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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 13 luglio 2025
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 13 luglio 2025 L’Ordine dei giornalisti difende i giornali scritti dai detenuti. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha approvato un ordine del giorno firmato dai consiglieri Pallotta e De Robert per “tutelare i giornali dove collaborano i detenuti”. Un atto di richiamo all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 18 dell’Ordinamento penitenziario, che chiedono il rispetto del diritto di libera informazione anche dietro le sbarre. In Italia le carceri restano luoghi isolati, dove la trasparenza fa fatica a farsi strada. Il tasso di sovraffollamento è giunto a sfiorare il il 135%, nelle carceri italiane, e mette a repentaglio perfino le vite degli oltre 62 mila reclusi. Numeri che spiegano perché un laboratorio di scrittura in carcere non sia mai solo un esercizio creativo, ma un presidio di democrazia e di umanità.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 13 luglio 2025 Detenuti e parlamentari uniti per la liberazione anticipata speciale. Nel carcere romano confronto tra detenuti e politici di ogni schieramento. Appello corale al Parlamento: “Serve un intervento urgente contro il sovraffollamento”. L’associazione Nessuno tocchi Caino ha da poco concluso il suo laboratorio “Spes contra spem” nel carcere romano di Rebibbia che ha visto la partecipazione, con i dirigenti della associazione Sergio D’Elia, Segretario, Rita Bernardini, Presidente ed Elisabetta Zamparutti, Tesoriere e propri militanti, di parlamentari di tutti gli schieramenti politici iscritti a Nessuno tocchi Caino.
di Miriam Di Peri
La Repubblica, 13 luglio 2025 Intervista al deputato di Italia Viva: “Dalla carenza di assistenti sociali a quella degli psicologi, è la paralisi del sistema che preoccupa”. Questo Governo mi accusa di volere lo svuota carceri, ma loro fanno di tutto per affollarle. La situazione è diventata insostenibile”. Roberto Giachetti ieri mattina è tornato dietro le sbarre di Rebibbia per assistere a un laboratorio dei detenuti. Era lì quando è stato letto il messaggio del presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel quale conferma che il sistema detentivo vada rivisto. Adesso l’esponente di Italia Viva è fiducioso: “Potremmo tornare a confrontarci in Parlamento”.
di Conchita Sannino
La Repubblica, 13 luglio 2025 Il presidente del Senato a Nessuno tocchi Caino: “Emarginazione e degrado vanificano l’obiettivo di riscatto e recupero sociale”. “Serve una svolta, ora”. E sono tre: solo sul carcere e sul dovere di agire per il sovraffollamento. Soltanto a contare negli ultimi due mesi le sue esortazioni pubbliche e meditate. Offerte erga omnes, ma dirette in realtà ai suoi. E, soprattutto, a via Arenula.
di Salvatore Cuffaro
livesicilia.it, 13 luglio 2025 Torna il caldo torrido e il carcere si trasforma in un’agonia: i detenuti vivono in celle asfissianti, con temperature interne che raggiungono anche 40 gradi e gli strumenti per contrastarle restano un miraggio. Il tutto nell’indifferenza della società, un’indifferenza che ci sta rendendo complici. Quando un Paese accetta che in una cella pensata per una sola persona ne vivano tre, quando accetta che un detenuto si tolga la vita ogni cinque giorni, quando ignora il grido silenzioso che sale da quelle mura… quella società ha smarrito la propria umanità. Il carcere, lo dico da uomo che ha conosciuto l’odore della sconfitta e la dignità del dolore, non è il luogo della vendetta.
di Raffaella Tallarico
gnewsonline.it, 13 luglio 2025 Giorgio Flamini, regista dei “Senza Nome” al Festival dei Due Mondi: “dove inizia una scena può finire una condanna”. Persone rilevanti del Terzo settore, donne e uomini che hanno creato lavoro e formazione per i detenuti, promosso la cultura come esercizio di libertà, sfidato ostacoli burocratici, combattuto pregiudizi e stereotipi. Tra passato e presente, attraverso queste figure, è possibile riscrivere la storia del mondo penitenziario dalla Riforma Gozzini a oggi.
di Teresa Olivieri
Italia Oggi, 13 luglio 2025 Regioni in campo dopo che il Ministero ha promosso un bando per potenziare l’assistenza. Ecco i progetti portati avanti da Toscana e Lazio. Secondo il Ministero della Giustizia, al 30 aprile 2025, la popolazione carceraria italiana ammontava a 61.916 detenuti, con una capienza ufficiale di 51.178 posti, evidenziando un tasso di sovraffollamento superiore al 20%. Di questi, 19.740 erano detenuti stranieri, pari al 31,6% del totale. Le regioni con la maggiore presenza di detenuti stranieri sono la Lombardia (20,8%), il Lazio (12%), il Piemonte (9,8%) e la Toscana (7,9%).
