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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 31 marzo 2025
CARCERI
di Carmelo Cantone*
Ristretti Orizzonti, 31 marzo 2025 La lettura dell’avviso di Invitalia sulla” Procedura ristretta avente ad oggetto l’ampliamento delle strutture carcerarie esistenti mediante fornitura di moduli detentivi...” solleva forti perplessità, meglio ancora forti preoccupazioni. La relazione tecnico illustrativa preliminare licenziata dal Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria fornisce la chiara sensazione che nella collaborazione tra il Commissario e gli uffici del Dap non sia emersa la consapevolezza di cosa sia giusto richiedere all’edilizia penitenziaria prossima ventura, in termini di qualità di vita di chi deve vivere in carcere e di chi ci lavora, di concezione di una sicurezza declinata con intelligenza ed efficacia, di comprensione in definitiva di quali sforzi si devono affrontare per fare in modo che si possa puntare ad un deciso miglioramento del mondo della detenzione.
di Damiano Francesco Pujia*
Il Sole 24 Ore, 31 marzo 2025 Occorre pensare ad una nuova sistemazione ordinamentale e costituzionale alla “misura-carcere” e riconfigurare la struttura del percorso trattamentale del condannato nell’ottica della prospettiva di rilascio al venire meno della pericolosità sociale. Continua il drammatico fenomeno dei suicidi in carcere. Sono 23 al 23 marzo 2025 ed è importante ricordarne il numero - come fa quotidianamente l’Unione delle Camere Penali - perché in questo Paese spesso l’opinione pubblica e la politica sembrano colte da “arithmofobia”. I numeri ci riportano alla realtà. Per tale ragione dal confronto con essi ci si vuole sfilare, per evitare di essere eccessivamente “coinvolti”. Nella comunicazione politica si riduce il problema della pena e del percorso trattamentale ad una questione di spazio e si propone la criminalizzazione ...
di Giuliano Foschini
La Repubblica, 31 marzo 2025 In stallo la nomina di Lina Di Domenico. Suicidi e sovraffollamento: è caos. Altare della Patria, martedì pomeriggio festa della polizia penitenziaria. Lo scenario, come ogni anno, è quello delle occasioni solenni: c’è il ministro della Difesa, Guido Crosetto. E quello della Giustizia, Carlo Nordio. Il corpo schierato. La diretta della Rai. Il programma prevede la premiazione di tre agenti che si sono distinti nel corso dell’anno. E in tutti e tre i casi lo speaker pronuncia la stessa frase: “A premiare, il sottosegretario Andrea Delmastro”.
di Camilla Malatino
L’Opinione, 31 marzo 2025 In Italia, la privazione della libertà non dovrebbe mai tradursi in privazione della dignità. Eppure, la realtà delle carceri e dei trasferimenti dei detenuti racconta spesso un’altra storia: una storia fatta di condizioni al limite della sopportazione umana, di celle sovraffollate, di viaggi in furgoni blindati che trasformano lo spostamento da un carcere all’altro in un’esperienza umiliante e disumana. Un racconto emblematico di questa realtà è stato pubblicato nell’ultima edizione del giornale di Nessuno tocchi Caino. Gioacchino Calabrò, detenuto all’ergastolo nel carcere di Opera, ha descritto in prima persona il suo trasferimento su un furgone della polizia penitenziaria. Nel suo resoconto emerge tutta la disumanità di un’esperienza che dovrebbe essere una semplice procedura amministrativa.
GIUSTIZIA
di Ilario Lombardo
La Stampa, 31 marzo 2025 Contatti tra i collaboratori del capo dello Stato, il Governo e i partiti di maggioranza. La Lega contro le obiezioni al ddl del Colle. Possibile incontro premier-Mattarella. Il primo ok della Camera al disegno di legge Sicurezza è datato 18 settembre 2024. Sono passati quasi sette mesi e il testo fino allo scorso giovedì galleggiava nel limbo del Senato, finito in un pantano politico-istituzionale che sta logorando i partiti della maggioranza. E che ha riacceso l’attenzione del Quirinale. Lungo la scorsa settimana ci sono state triangolazioni tra gli uffici della Presidenza della Repubblica, Palazzo Chigi e i capigruppo in Parlamento di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Stando a fonti parlamentari e di governo, della questione si è occupato direttamente il segretario generale Ugo Zampetti.
