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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 4 marzo 2024

di Giuseppe Spadaro*

Il Dubbio, 4 marzo 2024 Rinchiudere un minore in carcere fa crescere la sua rabbia e aumenta la nostra insicurezza. Dobbiamo sanzionare ma anche offrire opportunità di cambiamento, per consentire a chi è detenuto di capire la bellezza della legalità. Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di intervenire” per contrastare la criminalità minorile e “in considerazione della maggiore pericolosità e lesività acquisite nei tempi recenti”, così il governo ha deciso di intervenire con il decreto Caivano, andando poi ad elencare le misure applicabili dal 15 settembre in avanti. Un’emergenza nazionale, quella della delinquenza minorile, andava fronteggiata con urgenza.

 

di Davide Varì

Il Dubbio, 4 marzo 2024 C’è stato un tempo, un tempo non troppo lontano e magnifico, in cui l'Italia ha insegnato al mondo intero che il termine democrazia non era una parola vuota ma un impegno delle istituzioni e della comunità a non lasciare indietro nessuno. Un tempo in cui la parola “irrecuperabile” era bandita perché era ancora intatta la fiducia verso “l’uomo” e la sua capacità di cambiare. La comunità e le istituzioni erano infatti convinte che mutando le condizioni di vita sarebbe anche cambiato l'individuo.

 

di Franco Insardà

Il Dubbio, 4 marzo 2024 “Consentire ai minori di uscire dal carcere per lavorare sarebbe un messaggio fortissimo per gli altri che sono dentro: fuori c’è il futuro”. Quando all’inizio degli anni 70 il “Beccaria” apriva i battenti don Gino Rigoldi era lì, come oggi a distanza di oltre 50 anni. “Sono ancora io il cappellano, pur avendo dato le dimissioni. Al “Beccaria” tutto è lento, don Claudio Burgio che mi sostituirà non ha fretta, perché ha tante cose da fare, la direzione è sommersa dalla burocrazia e io sono ancora vicino ai miei ragazzi”, dice don Gino con i suoi 84 anni e la voglia e l’entusiasmo di un giovanotto. In tutti questi anni ne ha visti passare tanti di ragazzi, sa bene di cosa hanno bisogno e con la sua Fondazione tra i quartieri di San Siro e Giambellino ha 15 appartamenti per chi una casa non ce l’ha.

 

di Luca Pianesi

Il Dolomiti, 4 marzo 2024 “Non solo un problema di droga, c'è un forte disagio esistenziale”. Per il fondatore di Exodus oggi i problemi principali riguardano la superficialità della società e il disagio nelle relazioni che continua ad aumentare. E sull'abolizione delle carceri minorili spiega: “Serve un sistema diverso per permettere ai ragazzi che hanno sbagliato di pensare alla loro colpa ma non con un atto punitivo ma bensì con un atto rieducativo”.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 4 marzo 2024 La bella storia di un ragazzo che ha attraversato le difficoltà della giustizia minorile con coraggio e determinazione. La questione della giustizia minorile, soprattutto quando avvengono casi di cronaca che coinvolgono i giovani, emerge sempre più spesso come tema centrale, suscitando molto spesso indignazione con le conseguenti scelte politiche per assecondare la pancia della gente. A fronte di questo fenomeno complesso e articolato, è essenziale adottare un approccio analitico e critico che vada oltre le narrazioni sensazionalistiche e affronti le sfide sociali e strutturali sottostanti.

 

di Francesco Monopoli*

brindisireport.it, 4 marzo 2024 Sovraffollamento, carenza di prospettive concrete di reinserimento sociale dopo la espiazione della pena, strutture obsolete, difficoltà oggettive riscontrate nell’espletamento della propria attività dal personale sanitario e dalla polizia penitenziaria. Sono queste alcune delle criticità che affliggono gravemente l’attuale sistema penitenziario italiano. Con il suicidio avvenuto questa notte nel penitenziario Dogaia di Prato ammonta a ventitre il numero totale delle vite perdute dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane. Un quadro allarmante caratterizzato da numeri degni di un vero e proprio stillicidio, se solo si consideri che nell’anno precedente altri sessantanove soggetti reclusi hanno tranciato tragicamente quel sottile filo conduttore ...

 

di Enrico Sbriglia*

L'Opinione, 4 marzo 2024 La storia sarebbe potuta essere narrata da José Saramago, chissà, poteva essere una sorta di continuazione del romanzo “Saggio sulla lucidità”, oppure da Franz Kafka, con il suo vivido surrealismo, ma comunque sarebbe stata uno storia di quelle che penetrano nella testa del lettore come una sorta di incubo, perché quella di Beniamino Zuncheddu è una vicenda capace di contorcerti le budella, capace di svegliare le peggiori angosce che sono rintanate nella coscienza più profonda di ognuno di noi, quelle di cui si ha una ancestrale paura. Vedersi strappati circa 33 anni della propria vita, perché incolpato ...

