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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 1 luglio 2025
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 1 luglio 2025 Negli istituti visitati dall’associazione Antigone, oltre al fatto che un terzo avesse celle in cui non erano garantiti nemmeno i 3 mq. calpestabili a persona, in più della metà c’erano celle prive di doccia. Il boom di suicidi e i posti inagibili per ristrutturazione. Aumentano detenuti e tassi di suicidio in carcere, diminuiscono i posti disponibili. I 55.269 detenuti in media del 2022 (all’avvio del governo Meloni-Nordio) due mesi fa erano saliti a 62.445 in una capienza regolamentare (cioè calcolata sul decreto del 1975 che prescrive 9 mq. in cella singola o 7 mq. in celle collettive, e 20 metri cubi d’aria a testa) di 51.280 posti, persino una manciata meno di fine 2024, e appena 716 più di 5 anni fa.
di Simona Musco
Il Dubbio, 1 luglio 2025 Il capo dello Stato: “È emergenza sociale”. Le opposizioni: ora provvedimenti di clemenza. E Delmastro attacca. “È drammatico il numero di suicidi nelle carceri che da troppo tempo non dà segni di arresto. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale sulla quale occorre interrogarsi, per porvi fine immediatamente”. Sono parole pesanti quelle pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro al Quirinale con una delegazione della Polizia penitenziaria, nel giorno di San Basilide, patrono del Corpo. Ed è “per rispetto della Costituzione, ma anche della storia e dei caduti della Polizia penitenziaria, “che dobbiamo intervenire subito”, ha dichiarato.
di Valentina Santarpia
Corriere della Sera, 1 luglio 2025 Il capo dello Stato incontrando al Quirinale il capo dell’amministrazione penitenziaria: “I luoghi di detenzione non devono trasformarsi in palestra per nuovi reati, in palestra di addestramento al crimine”. Mancano educatori e cure sanitarie. “È drammatico il numero di suicidi nelle carceri, che da troppo tempo non dà segni di arresto. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente”.
di Valter Vecellio
huffingtonpost.it, 1 luglio 2025 Trattandosi del Presidente della Repubblica, è opportuno cominciare da notizie certificate. Il Presidente Sergio Mattarella ha incontrato al Quirinale - sede quanto mai ufficiale e istituzionale - il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in occasione del 208 anniversario della sua costituzione. Ha colto l’occasione per esprimere un pensiero radicato, lo ha già espresso in altre occasioni: “È drammatico il problema dei suicidi nelle carceri che da troppo tempo non dà segni di arresto: si tratta di una vera emergenza sociale sulla quale occorre interrogarsi per porre fine immediatamente a tutto questo. Deve essere fatto per rispetto dei valori della Costituzione, per rispetto del vostro lavoro e della storia della polizia penitenziaria”.
di Andrea Granata*
Il Dubbio, 1 luglio 2025 Proprio nei giorni in cui ovunque impazzava la vicenda del delitto di Garlasco, con copertura mediatica davvero impressionante, nel silenzio quasi generale lo scorso 28 maggio veniva pubblicato “La Battitura, strage in carcere”. Si tratta di un podcast in sei episodi del Tg1 per Rai Play Sound scritto e condotto da due valenti giornalisti, Perla Di Poppa e Alessio Zucchini. La vicenda racconta della più grave strage in carcere dell’età repubblicana, avvenuta nel penitenziario di Modena in seguito a una rivolta scoppiata nel marzo 2020. Detonatore della rivolta fu il mix dei primi contagi da covid in carcere e le conseguenti restrizioni a visite e permessi. Tredici detenuti, tredici persone affidate allo Stato persero la vita.
di Laura Di Domizio
Il Domani, 1 luglio 2025 Intervista all’avvocata Maria Brucale. Il 24 giugno una detenuta trans ha denunciato di essere stata violentata da quattro uomini nella sezione “protetti” del carcere Arginone di Ferrara, dove si trovano persone ritenute vulnerabili. Aveva chiesto fin dal suo arrivo, a marzo, di essere trasferita in un istituto più sicuro, ma la sua richiesta è rimasta inascoltata. Che cosa non ha funzionato? Lo abbiamo chiesto a Maria Brucale, avvocata penalista da oltre vent’anni, esponente dell’associazione Nessuno Tocchi Caino.