di Gian Carlo Caselli e Vittorio Barosio
La Stampa, 31 marzo 2025 L’esito della mozione di sfiducia presentata contro il Guardasigilli Nordio era scontato, visti i numeri in Aula degli opposti schieramenti. Nondimeno il ministro doveva essere piuttosto preoccupato, perché alla fine dei lavori si è lasciato andare a considerazioni che avrebbe fatto molto meglio a tralasciare. In particolare ha pronunciato, con tono perentorio, parole come: “Noi non vacilleremo e non arretreremo. Noi andremo avanti inesorabili. Voi fate il vostro peggio che noi faremo il nostro meglio” (non è dato sapere se queste altisonanti parole fossero accompagnate da una postura tipo mascella indurita e petto in fuori). Nordio si riferiva esplicitamente alla riforma della separazione delle carriere fra Pubblici ministeri e Giudici, unica freccia rimasta - sembra - all’arco del governo dopo ...
di Guido Camera
Il Sole 24 Ore, 31 marzo 2025 Le nuove regole non valgono per alcuni gravi tipi di delitti, tra cui mafia e terrorismo. Impegno del Governo a escludere dal regime i reati del Codice rosso. Limiti temporali più rigidi per le intercettazioni. E controlli del giudice più pesanti sui presupposti per concedere le proroghe. A prevederli è la nuova legge (presentata da Pierantonio Zanettin, senatore di Forza Italia) che modificala disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione, approvata in via definitiva dalla Camera lo scorso 19 marzo. Ma i nuovi limiti non valgono per alcuni gravi reati, a partire da quelli di criminalità organizzata. E il Governo si è impegnato, dando parere favorevole durante l’esame degli ordini del giorno, a sottrarre alla disciplina anche i reati del “codice rosso”.
di Manila Alfano
Il Giornale, 31 marzo 2025 Oggi, anche grazie alla legge del 25 gennaio 2025, dopo mesi di allarmi e segnalazioni, sembra che la situazione sia in miglioramento. Tra le misure adottate per contrastare la violenza di genere, spesso si ricorre al braccialetto elettronico. Una soluzione che ha evidenziato criticità e difficoltà legate a problemi di malfunzionamento, scarsa reperibilità, e talvolta a manomissioni volontarie. Oggi, anche grazie alla legge del 25 gennaio 2025, dopo mesi di allarmi e segnalazioni, sembra che la situazione sia in miglioramento. “Il dispositivo non può essere la panacea di tutti i mali e bisogna capire come utilizzarlo meglio” spiega il magistrato Valerio de Gioia. Il legislatore e la società collegata al dispositivo, Fastweb, si sono attrezzati per il miglioramento. Il decreto legge di dicembre, che a gennaio è stato convertito ...
di Manuel Sarno
ilpattosociale.it, 31 marzo 2025 Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: ho visto celebrare processi in videoconferenza e decidere la sorte di un uomo con la connessione intermittente che faceva capire una parola sì e tre no, ho visto cancellerie chiuse con i funzionari a casa in smart working ma senza i computer criptati per lavorare e ho visto sentenze della Cassazione sostenere che un certificato medico presentato in udienza da un avvocato non vale nulla perché andava spedito via pec. Benvenuti nel meraviglioso mondo del processo penale telematico dove tutto è fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione, un po’ come sostiene il Perozzi in Amici Miei riferendosi al genio. Solo che in questo caso di genialità non c’è nulla, anzi: serve fantasia per interpretare le circolari ministeriali ...
