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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 18 marzo 2024

di Alessandro Fragalà

sicilia.lidentita.it, 18 marzo 2024 C’è la legge da far rispettare. C’è la necessità e il dovere di punire chi sbaglia, chi commette reati. Ma c’è anche il diritto alla dignità umana e alla riabilitazione sociale di chi ha capito i propri errori e di chi vuole o vorrebbe ricominciare una vita. In questo panorama c’è la condizione, pietosa, delle carceri italiane e, in questo caso, di quelle siciliane. Una situazione che, ormai da anni, denuncia l’associazione “Nessuno Tocchi Caino” che ha lanciato un’iniziativa denominata “Grande Satyagraha” proprio per rendere nota la verità sulle condizioni di sovraffollamento delle carceri nel nostro Paese.

 

di Raffaele Tovino

L’Edicola del Sud, 18 marzo 2024 Partiamo da un dato: il 68,7% dei detenuti che in carcere non lavorano torna a delinquere. E questo valore tocca addirittura il 90% se si pensa che una parte dei reati commessi dai recidivi non viene scoperta. Quante sono, invece, le persone che, dopo aver lavorato regolarmente durante la detenzione, si mettono nuovamente sulla cattiva strada? Non più del 2%. Una statistica che andrebbe spiegata ai teorici del “buttiamo la chiave”, sempre pronti a sventolare cappi e manette, ma anche a chi non sembrano comprendere l’importanza del lavoro in carcere.

 

di Luciana Littizzetto

twitter.com/chetempochefa, 18 marzo 2024 Caro Carlo Nordio … devoto ministro della Repubblica italiana. Tu siedi dietro una scrivania che è riuscita a passare da Togliatti a Bonafede. È quindi con tutta la delicatezza che posso questa sera vorrei parlarti di carcere. Il tema più impopolare che ci sia in questo Paese. Se ti proponessi: “Ministro, facciamo un bel dibattito sull’uso delle nacchere nella musica calabrese” riempiremmo i palasport. E invece solo a sentire la parola “carcere” il cervello della gente si affloscia.

 

di Giuseppe Losappio*

L’Unità, 18 marzo 2024 Decreto Caivano, reato di Rave party: sforna senza sosta prodotti difettosissimi, ma la produzione prosegue a pieno regime. Voglio dirlo in modo pop, parafrasando De Gregori, anche se corro il rischio del sociologismo: la fabbrica del diritto penale siamo noi, oggi più che mai nell’epoca delle passioni tristi e - tra queste - della passione punitiva, come ci ha insegnato l’omonimo libro di Didier Fassin. È una situazione che non consente di indulgere all’ottimismo per - tra le altre - due ragioni complementari. La Fabbrica del diritto penale è davvero una singolare struttura produttiva. Manca del tutto il controllo di qualità a monte e a valle.

 

di Giovanni M. Jacobazzi

Il Dubbio, 18 marzo 2024 La delibera votata all’unanimità dal plenum: se c’è buona condotta la toga può “cancellare” la macchia dal proprio curriculum. I magistrati che hanno avuto una condanna disciplinare potranno essere “riabilitati” per buone condotta e così concorrere ad incarichi direttivi e nomine che sarebbero state altrimenti precluse. La delibera è stata votata all’unanimità questa settimana in Plenum. Fautori della proposta sono stati i togati di Magistratura indipendente, il gruppo moderato all’interno dell’Associazione nazionale magistrati. Relatori della “riabilitazione disciplinare”, la togata Bernadette Nicotra, presidente della Quarta commissione, competente sulle valutazioni di professionalità, e la laica Claudia Eccher (Lega).

 

di Maria Vittoria Ambrosone

Il Riformista, 18 marzo 2024 È il 18 dicembre 2019. L’avvocato Silvia Merlino ha passato i giorni, le nottate precedenti a preparare la discussione di un processo molto delicato: il suo assistito è imputato per violenza sessuale, minacce e molestie nei confronti della figlia minorenne. Attende, con i colleghi, che chiamino l’udienza, fissata per le 12. Qualche minuto dopo l’orario stabilito, il collegio giudicante entra in aula: “in nome del popolo italiano…”, dichiara l’imputato colpevole dei reati a lui ascritti e lo condanna alla pena di 11 anni di reclusione. Il Presidente augura ai presenti “Buon Natale” e li congeda. I difensori tutti sono increduli. Si fatica a comprendere ciò che è appena accaduto.

 

di Federico Unnia

Italia Oggi, 18 marzo 2024 Tempi più veloci per i processi, gestione e valutazione di migliaia di dati, elaborazione giurisprudenziale “omogenea”, impostazione di atti e memorie endoprocessuali. Questi i vantaggi che l’Intelligenza artificiale, anche nella sua declinazione predittiva, potrebbe portare nel pianeta giustizia. Al momento, il ministero della giustizia sta portando avanti alcuni progetti, come “IustitIA” della Corte di appello di Reggio Calabria, uno della Corte d’Appello di Venezia assieme all’Università Ca’ Foscari, e uno della Corte di appello di Brescia. Queste iniziative cercano di utilizzare l’IA per ridurre il contenzioso, i tempi dei procedimenti e favorire soluzioni concordate tra le parti.