L’Espresso, 1 luglio 2025 L’intervento del presidente, Nicola Graziano, su uno dei punti più critici del decreto Sicurezza: “Dobbiamo evitare che queste vittime innocenti vivano in carcere. Gli Icam non sono reali alternative, agire sulle Case-famiglia”. Il decreto Sicurezza, voluto fortemente dal governo Meloni e definitivamente convertito in legge lo scorso 29 maggio, continua ad attirare critiche. In punta di diritto, come quelle recenti della Cassazione, ma anche di ambito umanitario, come quelle dell’Unicef, che “esprime preoccupazione sulla reale tutela dei diritti dei bambini figli di madri detenute”. Lo sottolinea in una nota il presidente di Unicef Italia, Nicola Graziano. E lo fa richiamandosi anche alle “osservazioni contenute nella relazione” degli ermellini.
GIUSTIZIA
di Michele Ainis
La Repubblica, 1 luglio 2025 Il governo Meloni s’accinge a incassare il suo bottino. Regolando i conti con la magistratura, e mettendo all’angolo il Pd, insieme ai suoi alleati. Nella beata incoscienza del pubblico pagante, sta per scattare la trappola perfetta. Come funziona? Con un gioco illusionistico. Tu mostri per mesi una riforma - il premierato - che capovolge l’universo mondo, o almeno il mondo disegnato dai costituenti. S’accende un dibattito infinito, con tonnellate d’interviste, editoriali, audizioni parlamentari, bla bla bla. Strada facendo (ma forse lo sapevi già da subito) t’accorgi che quella riforma può diventare un harakiri per il tuo esecutivo, come accadde a Renzi, e in precedenza pure a Berlusconi, castigati entrambi da un referendum popolare.
di Massimo Franco
Corriere della Sera, 1 luglio 2025 Il fatto che giustizia, decreto Sicurezza e immigrazione siano considerati dalla maggioranza come fiori all’occhiello, complica il dialogo. Si stanno incrociando troppe cose. E tutte congiurano per un inasprimento del conflitto del governo sia con le opposizioni, sia con un’istituzione di garanzia fondamentale come la magistratura. Il fatto che giustizia, decreto Sicurezza e immigrazione siano considerati dalla maggioranza come fiori all’occhiello, complica il dialogo. Questo fa apparire qualsiasi critica come un attentato all’autonomia della politica. Non si tratta di una polemica nuova, in realtà.
di Raffaele Marmo
La Nazione, 1 luglio 2025 L’ex presidente della Camera ed ex magistrato: i pareri della Cassazione non sono vincolanti. “La separazione delle carriere? Per come è fatta sarà un danno grave soprattutto per la politica”.
di Virginia Piccolillo
Corriere della Sera, 1 luglio 2025 Il viceministro: noi rispettosi dei giudici, ma c’è modo e modo di dissentire. Sulla bocciatura in Cassazione dei decreti sicurezza e Albania il ministro Nordio si dice “incredulo” e la presidente della Cassazione Cassano “stupita del suo stupore”.
di Simona Musco
Il Dubbio, 1 luglio 2025 La critica del giurista: “Dogmatismo d’imperio”. Gasparri: “Uso politico”. Non si arrestano le polemiche contro l’ufficio del Massimario della Cassazione, dopo il documento - di cui il Dubbio vi ha raccontato in anteprima - sul decreto Sicurezza e quello, reso noto dal Manifesto, sul decreto Albania. Relazioni che hanno fatto trasecolare il ministro della Giustizia Carlo Nordio, al punto da annunciare approfondimenti per “conoscere l’ordinario regime di divulgazione” di quei testi, da sempre accessibili online senza particolari difficoltà.
di Paolo Frosina
Il Fatto Quotidiano, 1 luglio 2025 “Nessuna certezza sul futuro”. Nonostante anni di lavoro negli uffici, finora il governo ha garantito l’assunzione a tempo indeterminato di solo un dipendente su quattro. La solidarietà dell’Anm. Dodicimila dipendenti statali ancora senza certezze sulla stabilizzazione a un anno esatto alla scadenza dei loro contratti a termine, prevista per il 30 giugno del 2026. Sono i precari della giustizia assunti con fondi europei (2,2 miliardi di euro) per raggiungere gli obiettivi del Pnrr, al lavoro da anni negli uffici giudiziari di tutta Italia: quasi novemila addetti all’Ufficio per il processo - funzionari laureati con il compito di assistere i magistrati nello studio delle cause e nella scrittura dei provvedimenti - ma anche tremila tra amministrativi e tecnici.