TERRITORIO
paesenews.it, 31 marzo 2025 Un 60enne di Sparanise, popoloso centro dell’Agro Caleno, è deceduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove si trovava per scontare una pena definitiva. Fra circa due anni avrebbe pagato il suo debito con la giustizia e sarebbe tornato in libertà. Al momento non si conosce l’identità dell’uomo. Secondo i primi riscontri sarebbe morto per le conseguenze di una grave malattia contro la quale da diverso tempo stava lottando.
di Lorenzo Garbarino
chiesadimilano.it, 31 marzo 2025 Nel carcere minorile un nuovo incendio dopo una rivolta. Il cappellano emerito denuncia sovraffollamento, carenza di personale e assenza di alternative educative. Nel pomeriggio di lunedì 24 marzo è stato appiccato un incendio all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano. È la seconda rivolta in poco meno di due settimane: nella notte dello scorso 13 marzo c’è stato un primo incendio. Questa volta il fuoco si è propagato a seguito di un tentativo di rivolta da parte di alcuni detenuti, che hanno bruciato lenzuola e materassi. Due reclusi sono stati ricoverati al pronto soccorso per una lieve intossicazione da fumo.
di Cristina Bertolini
Il Giorno, 31 marzo 2025 “Ciao, sono Michael e sono un detenuto come te”. Così, senza maschere, si presenta Michael, detenuto del carcere di Sanquirico, a cui la dottoressa Alessandra Arosio, giurista ed educatrice penitenziaria ha proposto di lavorare come “Peer educator” (secondo il progetto educativo promosso dal carcere di Monza, insieme alle imprese sociali Galdus e Energheia). È l’educatore tra pari, un vero lavoro, non retribuito, a cui Michael e Andrea hanno detto di sì. L’accoglienza dei detenuti nuovi arrivati, il loro inserimento in un percorso di rieducazione proposto dagli operatori del carcere incontra spesso diffidenza e ostilità, spiega Alessandra Arosio. Le stesse proposte, offerte dai pari, cioè da persone che sanno cosa significa la paura, l’incertezza e la noia della detenzione, suonano più credibili e rassicuranti.
cagliaritoday.it, 31 marzo 2025 L’iniziativa mira a integrare i detenuti nella società, offrendo loro l’opportunità di sfruttare il periodo di detenzione in modo costruttivo. “Galeghiotto” mira a integrare i detenuti nella società, offrendo loro l’opportunità di sfruttare il periodo di detenzione in modo costruttivo. I detenuti sono coinvolti nell’intero ciclo produttivo lattiero-caseario, dalla cura del bestiame alla produzione di formaggi e altri prodotti a marchio “Galeghiotto”. Questo progetto non solo fornisce formazione professionale, ma consente anche ai detenuti di acquisire competenze utili per il loro reinserimento nella società. Il marchio “Galeghiotto” offre una vasta gamma di prodotti, tra cui formaggi pecorini, caprini, misti, stagionati e semi-stagionati, nonché insaccati, carne fresca, macelleria equina e olio.
di Cristina Bertolini
Il Giorno, 31 marzo 2025 Al convegno dell’Ordine dei Medici l’esperienza di chi si occupa di detenuti e ne scopre patologie dimenticate. Patologie della bocca e dei denti; malattie infettive, psichiche, disturbi da utilizzo di sostanze stupefacenti e poi traumi osteorticolari dovuti a incidenti e storie di violenza. Sono alcune delle patologie che incontra il medico che lavora in carcere. Lo ha spiegato la dottoressa Elisabetta Chiesa, responsabile della Sanità penitenziaria alla Casa circondariale Sanquirico (diretta da Cosima Buccoliero), nel convegno, promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Monza e della Brianza presieduto da Carlo Maria Teruzzi. “Sono responsabile del servizio da agosto 2021 - spiega la dottoressa - lavorare in carcere è un’esperienza sconvolgente e appassionante.
di Sara Finamore
periferiamonews.org, 31 marzo 2025 Creare un’alternativa per chi è convinto di non averne: questo è ciò che rappresenta il laboratorio di creazione di strumenti musicali per alcuni detenuti all’interno del carcere di Secondigliano. Il laboratorio di liuteria è tenuto dal Maestro Vincenzo Romano, liutaio musicista dal 1993 che ha collaborato con svariati artisti del panorama italiano ed è parte integrante del progetto “Metamorfosi” della Fondazione “Casa dello Spirito e delle Arti” in collaborazione con la Cooperativa Sociale “L’uomo e il legno” attiva a Scampia; l’idea di punta è il riutilizzo di materiali di scarto per trasformarli in strumenti musicali unici, regalando loro così una nuova vita così come regala ai detenuti una speranza di sognare un futuro seguendo quest’antico mestiere.
