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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 20 giugno 2025

CARCERI

“Amore scusa se ti abbandono, mi faccio la corda”

di Alessandro Trocino

Corriere della Sera, 20 giugno 2025 Bassem e la telefonata che l’avrebbe salvato (ma si è fermata al centralino del carcere). È la frase che centinaia di detenuti ogni anno avrebbero potuto pronunciare, potendo telefonare alla persona amata, ai figli, ai genitori. Nel momento più buio, chiusi nella disperazione, avrebbero potuto trovare conforto in una voce che magari sarebbe riuscita a calmarli. Il calore di un affetto, la vicinanza di una persona cara, avrebbe potuto dissuaderli. Ma nelle celle italiane non ci sono i telefoni. Non si può neanche chiedere agli agenti di chiamare qualcuno. Bisogna aspettare. Aspettare quei dieci minuti alla settimana che il regolamento assegna. La morte, però, non aspetta. Come nel caso di Bassem Degachi.

 

L’iniziativa del Cnel contro la recidiva. Aderisce Assocontact

di Tamara Esposto

Il Riformista, 20 giugno 2025 Il progetto “Recidiva Zero” è promosso dal Cnel insieme ad associazioni datoriali Tramite scuola e formazione, i detenuti vengono reinseriti nel mondo del lavoro. Trasformare il carcere da luogo di segregazione a spazio di rinascita. Questo l’obiettivo di “Recidiva Zero”, il progetto promosso dal Cnel con il Ministero della Giustizia e il Ministero del Lavoro per abbattere il tasso di recidiva, oggi al 70%, attraverso scuola, formazione e lavoro. Martedì scorso, durante la seconda giornata nazionale dedicata al progetto, il Cnel ha siglato un protocollo d’intesa con sedici organizzazioni datoriali per rendere il reinserimento lavorativo dei detenuti una politica strutturale, capillare nei 189 istituti penitenziari italiani.

 

Il reinserimento dei detenuti con l’agricoltura sociale

ilpuntocoldiretti.it, 20 giugno 2025 L’agricoltura sociale rappresenta oggi uno strumento prezioso per il reinserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti che sono tra le categorie più presenti nei progetti promossi dalle fattorie solidali, una rete che in Italia conta circa novemila aziende agricole nel segno di un welfare rurale che sta conquistando sempre più attenzione. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti e Campagna Amica su dati Welfare Index Pmi diffusa in occasione della presentazione del rapporto Censis-Cnel “Recidiva zero” sull’importanza dell’attività lavorativa nelle carceri.

 

GIUSTIZIA

Carriere separate. La Russa apre sui tempi ma Forza Italia vuole accelerare

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 20 giugno 2025 Il presidente del Senato chiude all’ipotesi di un contingentamento. Costa incalza Ciriani: “Si faccia in fretta”. C’ è molto fermento dalle parti del Nazareno in vista dell’incontro di oggi “Giustizia secondo Costituzione”, un evento pubblico promosso dallo stesso Pd Anm, Camere Penali, Consiglio nazionale forense e giuristi per riflettere sullo stato della giustizia in Italia a partire dai principi fondanti della nostra Carta costituzionale. Iniziativa lodevole, se non fosse che all’interno del partito e del campo largo in generale c’è più di una perplessità rispetto a un’assoluta contrarietà rispetto alla riforma della giustizia, e in particolare alla separazione delle carriere tra giudici e pm.

 

Il Governo corre sulla riforma della giustizia. Il Pd compatto con i giudici

di Giulia Merlo

Il Domani, 20 giugno 2025 La destra vuole leggi attuative e referendum entro giugno 2026, per eleggere il nuovo Csm. L’assemblea generale in Cassazione organizzata da Cassano: “Unica comunità giuridica”. Non solo in parlamento si discute di separazione delle carriere. Nei giorni scorsi la riforma costituzionale della giustizia è approdata - blindata - al Senato e i migliori auspici del centrodestra la vorrebbero approvata entro il 26 giugno. L’obiettivo è quello di arrivare a chiudere la doppia lettura a fine 2025, così che il referendum costituzionale si possa celebrare già a giugno 2026.