di Michela Allegri
Il Messaggero, 1 luglio 2025 Si occupano di rendere effettive le decisioni e anche di informare in modo corretto le parti processuali. Sono il braccio operativo della giustizia, quelli che, concretamente, fanno andare avanti i tribunali e le procure, rendendo effettive e tangibili le decisioni dei giudici. Notificano gli atti relativi a inchieste e procedimenti, si occupano di fare eseguire in modo tempestivo le sentenze, dai sequestri ai pignoramenti, fino agli sfratti e alle esecuzioni forzate.
di Antonio Alizzi
Il Dubbio, 1 luglio 2025 La Corte di Cassazione torna a pronunciarsi sulla corretta applicazione delle nuove pene sostitutive previste dalla riforma Cartabia, affermando un principio chiaro: la decisione sulla sostituzione della pena detentiva con sanzioni alternative spetta al giudice, non all’Ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe). Un’affermazione che, nel caso specifico, ha comportato l’annullamento con rinvio della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Lecce nei confronti di un imputato, condannato per simulazione di reato.
di Maria Fiore
La Provincia Pavese, 1 luglio 2025 Meglio il carcere che tornare nel suo paese di origine, dove non ha più nessuno e dove potrebbe essere perseguitato per la sua bisessualità. Il tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto il ricorso di un giovane di 28 anni di origini senegalesi, detenuto nel carcere di Torre del Gallo, che aveva contestato, attraverso l’avvocato Pierluigi Vittadini, il provvedimento con cui il tribunale di sorveglianza di Pavia ne ordinava l’espulsione dallo Stato in alternativa alla detenzione.
di Giovanni M. Jacobazzi
Il Dubbio, 1 luglio 2025 Si è tenuto ieri all’interno del carcere di San Vittore il convegno di presentazione della legge “Sciascia-Tortora”. L’evento è stato co-organizzato dall’Ordine degli avvocati e dalla Camera penale di Milano, insieme all’Associazione Amici di Leonardo Sciascia, a ItaliaStatodidiritto, alla Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora, alla Società della Ragione, e all’Unione Camere penali. Tutti promotori dell’iniziativa legislativa attualmente all’esame della Camera. Il progetto di legge, illustrato ieri da Francesca Biondi, docente dell’Università degli Studi di Milano, si propone di rinnovare profondamente la formazione della magistratura ordinaria.
di Andrea Aliverti
malpensa24.it, 1 luglio 2025 Sovraffollamento al 180%, ma rispetto alla media “qui il livello è medio alto”. È il giudizio sul carcere di Busto Arsizio di Sergio D’Elia, segretario dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, accompagnato dagli avvocati della Camera Penale in visita alla Casa Circondariale di via per Cassano. Attualmente sono 424 i detenuti ospitati, contro una capienza ufficiale di 240 posti, gestiti da 116 agenti effettivi di Polizia Penitenziaria contro i 190 che sarebbero necessari. “Rispetto a tante altre carceri, quello di Busto Arsizio ha molti meno problemi” rivela il presidente della Camera Penale di Busto Arsizio Tiberio Massironi che rivolge un pensiero a Rita Bernardini, in sciopero della fame. “Ma il sovraffollamento è un problema che si sta incancrenendo. Segno che un atto di clemenza serve”.
di Roberta De Rossi
La Nuova Venezia, 1 luglio 2025 Uscite diurne dal carcere per lavorare, il progetto prende piede. Buttafuoco: “Tener vivi il rapporto e la speranza è un nostro dovere”. C’è l’imprenditore che è a Santa Maria Maggiore per scontare una pena per bancarotta: esce dal carcere ogni mattina e va al lavoro tra i cantieri dei restauri di Piazza San Marco, assunto dalla impresa di restauri Lares. C’è il trentenne veneto condannato per essere rimasto invischiato nel mondo della droga, che ora studia Ingegneria informatica: parte dal Due Palazzi per raggiungere la biglietteria della Biennale di Architettura. C’è chi sta scontando una pena per reati contro il patrimonio ed è appena stato assunto al bar della stazione di Venezia della catena My Resturant.