di Conchita Sannino
La Repubblica, 13 luglio 2025 La riunione del comitato centrale della associazione nazionale magistrati “Preoccupa quanto emerge sul caso del libico. La scelta fu politica”. “Inaccettabile. Non possiamo consentire che si parli di una vendetta dei magistrati”. Sull’ultima, imbarazzante puntata del caso Almasri, così come sui mancati obiettivi Giustizia del Pnrr e sul disastro carceri, interviene l’Associazione nazionale magistrati. Che ieri torna a interrogare il governo, sui temi più spinosi, nelle relazioni del presidente Cesare Parodi, e del segretario Rocco Maruotti, durante il rituale comitato centrale.
di Giovanni Bianconi
Corriere della Sera, 13 luglio 2025 Lo scambio di mail al ministero subito dopo l’arresto di Almasri: serve un atto urgente di Nordio. Nel primo pomeriggio di domenica 19 gennaio, quando scrisse al capo di Gabinetto Giusi Bartolozzi per comunicarle le proprie valutazioni sull’avvenuto fermo di Osama Najeem Almasri ricercato dalla Corte penale internazionale, l’allora capo del Dipartimento affari di giustizia Luigi Birritteri segnalò subito l’eventualità che il ministro Carlo Nordio avrebbe dovuto compiere un “atto urgente”. Senza il quale l’arresto del generale libico accusato di crimini di guerra e contro l’umanità sarebbe rimasto inefficace. Come poi è avvenuto.
di Tiziana Maiolo
Il Dubbio, 13 luglio 2025 C’è un collegio straordinario composto da tre giudici “normali”. Ma a quanto pare qualcuno non vuole che lavori in pace. “Crucifige Nordio!”, dicono. “Hic manebimus optime”, risponde lui. E sembra di essere nel corso di una messa cantata, piuttosto che a un corso di diritto giustinianeo. Invece siamo di nuovo nel pieno del “caso Almasri”, il generale libico arrestato e poi espulso nel gennaio scorso. È solo apparenza, in realtà. Ma c’è poco da scherzare, o da alludere. La realtà è che il boccone grosso della politica italiana, quello difficile da mandar giù, è un altro. Ed è la riforma del secolo, quella che dovrà ridare dignità e autonomia al giudice e portare al suo ruolo di semplice avvocato dell’accusa il pubblico ministero.
di Viviana Daloisio
Avvenire, 13 luglio 2025 Le emergenze dietro le sbarre, il ruolo delle donne: ad Avvenire il confronto con le direttrici degli istituti lombardi. Ritrovarsi tutte le mattine dall’altra parte del cancello, oltre la linea che separa il fuori dal dentro, nell’abisso del carcere. Col compito di dirigerlo, l’abisso. Nonostante tutto: l’emergenza, il sovraffollamento, il caldo, la percentuale sempre più alta di detenuti tossicodipendenti, la difficoltà nella gestione di quelli stranieri, l’inadeguatezza delle strutture, la mancanza di personale e di fondi, il dramma dei suicidi.
di Emanuele Lombardini
ternitomorrow.it, 13 luglio 2025 Nostra intervista all’avvocato Giuseppe Caforio, Garante per i detenuti dell’Umbria: “Aumentano anche i suicidi dei poliziotti penitenziari, perché la situazione è ormai ingestibile. Non è inasprendo le pene che si migliora, ma offrendo occasioni per ripartire quando si è fuori”. “La situazione si è ingessata, non solo in Umbria, ma particolarmente nella regione la situazione è difficile”. A parlare ai microfoni di Tomorrow in questa videointervista è l’avvocato Giuseppe Caforio, garante per i detenuti dell’Umbria.
di Luca Bonzanni
L’Eco di Bergamo, 13 luglio 2025 Gesto estremo di un detenuto. Altri quattro tentativi da inizio anno. I cappellani: “Fragilità in aumento, ma a livello nazionale poca attenzione”. Dentro il carcere, superati i pesanti portoni dei corridoi, il trambusto e il silenzio s’alternano scandendo il tempo della pena. Accanto al vociare di reclusi e operatori e alle tensioni che periodicamente infiammano la convivenza penitenziaria, si scorge però anche un’assenza di rumore che inquieta. Succede quando la solitudine e la disperazione vincono sulla vita, portando a scegliere per se stessi la condanna più forte.
di Vera Mantengoli
Corriere del Veneto, 13 luglio 2025 Il direttore del carcere, Enrico Farina: “Bisogna dimostrare di essere responsabili e seri. La buona riuscita di una persona è garanzia per gli altri”. Lavorano in una stanza dove ci sono solo scrivanie, computer, telefoni e una finestra con le sbarre, ma lo fanno con un sorriso perché è l’occasione per dimostrare che una rinascita è possibile. Sono i nove detenuti del carcere maschile che rispondono alle 5.500 telefonate al mese e alle circa 300 al giorno degli utenti che chiamano il Cup dell’azienda sanitaria Serenissima, guidati da un referente esterno che li ha formati e rimane con loro durante l’orario lavorativo. L’accordo tra Usl 3 e Santa Maria Maggiore si sta rivelando un’esperienza molto positiva per entrambi.
