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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 29 marzo 2024

di Giorgio Paolucci

Avvenire, 29 marzo 2024 “Ogni giorno qui dentro è un venerdì di passione. Ci sarà la resurrezione?”. La domanda di un detenuto incontrato in questi giorni in carcere è un pugno nello stomaco. Conosciamo bene le condizioni di vita dei nostri penitenziari (e questo giornale se ne fa eco da tempo). Il numero dei suicidi - già ventotto quest’anno, l’ultimo solo due giorni fa nel carcere di Sassari-Bancari - è solo la punta di un gigantesco iceberg che parla di sovraffollamento, violenze, precarietà, scarse occasioni di lavoro e di studio. Per molti, per troppi, l’articolo 27 della Costituzione - in base al quale le pene devono tendere alla rieducazione del condannato - rimane un miraggio. C’è dunque più di un motivo per cedere alla disperazione.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 29 marzo 2024 Ieri mattina la Commissione Giustizia della Camera, nell’ambito dell’esame della proposta di legge in materia di concessione della liberazione anticipata, presentata da Roberto Giachetti (Iv), ha svolto l’audizione di Rita Bernardini, presidente di “Nessuno Tocchi Caino”. “I dati forniti dal ministero della Giustizia ci dicono che siamo a quasi 61mila detenuti e i posti regolamentari effettivi sono poco più di 47mila, quindi abbiamo un sovraffollamento che è intorno al 128%”, ha detto l’ex parlamentare radicale. Ha aggiunto anche che “da uno studio di Nessuno tocchi Caino sui dati alla fine di dicembre dello scorso anno, emergeva già che sono almeno 106 gli istituti penitenziari con un sovraffollamento medio del 150%, e ci sono istituti che toccano o superano il 240% come il carcere di San Vittore”.

 

di Andrea Oleandri*

lavialibera.it, 29 marzo 2024 Il sovraffollamento non è l’unica motivazione per cui i tribunali riconoscono trattamenti disumani e degradanti negli istituti penitenziari. Anche sporcizia, umidità, servizi igienici inadeguati e ritardi nelle cure mediche violano i diritti dei detenuti. Lo scorso gennaio, un uomo che era stato detenuto a lungo nel carcere di Sollicciano a Firenze ha ricevuto uno sconto di pena di circa 300 giorni per il prolungato trattamento inumano e degradante da lui subito durante la detenzione. Aveva denunciato di essere stato recluso in celle invase da insetti, umidità e sporcizia. Non si tratta di un evento raro: nel 2022 - in attesa dei dati del 2023 - i tribunali di sorveglianza hanno accolto oltre 4mila ricorsi, riconoscendo altrettanti sconti di pena (per chi era ancora in carcere) o ristori economici (per chi era già uscito).

 

di Natalia Distefano

Corriere della Sera, 29 marzo 2024 Aula deserta in Senato. La denuncia via “X” del senatore Filippo Sensi (Pd): “Non voglio gettare discredito sull’istituzione ma va registrata la mancata partecipazione a un’interrogazione su un tema urgente come la situazione delle carceri”. Il colpo d’occhio è disarmante: l’Aula del Senato - con le poltrone vuote - che somiglia a un “deserto rosso. Quasi fosse una foto istituzionale, di quelle da brochure o da libro di scuola. Invece lo scatto è di ieri mattina, 28 marzo, mentre a Palazzo Madama era in corso un’interrogazione della vicepresidente dem del Senato Anna Rossomando.

 

