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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 25 maggio 2025
di Antonella Barone
gnewsonline.it, 25 maggio 2025 Da questa settimana, ogni sabato, incontriamo persone rilevanti del terzo settore, donne e uomini che hanno creato lavoro e formazione per i detenuti, promosso la cultura come esercizio di libertà, sfidato ostacoli burocratici, combattuto pregiudizi e stereotipi. Tra passato e presente, attraverso queste figure, è possibile riscrivere la storia del mondo penitenziario dalla Riforma Gozzini a oggi.
di David Allegranti
La Nazione, 25 maggio 2025 Il sovraffollamento delle carceri va sempre peggio ha detto Ignazio La Russa, che nei giorni scorsi ha pronunciato parole sorprendenti sul tema. Il presidente del Senato, uno dei leader di Fratelli d’Italia, partito non esattamente garantista, sembra aver fatto quasi una scelta di campo: “Ho parlato con il presidente Meloni, che mi ha dato contezza che vi è un progetto preciso da parte di questo governo, che però ha dei tempi, non è che da un giorno all’altro puoi risolvere un problema”.
GIUSTIZIA
di Giancarlo De Cataldo
La Repubblica, 25 maggio 2025 Viviamo in un Paese dove si ammazza ogni minuto, il terrore serpeggia nelle strade, e i criminali non solo la fanno franca, ma irridono la giustizia scaricando le colpe su innocenti capri espiatori. È la sensazione che si ricava dal profluvio informativo che ci investe da qualche settimana a proposito del caso di Garlasco. Eppure, ci dice l’Istat che omicidi e delitti gravi sono in costante calo. Nel 2023 (ultimo dato rilevato) ne sono stati commessi 334: trent’anni prima erano quasi duemila. Da molti anni la media degli omicidi commessi colloca l’Italia sul podio dei paesi europei più sicuri. Ci dice altro, l’Istat. Ci dice che la percentuale dei casi risolti sempre nel 2023 - è del 90% (299 su 334), con picchi del 95,7% quando vittima è una donna, e dell’86% quando ci si muove in ambito di criminalità organizzata.
di Giuseppe Allegri
Il Manifesto, 25 maggio 2025 Alla Camera approda il disegno di legge di conversione del decreto sicurezza: si dovrebbe utilizzare il poco tempo ancora a nostra disposizione per tentare l’intentato. Il decreto legge “sicurezza” potrebbe essere convertito proprio a ridosso dei referendum dell’8 e 9 giugno, ma naturalmente è già in vigore in quanto “provvisorio” provvedimento governativo con forza di legge che può essere adottato solo “in casi straordinari di necessità e urgenza”. Il contenuto è rimasto quello del disegno di legge che da oltre un anno era oggetto di dibattito parlamentare, criticato e contestato dall’opposizione parlamentare e da quella sociale, radunata nella rete “A pieno regime”: dall’Arci ai movimenti studenteschi, dagli scout all’associazionismo diffuso, agli spazi sociali, ai sindacati.
di Antonio Marvasi
La Discussione, 25 maggio 2025 Il Presidente nazionale dell’Anm Cesare Parodi interviene con fermezza contro la riforma della giustizia promossa dal governo, denunciando un attacco ai principi fondanti dell’ordinamento giudiziario. Lo fa dal Palazzo di Giustizia di Palermo, dove si è tenuto il comitato direttivo dell’Associazione Nazionale Magistrati. “Abbiamo incontrato il Presidente Meloni, il Ministro Nordio e i rappresentanti dei gruppi parlamentari: in questi incontri abbiamo ribadito il nostro assoluto dissenso nei confronti di questa riforma”, ha dichiarato Parodi. Non giova all’efficienza della giustizia, ma vuole semplicemente inserire etichette ideologiche che non condividiamo su ciò che la magistratura rappresenta nel sistema italiano”.