di Pierfrancesco Carcassi
Corriere del Veneto, 13 luglio 2025 Gianpaolo Manca porta i turisti sui luoghi del suo romanzo criminale: “Non è Gomorra, tra queste calli la mia vita è andata in rovina”. Il carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia dove Manca ha trascorso larga parte della sua vita. Molti detenuti lo riconoscono, lui saluta: “Non dimentico questo posto” Chi è Reclutato da Silvano “Kociss” Maistrello, si rese protagonista di furti, rapine, traffico di droga e del triplice omicidio dei fratelli Rizzi e di Padovan (10 marzo 1990) Condannato all’ergastolo, ha scontato 36 anni, di cui 12 in isolamento.
di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 13 luglio 2025 La presidente di “Pantagruel” si prende cura dei detenuti di Sollicciano che dopo anni ottengono di poter uscire dal carcere per poche ore ma non hanno parenti e amici a Firenze. Li porta in Duomo, a fare piccoli acquisti, evitando che vaghino senza meta. Questa intervista l’ha rimandata svariate volte perché lei è così, non ci tiene a mettersi in mostra. Il campione di ciclismo Gino Bartali diceva che “il bene si fa e non si dice”. Ecco, per Fatima Benhijji vale lo stesso motto. Però è doveroso raccontarlo, il suo volontariato estremo, affinché si sappia, nero su bianco, quante sono le vite che salva quasi ogni giorno.
di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 13 luglio 2025 Nasce a Firenze “Casa Ginestra”, una struttura che accoglierà donne detenute a fine pena o in misura alternativa alla detenzione. Si chiama “Casa Ginestra”: è pronta ad accogliere donne detenute a fine pena o in misura alternativa alla detenzione. La struttura, gestita da Fondazione Solidarietà Caritas in convenzione con il Comune di Firenze, rappresenta una risposta importante per la situazione di detenute sole, incinte o che vivono situazioni di particolare fragilità.
aostanews24.it, 13 luglio 2025 Il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto ha effettuato venerdì 11 luglio una visita istituzionale in Valle d’Aosta, facendo tappa presso il carcere di Brissogne e al Palazzo di Giustizia di Aosta. Un’occasione per fare il punto sul sistema penitenziario e giudiziario regionale, riconoscendo gli sforzi compiuti ma anche le criticità ancora da affrontare. “Il Governo ha investito in modo massiccio, a livello nazionale, sul sistema penitenziario: basti pensare che per la Polizia penitenziaria è stato approvato il piano assunzionale più importante degli ultimi vent’anni”, ha dichiarato Sisto.
quibrescia.it, 13 luglio 2025 Il coordinamento della campagna presenta la proposta di legge per migliorare il servizio psicologico in carcere, con l’obiettivo di tutelare il benessere mentale degli internati e degli operatori. Sabato 12 luglio, nel Parco di Canton Mombello a Brescia, si è svolta la maratona oratoria “Dentro il carcere. Voci che nessuno vuole ascoltare”. Durante l’evento, Francesco Maesano, coordinatore della campagna per un Servizio Pubblico di Psicologia, ha presentato una proposta di legge che punta a migliorare il supporto psicologico nelle carceri italiane.
di Ilaria Caione
gnewsonline.it, 13 luglio 2025 Si avvia alla conclusione il secondo ciclo di InScenando, il laboratorio teatrale e di scrittura creativa promosso da DAF Project in collaborazione con l’Ufficio di servizio sociale per i minorenni di Messina. Un progetto educativo che, dal 2024 ad oggi, ha coinvolto 30 ragazzi in carico alla giustizia minorile, toccando diverse realtà della provincia ionica e di quella tirrenica. DAF Project è una Associazione culturale attiva in Sicilia dal 2002, che unisce creazione artistica ad educazione ed impegno sociale, promuovendo l’arte come strumento di trasformazione.
di Antonio Audino
Domenica - Il Sole 24 Ore, 13 luglio 2025 Un progetto, un laboratorio, uno spettacolo, e in tutte queste cose un’attenzione verso un mondo nascosto di sofferenza, verso persone e luoghi estremamente distanti dalla nostra vita ordinaria, con al centro dolorose realtà che per noi, gente comune, sono inimmaginabili. Quante linee si intrecciano mirabilmente in “Vorrei una voce”, di Tindaro Granata. Per questo il lavoro si guadagna meritatamente il premio Hystrio Twister 2025, legato all’omonima rivista dedicata alle arti della scena, che gli verrà consegnato il 21 settembre prossimo al Teatro Elfo Puccini di Milano.