di Iuri Maria Prado

L’Unità, 29 marzo 2024 È condivisibile lo sdegno per i ferri ai polsi di Ilaria Salis ed è condivisibile la protesta contro il regime ungherese, tronfio nello sbattere in faccia al mondo quelle immagini di gratuito maltrattamento. Forse è da condividere con meno convinzione il tono indignato che insiste sull’italianità di quell’indagata, come se reclamare il rispetto di minimi criteri di decenza di un sistema giudiziario dipendesse dalla nazionalità di chi vi è sottoposto. Ma ammettiamo pure che queste siano trascurabili sottigliezze. Non è invece una sottigliezza, e non è trascurabile, il fatto che l’Italia ha in realtà molto poco da insegnare agli altri in questa materia.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 29 marzo 2024 Le prigioni italiane sono più incivili di quelle in Ungheria. A suggerirlo sono i numeri impietosi relativi alle condanne ricevute dall’Italia dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) per le condizioni delle carceri e la violazione di alcuni diritti umani basilari, così come le statistiche del Consiglio d’Europa sulla situazione disastrosa del nostro sistema penitenziario. Partiamo dalla Cedu: da quando la Corte è stata istituita, nel 1959, fino al 2021 l’Italia è il terzo paese ad aver ricevuto più condanne (2.466), dopo Turchia e Russia. L’Ungheria ne ha ricevute 614. L’Italia è stata condannata 9 volte per tortura (l’Ungheria mai), 297 volte per violazione del diritto al giusto processo (21 l’Ungheria), 33 volte per trattamento inumano e degradante (38 l’Ungheria), addirittura 1.203 volte per la durata eccessiva dei processi (344 l’Ungheria).

 

di Fabrizio Caccia

Corriere della Sera, 29 marzo 2024 Le “valutazioni” su un’eventuale mobilitazione dell’Associazione nazionale magistrati, il sindacato delle toghe, contro i test psicoattitudinali introdotti dal governo (entreranno in vigore nel 2026) saranno al centro del prossimo Comitato direttivo centrale dell’Anm, in programma sabato 6 e domenica 7 aprile a Roma. Al termine delle “valutazioni”, potrebbe essere indetto uno sciopero. La polemica da giorni è rovente: “Un provvedimento sfregiante - attacca Salvatore Casciaro, segretario generale dell’Anm - perché dà un messaggio ai cittadini secondo cui i magistrati hanno bisogno di essere controllati psichicamente”. Non solo. Casciaro lo definisce “un provvedimento anche demagogico perché i magistrati vengono controllati sotto il piano dell’equilibrio lungo tutto l’arco della carriera. E infine è pure di dubbia costituzionalità”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 29 marzo 2024 Ieri le audizioni in commissione Giustizia alla Camera: l’Anm ancora contro l’abolizione dell’abuso d’ufficio, critico pure Cantone. Il Ddl Nordio, quello che in primis prevede l’abolizione dell’abuso di ufficio, dovrebbe arrivare in Aula ad aprile per l’approvazione finale in seconda lettura: questa la time-line prospettata dalla Commissione Giustizia della Camera, ieri presieduta dal forzista Pietro Pittalis, dove si sono svolte ben diciannove audizioni. Otto delle persone ascoltate erano tra i trentaquattro già auditi nella medesima commissione di Palazzo Madama: da qui erano arrivate le critiche del responsabile giustizia Enrico Costa che punta all’accelerazione del via libera alla legge. Ora i gruppi avranno tempo fino alle 15 di mercoledì 10 aprile per presentare emendamenti.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 29 marzo 2024 La Corte boccia la rimozione automatica dei magistrati per una condanna penale. Bene così: e i politici? La condanna penale non basta, da sola, a distruggere una carriera. Si può riassumere così la sentenza depositata dalla Corte costituzionale, che, giustamente, considera eccessivo l’automatismo che porta alla rimozione di un magistrato per una condanna con pena non sospesa, senza valutare la proporzionalità della sanzione rispetto al reato commesso e spogliando della propria discrezionalità l’organo disciplinare.

 

di Alessandro Parrotta*

Il Dubbio, 29 marzo 2024 L’ipotesi, all’esame del Senato, di dare un tempo più contenuto per le intercettazioni è avvalorata dalla media americana, che è esattamente di un mese e mezzo. Continua l’attività di revisione in materia di intercettazioni volta a rafforzare la tutela del terzo estraneo al procedimento rispetto alla circolazione delle comunicazioni intercettate: è dei giorni scorsi un emendamento a firma della senatrice Erika Stefani (Lega), relatrice in commissione Giustizia per la proposta di legge di Pierantonio Zanettin (Forza Italia), in merito al quale chi scrive era già intervenuto su queste pagine.

di Virginia Piccolillo

Corriere della Sera, 29 marzo 2024 Il Guardasigilli: “Io sono un patofobico evitante ma l’avrei fatto”. “Ilaria Salis? Sono vicino, ma la giurisdizione di un Paese è sovrana”. Domiciliari respinti per Ilaria Salis. Ministro Nordio uno “schiaffo”?