di Alessandro Galimberti
Il Sole 24 Ore, 25 maggio 2025 Fari puntati su standard e uniformità del servizio e sul buon uso dei fondi. Il Pnrr della giustizia è una grande scommessa che ha raggiunto - e riuscirà a completare entro il giugno del 2026 - un buon numero di target, ma i problemi di fondo restano gli standard e l’uniformità del servizio erogato, il buon utilizzo dei (cospicui) investimenti e, soprattutto, il cambiamento delle “abitudini” giudiziarie in gioco. Il panel sul pianeta giustizia, versante riforme, al Festival dell’economia mette in trasparenza un mondo complesso - non solo per ragioni geografiche - e una correlata difficoltà nella lettura dei dati a un anno dalla scadenza dei maxi prestiti/finanziamenti Ue.
di Sergio Lima*
Il Fatto Quotidiano, 25 maggio 2025 Oggi non ci servono martiri per svegliarci, ma più semplicemente il coraggio di vivere con dignità. Di denunciare. Di schierarsi. 33 anni. 12.053 giorni. È il tempo che ci separa da quel sabato 23 maggio 1992. Da quel sabato pomeriggio in cui tutto è cambiato. Anzi, da cui nulla è cambiato. E non serve scomodare - di nuovo - la citazione più abusata della letteratura sulla Sicilia. Certo, è cambiata la moneta. Sono cambiati i nomi degli aeroporti, delle piazze, delle strade. È cambiata persino la tonalità delle sirene, che quel pomeriggio tagliavano l’aria insieme agli elicotteri. E che avrebbero fatto lo stesso appena due mesi dopo.
di Leonardo Orlando
Gazzetta del Sud, 25 maggio 2025 In precedenza avrebbe compiuto atti di autolesionismo e, con due compagni, danneggiamenti e intemperanze. Suicidio nella notte di ieri, intorno all’una, il secondo in poco più di due mesi all’interno del carcere. Un giovane detenuto si è impiccato, in una cella di isolamento, la numero quattro del terzo reparto nella quale era stato trasferito alcune ore prima, intorno alle 16,30 di venerdì. Per togliersi la vita ha utilizzato un lenzuolo che nel corso della nottata avrebbe legato all’inferriata della finestra. È morto così il giovane poco più che ventenne di nazionalità tunisina che fino al precedente pomeriggio aveva condiviso la cella con altri due detenuti stranieri.
di Micaela Romagnoli
Corriere di Bologna, 25 maggio 2025 Domenico Cambareri è il parroco dell’istituto minorile. “Mi sono accorto che il mio sguardo si era abituato alla bruttura”. La denuncia dell’associazione An ti g on esull ostato di abbandono dell’Istituto penale minorile di Bologna ha scosso anche il “prete di galera”, don Domenico Cambareri, parroco a San Giovanni Battista di Trebbo di Reno e da cinque anni cappellano al Pratello. “Ragazzini che vivono in mezzo alla spazzatura”, si legge nella descrizione di Susanna Marietti, presidente di Antigone. “Mi sono accorto che il mio sguardo si era abituato alla bruttura”.
palermotoday.it, 25 maggio 2025 Con lui anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Giustizia alla Camera, Carolina Varchi: “Grazie a un mio ordine del giorno le strutture penitenziarie situate all’interno dei centri urbani, come il carcere palermitano, verranno progressivamente dismesse per fare spazio a nuovi istituti, più moderni e sicuri, realizzati in aree periferiche”. “Per il sistema delle carceri abbiamo messo a disposizione una cifra ciclopica mai vista prima, per recuperare le carenze di organico spaventose ereditate da chi prima di me ha fallito la sua missione”.
livesicilia.it, 25 maggio 2025 L’intervento del Garante dei detenuti. “Apprendiamo del grande impegno del governo per le carceri siciliane, da parte del sottosegretario Delmastro, quello che gioiva nel pensare alla sofferenza dei detenuti nel nuovo mezzo di trasporto della polizia penitenziaria. Sì proprio lui che all’uscita dall’Ucciardone promette nuovi carceri e fuori dal centro abitato. Per noi il carcere è un pezzo di città, dove vivono persone che dovrebbero ricevere un trattamento rieducativo. Sarebbe stato interessante che oltre a rassicurare il personale della polizia penitenziaria, sotto organico e sotto dimensionato, di nuovi provvedimenti da scoprire nel prossimo futuro avesse riferito qualcosa sulle condizioni di vita che svolgono i detenuti della nona sezione.
