana Di Giugno

gnewsonline.it, 10 novembre 2025 Un locale di circa quindici metri quadrati, una camera da letto con un bagno, è la stanza dell’affettività che, nel carcere Lo Russo e Cotugno, si appresta ad ospitare gli incontri tra le persone recluse e i loro partner. A partire dal primo novembre è pronta ad accogliere i detenuti ristretti nella casa circondariale torinese e negli altri istituti penitenziari del Piemonte e della Valle D’Aosta. La sperimentazione tenta di rispondere ad un bisogno fondamentale dell’essere umano, a un diritto riconosciuto recentemente, nel nostro Paese, da un provvedimento della Corte costituzionale (la sentenza n. 10 del 26 gennaio 2024) ...

 

di Alessandra Vescio

marieclaire.it, 10 novembre 2025 Una nuova circolare del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) ha stabilito che per organizzare attività culturali ed educative all’interno delle carceri bisognerà chiedere l’autorizzazione non più alla direzione dei singoli istituti, ma al Dap stesso. La nuova indicazione riguarda le carceri che hanno al loro interno sezioni dell’Alta Sicurezza e dove si trovano collaboratori di giustizia e 41-bis. La circolare inoltre stabilisce anche che la richiesta di autorizzazione vada inoltrata al Dap con “congruo anticipo” indicando tutta una serie di requisiti specifici che sono spesso molto difficili da prevedere, come il numero complessivo dei partecipanti alle attività.

 

di Carlo Verdelli

Corriere della Sera, 10 novembre 2025 Uno dei tre poteri su cui poggia il nostro ordinamento (Esecutivo) entra nell’ingegneria di un altro (Giudiziario). È proprio vero. Il governo Meloni sta facendo la Storia. Non tanto per gli straordinari risultati raggiunti, o sbandierati come tali dalla propaganda, in questi primi tre anni di lavoro, quanto per l’inarrestabile opera di revisione della Costituzione. Una mutazione che promette o rischia, a seconda dei punti di vista, di consegnarci nel breve-medio periodo un’Italia profondamente diversa da come siamo abituati a pensarla da ottant’anni a questa parte. Un’Italia rifondata su una specie di cesarismo democratico.

 

di Alessandra Ghisleri

La Stampa, 10 novembre 2025 Il 38,9% favorevole alle modifiche contro il 28,9%. La battaglia si giocherà più sulla narrazione. Ad oggi, i sondaggi indicano che la maggioranza degli italiani si dichiara favorevole alla riforma della giustizia che introduce la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Secondo l’ultima rilevazione condotta da Only Numbers, il fronte del “Sì” (38,9%) supera ampiamente quello del “No” (28,9%) di dieci punti percentuali. Se ci si concede un semplice esercizio aritmetico, limitando l’analisi ai soli voti validi in un’ipotetica proiezione elettorale, il divario apparirebbe ancora più marcato: 57,0% contro 43,0%.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 10 novembre 2025 Il 30 ottobre 2025 il Senato ha approvato definitivamente la riforma e ha certificato la frattura tra maggioranza e gran parte dell’opposizione. L’ultima parola passa ai cittadini col referendum confermativo. La data del 30 ottobre 2025 è entrata nella storia della politica italiana? Probabilmente sì. L’Aula del Senato ha dato il via libera definitivo alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere in magistratura: 112 i voti favorevoli, 59 i contrari e 9 gli astenuti. Nella quarta e ultima lettura del disegno di legge si è così chiuso il lungo iter parlamentare di una delle riforme più discusse degli ultimi decenni riguardante il sistema giudiziario italiano.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 10 novembre 2025 “Il Csm tornerà a essere quello che deve essere: un organo di alta amministrazione. senza tramutarsi più in soggetto politico, senza esprimere pareri sulle iniziative politiche, senza assumere la funzione di terza camera parlamentare, come troppo spesso è stato”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 10 novembre 2025 Enrico Grosso, costituzionalista, avvocato e presidente onorario del “Comitato per il No” dell’Anm, come spiegherebbe ad un cittadino di cultura media perché è “Giusto dire No”? Tutte le costituzioni, da più di due secoli, affidano alla giurisdizione il compito di arginare la naturale tendenza della politica ad abusare del potere di cui dispone. Per questo alla magistratura devono essere garantite piena ed effettiva autonomia e indipendenza dal potere politico. Altrimenti non riesce ad esercitare davvero quel compito essenziale. E a pagarne le conseguenze sono i cittadini.