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 29 marzo 2024 L’ex procuratore capo di Milano sui test psicoattitudinali alle toghe: “Posticiparli al 2026 mostra che anche il governo non ci crede. Ma delegittimare la politica è pessimo”. I test psicoattitudinali per i magistrati hanno fatto esplodere un nuovo scontro tra toghe e politica, con toni molto alti da entrambe le parti. L’ex procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, li censura anche se a usarli è stato un suo ex collega, anche se “il clima è quello di una delegittimazione della magistratura, perché è chiaro che nemmeno il governo crede all’attuabilità di questi test”.

 

di Dario Del Porto

La Repubblica, 29 marzo 2024 Il procuratore di Napoli: “Se nelle fiction c’è solo violenza è inutile poi andare in televisione a parlare di legalità. Non faccio parte di correnti, mi sono costruito una vita libera e posso dire quello che penso”. “Dobbiamo cercare di essere più seri, più efficienti ed efficaci, perché purtroppo ormai da decenni c’è un declino in Italia. Stiamo diventando sempre più l’Africa del Nord, la verità è che stiamo diventando molto marginali anche sul piano europeo”. Ai microfoni del talk “Uno, nessuno e 100 Milan” su Radio24, il procuratore Nicola Gratteri torna ad affrontare i temi più caldi del dibattito giudiziario, dalla proposta del governo di introdurre i test psico-attitudinali per i magistrati alle fiction televisive che parlano di mafia, fino alla polemica sull’invito rivolto dall’Università Federico II al cantante Geolier.

 

di Vincenzo Rubano

La Repubblica, 29 marzo 2024 Il parlamentare di Azione alla giornata di studio alla Federico II di Napoli. “Mai più conferenze stampa dai toni giustizialisti dei procuratori. La separazione delle carriere non risolverà tutti i problemi della giustizia ma chiarirà bene i ruoli dei pubblici ministeri e dei giudici”. Il parlamentare di Azione Enrico Costa, ospite alla giornata di studio organizzata dal professore Francesco Forzati e dal Dipartimento di Giurisprudenza della Federico II dal tema “La separazione delle carriere: superamento di un dogma o attacco alla separazione dei poteri?”, è un fiume in piena.

 

di Angela Stella

L’Unità, 29 marzo 2024 La Camera Penale del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta “Vittorio Chiusano” ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Torino in merito al suicidio in carcere avvenuto lo scorso 24 marzo di Alvaro Fabricio Nunez Sanchez, un 31enne ecuadoriano. L’uomo “non doveva essere in carcere perché, già a fine novembre 2023 avrebbe dovuto, su ordine di un Magistrato, essere collocato in una Rems a causa delle condizioni psichiatriche che hanno contribuito al suo gesto anticonservativo”.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 29 marzo 2024 Una storia di presunte violazioni dei diritti umani e del trattamento dignitoso dei detenuti al 41 bis emerge dal carcere di Parma, con particolare riferimento al detenuto Leone Soriano. Le denunce vengono mosse dall’avvocato Diego Brancia, difensore di Soriano, e dalla figlia del detenuto, che cercano disperatamente risposte sulla sua salute, in condizioni critiche e ricoverato d’urgenza in ospedale. Hanno ricevuto solo un telegramma da parte di Soriano in cui ci diceva che ha avuto una brutta caduta e ha rischiato grosso e che ora non sa se dovrà tenere l’ossigeno per sempre. Ma niente più, non riescono ad ottenere una visita per poter vedere come sono realmente le sue condizioni.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 29 marzo 2024 Chiesta un’integrazione della perizia super partes secondo cui la donna, che ha lasciato morire di stenti la figlia di soli 18 mesi, sarebbe capace di intendere e di volere. “Dalle carte di tutto il percorso scolastico di Alessia Pifferi sono evidenti tutti i problemi che aveva a scuola. Problemi seri, ovviamente, che si desumono dalle pagelle e da quanto scritto dagli insegnanti. Visto che Pirfo (Elvezio, psichiatra forense e perito super partes nominato dal Tribunale di Milano, ndr) aveva detto che se ci fossero stati i documenti lui avrebbe potuto e dovuto prenderli in considerazione, io ho chiesto una integrazione di perizia”.