 

di Giuseppe Filetto

La Repubblica, 4 marzo 2024 La Procura di Genova apre un’inchiesta. Ancora qualche giorno di carcere e Danila Sasso sarebbe stata libera, avrebbe lasciato Pontedecimo e sarebbe tornata a vivere con l’anziana madre a Savona, e con la famiglia avrebbe festeggiato il Natale. “Invece, a dicembre si è ammalato il giudice che seguiva la vicenda e che avrebbe dovuto decidere per gli arresti domiciliari, così ha passato il fascicolo ad un altro - racconta la sorella Laura -; quest’ultimo ci ha detto che doveva rileggersi le carte, sicché Danila è rimasta in carcere senza cure mediche, fino al giorno in cui è morta”. Il 22 febbraio scorso. Tanto che sulla vicenda, dopo l’esposto da parte della famiglia, la Procura di Genova ha aperto un’inchiesta, affidandola al pm Giuseppe Longo.

 

di Marina Lomunno

vocetempo.it, 4 marzo 2024 Aveva 77 anni. Dopo 40 anni di servizio con i minori detenuti ci ha lasciato un prete di frontiera, punto di riferimento per l’educazione nel disagio giovanile. “In ogni giovane, anche il più disgraziato, c’è un punto accessibile al bene e dovere primo dell’educatore è di cercare questo punto, questa corda sensibile del cuore e di trarne profitto”. Così don Bosco invitava i suoi salesiani a cercare e accogliere i ragazzi e le ragazze “discoli e pericolanti” della Torino dell’800, molto simile alla città di oggi, soprattutto nelle periferie che frequentavano i santi sociali.

 

ansa.it, 4 marzo 2024

È emergenza anche nel carcere di Trieste, la casa circondariale Ernesto Mari di via Coroneo. Il numero di detenuti non sarebbe mai stato così alto: 236, di cui 26 donne, rispetto a una capienza di 150 posti. “Alla 238/a persona che farà ingresso sarò costretto a mettere dei materassi a terra, dice il direttore, Graziano Pujia, da due anni alla guida del Coroneo.

 

volontariatotorino.it, 4 marzo 2024 Il progetto “Dentro o Fuori? Vicino” gestito da Vol.To ETS ha messo al centro la promozione della cittadinanza attiva in ambito penitenziario. Sono state formate oltre 170 persone. Il 25 gennaio ha segnato la conclusione del progetto “Dentro o Fuori? Vicino”, dopo 12 mesi di intensa attività sostenuta dalla Città di Torino nell’ambito dello Sportello di Rete Civica - Servizio Dimittendi. Primo progetto portato avanti da Volontariato Torino ETS con focus sul settore penitenziario, ha raggiunto risultati ben oltre le aspettative, evidenziando come sia il settore in generale sia il ruolo del Terzo Settore al suo interno siano oggetto di interesse da parte di molti - addetti ai lavori e non.

 

giornalistitalia.it, 4 marzo 2024 Si è parlato di “Stampa e detenuti: la cronaca dietro le sbarre” nell’ambito del corso su “Formazione e Lavoro per la risocializzazione dei detenuti e dei soggetti adulti e minori in esecuzione penale: quali prospettive?”, organizzato a Modica dalla Scuola per Assistenti Sociali “Ferdinando Stagno D’Alcontres” con il patrocinio della Figec Cisal, Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 4 marzo 2024 Trent’anni dopo il libro e il film di Lina Wertmüller “Io speriamo che me la cavo”, la fiction Rai rimette in scena quegli “irrecuperabili” a cui viene rubata l’infanzia. “Io la parabola che preferisco è la fine del mondo, perché non ho paura, in quanto che sarò già morto da un secolo. Dio separerà le capre dai pastori, uno a destra e uno a sinistra, al centro quelli che andranno in Purgatorio. Saranno più di mille miliardi, più dei cinesi. E Dio avrà tre porte. Una grandissima, che è l’Inferno, una media, che è il Purgatorio, e una strettissima, che è il Paradiso. Poi Dio dirà: “Fate silenzio tutti quanti!”. E poi li dividerà. A uno qua a un altro là. Qualcuno che vuole fare il furbo vuole mettersi di qua, ma Dio lo vede e gli dice: “Ue addo’ vai”...

 

di Flavia Amabile

La Stampa, 4 marzo 2024 I rappresentanti degli studenti: “Ci descrivono come fannulloni per delegittimarci”. Passano i mesi e tra giovani e governo aumentano distanze e scontri. Da quando Giorgia Meloni è arrivata a Palazzo Chigi, l’esecutivo guidato dalla ministra per la Gioventù del quarto governo Berlusconi e, prima ancora, presidente di Giovane Italia, Azione Giovani e Azione Studentesca, si è distinto per la solerzia e la costanza nell’intervenire nel mondo di ragazze e ragazzi con un’impronta molto chiara. C’è chi la definisce “puniti e mazziati” e chi parla di “ordine e manganelli” o più semplicemente di “zitti e buoni” scomodando i Maneskin, ma il senso è lo stesso.