corriereirpinia.it, 31 marzo 2025 Un convegno sulla “Salute in carcere: un diritto negato?” organizzato dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, d’intesa con l’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale. È l’appuntamento in programma il 31 marzo, presso la sala “G. Siani” del Consiglio regionale della Campania, a partire dalle ore 9.30 fino alle ore 17.00. Il convegno avrà inizio con i saluti istituzionali del Presidente della Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero dopodiché saranno previsti diversi interventi da parte di Magistrati di Sorveglianza, Consiglieri regionali, Direttori delle ASL, responsabili delle comunità per tossicodipendenti, garanti territoriali, avvocati, assistenti sociali, dirigenti sanitari, responsabili SerD Area ...
di Fabio Falbo
Il Tempo, 31 marzo 2025 I volumi danneggiati, invenduti o restituiti dal cliente al colosso dell’eCommerce potrebbero essere donati alla biblioteca del carcere che avrebbe così testi aggiornati. Online dal 1995, inizialmente specializzato nella vendita di libri, divenne la più grande libreria al mondo, per poi espandere le proprie attività in altre categorie merceologiche. Stiamo parlando di Amazon, il più grande eCommerce al mondo, un colosso da oltre 500miliardi di fatturato annuo. Oggi, se vogliamo comprare online, il primo nome che viene in mente è sempre Amazon, dove è possibile acquistare non solo prodotti, ma anche servizi e perfino automobili.
di Anna Gandolfi
Corriere della Sera, 31 marzo 2025 Milanese di Città Studi, 30 anni: “Ero la pecora nera di una famiglia perbene, dopo il liceo cercavo i soldi facili e di notte facevo il writer. A Bollate ho preso in mano per la prima volta una macchina fotografica. Ma quando sono uscito di cella, nel 2023, avevo paura”. Le foto di Bianca Balti, oggi la più top delle top model (non solo per la moda). Quelle di Tony Effe con Giulia De Lellis all’outing da coppia. I Club Dogo. Anna Pepe alla festa per il lancio di un singolo. Youssef e Giovanni che tirano calci a un pallone. In comune gli scatti hanno l’autore. Però, nell’ultimo, lo sfondo non è glam: “Giocavano a calcio nell’aria di Bollate”.
Il Domani, 31 marzo 2025 Riccardo Iacona esplora il fenomeno del disagio giovanile e della violenza minorile su Rai Play. Il viaggio di PresaDiretta parte dalla Campania, tra Napoli e l’hinterland, raccogliendo le testimonianze di genitori, operatori e forze dell’ordine, in un contesto segnato da dolore e difficoltà. La seconda tappa ci porta dentro gli istituti di pena minorili, dove da mesi si susseguono rivolte. Dai centri di detenzione di Nisida (Napoli) e Cesare Beccaria (Milano) emerge un quadro preoccupante: il sistema carcerario minorile è al limite. A oltre un anno dall’approvazione del decreto Caivano, nato per contrastare criminalità e baby gang, restano aperti molti interrogativi.
di Fulvio Fulvi
Avvenire, 31 marzo 2025 In Corte di Cassazione gli spettacoli teatrali di due compagnie nate nel carcere di Rebibbia e un convegno sul valore della pena e la rieducazione del condannato. Una compagnia di attrici ex detenute, “Le donne del Muro Alto”, reciterà davanti ai magistrati della Cassazione e a un pubblico qualificato di giuristi. Lo spettacolo si intitola Olympe ed è la storia degli ultimi giorni in carcere di Olympe de Gouges (1748-1793), sostenitrice durante la Rivoluzione francese dei diritti delle donne, ma anche dei neri, degli orfani, degli anziani, dei disoccupati, dei poveri, sulla scena si ricostruiranno il suo processo e la condanna a morte tramite ghigliottina.