 

di Ruben Razzante*

Avvenire, 10 novembre 2025 Le designazioni avvengono quasi sempre sulla base di logiche spartitorie. Così gli organismi rischiano di essere prolungamenti del potere politico anziché in contropoteri credibili. Le autorità indipendenti nascono per garantire equilibrio e tutela in settori strategici della vita pubblica, nei quali la politica non deve né può esercitare un controllo diretto. Sono state concepite per assicurare che le regole del gioco vengano applicate in modo imparziale, al riparo da interferenze di partito e da interessi contingenti. Tuttavia, l’indipendenza formale di queste istituzioni non sempre si traduce in autonomia sostanziale.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 10 novembre 2025 La scelta del difensore di fiducia di non partecipare all’udienza esplicitamente prevista per calendarizzare le attività processuali è legittima e l’eventuale condanna adottata in quella sede è viziata nonostante la nomina di un difensore d’ufficio. Viola il diritto di difesa e di assistenza del difensore di fiducia la discussione e la decisione nel merito della causa avvenute nell’udienza di primo grado che era stata espressamente fissata dal giudice (ritenutosi incompetente) per la sola adozione del “calendario del processo”, nuovo istituto previsto dalla Riforma Cartabia con modifica dell’articolo 477, comma 1, del Codice di procedura penale.

 

di Giada Lo Porto

La Repubblica, 10 novembre 2025 La stanza dell’affettività nel carcere di Torino doveva partire il primo novembre con gli incontri intimi fra i detenuti e il partner. Ma così non è stato. Tutto è fermo e non c’è una data ufficiale anche se la stanza di 15 metri quadri con letto, bagno e doccia è pronta. “Non ci sono richieste”, la motivazione che inizialmente circolava in ambienti carcerari. Ma non reggeva se si pensa che la stanza è a disposizione dei detenuti di tutto il distretto di Piemonte e Valle d’Aosta: circa 4mila persone, decurtando i detenuti in regime di 41 bis di Cuneo e Novara e nelle case di reclusione ad alta sicurezza di Asti e Saluzzo.

di Valentina Moro

La Stampa, 10 novembre 2025 Il Dap impone l’ok da Roma su laboratori culturali organizzati da esterni negli istituti ad alta sicurezza. Nessuna attività con l’esterno per i detenuti se non si ha il via libera dal Dap a Roma. La burocrazia mette a rischio la possibilità di fare iniziative nelle carceri se coinvolgono persone esterne. Dagli spettacoli teatrali ai laboratori di scrittura o pittura con gli studenti fino alle presentazioni dei libri. Ogni attività che prevede la presenza di soggetti da fuori - e non già registrati - negli istituti penitenziari di alta sicurezza come quello di Quarto d’Asti dovrà passare dalla Direzione centrale della capitale. Ad annunciarlo è una nuova circolare del ministero della Giustizia, pubblicata negli ultimi giorni. Un cambio radicale. Infatti finora i permessi venivano vagliati sul piano regionale.

 

losservatore.com, 10 novembre 2025 Per ora il pallone ovale all’interno del carcere livornese de ‘Le Sughere’ rimbalza solo nel corso degli allenamenti: la squadra delle ‘Pecore Nere’, la rappresentativa dei detenuti che per un periodo piuttosto lungo - dalla stagione 2019/20 fino all’annata scorsa - si è ritagliata un ruolo da protagonista nel campionato federale Old, non può giocare nuove partite. È la diretta conseguenza della recente circolare emanata dal Ministero di Giustizia, con cui, per gli istituti di alta e media sicurezza, il governo ha riscritto le regole per l’organizzazione delle attività di soggetti esterni in carcere, limitandole pesantemente.

 

di Giulia Inversi

buonasera24.it, 10 novembre 2025 L’iniziativa della Biblioteca Acclavio con il patrocinio del Comune e la collaborazione del centro commerciale Porte dello Jonio e della libreria Mondadori. Un incontro pubblico con studenti, operatori ed ex detenuti per riflettere su giustizia e rieducazione. Un gesto semplice per costruire ponti attraverso la cultura: donare un libro alla Biblioteca della Casa Circondariale di Taranto. È questo il cuore del progetto “Il Libro Sospeso”, promosso dalla Biblioteca Civica Pietro Acclavio con il patrocinio del Comune di Taranto, in collaborazione con il Centro commerciale Porte dello Jonio, gestito da Nhood, e con la libreria Mondadori ospitata nella stessa galleria.