AFFARI SOCIALI
di Antonio Polito
Corriere della Sera, 13 luglio 2025 I giovani di oggi si sentono traditi. Ingannati. Come se fossero la prima generazione nella storia dell’umanità cui sia stato sottratto, anzi rubato, il futuro. Sempre più spesso i nostri ragazzi si ribellano astenendosi. Invece di fare qualcosa, non la fanno. Per esempio: scena muta all’orale della maturità, in segno di protesta contro “i meccanismi di valutazione scolastici” (così “competitivi” da garantire loro comunque la promozione con i crediti accumulati nel triennio, e da mantenere le percentuali di bocciature intorno a un simbolico 0,2%). Oppure astenendosi da lavori che non soddisfino le loro più che giuste aspirazioni, di salario e di tempo libero. O ancora astenendosi dal voto, ché tanto gli appare inutile (e talvolta effettivamente lo è).
di Maria Tornielli
Il Domani, 13 luglio 2025 La risposta del ministro Giuseppe Valditara di fronte ai ragazzi che “boicottano” l’esame di maturità mostra che a dare fastidio è solo l’idea che i maturandi possano scegliere liberamente di protestare, sfruttando la struttura stessa dell’esame. Cosa dà veramente fastidio della scelta di tre studenti di non sostenere l’orale di maturità perché erano già matematicamente promossi? Magari l’argomentazione contro il loro gesto è che il colloquio è fondamentale per valutare pienamente la preparazione dei ragazzi. Che è un momento formativo imprescindibile, un’esperienza per qualche motivo insostituibile. Se è così, però, non si spiega allora perché il sistema stesso dell’esame permetta di arrivare alla sufficienza (sui cento punti del voto massimo della maturità 40 sono assegnati con il sistema dei crediti ...
di Franz Baraggino
Il Fatto Quotidiano, 13 luglio 2025 Il 91% di tutti gli sbarcati nel 2025 è partito dalla Libia, mentre nei primi sei mesi del 2024 erano il 56%. Nello stesso periodo, la Tunisia è scesa dal 39% del 2024 al 6% di quest’anno. I dati di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, evidenziano una diminuzione complessiva del 20 per cento degli attraversamenti irregolari delle frontiere esterne dell’Ue nella prima metà del 2025. Ma nonostante il calo, scrive l’Agenzia, “la rotta del Mediterraneo centrale ha registrato oltre 29.300 attraversamenti irregolari, il 12% in più rispetto allo stesso periodo del 2024”. E in particolare, “la Libia continua a essere il principale Paese di partenza per questi viaggi pericolosi, con circa 20.800 migranti arrivati in Italia, con un aumento dell’80% rispetto all’anno scorso”.
di Beppe Severgnini
Corriere della Sera, 13 luglio 2025 Inutile elencare le decisioni strane o aggressive prese dall’amministrazione Trump in sei mesi. Non è solo la sostanza, ma anche la forma, a sconcertare La lettera con cui Donald Trump comunica all’Unione europea l’imposizione di dazi al 30%, a partire dal 1° agosto, sembra opera di un ragazzino delle scuole medie, non molto versato per la scrittura. Leggetela, vale la pena. Concetti ripetuti, vocabolario ridotto, blandizie e velate minacce. Se aggiungiamo che il mittente è appena comparso sull’account X della Casa Bianca vestito da Superman (“Simbolo di supremazia!”) occorre decidere: dobbiamo ridere o preoccuparci? Temo dobbiamo preoccuparci. Quando ho detto a “Otto e mezzo” (La7) che Donald Trump avrebbe bisogno di un buon psicoterapeuta, sono stato insultato sui social.
di Gennaro Tortorellli
L’Espresso, 13 luglio 2025 “Sto davvero mettendo in gioco tutto quello che ho. Se ci riesco io, allora tutti possiamo resistere a questa pressione. E insieme possiamo davvero uscire da questo genocidio con la speranza di un mondo migliore”. Intervenuta a una conferenza stampa a Lubiana, la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i Diritti Umani nei Territori Palestinesi Occupati, Francesca Albanese, ha reagito alle sanzioni individuali impostele dall’amministrazione Trump. Tali misure - che includono il divieto di ingresso negli Usa e il congelamento dei beni - solitamente sono riservate a leader di Paesi considerati ostili, non a funzionari delle Nazioni Unite o giudici internazionali. “È un record”, ha commentato ironica, “sono la prima persona dell’Onu a cui è successo. Per cosa? Per aver denunciato un genocidio?
DOCUMENTI
Caso Bibbiano: nota dell’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia (Airnmf)
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 14 al 20 luglio 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CONCORSI E BANDI