di Paolo Russo
La Stampa, 31 marzo 2025 Dalle relazioni virtuali che già creano problemi nel rapportarsi al mondo reale all’isolamento in una bolla. Che è poi l’anticamera, non solo della depressione, ma della difficoltà a gestire emozioni e rabbia, oltre che dell’intolleranza verso ciò che è “altro” rispetto ai modelli che i “social” ci impongono. Un male oscuro che colpisce non più solo la nostra gioventù, ma ancor prima l’adolescenza, come racconta la serie del momento: “Adolescence”. La svolta ha origine con TikTok. “Se devo indicare una piattaforma più insidiosa di altre rispetto al rischio di depressione e disturbi alimentari allora indico questa”, afferma la psicoterapeuta Laura Dalla Ragione, consulente del ministero della Salute per i disturbi alimentari, che spesso ha origine dai social.
di Federica Santinon*
Il Dubbio, 31 marzo 2025 Secondo uno studio del Ministero delle Imprese, sette ragazzi su dieci usano regolarmente social media e piattaforme streaming. Quattro intervistati su dieci raccontano esperienze negative gravi e ripetute. Il momento storico in cui viviamo impone una riflessione sui rischi e i pericoli per i minori connessi in generale alla sfera del mondo virtuale. Citando “Guerre Stellari” è tanto facile cedere al lato oscuro, in questo caso del web e dei social soprattutto per i minori che non hanno uno scudo psicologico forte per reggere adeguatamente. In Italia non c’è ancora una norma specifica e sono state presentate alla Camera dei Deputati ben quattro diverse proposte di legge, volte a tutelare, sotto diversi profili, i minori di età dall’utilizzo e della diffusione su canali multimediali di contenuti digitali ...
Il Dubbio, 31 marzo 2025 “La sovraesposizione può compromettere seriamente lo sviluppo sano ed equilibrato a cui ciascun minorenne ha diritto”. Un estratto della “relazione finale del tavolo tecnico sulla tutela dei diritti dei minori nel contesto dei social networks, dei servizi e dei prodotti digitali in rete” del garante della privacy. “I baby influencer rappresentano un vero e proprio fenomeno dei social media e del marketing moderno. Si tratta di bambine e bambini ma anche adolescenti che costruiscono il proprio successo attraverso il loro spazio su internet, la cui immagine viene utilizzata per fare tendenza e profitti, grazie ai like, visualizzazioni e commenti, per sponsorizzare prodotti e servizi dei più svariati settori che vanno dal food, ai viaggi, all’elettronica, alla moda.
di Francesca Spasiano
Il Dubbio, 31 marzo 2025 Cos’è la realtà, per chi nasce già immerso in una dimensione digitale? Meglio: dove si trova la realtà? E come possiamo tutelare i giovani dai pericoli della rete, quando siamo i primi a ignorare le regole del gioco? “Se la sola risposta che sappiamo dare è quella di proibizioni goffe e tardive significa che siamo in grande difficoltà”, dice il neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni. Che nel suo intervento al convegno “Genitori e figli nell’era digitale”, organizzato lo scorso gennaio dal Cnf, ha analizzato le principali “fragilità” che emergono dalla dimensione on-life del minore, illuminando i nodi del diritto con i dubbi dell’epistemologia.
di Francesca Spasiano
Il Dubbio, 31 marzo 2025 “Tutti hanno il diritto di autodeterminarsi come preferiscono. Anche se la rete, forse, non è il luogo più “vero” in cui farlo”. Alessandra Cordiano, ordinaria di diritto privato all’Università di Verona, parla di un male del nostro tempo: il cyberbullismo. Un tema che la docente ha affrontato nel corso del convegno “Genitori e figli nell’era digitale” organizzato lo scorso gennaio dal Cnf. Ma se condividere le proprie fragilità sul web può essere un rischio, come possiamo proteggere i minori dalle loro scelte? “Ho sempre la sensazione che i primi fragili nel mondo digitale - spiega Cordiano - siamo proprio noi adulti”.