 

di Lucia Medri

Il Messaggero, 10 novembre 2025 Gruppo Cobar e Seconda Chance insieme per il reinserimento dei detenuti, ne parliamo con Domenico Spinelli, Direttore delle Risorse Umane di Cobar Spa. Cos’è e come si inserisce la partnership con Seconda Chance nelle vostre azioni di responsabilità sociale? Il progetto Seconda Chance si inserisce nel capitolo “Rispetto per le persone” del nostro piano di sostenibilità aziendale. Uno degli obiettivi che ci siamo prefissati è quello di abbattere le diversità di qualunque tipo e soprattutto di garantire pari opportunità indipendente da sesso, razza, etnia, religione con un particolare focus sull’attenzione al sostegno dei più deboli (tra i quali oltre ai detenuti, ci sono anche gli stranieri in condizioni di vulnerabilità).

 

gnewsonline.it, 10 novembre 2025 È stata la Casa di Reclusione Opera di Milano la sede prescelta, questa volta, per l’evento di lancio della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, che si svolgerà sabato 15 novembre in tutta Italia. Organizzata, come ogni anno, dalla Fondazione Banco Alimentare, l’iniziativa ha voluto, per il 2025, coniugarsi con un luogo emblematico. Come si legge nel documento ufficiale con cui il 17 ottobre scorso è stato presentato l’avvenimento, scegliere il carcere significa sottolineare “il valore educativo e rigenerativo della Colletta, capace di raggiungere e coinvolgere tutti, anche chi vive situazioni di fragilità e restrizione”.

 

di Maria Ducoli

ilnordest.it, 10 novembre 2025 Le testimonianze delle detenute del carcere della Giudecca a Venezia: i fallimenti, i mariti o i compagni violenti, la voglia di riscattarsi. Le parole di Marta, condannata a 30 anni: “Quando sono entrata qua, mi sono sentita per la prima volta libera”. Si passano il microfono, applaudono, spronandosi l’una con l’altra a raccontarsi. Alcune hanno la voce sicura, altre inciampano nella pronuncia di una lingua che non padroneggiano ancora del tutto. Gli interventi sono lunghi, come se volessero cogliere l’occasione di essere ascoltate per tirare fuori quello che hanno dentro. Un passato ingombrante, ferite che diventano voragini e, infine, reati.

 

di Pierantonio Braggio

adige.tv, 10 novembre 2025 A Verona, l’11 e il 18 novembre, riflettori sui temi della giustizia e del reinserimento sociale. “In un Paese che discute di sicurezza, rieducazione e inclusione, Verona sceglie la via del confronto pubblico e dell’esperienza diretta: l’11 e il 18 novembre alle 20.30 al Teatro Ristori due appuntamenti aperti alla cittadinanza invitano a guardare “da vicino” il mondo della detenzione e ciò che accade prima, durante e dopo la pena, mettendo al centro dignità del lavoro, responsabilità personale e opportunità reali di ritorno alla vita di comunità.

 

di Irene Argentiero

difesapopolo.it, 10 novembre 2025 Per riaprire il dialogo tra i figlioli prodighi di evangelica memoria e i tanti primogeniti in versione 2.0, “Liberi da Dentro”, si affida ancora una volta alla lettura e alle parole. Un paio di mura grigie e spoglie, su cui si appoggia un letto a castello in ferro, su cui si adagiano le lamine verticali di luce che attraversano le sbarre alla finestra. Ma ecco arrivare in volo un libro dalla copertina rossa, che a pagine spiegate, apre un varco in mezzo alle sbarre, per posarsi sul letto. E poi un altro blu, uno giallo, e un altro ancora. Come elementi di un singolare stormo fatto di parole di carta.

 

di Teresa Grgurić

altreconomia.it, 10 novembre 2025 Lisa Mazoni e Giuseppe Scutellà hanno dedicato gli ultimi trent’anni al progetto “Puntozero”, un teatro dentro al carcere minorile del capoluogo lombardo. In un sistema che tende ad accantonare vite e trasformare le carceri in una discarica sociale, il loro obiettivo è offrire ai ragazzi la possibilità di prendere parte a un percorso artistico capace di riaccendere curiosità, responsabilità e crescita personale. “Persona” è il titolo scelto per la stagione 2025-2026.

 

di Alessandra D’Avenia

Corriere della Sera, 10 novembre 2025 Il quotidiano nasconde l’anima delle persone e ci mostra solo la loro maschera. Me ne rendo conto quando leggo ai genitori uno scritto dei figli e si stupiscono della vita interiore di chi, in casa, usa monosillabi o, se in vena, un gergo incerto. La convivenza quotidiana rende opaca l’anima, perché ordinariamente è l’ego che mandiamo avanti, cioè quella maschera forgiata dalle ferite che la vita ci ha inferto quando ci siamo affidati senza riserve al mondo e agli adulti. 