 

di Massimiliano Nerozzi

Corriere Torino, 29 marzo 2024 Il Procuratore dei minori: “Il carcere resti l’extrema ratio” E il direttore pensa a un Consiglio comunale al Ferrante Aporti. Parlando delle “liste infinite per i ragazzi che chiedono un intervento psicologico” e, prima, della mancanza di posti nelle comunità, il Procuratore dei minori, Emma Avezzù, sintetizza la scarsità di risorse come meglio non si può: “Siamo alla frutta”. Succede infatti - racconta - che ci siano “ragazzi al centro di prima accoglienza, per i quali il giudice abbia disposto il trasferimento in comunità, che restano in attesa per giorni, perché non ci sono posti”. Lo spiega durante il dibattito organizzato dall’associazione italiana giovani avvocati (Aiga) alla fondazione “Fulvio Croce”, per discutere della giustizia minorile alla luce del decreto Caivano.

 

di Marina Lomunno

La Voce e il Tempo, 29 marzo 2024 Fra’ Beppe Giunti, francescano conventuale della comunità Madonna della Guardia di Torino, da alcuni anni opera come volontario presso le carceri di Alessandria e di Torino, nella sezione dei collaboratori di giustizia. È appena tornato dalla Bulgaria dove ha partecipato al viaggio di studio sul tema “Capacità e competenza come alternative al carcere” promosso dal progetto cofinanziato dalla Unione Europea Escape Erasmus Ka2.

 

di Nicola Lavacca

Famiglia Cristiana, 29 marzo 2024 I detenuti del carcere minorile realizzano “Il grembiule del servizio”: “E’ stato un intenso percorso di riflessione e di lavoro collettivo, permeato dalle parole del vescovo Tonino Bello e dalla sua interpretazione della sera del Giovedì Santo”, spiega il cappellano don Even Ninivaggi. I ragazzi del carcere minorile “Fornelli” di Bari vivono la Quaresima e la Santa Pasqua nella speranza di un futuro migliore. Dopo il primo laboratorio “Il profumo dell’amore”, incentrato sull’offerta delle essenze per il sacro crisma, e il secondo dal titolo “Il pane del perdono” con la realizzazione artigianale delle ostie, quest’anno hanno intessuto manualmente “Il grembiule del servizio”.

comune.roma.it, 29 marzo 2024 Sabato 6 aprile, a Ostia, sarà presentato “Il Carcere, Il Male Altrove". L’evoluzione del modello rieducativo tra Giustizia riparativa e il coinvolgimento delle realtà locali, il nuovo libro di Gianluca Cavino, filosofo e pedagogista sociale, edito da Altramondo. Appuntamento alle 17 in Via Franco Mezzadra. La presentazione sarà a cura della giornalista Silvia Grassi, alla presenza di Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, che ha scritto la prefazione.

 

di Maurizio Costanzo

La Nazione, 29 marzo 2024 Il 2 aprile al Cantiere Florida proiezione del documentario ‘Essere o non essere’. Seguirà l’incontro di approfondimento “Dalla parte di chi guarda”. Una giornata dedicata al lavoro della Compagnia di Sollicciano, formazione composta da attori detenuti della Casa Circondariale di Firenze, e a quello di Krill Teatro, che da anni con loro porta avanti progetti e realizza spettacoli. Martedì 2 aprile Materia Prima Festival, l’evento dedicato al panorama teatrale contemporaneo a cura di Murmuris, dedica il palcoscenico del Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111R) a un tema sempre attuale: quello del carcere.

 

giornaledellamusica.it, 29 marzo 2024 L’11 aprile la Casa di Reclusione di Opera ospita il Doré Quartet per la conversazione-concerto ideata da Le Dimore del Quartetto e Associazione Culturale Cisproject. Giovedì 11 aprile la Casa di Reclusione di Opera ospita per il terzo anno consecutivo “Musica e Parole”, il format nato dalla collaborazione tra Le Dimore del Quartetto e l’Associazione Culturale Cisproject - progetti sviluppo e promozione umana. Il progetto, realizzato con il sostegno di Itsright Società Benefit, verrà proposto alle ore 20.00 nell’Auditorium della Casa di Reclusione di Milano-Opera.