di Stefano Allievi
Corriere del Veneto, 31 marzo 2025 Il Governo è intervenuto regolamentando, in senso restrittivo, l’acquisizione della cittadinanza da parte dei discendenti di emigranti italiani. Era un provvedimento atteso da tempo. La normativa precedente consentiva di ottenere la cittadinanza, senza nemmeno essere mai stati in Italia, a chiunque potesse vantare un antenato emigrato dopo il 1861, anno di proclamazione dell’unità d’Italia: con il risultato di intasare ambasciate e consolati, e ancor più i comuni d’origine di questi lontani ascendenti, di complesse pratiche burocratiche, il cui scopo era essenzialmente ottenere un passaporto che consentisse di entrare negli Stati Uniti o in altri paesi senza visto, e in qualche caso di farsi curare in Italia a spese del sistema sanitario nazionale.
telefriuli.it, 31 marzo 2025 Ci sono volute alcune ore per riportare alla calma il Cpr di Gradisca d’Isonzo, dopo l’ennesima rivolta, andata in scena nella serata di ieri. Tutto è cominciato alle 20.30, quando alcuni ospiti hanno appiccato il fuoco nella ‘zona blu’ dando alle fiamme i materassi. La protesta è continuata con il lancio di oggetti contundenti e di feci contro i finanzieri in servizio, uno dei quali è stato ferito leggermente a una mano mentre cercava di disarmare uno dei rivoltosi. I più violenti, inoltre, hanno cercato di colpire i militari alla testa e al volto. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno avuto ragione degli incendi.
di Stefano Zamagni
Avvenire, 31 marzo 2025 Mentre l’Amministrazione Trump sta provando smantellare anche l’US Institute of Peace, organizzazione indipendente senza scopo di lucro finanziata dal Congresso Usa che si impegna a promuovere i valori degli Stati Uniti nella risoluzione dei conflitti, mi tornano in mente queste parole di Norberto Bobbio (da Il problema della guerra e le vie della pace): “Qualche volta è accaduto che un granello di sabbia, sollevato dal vento, abbia fermato una macchina”. È davvero così, come la storia conferma.
di Manuela Tulli
ansa.it, 31 marzo 2025 Le sbarre, le porte che si chiudono dietro ad ogni corridoio, la scatoletta in tasca a volontari e visitatori dove basta premere un pulsante per fare intervenire la polizia penitenziaria. Il carcere di Lublino, in Polonia, come tutti gli istituti di detenzione, ha misure altissime di sicurezza. Tra persone condannate con sentenza definitiva e altre in attesa di giudizio, la vita è scandita dalle rigide regole necessarie per garantire l’ordine in una comunità carceraria. Ma dentro le mura bianche di questo carcere c’è anche uno spiraglio di speranza: i corsi universitari offerti dalla Kul, l’università cattolica di Lublino, la stessa dove insegnò per anni il giovane professore Karol Wojtyla, del quale il 2 aprile ricorrerà il ventesimo anniversario della morte. L’ateneo è ora intitolato proprio a San Giovanni Paolo II.
di Stefano De Angelis
Il Messaggero, 31 marzo 2025 Il Comune di Fiuggi e la Provincia di Frosinone si mobilitano per sensibilizzare il governo nel tentativo di poter giungere alla liberazione di Maurizio Cocco, l’ingegnere della città termale detenuto in Africa, in Costa d’Avorio, da quasi tre anni, dal giugno 2022. Ieri sera la facciata del Municipio di piazza Trento e Trieste è stata illuminata di luce calda lungo il perimetro e di verde in segno di solidarietà verso l’ingegnere e la sua famiglia, che da molto tempo trepida sperando di riaverlo presto a casa. Il sindaco di Fiuggi, Alioska Baccarini, oltre a “sollecitare” il ministero degli Esteri a tenere alta l’attenzione sulla vicenda, ha annunciato una serie di iniziative del Comune, in collaborazione con l’ente di piazza Gramsci, con l’obiettivo di raccogliere fondi per “raggiungere la somma di 150mila euro che il ...
DOCUMENTI
Articolo. "Codice Rosso e suicidi in carcere", di Laura Baccaro
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
Convegno: "I diritti penitenziari e il ruolo dell'Università di Palermo" (Palermo, 1 aprile 2025)
XVII Conferenza Nazionale della CRIVOP Italia ODV (Erice-TP, dal 4 al 6 aprile 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 6 aprile 2025
Convegno: "Prospettive di emancipazione per le donne rom e sinte" (Ivrea-TO, 8 aprile 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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