veneziatoday.it, 1 luglio 2025 “Abbiamo chiesto ai ragazzi da quale settore lavorativo erano maggiormente attratti e in coro ci hanno risposto la ristorazione”, racconta Giovanna Pastega, “e da qui siamo partiti: McDonald’s organizzerà dei corsi di formazione, una Academy al termine della quale sarà rilasciata una certificazione spendibile all’esterno, con inserimenti lavorativi anche all’interno della stessa azienda. Porteremo questo protocollo anche negli istituti per minori in Friuli Venezia Giulia”. “Alla fine non ci interessa parlare di noi, di Seconda Chance”, dice Flavia Filippi, “ma far parlare chi già ha fatto questa esperienza di accoglienza al lavoro di detenuti e ex detenuti, uomini e donne, perché “contagi” altri a fare altrettanto”.
casertanews.it, 1 luglio 2025 Un laboratorio che apre le porte alla creatività, allo sviluppo di competenze artistiche e a nuove forme di rieducazione. È con questo obiettivo che nasce la stanza bricolage presso la Casa di Reclusione “G.B. Novelli” di Carinola a cui il Club Innerwheel Caserta Terra di Lavoro ha donato tutto il necessario per la realizzazione. La sala, consegnata lo scorso 25 giugno, è stata completamente arredata con tavoli, armadietti, sedie e fornita di un’ampia gamma di materiali per attività creative, tra cui colori, pennelli, strumenti per il decoupage e le belle arti. Un intervento che si inserisce nel più ampio progetto “Battiti d’umanità nelle carceri”, che il club casertano porta avanti dallo scorso ottobre e che aveva già visto la donazione dei pranzi di Natale presso le case di reclusione di Arienzo e Carinola ...
csvlombardia.it, 1 luglio 2025 Martedì 1 luglio alle ore 17:30 verrà inaugurata presso le sale espositive di Palazzo Pretorio la mostra fotografica “Uno sguardo da dentro: il carcere raccontato attraverso gli scatti dei detenuti”. La mostra è il risultato finale di un laboratorio di fotografia finanziato da Fondazione ProValtellina e realizzato da Fondazione Enaip Lombardia - sede di Morbegno - in collaborazione con la Casa Circondariale di Sondrio e svoltosi all’interno dell’istituto penitenziario nell’anno 2024.
di Dario Ronzoni
rainews.it, 1 luglio 2025 La 16ma edizione del report indipendente presentata anche a Udine con Trieste il carcere tra i più sovraffollati. Su circa 60mila detenuti in Italia, almeno un terzo è in carcere per reati legati alla droga, spesso di piccola entità. Rispetto alla media europea è quasi il doppio. E il fenomeno è in crescita ogni anno. Sono alcune delle indicazioni contenute nel Libro bianco sulle droghe, promosso dalla Società della Ragione e arrivato alla sua edizione numero 16, dal titolo “Non mollare”. Dopo l’incontro alla Camera dei Deputati il 26 giugno, è stato presentato anche a Udine, in un locale del centro.
di Sara Panarelli
castedduonline.it, 1 luglio 2025 Colori e bellezza per i figli minori dei detenuti. All’interno del progetto “Liberi dentro per crescere fuori” per migliorare l’esperienza della visita, rendendola meno ansiogena e più positiva per i bambini: con i piccoli c’è Manu Invisible. L’arte che cura, la bellezza che è terapia, i colori che rendono più bella la vita. Anche nella sala d’attesa di un carcere, soprattutto per i figli minori dei detenuti, che proprio grazie all’arte e alla bellezza possono superare più facilmente l’ansia per un appuntamento così emotivamente coinvolgente. E dunque, la sala d’attesa destinata ai visitatori della Casa circondariale di Uta si trasforma in uno spazio accogliente e a misura di bambino grazie a un innovativo progetto di riqualificazione.