 

di Michela Di Biase*

Il Dubbio, 29 marzo 2024 Franco Cordero scriveva che l’universo normativo è fatto di parole. Massimo Recalcati sostiene come la legge (in senso psicoanalitico) sia quella della parola: parola che è orizzonte e limite. Sull’uso e la dicotomia di parole piene e parole vuote, quelle che hanno il potere di risolvere le formazioni dell’inconscio e quelle prive di questo significato, si è interrogato Jacques Lacan. Non esiste una parola che non presupponga un dialogo, che non esiga una risposta, la parola è alla base della relazione intersoggettiva, attraverso questa avviene il riconoscimento dell’altro. Operare e vivere nel pianeta giustizia implica di per sé un uso accorto, sapiente e saggio delle parole ciascuna con il proprio significato auto riconoscibile, ma capace di costruire una trama o un ordito di pensieri e di pratiche.

 

di Fulvio Fulvi

Avvenire, 29 marzo 2024 Redenzione e rinascita di Lorenzo, un ex rapinatore seriale ed ex carcerato diventato mediatore penale ed esperto in giustizia riparativa. Da rapinatore seriale - lo chiamavano “il bandito che veste Armani” - a presidente di una cooperativa sociale che a Padova si occupa di mediazione penale e giustizia riparativa. In pratica, Lorenzo Sciacca, 47 anni, di cui 30 trascorsi tra una patria galera e l’altra, oggi aiuta i detenuti a percorrere il suo stesso faticoso cammino di rinascita e redenzione che ha fatto lui. Perché dietro le sbarre la speranza può “respirare” fino a diventare una vita nuova anche per chi ha il destino segnato da una pena infinita, intesa non solo come condanna.

 

di Adelia Pantano

La Stampa, 29 marzo 2024 In occasione dei cinquant’anni dai due giorni di rivolta nel carcere Don Soria il 9 e 10 maggio 1974. Processi, indagini, teorie, verità da scoprire e il ricordo di una storia che la città di Alessandria sembra aver dimenticato. È la rivolta nel carcere Don Soria del 9 e 10 maggio 1974 che si trasformò in una strage con sette morti e 15 feriti. In occasione del cinquantesimo anniversario sarà pubblicata una docuserie per ripercorre quei due lunghi giorni con le interviste ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime. L’hanno chiamata “Memoria dimentica” e vuole raccontare quella tragedia alle nuove generazioni. Non solo: è un racconto per tutti, per non dimenticare.

 

di Gianna Fregonara e Orsola Riva

Corriere della Sera, 29 marzo 2024 Il post con errore di grammatica del ministro. Il ministro su X parla delle percentuali di studenti stranieri nelle scuole. E inciampa sul congiuntivo. In classe “la maggioranza degli alunni deve essere di italiani”. All’indomani delle dichiarazioni di Matteo Salvini che, riaprendo la polemica sul Ramadan chiusa dal presidente Mattarella, ha auspicato un tetto del 20 per cento di stranieri in classe, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara interviene ritoccando la percentuale al rialzo. Lo fa con un post su X in cui spiega la strategia per far imparare l’italiano agli studenti stranieri, ma lui stesso - come fanno notare i deputati del Pd - inciampa nella scrittura del suo messaggio.

 

di Adriana Pollice

Il Manifesto, 29 marzo 2024 Sono circa un milione gli studenti con cittadinanza non italiana, la Lega vuole inserire un tetto del 20% in ogni classe. Flc Cgil: “Il contrario dell’inclusione”. “L’inclusione può avvenire assimilando i nuovi arrivati sui valori della Costituzione oppure realizzando la società del melting pot, dove ognuno fa ciò che vuole. Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali della Costituzione, ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani”: è l’intervento di ieri del ministro dell’Istruzione Valditara. Il giorno prima il vicepremier leghista Salvini aveva chiesto di inserire un tetto massimo del 20% di studenti di origini straniere in ogni classe.

 

di Luca Liverani

Avvenire, 29 marzo 2024 Gli ultimi dati disponibili del Sipri ci dicono che nel 2022 la spesa militare mondiale è stata di 2.200 miliardi di dollari. Il 55% li ha spesi la Nato, la Russia 86,4 miliardi. Ma davvero “la pace è soprattutto deterrenza”, come sostiene la presidente del Consiglio in visita in Libano? È proprio indispensabile spingere sugli investimenti militari sottraendo risorse a sanità, scuola, ambiente? Prima di esprimere un’opinione vale la pena di dare un’occhiata ai numeri. Gli ultimi dati disponibili del Sipri, ci dicono che nel 2022 la spesa militare mondiale è stata di 2.200 mld di dollari. Il 55% li ha spesi la Nato, cioè 1.230 mld, di cui 877 gli Stati Uniti (il 71%) e 355 gli altri Paesi Nato. E la Russia? 86,4 mld. L’Alleanza Atlantica, insomma, investe in armi quasi 15 volte più dell’Orso russo.