 

Il paradosso di Forza Italia: predica garantismo ma alimenta il populismo penale del Governo

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 20 giugno 2025 Il partito di Tajani ha presentato un disegno di legge contro i furti d’auto basato su tre direzioni che farebbero impallidire persino Travaglio: più carcere, più intercettazioni e ostatività alla concessione dei benefici penitenziari. I numeri impietosi del populismo penale in salsa meloniana (circa sessanta nuovi reati e aumenti di pena per oltre 500 anni introdotti dall’insediamento del governo) sembrano non bastare persino alla “garantista” Forza Italia, che nei giorni scorsi ha presentato in pompa magna nella Sala Nassirya del Senato un disegno di legge contro i furti d’auto basato su tre direzioni che farebbero impallidire addirittura Marco Travaglio: più carcere, più intercettazioni e ostatività alla concessione dei benefici penitenziari.

 

GIURISPRUDENZA

Consulta. Legittima la mancata depenalizzazione dell’ingresso illegale in Italia

Il Sole 24 Ore, 20 giugno 2025 Per la Corte costituzionale, sentenza n. 81 depositata oggi, non è suscettibile di pregiudicare in radice il progetto del legislatore delegante. L’omessa depenalizzazione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato costituisce mancata attuazione di una parte dell’oggetto della delega contenuta nella legge numero 67 del 2014: trattandosi quindi di delega in minus, non sussiste la violazione dell’articolo 76 della Costituzione.

 

TERRITORIO

Emilia Romagna. “Le camere di sicurezza nelle caserme sono carceri-ombra”

di Andrea Scordino

incronaca.unibo.it, 20 giugno 2025 Nasce il progetto per monitorare le strutture detentive sul territorio. “Esiste un mondo prima del carcere che va monitorato”. Non ha dubbi il Garante dei detenuti dell’Emilia Romagna Roberto Cavalieri che, proseguendo nella difesa dei diritti per le persone private della libertà personale, ha aperto un nuovo fronte di interesse cruciale per il ruolo che ricopre. Le camere di sicurezza presenti nelle caserme delle forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale) sono, secondo il garante, “un carcere ombra” che spesso non viene considerato. Chi si trova in una camera di sicurezza è sottoposto ad una privazione della libertà personale, anche se già avvenuto il fermo e l’arresto, antecedente alla convalida del giudice. Una situazione delicata quindi, che va trattata in maniera adeguata.

 

Sicilia. Progetti per i genitori sottoposti a misure alternative al carcere

palermotoday.it, 20 giugno 2025 Genitori sottoposti a misure alternative al carcere, la Regione sperimenta un modello di accoglienza residenziale. L’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali ha pubblicato un avviso per finanziare, con 294 mila euro, i progetti di accompagnamento alla genitorialità e di graduale reinserimento. L’obiettivo è quello di fornire un’alternativa a quei genitori rinchiusi in carcere con i figli al seguito con la creazione di un modello integrato di accoglienza residenziale. L’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali ha pubblicato l’avviso per finanziare, con oltre 294 mila euro un progetto, con una presa in carico multidisciplinare, che prevede l’accompagnamento alla genitorialità e il graduale reinserimento sociale di genitori sottoposti a misure alternative alla detenzione, accompagnati da bambini, secondo quanto disposto dall’autorità giudiziaria.

 

Locri (Rc). L’urlo del giovane Amir dal carcere: “Non sono uno scafista”. E si taglia la gola

di Vincenzo Imperitura

Il Dubbio, 20 giugno 2025 Il gesto estremo dell’iraniano dopo la condanna a 6 anni e a una multa da 1,5 milioni. Un taglio profondo, fortunatamente non letale. Un taglio profondo da una parte all’altra del collo per gridare la propria rabbia e la propria frustrazione a poche ore da una sentenza durissima che lo ha condannato a sei anni di carcere e ad una multa monstre di 1,5 milioni di euro per essere stato ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 

Biella. Pestaggi in carcere, a processo 25 agenti: 9 sono accusati di tortura

di Mauro Zola

La Stampa, 20 giugno 2025 Scatta il rinvio a giudizio per tutti i coinvolti nell’inchiesta: il Garante regionale dei detenuti sarà parte civile. Si dichiarano “amareggiati e molto delusi” gli agenti della polizia penitenziaria dopo l’esito dell’udienza preliminare, che ha visto il giudice Francesca Tortora rinviarli a giudizio tutti e 25. Per nove di loro, compreso il vicecomandante A.P., l’accusa, molto grave, è di tortura; per gli altri invece il pubblico ministero Dario Benardeschi ha accolto quelle che erano state le indicazioni del giudice e ha modificato il capo d’imputazione in abuso di autorità contro arrestati o detenuti.