parmatoday.it, 25 maggio 2025 Luca Marola, storico militante radicale: “Io digiunerò il 28 maggio alla vigilia dell’udienza conclusiva il processo contro la cannabis light in cui sono il principale imputato”. Da lunedì 26 maggio a rotazione ogni ventiquattro ore, i militanti di Radicali Parma digiuneranno per sollecitare una risposta urgente al dramma del sovraffollamento carcerario e per sostenere la proposta di legge Giachetti, che rappresenta una riforma strutturale e necessaria del sistema penitenziario. La loro azione nonviolenta si inserisce nell’ambito dell’iniziativa nazionale promossa dall’associazione Nessuno tocchi Caino. La proposta prevede l’ampliamento delle misure alternative alla detenzione, il riconoscimento pieno del diritto alla salute delle persone detenute, e il rilancio della funzione rieducativa e costituzionale della pena.
di Rossella Barletta
portalecce.it, 25 maggio 2025 Non passa giorno che i volontari, in ogni parte del Paese e in qualsiasi settore impegnati, specialmente in occasione di eventi di estrema necessità, non dimostrino quanto la loro presenza sia diventata importante e indispensabile. Ormai sono paragonati agli angeli custodi, in grado di compiere miracoli ovvero di colmare le profonde criticità che spesso presentano le istituzioni pubbliche. Figurarsi quando il “fronte bellico” si trova all’interno di strutture che, per definizione, sono luoghi dove non è proprio semplice o agevole la gestione interna, l’organizzazione, l’applicazione del regolamento, com’è in una casa circondariale, quella di Borgo San Nicola a Lecce, al giorno d’oggi. Qui, ogni contributo apportato dai volontari, è veramente salvifico e, visto dall’esterno, pare contenere i contorni di un intervento prodigioso.
di Lodovico Andreucci
La Nazione, 25 maggio 2025 La scuola e il carcere hanno unito le forze per un percorso altamente educativo. Scuola e carcere insieme per un percorso educativo. Un progetto che ha messo a confronto anche i detenuti con i loro figli. Recentemente nel carcere di San Gimignano, che ospita detenuti in regime di alta sicurezza, in collaborazione con l’I.I.S. B. Ricasoli, si è celebrata la settimana della legalità. Nelle giornate del 20 e 21 maggio si è realizzato il progetto “Legalità è libertà… galeotto fu l’incontro” in cui gli studenti dell’Istituto Enogastronomico della sede di Colle hanno incontrato i corsisti della sede carceraria di Ranza per confrontarsi sui concetti di legalità, di regola e di rispetto dei valori del vivere civile.
veronasera.it, 25 maggio 2025 L’iniziativa nazionale è promossa da Soroptimist: “Trovare un’occupazione non è semplice, - spiega la direttrice della casa circondariale di Montorio - a maggior ragione per chi vive l’esperienza del carcere, ma la formazione qualificata può fare la differenza, anche per superare il pregiudizio”. Riscoprire sé stesse attraverso l’arte del gelato. È questo il cuore pulsante del progetto nazionale “Si sostiene in carcere”, promosso da Soroptimist International, che dal 2017 accompagna le donne detenute in un percorso di formazione professionale volto al reinserimento sociale e lavorativo. Grazie a un protocollo d’intesa con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero della giustizia, oltre mille donne hanno potuto apprendere competenze in vari settori professionali, compresa l’arte della gelateria artigianale.