di Luciana Cimino
Il Manifesto, 1 luglio 2025 Il Dpcm amplia le quote per i lavoratori stranieri ma è uguale al precedente che aveva funzionato solo per il 10% dei migranti. Lea propaganda del governo sulle migrazioni, vessillo identitario delle destre nazionaliste, oltre all’impianto securitario del progetto albanese, alla retorica degli scafisti da “inseguire nel globo terraqueo” (come da celebre frase di Giorgia Meloni) prevede anche la riorganizzazione degli ingressi per lavoro. Già all’indomani dell’insediamento dell’esecutivo, il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti e le associazioni datoriali avevano fatto capire che le frasi da campagna elettorale (“Basta ingressi nel nostro paese”) erano inadeguate davanti alla presa d’atto che serve forza lavoro per mandare avanti la produzione italiana.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 1 luglio 2025 Per la retorica del governo, il pugno di ferro contro i migranti che sbarcano dal mare e i decreti flussi record per farli arrivare in aereo sono parte di uno stesso piano. “Decidiamo noi chi entra in Italia”, ripete Giorgia Meloni. In quest’ottica il sostegno ai regimi che torturano i rifugiati, la persecuzione delle navi ong, i centri in Albania contrari alle norme sovraordinate sarebbero coerenti con l’apertura ad altri 500mila ingressi regolari di lavoratori stranieri.
di Massimo Cacciari
La Stampa, 1 luglio 2025 Lo stato delle cose è segnato dal crollo di ogni diritto internazionale, anche nelle sue versioni retoriche. La Terra è gravida - questo soltanto è certo. Su che cosa si accinga a partorire gli oracoli, al solito, hanno parole doppie, ambigue, enigmatiche. L’interprete ha il compito di discernere in esse il possibile dal semplicemente impossibile, in base all’analisi realistica dello stato delle cose. Poi, può sempre irrompere l’imprevedibile Fortuna a far fallire ciò che è atteso e a compiere l’inatteso. Tuttavia, osservare, vigilare, tracciare un nostro cammino dovrebbero aiutarci ad affrontarla evitando di risolvere le nostre contese attraverso il bellum nefandum.
di Domenico Quirico
La Stampa, 1 luglio 2025 Non c’è il conflitto “corretto”, l’unica regola è vincere con qualsiasi mezzo. Per capire bisogna raccontare. Era un ragazzo siriano, uno studente credo. Un ribelle dell’armata siriana libera. Erano i tempi in cui della guerra santa ancora non parlava nessuno. Non sapeva come era accaduto. Ricordava solo che in quella mattinata combattuta tra intenzioni di sole e sospetti di una strana nebbia stava camminando, il primo della fila, ecco il suo errore, su un sentiero: una zona contesa tra rivolta ed esercito del regime, zona di agguati e rappresaglie. Ma in Siria quale luogo non era così in quella fine del 2012, tempi di crudeltà e di rapina? Le avevano nascoste bene le mine i soldati di Assad, tiravano con i mortai sui lati del sentiero per farti camminare dritti verso la morte. Era roba russa: semplice rustica e micidiale.
di Adriano Sofri
Il Foglio, 1 luglio 2025 Delle manifestazioni di Belgrado si coglie il peso inaudito del contesto in cui avvengono. Tra 10 giorni si celebrerà il trentennale del massacro di Srebrenica: allora bastò poco per capire che si era perpetrata la carneficina più terribile dopo la Shoah. Oggi le stragi vengono messe nel conto della “guerra”. La manifestazione, molto grande, di Belgrado, colpisce per la tenuta di un movimento che dura da otto mesi, e non ha fatto che estendere la sua capacità di persuasione dagli studenti e i giovani al resto della società. Ci sono delle novità. Una è la netta rivendicazione delle dimissioni del presidente Aleksandar Vucicć e delle elezioni politiche anticipate (la scadenza è tra due anni). Un’altra è lo scontro fra i manifestanti e le forze antisommossa.
di Gianpaolo Contestabile e Simone Ferrari
Il Manifesto, 1 luglio 2025 Sul caso del cooperante italiano il tribunale sposa la versione delle autorità colombiane. Per i genitori “decisione oltraggiosa”. Ieri, giovedì 30 giugno, il Tribunale di Roma si è espresso rispetto al caso giudiziario della morte di Mario Paciolla chiedendo l’archiviazione dell’inchiesta per omicidio contro ignoti. Secondo il giudice non ci sarebbero elementi concreti che porterebbero a mettere in discussione la versione delle autorità colombiane, secondo cui il cooperante italiano si sarebbe tolto la vita il 15 luglio 2020, morendo per asfissia nella sua casa a San Vicente del Caguán.
DOCUMENTI
Articolo. "Sicurezza per decreto-legge?", di Emilio Dolcini
"Ristretti Orizzonti". Redazione di Parma. Inserto al settimanale "Vita Nuova" del 29 giugno 2025
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 6 luglio 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CONCORSI E BANDI