 

Treviso. Il brano rap dell’assassino e l’ira dei familiari della ragazza uccisa: “Vergogna”

di Matteo Marcon

Corriere del Veneto, 20 giugno 2025 Ma il Ministero: lui non ha violato le regole. Un testo rap composto nel laboratorio per detenuti, esce dal carcere ed esplode la polemica. Il brano trap registrato all’interno del carcere minorile di Treviso dall’assassino di Michelle Causo, ha provocato un’ondata di indignazione che ha come primi protagonisti proprio i famigliari della diciassettenne, trovata cadavere il 28 giugno del 2023, avvolta in un sacco nero all’interno di un carrello del supermercato, abbandonato per strada tra i cassonetti a Primavalle, un quartiere di Roma. Il responsabile è stato condannato a 20 anni e sta scontando la pena nel carcere minorile di Treviso.

 

Treviso. “Non è vero che il video rap del killer di Michelle Causo è partito dal carcere”

romatoday.it, 20 giugno 2025 Non è vero che il giovane cingalese condannato a 20 anni per il femminicidio di Michelle Causo, ha diffuso in prima persona un video dal carcere per promuovere il suo nuovo album rap, come emerso anche in un primo momento. Le immagini postate sul suo profilo sarebbero state pubblicate da altre persone che hanno accesso a quell’account. A smontare la provenienza del filmato è il capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano.

 

Ascoli. Aperto lo Sportello Giustizia: “Per non ingolfare i tribunali”

di Giuseppe Di Marco

Il Resto del Carlino, 20 giugno 2025 Il presidente della Corte d’Appello di Ancona, diversi sindaci e personalità del territorio hanno partecipato all’annuncio del nuovo ufficio. Un Ufficio di prossimità arriva anche in riviera, ed è il primo delle Marche. Collegato all’Ambito territoriale sociale 21, è stato presentato ieri mattina, in una sala consiliare gremita, dal sindaco Antonio Spazzafumo, il rappresentante di Anci Marche e sindaco di Montalto Daniel Matricardi, dell’assessore regionale agli enti e servizi pubblici locali Goffredo Brandoni, il presidente del tribunale di Ascoli Alessandra Panichi, la giudice tutelare del tribunale di Fermo Milena Palmisano e il presidente della Corte d’Appello di Ancona Luigi Catelli, nonché di diversi Sindaci e rappresentanti dei comuni che fanno parte dell’Ambito.

 

Messina. La storia di Ramona: parrucchiera volontaria nella Casa circondariale

di Claudia Benassai

Gazzetta del Sud, 20 giugno 2025 Il suo presente è legato al volontariato in carcere. Ramona Lucaci, mamma di 4 figli, è arrivata in Italia dalla Romania nel 2002. Inizialmente a Desenzano del Garda, ospite della zia, dove ha iniziato a lavorare come cameriera. La città dello Stretto? Ci è arrivata nell’ottobre del 2004. “Oggi - racconta - sono felice di condividere la mia storia e le mie esperienze. Sono messinese d’adozione e inizialmente sono approdata a casa di mia suocera, in attesa della nascita della mia prima figlia”. Quattro anni fa ha realizzato uno dei suoi sogni più grandi: ha frequentato un’accademia per parrucchieri e adesso lavora con amore e passione in un salone.

 

La Spezia. Colpì un clochard con una sbarra. Si pente e gira un video in carcere

di Massimo Merluzzi

La Nazione, 20 giugno 2025 Il giovane partecipò al pestaggio di un senzatetto. Ora continuerà il programma di recupero fuori dalla comunità. Ha affidato il suo pentimento per quel terribile gesto che ha messo a repentaglio la vita di un uomo a un video girato all’interno della comunità di recupero nella quale sta scontando il percorso di messa alla prova. Dopo i giorni trascorsi in carcere a carcere a Torino e poi Firenze il giovane di Sarzana (La Spezia) da mesi è in un centro di recupero. Nella notte di Pasqua di un anno fa colpì alla testa con un tondino di ferro un clochard al culmine di una lite ai giardini della stazione ferroviaria di Sarzana costringendolo al ricovero in rianimazione e a un periodo di rieducazione.

 

Treviso. “Amima mundi”, la mostra delle opere realizzate dai detenuti di Santa Bona

di Manuela Mazzariol

lavitadelpopolo.it, 20 giugno 2025 L’arte come ponte tra il dentro e il fuori, tra chi sta in carcere e il resto della cittadinanza. Una mostra che non è solo una mostra, in un luogo che non è solo uno sfondo pregevole per le opere d’arte. È un momento profondo e intenso quello dell’inaugurazione, a palazzo dei Trecento, a Treviso, di “Anima mundi”, seconda esposizione delle opere d’arte degli studenti della Casa circondariale di Treviso.