 

di Andrea Fabozzi

Il Manifesto, 29 marzo 2024 Forse era difficile aspettarsi di meglio, sicuramente peggio di così l’udienza di ieri nel tribunale di Budapest per Ilaria Salis non poteva andare. Per lei che trascinata in catene davanti ai suoi giudici, ai familiari, agli amici e ai parlamentari venuti dall’Italia, è tornata rapidamente in carcere e ci dovrà restare, essendogli stata negata la possibilità di scontare la detenzione ai domiciliari. Ma non solo per lei, visto che l’ordine giudiziario ungherese e il suo governo - ormai impossibili da tenere distinti - hanno approfittato dell’occasione per esercitare una prova di forza nei confronti del governo italiano e della sua opinione pubblica.

di Donatella Stasio

La Stampa, 29 marzo 2024 “Beato un popolo che non ha bisogno di eroi” diceva Bertold Brecht. E certo non si può dire questo dell’Ungheria di Viktor Orban che continua a tenere Ilaria Salis in catene, ne umilia la dignità davanti al mondo intero, calpesta la presunzione di innocenza e, per quanto grave possa essere il reato contestatole, chiude ogni varco a un processo giusto e non politico. Beato il paese che non ha bisogno di atti di eroismo per dar corpo ai valori fondanti dell’Unione europea di cui fa parte - libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto, rispetto della dignità e dei diritti umani - perché ha istituzioni di garanzia forti e indipendenti.

 

di Simone Alliva

L’Espresso, 29 marzo 2024 Il lenzuolo sparito, gli abiti macchiati di sangue, la dinamica. L’indagine su Daniel Radosavljevic, il ventenne italiano trovato impiccato nel carcere francese di Grasse, è chiusa. Ma niente torna. Contraddizioni, misteri, anomalie, orrori. A distanza di un anno la morte di Daniel Radosavljevic, il cittadino italiano di 20 anni trovato impiccato nel carcere francese di Grasse, in Costa Azzurra, è un pozzo senza fondo. Ora l’indagine francese è stata chiusa e racconta una storia dove nulla torna al suo posto.

 

DOCUMENTI

Articolo. "La sfida dell’intelligenza artificiale al processo penale nell’era digitale", di Sergio Lorusso

Articolo. "Al vaglio della Corte costituzionale il percorso di reinserimento e rieducazione del minore, ai sensi dell’art. 27-bis D.P.R. n. 448/1988, recentemente introdotto dal decreto Caivano", di Lucio Camaldo

"Le carceri in Emilia Romagna: non solo sovraffollamento". Attività dell'osservatorio di Antigone Emilia Romagna anno 2023

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata nazionale di studi "Io non so parlar d'amore…" (Venerdì 17 maggio 2024, ore 9.00-17.00 - Casa di reclusione di Padova)

APPUNTAMENTI

Mostra: "Sguardi verso l’alto. Dalla cella alla vetta", fotografie di Federico Sutera (Mestre-VE, fino al 31 marzo 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'1 al 7 aprile 2024

Incontro-dibattito: "Dialoghi sul diritto all'affettività ristretta" (Online su Facebook, 3 aprile 2024, ore 19.00)

Convegno in presenza e online organizzato dalla CGIL: "Articolo 27. I diritti in carcere" (Roma, 3 aprile 2024)

Seminario di formazione per la Giornata nazionale della Giustizia Riparativa (Mantova, 5 aprile 2024)

Presentazione del libro "Il ragazzo smarrito. Una storia vera di detenzione e libertà", Ornella Giordano (Saluzzo-CN, 5 aprile 2024)

"Dialoghi in libertà. Racconti dal carcere". Ciclo di seminari organizzato dal Polo Universitario Penitenziario (C.C. Siena, dal 9 aprile al 4 giugno 2024)

Seminario: "Il valore dell’istruzione in carcere: presentazione del Protocollo di intesa tra USR, PRAP e CGM (Milano, 16 aprile 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 31 marzo 2024)

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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