genova24.it, 25 maggio 2025 Gli incontri con i “libri umani” costituiscono uno scambio tra uomini e donne che descrivono la loro esperienza: l’obiettivo è stimolare la comprensione e combattere i pregiudizi verso gli altri. La Biblioteca Vivente venerdì 30 maggio 2025 dalle 13.30 alle 16.30 si sposta nella Casa Circondariale di Genova-Pontedecimo, dove i libri umani sono anche le detenute. Per ascoltare le loro storie i posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria. Occorre compilare un modulo e fornire un documento d’identità. L’appuntamento sarà ripetuto sabato 28 giugno dalle 9.30 alle 12.30, con le stesse modalità, e prenotazione entro il 12 giugno.
di Andrea Loddo
monzatoday.it, 25 maggio 2025 Una trasferta decisamente speciale. Protagonisti di un sogno che è allo stesso tempo una rivincita. I detenuti della casa circondariale di via Sanquirico a Monza sono volati a Roma con un permesso speciale per festeggiare la messa in scena nella giornata di martedì 20 maggio nel noto Teatro Parioli della pièce teatrale Senza Parole, vincitrice del Premio Maurizio Costanzo nelle carceri. La sceneggiatura, scritta e interpretata appunto dai detenuti monzesi con la compagnia teatrale Geniattori di Monza diretta dall’attore e regista Mauro Sironi, è stata infatti scelta (e premiata) tra le 26 candidature inviate.
Corriere di Bologna, 25 maggio 2025 Sabato 7 giugno 2025, alle ore 15:00, al carcere Dozza di Bologna ci sarà l’evento dal titolo “A voce libera” promosso da Mikrokosmos APS (Dir. Artistica M. Napolitano), in collaborazione con Pace Adesso ODV e realizzato con il Patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Protagonista dell’evento sarà il Coro Papageno, formato da detenute e detenuti della Casa Circondariale “R. D’Amato” di Bologna e da coristi volontari esterni, che torna a cantare in pubblico dopo sei anni. Insieme al Papageno, si esibirà anche Mikrokosmos - Coro Multietnico di Bologna, un ensemble di circa cinquanta voci di tutte le età e origini culturali, linguistiche e religiose.
cinecittanews.it, 25 maggio 2025 Il carcere femminile, nella narrazione cinematografica, è più di un luogo: è un laboratorio emotivo, uno specchio deformante. Ecco i migliori racconti che l’hanno esplorato, a partire dal recente ‘Fuori’ di Mario Martone. Con l’uscita di Fuori di Mario Martone, il carcere femminile torna a essere centro vivo di una narrazione che mescola teatro, documento e verità poetica. Ma la prigione, quando abitata da donne, cambia funzione narrativa: non è solo spazio di punizione, ma laboratorio di identità, specchio sociale, corpo collettivo in tensione tra colpa e riscatto. Da questo punto di vista, la rappresentazione del carcere femminile nel cinema - e nelle serie - è un campo affascinante e poco frequentato, dove si riflettono mutamenti culturali, stereotipi resistenti e tentativi di scardinarli.
di Cristina Piccino
Il Manifesto, 25 maggio 2025 Il premio più importante al dissidente Jafar Panahi per “Un simple accident”, nato dalla prigionia in Iran. A Joachim Trier il Grand Prix della giuria, miglior regia a Kleber Mendoça Filho. Quando Juliette Binoche si alza per dire che questa Palma viene assegnata non solo per ragioni “politiche” ma per la potenza del film, sappiamo già che la Palma d’oro della 78a edizione del Festival di Cannes è stata vinta da Jafar Panahi. Un simple accident è un “film clandestino” - come lo sono tutti quelli del regista iraniano che rifiuta di sottomettersi alle regole e alla censura del regime di Tehran - che per la prima volta ha potuto accompagnare dopo quattordici anni, il ritiro del passaporto, la condanna a non viaggiare e a non girare più film, la prigione.
di Alberto Negri
Il Manifesto, 25 maggio 2025 Cannes 78. Questo premio ci ricorda che l’Iran e il Medio oriente non sono solo campi di battaglia. Un giorno arrivai a casa di Jafar Panahi. Mi fece sedere sul divano e, di fronte a me, c’era un grande manifesto: quello di “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica. “Avevo fatto una tesi su di lui alla scuola di cinema di Teheran”, mi disse. E Jafar Panahi mi raccontò una storia: “Vedi quel professore che mi promosse a pieni voti per la mia tesi? Fu lo stesso professore che, anni dopo, censurò uno dei miei film e ne impedì l’uscita nei cinema iraniani. Era diventato il capo della censura”.