 

Acireale (Ct). Le “corrispondenze” tra studenti di un liceo e il carcere minorile

di Ilaria Beretta

Avvenire, 20 giugno 2025 Gli alunni di quinta di un istituto superiore siciliano, oggi impegnati nella maturità, per mesi hanno scritto ai coetanei reclusi nell’istituto penale per minorenni della città. Ecco com’è andata. Oggi cinquecentomila studenti sono impegnati nella seconda prova della maturità. Tra loro ci sono anche i ragazzi del quinto anno del liceo di scienze umane Regina Elena di Acireale, in Sicilia, che nell’anno scolastico appena trascorso si sono cimentati in un test che vale più di mille esami: una corrispondenza, fitta e costante, con un gruppo di coetanei che frequentano un’altra scuola della città, quella dietro alle sbarre dell’Istituto penale per minorenni (Ipm) locale.

 

Acireale (Ct). Un progetto inclusivo: studenti e detenuti diventano “amici di penna”

di Gabriele Ferrante

tecnicadellascuola.it, 20 giugno 2025 Ricordate quei reperti archeologici chiamati fogli di carta sui quali addirittura si scriveva a mano con un vecchio arnese, la penna, poi si riponevano in una busta e, dopo avere acquistato un francobollo, si imbucavano in una cassetta delle poste sperando che raggiungessero prima possibile il destinatario? Si chiamavano lettere, modalità comunicative cadute ampiamente in disuso tanto che gli adolescenti di oggi ne hanno perso conoscenza. Eppure se vi dicessimo che un gruppo di studenti di un liceo di Acireale ha da mesi avviato una fitta corrispondenza via lettera - sì, proprio la vecchia lettera scritta a mano - con altri adolescenti provenienti dall’Italia e da vari altri Paesi europei e nord africani?

 

Treviso. Il Giubileo da dentro il carcere

lavitadelpopolo.it, 20 giugno 2025 La riflessione sulla speranza di alcuni detenuti, che si rivolgono direttamente ai fedeli della Diocesi. Il 2025 è l’anno del Giubileo, voluto da papa Francesco come Giubileo della “speranza che non delude”. Un anno speciale di grazia, un tempo favorevole per rimettere al centro il Vangelo e per vivere un’esistenza riconciliata e rinnovata. È un impegno esigente, ma possibile, se vissuto nel solco della fiducia e dell’ascolto. Non a parole soltanto, ma con gesti concreti di liberazione, di ascolto, che siano autentiche fonti di speranza, appunto.

 

CULTURA

Il Premio “Angelo Ferro” all’Azienda agricola Goel Bio: l’economia etica della legalità

di Elisabetta Soglio

Corriere della Sera, 20 giugno 2025 Il riconoscimento per l’edizione 2025 è stato assegnato al gruppo cooperativo nato per aggregare agricoltori calabresi che si oppongono alla ‘ndrangheta. L’innovazione nell’economia sociale attraverso soluzioni che possano essere capaci di intercettare i nuovi bisogni sociali. Questo lo spirito che anima il Premio “Angelo Ferro”, l’imprenditore e filantropo scomparso nel 2016. Ed è questa la motivazione di fondo per la quale è stato assegnato il riconoscimento per l’edizione 2025 all’Azienda agricola Goel Bio, gruppo cooperativo reggino nato per aggregare agricoltori calabresi che si oppongono alla ‘ndrangheta.

 

“I processi contro i cronisti? Così ho difeso la loro libertà”. Il libro con dieci casi simbolo

di Fiorenza Sarzanini

Corriere della Sera, 20 giugno 2025 L’avvocata cassazionista Caterina Malavenda, autrice di “E io ti querelo” (edito da Marsilio): “Le notizie, questione di democrazia”. Se ritenete di aver subito un danno e decidete di denunciare un giornalista, fate attenzione. Se il suo avvocato è Caterina Malavenda sarà difficile vincere. E non solo perché lei è tra i legali più bravi e preparati che ci siano, ma perché la sua determinazione e la sua idea di libertà di stampa sono un’arma potente, spesso infallibile. Non fa sconti, soprattutto ai clienti, conosce i limiti di ogni causa, sa quando può oltrepassarli, pure rischiando ma ottenendo poi il risultato. Ecco perché il suo libro E io ti querelo, edito da Marsilio, è in realtà un romanzo che racconta in maniera diretta ed efficace i dieci processi che, dal suo punto di vista ...