 

di Riccardo Noury*

Il Fatto Quotidiano, 10 novembre 2025 Il motore di un’automobile non parte più, a causa di un “semplice incidente” stradale. Ma a mettersi in moto è la storia. Dopo le varie anteprime di ottobre e il premio alla carriera ricevuto alla Festa del cinema di Roma, il regista Jafar Panahi torna nelle sale col suo ultimo capolavoro, Palma d’oro a Cannes. Distribuito da Lucky Red col patrocinio di Amnesty International Italia, Un semplice incidente è un’opera nient’affatto semplice, drammatica soprattutto in un lungo monologo sullo stupro in carcere ma non priva di momenti comici.

 

di Angela Calvini

Avvenire, 10 novembre 2025 Al Tertio Millennio Film Festival “Our father” di Goran Stankovic si ispira a un fatto di sangue reale avvenuto di una comunità di recupero religiosa. Una comunità di recupero della Chiesa ortodossa, un gruppo di giovani in cerca di salvezza e un monaco dai metodi estremi. Fu un caso doloroso che sconvolse la Serbia nel 2009: un video, girato di nascosto con un cellulare, mostrava un ragazzo picchiato brutalmente con una pala in un centro di riabilitazione gestito da un sacerdote ortodosso Branislav Peranovic. Quel filmato, diffuso in rete, fece il giro del Paese e scatenò un dibattito profondo sul rapporto tra fede, potere e cura delle dipendenze.

 

di Mattia Feltri

huffingtonpost.it, 10 novembre 2025 Nel Pd parte il dibattito sulla sicurezza: non si può lasciare l’esclusiva a Meloni (e ai suoi cinquanta nuovi reati). La criminalità non aumenta e restiamo il paese più sicuro d’Europa, ma i dati vengono ribaltati o distorti, e la cronaca nera è uno show. L’incredibile caccia ai ragazzini. Un terribile articolo di Veltroni (che dispiacere). Ogni un po’ riparte il dibattito sulla sicurezza, se sia un problema di destra o anche di sinistra. Ed è proprio la sinistra a riaprilo quando di problema se ne pone un altro: come sconfiggere la destra che, nel frattempo, sulla sicurezza ha costruito una politica di stampo mitologico.

 

di Claudio Laugeri

La Stampa, 10 novembre 2025 Ecco la situazione nelle nove città analizzate dalla ricerca Ipsos per Unipol. Per il 49 per cento degli italiani la microcriminalità è aumentata e soltanto uno su dieci degli intervistati ha percepito la diminuzione del fenomeno. Quattro italiani su dieci non si sentono sicuri la notte, nel proprio quartiere. È il risultato della ricerca Ipsos per l’Osservatorio Unipol, basata su un questionario sottoposto a un campione di mille persone tra i 16 e i 74 anni (rappresentativi di 44 milioni di individui) e su 720 interviste in 9 aree metropolitane (campione rappresentativo di 13 milioni di individui) del Paese. Le domande riguardavano la percezione della sicurezza, la microcriminalità, il fenomeno delle baby gang e l’impatto delle cronache dei media.

 

di Ilvo Diamanti

La Repubblica, 10 novembre 2025 La percezione delle organizzazioni criminali cambia su base territoriale. Sul Paese incombe lo spettro della “banalità del male”. La mafia è un fenomeno inquietante, percepito come tale dovunque. In Italia e non solo. Si ritiene, infatti, che si tratti di un fenomeno generale e generalizzato, in ambito “nazionale”, presente a livello territoriale un po’ ovunque. È ciò che pensano oltre 9 italiani su 10, senza significative distinzioni di area, secondo quanto rilevato dal sondaggio di Demos-Libera. Le differenze, invece, crescono quando si fa riferimento alle zone dove risiedono i cittadini intervistati. Quando, cioè, le persone sono sollecitate a guardarsi intorno. Nelle zone in cui risiedono.

 

di Paolo Di Stefano

Corriere della Sera, 10 novembre 2025 Nulla di più scandaloso e necessario perché il pianto dei familiari è più confortato quando ha un corpo e un luogo su cui piangere. Nulla di più osceno dello scambio di cadaveri di cui veniamo a conoscenza da giorni. 6 di qua, 90 di là, mille di qua, 30 di là, un conteggio penoso sia tra Israele e Gaza, sia tra Russia e Ucraina. Si sa che un cadavere israeliano vale 15 corpi di prigionieri palestinesi. Ci sono gli ostaggi civili massacrati, i detenuti massacrati nelle carceri, i soldati massacrati dalle bombe o dai carrarmati. Tutti massacrati. 