AFFARI SOCIALI
di Alberto Brambilla*
Corriere della Sera, 25 maggio 2025 Più della metà dei connazionali non paga tasse e non contribuisce a sostenere i servizi di un Paese dove gli interessi sul debito superano le spese per la scuola. Ma la politica continua a dare bonus per cercare consensi. La sola possibilità di conservare e migliorare la democrazia e i valori civili e sociali nei Paesi europei e in Italia è quella di dire la verità ai cittadini, a quel popolo nel cui nome spesso la politica ha fatto disastri. Li ha fatti perché soprattutto negli ultimi 25 anni si è modificata la forma e la metodologia di cattura del consenso, sempre più basata su promesse e maggiori benefici: più servizi gratis e meno tasse per tutti.
di Andrea Valdambrini
Il Manifesto, 25 maggio 2025 La replica “No a pressioni politiche sulla Cedu”, in particolare in materia migratoria. I diritti non possono essere politicizzati, gli organi giudiziari che li tutelano non devono essere soggetti a pressioni da parte dei detentori del potere. Così il Consiglio d’Europa, organo indipendente dall’Ue, con sede a Strasburgo, replica alla lettera inviata su impulso di Italia e Danimarca e sottoscritta da altri 7 paesi europei, per ribadire il proprio ruolo di difesa dei diritti fondamentali delle persone. Valori universali messi sempre più sotto pressione dalle politiche trumpiane negli Usa come anche dalla nuova stretta verso i rimpatri dei migranti in Europa appena proposta dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
di Ludovica Jona
Il Fatto Quotidiano, 25 maggio 2025 I firmatari evidenziano due profili di possibile incostituzionalità del patto: le violazioni dei diritti umani compiute da Tel Aviv e il mancato rispetto del diritto all’informazione dei cittadini. Una diffida formale al governo per bloccare il rinnovo automatico del memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele, previsto per l’8 giugno 2025. A presentarla il 21 maggio sono stati dieci giuristi - Michele Carducci, Veronica Dini, Domenico Gallo, Ugo Giannangeli, Fausto Giannelli, Fabio Marcelli, Ugo Mattei, Luigi Paccione, Luca Saltalamacchia e Gianluca Vitale - rappresentati dallo studio legale Paccione di Bari.
di Bernard-Henri Lévy*
La Stampa, 25 maggio 2025 Gerusalemme è l’unica Israele non negoziabile, lo ricordava Amos Oz coi Giusti del Talmud. Israeliani e palestinesi non devono avere la stessa lingua, così guardo allo strazio dei morti. Il Vaticano, quante divisioni? È la domanda, impossibile da non porsi, dopo la messa inaugurale del nuovo pontefice - domenica 18 maggio - di fronte alle immagini del presidente Zelensky che parla con il vicepresidente americano JD Vance. Quello stesso JD Vance che, soltanto due mesi prima, l’aveva trattato con grande insolenza nello Studio Ovale. Quello stesso rozzo individuo che aveva tentato di umiliare, e quasi cacciare dalla Casa Bianca, il Churchill ucraino.
DOCUMENTI
"Giustizia riparativa?". Quaderno di interventi di autori vari per la rivista Studi Cattolici
Articolo. "Ritorno ai Lumi: una bussola per la giustizia penale in tempi bui", di Morena Gallo
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 26 maggio all'1 giugno 2025
Convegno. "Cure senza confini. Sfide e innovazioni in sanità penitenziaria" (Bologna, 5 giugno 2025)
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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