 

AFFARI SOCIALI

La Corte Costituzionale, il Tso e i diritti costituzionali

di Franco Corleone

L’Espresso, 20 giugno 2025 Sono tempi torbidi e difficili, segnati dalla approvazione del decreto sicurezza e dal risultato del referendum che conferma la crisi della democrazia, non solo di quella rappresentativa ma anche di quella diretta. Un quadro desolante che potrebbe spingere alla disperazione e alla sfiducia, all’abbandono quindi dell’impegno civile e sociale. Per fortuna appaiono sentenze luminose della Corte Costituzionale, un anno fa quella sul diritto a colloqui intimi senza controllo e alla affettività in carcere e di recente la numero 76/2025 sulle garanzie necessarie perché il Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) si realizzi nel pieno rispetto dei principi costituzionali.

 

La legge Basaglia secondo la destra: dai malati mentali bisogna difendersi

di Andrea Casadio

Il Domani, 20 giugno 2025 La maggioranza di centrodestra vuole mettere mano alla legge 180 ma il ddl è criticato dall’opposizione: introduce i manicomietti, strutture residenziali o semiresidenziali; aumenta da 7 a 15 giorni la durata massima dei Tso; codifica la contenzione meccanica delle persone. La legge Basaglia viene stravolta. Il ddl dice che i malati mentali sono pericolosi, inguaribili e incomprensibili. Ma è un cittadino come noi, coi nostri stessi diritti. Se è curato non porta pericoli alla società.

 

Fine vita. Il rispetto del dolore e dei diritti

di Niccolò Nisivoccia

Il Manifesto, 20 giugno 2025 Il dibattito in corso sul “fine vita” sembra attraversato da un grande equivoco, come se il punto fosse quello di dirimere il contrasto fra due diritti incompatibili fra loro: il diritto alla vita e il diritto alla morte. Il dibattito in corso sul “fine vita”, e sul suicidio assistito in particolare, sembra attraversato da un grande equivoco, come se il punto fosse quello di dirimere il contrasto fra due diritti incompatibili fra loro: il diritto alla vita, da una parte, il diritto alla morte dall’altra. Come se questo, semplicemente, dovesse fare una legge sul suicidio assistito: stabilire se a dover prevalere sia, in assoluto, l’uno o l’altro di tali diritti. Come se fossero queste, semplicemente, le domande da rivolgere alla legge, da una parte o dall’altra: esiste, e va tutelato, un diritto a morire?

 

La barriera ingiusta tra il suicidio assistito e l’eutanasia attiva

di Gianfranco Pellegrino*

Il Domani, 20 giugno 2025 Ammettere il primo come regolamentato dalla Corte senza aprire alla seconda è arbitrario e discriminatorio. Significa discriminare fra chi può deglutire e chi no, fra chi conserva un minimo di mobilità nel proprio corpo e chi no. Una discriminazione odiosa, perché aggiunge mancanza di rispetto alla situazione penosa di chi vive in condizioni insopportabili. La Corte costituzionale ha stabilito che il suicidio assistito non è reato se praticato da chi, dopo verifica del servizio sanitario nazionale, risulti affetto da malattia irreversibile, sia in preda a sofferenze fisiche o psicologiche insopportabili e tenuto in vita da trattamenti medici o altri sostegni e sia cosciente e capace di decidere. Queste sentenze, però, non si estendono all’eutanasia attiva, in cui il trattamento sia somministrato dal medico, perché il paziente non è in grado di farlo da solo.

 

Migranti. Storia di Daza, chiuso nel Cpr albanese di Gjadër e convinto di essere ancora in Italia

di Luca Rondi

altreconomia.it, 20 giugno 2025 L’uomo di origine camerunense è stato trasferito dal Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino a quello di Gjadër a fine maggio nonostante le segnalazioni della Garante dei detenuti torinese Monica Gallo, che ne aveva segnalato le fragilità psichiatriche. Era isolato e dormiva nella mensa. Intanto i dati ottenuti da Altreconomia dimostrano che la tesi della mancanza di posti nelle strutture italiane alla base dei trasferimenti oltre Adriatico è totalmente infondata.