 

valigiablu.it, 10 novembre 2025 Decine di palestinesi di Gaza isolati in una prigione sotterranea dove non vedono mai la luce del giorno, sono privati di cibo adeguato e non possono ricevere notizie dalle loro famiglie o dal mondo esterno. Grazie alla collaborazione degli avvocati del Comitato pubblico contro la tortura in Israele (Pcati), alcuni giornalisti del Guardian sono riusciti ad avere informazioni sulle condizioni di detenzione di palestinesi rinchiusi nella prigione di Rakefet, in Israele.

 

DOCUMENTI

Lettera al ministro Nordio da familiari di vittime delle azioni terroristiche, della lotta armata e della criminalità organizzata: "Circolare DAP 21/10/2025.0454011.U"

Articolo. "Vademecum del referendum costituzionale: per una critica della ragion giuridica alla riforma della magistratura", di Francesco Gandolfi

Radio Radicale. "L'ultima circolare del DAP e le novità giurisprudenziali. Intervista all'Avvocato Veronica Manca", di Lorena D'Urso

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 10 al 16 novembre 2025

Conferenza. "Franco Basaglia. Oltre i confini: pratiche di libertà" (Gorizia - Nova Gorica, dall'11 al 14 novembre 2025

Associazione Controluce. "Corso di formazione per volontari penitenziari" (Pisa, 12 e 26 novembre e 10 dicembre 2025)

Cineforum. "La decima eVisione: 10 anni di sguardi dentro (lo specchio)" (Torino, fino al 13 novembre 2025)

Diocesi di Novara. "Una finestra sul mondo del carcere: ciclo di incontri per il Giubileo 2025" (Novara, fino al 13 dicembre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)

43° Convegno Nazionale A.I.M.M.F.: "Adolescenze d'oggi. Prospettive di futuro" (Verona, 14 e 15 novembre 2025)

Convegno. "Emergenza carcere a 50 anni dalla legge di riforma dell'ordinamento penitenziario" (Trento, 14 e 15 novembre 2025)

Incontro-dibattito "I giovani tra disagio e devianza". A partire da "18+1: Diciotto anni e un giorno", di Monica Cristina Gallo (Verona, 19 novembre 2025)

Convegno. "Garanti 1997-2025. Da quando Antigone propose l'istituzione dei Garanti alla necessità odierna di nuove prospettive" (Roma, 21 novembre 2025)

Teatrocarcere Due Palazzi presenta "Da Babele alla Città Celeste. Un cammino di speranza" (Camposampiero-PD, 22 novembre 2025)

Seminario. "Immaginiamo città riparative" (San Paolo D'Argon-BG, 22 novembre 2025)

"Visioni riparative tra dentro e fuori". Incontri tematici per promuovere una visione di Comunità Riparativa (Bologna, 26 novembre 2025)

Incontro-dibattito: "Abitare il carcere minorile. Incontri clinici, giuridici, pedagogici e dimensione creativa" (Milano, 26 novembre 2025)

Convegno. "La Giustizia minorile va in città: obbiettivi, speranze, paure, mappe e incontri possibili" (Rovigo, 27 novembre 2025)

Convegno. "Da Caivano verso dove. Onde e ripercussioni pedagogiche nelle politiche securitarie verso i minori" (Milano, 28 novembre 2025)

Corso di formazione al volontariato: "Dentro e fuori dal carcere" (Fossano-CN, fino al 29 novembre 2025)

Cineforum. "Corpi e Regole: viaggio col cinema nei luoghi della disciplina" (Genova, fino al 2 dicembre 2025)

CORSI DI FORMAZIONE

Corso di laurea SIE "Diritto costituzionale penale italiano ed europeo". Seminari di approfondimento (Milano, dal 13 al 26 novembre 2025)

VIII° Corso di formazione Marcoleone Bondi. "Difesa penale ed esecuzione: una visione prospettica" (Venezia, fino al 28 novembre 2025)

Università Cattolica di Milano e Fondazione per la Sussidiarietà: "Governance e Strategie per l’Amministrazione condivisa" (Milano, iscrizioni fino al 2 dicembre 2025)

Corso di formazione iniziale "Mediatore familiare secondo Norma Tecnica Uni 11644 e D. Interministeriale 151/2023" (Bologna, fino all'8 novembre 2026)

BANDI E CONCORSI

"NO aMORE - Oltre il tunnel". Concorso di cortometraggi. Giornata per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne (Invio opere entro il 15 novembre 2025)

Premio letterario Città di Castello: "Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" (Scadenza il 31 dicembre 2025)