 

di Tiziano Grottolo

Corriere della Sera, 4 marzo 2024 Il trasferimento di Chico Forti è atteso nel giro di alcune settimane. Potrebbe scontare la pena in Trentino a Spini di Gardolo e accedere alla semilibertà. È stata nientemeno che la presiedente del consiglio, Giorgia Meloni, ad annunciare l’arrivo della firma per l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti. Il 65enne trentino dal 2000 sta scontando l’ergastolo negli Stati Uniti per l’omicidio di Dale Pike, un delitto per il quale si è sempre dichiarato innocente. L’iter per il trasferimento di Forti in Italia era stato avviato nel 2020 dopo che il governatore della Florida, il Repubblicano Ron DeSantis, aveva accolto un’istanza basata sulla Convenzione di Strasburgo che era stata presentata dagli avvocati del detenuto trentino.

 

di Padre Enzo Fortunato

La Stampa, 4 marzo 2024 Porto quotidianamente nel cuore, con dolore, la sofferenza delle popolazioni in Palestina e in Israele, dovuta alle ostilità in corso. Le migliaia di morti, di feriti, di sfollati; le immani distruzioni che causano dolore, con conseguenze tremende sui piccoli e gli indifesi, che vedono compromesso il loro futuro. Mi domando: davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo, davvero si pensa di raggiungere la pace? Basta, per favore! Ancora una volta Papa Francesco ci pone dinanzi il grido della pace. E lo fa nei momenti di massimo ascolto. L’Angelus domenicale. Con questo accorato appello, che negli ultimi mesi sta segnando il suo pontificato.

 

di Francesca Mannocchi

La Stampa, 4 marzo 2024 Chi sopravvive ai raid sta morendo lentamente per la mancanza di cibo. Almeno mezzo milione di persone fa i conti con la fame, un bambino su 6 è già malnutrito. Trecento, tremila, tredicimila, trentamila morti. Cento persone affamate uccise dai colpi israeliani mentre lottavano per un sacco di farina o morte sotto la calca di chi, nella ferocia della battaglia quotidiana per sopravvivere, cammina sopra gli altri per cercare di sfamarsi, di sfamare, e resta schiacciato dai camion e dalla folla. C’è un punto, nella sensibilità di chi guarda le guerre dall’agio della lontananza, in cui i numeri diventano meri segni grafici. Nessuno di noi, chiudendo gli occhi, può figurare trecento morti. Figuriamoci trentamila. Da cinque giorni, però, abbiamo nella testa l’immagine di un drone che dal cielo mostra dei punti neri ...

 

di Riccardo Noury*

Il Fatto Quotidiano, 4 marzo 2024 Mentre scrivo questo post, non so ancora se sarà stato approvato un cessate-il-fuoco e dunque l’offensiva di terra israeliana contro Rafah sarà stata, per il momento, scongiurata. Quel che è certo che l’Egitto si stava preparando all’afflusso dei palestinesi di Gaza, ma non voleva farlo sapere. A ciò si collega la campagna minatoria e diffamatoria nei confronti della Fondazione Sinai per i diritti umani e del suo direttore Ahmed Salem, residente nel Regno Unito. Le ultime minacce nei confronti di Salem risalgono a pochi giorni fa: intermediari vicini al governo del Cairo l’hanno avvertito che “sarebbe stato riportato in Egitto” se non avesse posto fine alle sue denunce; il capo di un clan del Sinai, nominato dal governo, gli ha mandato a dire che “anche se vive all’estero, è a portata di mano”.

 

di Irene Soave

Corriere della Sera, 4 marzo 2024 Coprifuoco notturno e stato di emergenza di 72 ore per i disordini scoppiati nel weekend dopo le maxi fughe dai due penitenziari più grandi dello stato caraibico. La polizia sui social: “Aiuto!”. Rivolta dei detenuti, la polizia arresa: una seconda prigione è stata invasa dalle gang, dopo che sabato circa 4 mila prigionieri, cioè quasi tutti, avevano lasciato il carcere di Croix-des-Bouquets, il più grande di Haiti, nella capitale Port-au-Prince che ora è controllata per l’80% da gruppi armati che mirano a rovesciare il governo.

 

DOCUMENTI

Articolo: "La legge violenta e l’arma del diritto", di Sibilla Ottoni

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 29 febbraio 2024: "Carceri Minorili \7" - I ragazzi detenuti nella ex galera di massima sicurezza Quartucciu di Cagliari (che cade a pezzi)."

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 4 al 10 marzo 2024

"In carcere da innocente". Tavola rotonda sul tema dell'errore giudiziario e sugli strumenti per evitarlo (Firenze, 8 marzo 2024)

Seminario Università Federico II: "Detenzione femminile, spazio e comunità in carcere" (Napoli, 8 marzo 2024)

Cena di finanziamento dell'Associazione "Pantagruel" per i diritti dei detenuti (Firenze, 16 marzo 2024)

Presentazione libro: "La vendetta del boss. L'omicidio di Giuseppe Salvia", di Antonio Mattone (Mestre-Ve, 21 marzo 2024)

Mostra: "Sguardi verso l’alto. Dalla cella alla vetta", fotografie di Federico Sutera (Mestre-VE, fino al 31 marzo 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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