 

Migranti. Open Arms, i giudici: “Salvini non era obbligato a fornire il porto sicuro”

di Valentina Stella

Il Dubbio, 20 giugno 2025 Il Tribunale di Palermo ha reso note le motivazioni della sentenza di assoluzione per l’ex ministro dell’Interno. Sono 270 le pagine con cui la II sezione penale del Tribunale di Palermo ha motivato la decisione di assolvere il 20 dicembre scorso Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per avere impedito, sei anni fa da ex ministro dell’Interno, lo sbarco a Lampedusa dallanave Open Armscon a bordo 147 migranti soccorsi nel Mediterraneo durante tre operazioni di salvataggio. La procura del capoluogo siciliano riteneva che l’attuale vice premier avesse l’obbligo di concedere un Pos (place of safety) all’imbarcazione.

 

Migranti. “Essere soccorsi è un diritto”

di Tiziano Rossetti e Maso Notarianni*

Il Manifesto, 20 giugno 2025 Ringraziamo l’ammiraglio Vittorio Alessandro per avere reso pubblica una riflessione che da tempo sta facendo chi naviga con lo scopo di monitorare la drammatica situazione che vede sempre alto il numero di naufraghi da soccorrere e di imbarcazioni a cui prestare aiuto nel mediterraneo. Il Governo ha cambiato strategia, fermando non solo le navi da soccorso delle Ong, ma anche fermando o, con i consueti cavilli burocratici, ostacolando le “piccole” imbarcazioni che la società civile utilizza per monitorare gli accadimenti e sostenere e aiutare i naufraghi in attesa di soccorsi adeguati. Le leggi sono molto chiare, ci sono trattati e accordi sovranazionali - che pure l’Italia, e i Paesi che fanno parte di Frontex hanno sottoscritto e a cui dovrebbero attenersi - che dettano chiaramente ...

 

ESTERI

In che mondo siamo destinati a vivere

di Gabriele Segre

La Stampa, 20 giugno 2025 Nello scenario bellico dove si punta all’annientamento altrui, serve unire nuovamente i puntini. Reagire con sgomento di fronte all’escalation di guerra tra Israele e Iran è giusto e comprensibile. Continuare a considerarla un’eccezione, non più. Lo scontro tra i due Paesi è solo l’ultimo segnale brutale di quanto la storia stia cambiando e oggi la vera sfida è decifrare quale nuova immagine del mondo potrà emergere una volta uniti tutti i puntini seminati da queste crisi infinite. Magari prima che si compia una di quelle svolte storiche che, all’improvviso, danno senso a un’intera epoca, ma sempre a un prezzo altissimo.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Il reato di femminicidio: una proposta da riformulare. Tra realpolitik e principi costituzionali", di Gian Luigi Gatta

"Voci di dentro". Periodico di cultura, attualità e cronaca, scritto con i detenuti delle Case Circondariali di Chieti e Pescara. Numero giugno 2025

 

APPUNTAMENTI 

Seminario. "Ipercarcerazione e circuito dell'eccezione: la fine dell'utopia rieducativa?" (Catanzaro, in presenza e online, 20 giugno 2025)

Convegno. "Esecuzione penale e ordinamento penitenziario: 1975-2025, tra norme, riforme, di ritti e realtà" (Roma, 20 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Non ci sono poteri buoni: Fabrizio De Andrè e il potere giudiziario" (Livorno, 20 giugno 2025)

Seminario. "DL Sicurezza. Contro le spinte autoritarie, questioni di costituzionalità e tutela dei diritti umani" (Padova, 21 giugno 2025)

Incontro. "Custodire, accompagnare, reinserire: volontariato e istituzioni insieme per una giustizia dal volto umano" (Paola-CS, 21 giugno 2025)

Festival. "Unlock. Evasioni artistiche. Un viaggio dentro e oltre il carcere" (Bergamo, fino al 23 giugno 2025)

Corso di formazione Cooperativa La Ginestra: "Giustizia riparativa e informazione" (Padova, 25 giugno e 2 luglio 2025)

Incontro-dibattito presentazione libro "Populismo punitivo. Critica del discorso penale moderno", di Alejandro Nava Tovar (Roma, 26 giugno 2025)

Seminario. "Il progetto di legge Sciascia-Tortora. Per un'amministrazione della giustizia (più) umana e consapevole" (Milano, 30 giugno 2025)

Convegno: "Cinquant'anni di Ordinamento penitenziario: riforma e crisi del carcere. In ricordo di Alessandro Margara" (Firenze, 2 luglio 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)

 

PODCAST

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

  

CONCORSI  E BANDI

Associazione Artisti Dentro: premio "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)

Concorso Internazionale di Scrittura Femminile Città di Trieste. Sezione dedicata ai racconti scritti dalle donne detenute (Scadenza 30 giugno 2025)