 

di Lilia Ricca

ilmediterraneo24.it, 18 marzo 2024 Il progetto in 9 Istituti penitenziari della Sicilia ha previsto momenti di gioco e supporto psicologico per le famiglie. Un’esperienza di realtà 3D è stato l’evento conclusivo per conoscere i risultati. Come si fa a rendere le carceri dei modelli educativi? Oggi in Italia sono 61.000 le persone private della libertà personale e ogni anno sono 100.000 sempre in Italia le persone che le frequentano. Essere genitori a prescindere dallo stato di detenzione ed essere un figlio accudito dai genitori a prescindere dallo stato di detenzione del genitore è l’obiettivo formativo ed educativo del progetto “Giocare per diritto”, di Uisp Sicilia, che ha messo in rete 42 partner e coinvolto 9 istituti penitenziari siciliani in 30 mesi di attività.

 

di Claudio Bencivenga

linkabile.it, 18 marzo 2024 Si è tenuta sabato 16 marzo il presidio contro i suicidi nelle carceri, di fronte al carcere di Poggioreale, un’iniziativa a cui hanno preso parte padre Alex Zanotelli; don Franco Esposito direttore della Pastorale Carceraria; Livio Ferrari del movimento No Prison; Monica Bizaj, presidente dell’associazione Sbarre di Zucchero; Valentina Ilardi, dell’associazione Liberi di Volare onlus e le rispettive associazioni, insieme al Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello.

 

catanzaroinforma.it, 18 marzo 2024 Il prossimo 20 marzo astensione e manifestazione all’Ordine degli Avvocati. La Camera Penale di Catanzaro aderisce all’astensione nazionale di giorno 20 marzo, proclamata dall’UCPI, per chiedere a Governo e Parlamento un intervento urgente per porre fine al sovraffollamento carcerario e al dramma dei suicidi in carcere. Incontro e conferenza stampa presso la sala del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, ore 10:00. Le politiche in materia di sicurezza realizzate dallo Stato italiano negli ultimi decenni sono la causa del fenomeno cronico del sovraffollamento carcerario e delle conseguenze inumane e degradanti dello stato di detenzione, certificate persino da pronunce di condanna da parte della CEDU nei confronti della Repubblica Italiana ...

 

ilpescara.it, 18 marzo 2024 Adesione della Camera Penale di Pescara allo sciopero nazionale indetto per il 20 marzo quando gli avvocati si asterranno dalle udienze. Il presidente Galasso rinnova l’appello a governo e parlamento perché “abbiano il coraggio politico di fare ricorso all’amnistia e all’indulto”. Gli avvocati penalisti di Pescara diserteranno le udienze mercoledì 20 marzo per protestare contro quello che definiscono un vero e proprio allarme: i suicidi in carcere.

 

sassuolo2000.it, 18 marzo 2024 Incontro con Alessandro Bergonzoni a Cellulosa. Venerdì 22 marzo alle ore 21:00 si svolgerà presso Cellulosa, mercato, arte e cucina (ex cartiera di Lama di Reno) un dibattito sulle condizioni delle carceri in Italia. Parteciperà Alessandro Bergonzoni, l’Associazione Antigone, impegnata per i diritti e le garanzie nel sistema penale e lo psichiatra Mattia Masotti. Modera Marco Tamarri. “È un incontro voluto fortemente perché́ negli ultimi anni stanno arrivando dei segnali importanti con l’aumento del numero dei suicidi nelle carceri - spiega Valentina Franco, Presidente della Consulta del turismo e della cultura del Comune di Marzabotto che con l’amministrazione ha organizzato l’evento. - In particolare bisogna mantenere alta l’attenzione sul 41bis, che dispone il regime detentivo speciale del carcere duro.

 

borderline24.com, 18 marzo 2024 La mostra “Senza colpe” sarà inaugurata il 25 marzo. La sorte dei bambini, figli di donne detenute, a titolo cautelare o in fase di esecuzione della pena, rappresenta uno spaccato di realtà talvolta ignorato: fanciulli segnati dallo stesso destino delle loro madri, prigionieri “senza colpe”, che non possono essere privati dell’affetto materno, ma neppure della vita da bambini liberi. Per accendere i riflettori su questa zona d’ombra, lunedì 25 marzo, alle 15,30, presso il Centro Polifunzionale Studenti (ex Palazzo delle Poste), sito in Piazza Cesare Battisti, 1, avrà luogo una Tavola rotonda in tema di “Maternità in carcere”, alla quale parteciperanno esponenti di spicco del mondo accademico e giudiziario.

 

fm-world.it, 18 marzo 2024 La radio entra in carcere, in diretta. “Dentro”, insieme a “Caterpillar” - in onda martedì 19 marzo alle 18.00 su Rai Radio2 e anche in visual radio sul canale 202 - per raccontare con Massimo Cirri e Sara Zambotti, tra gli studi di corso Sempione, a Milano, e il carcere di Bollate, la rilettura de “I fratelli Karamazov”, attraverso le riflessioni di persone detenute, studenti, familiari di vittime della criminalità organizzata e operatori penitenziari che si confrontano sui temi della pena, della colpa, del cambiamento, del debito e del credito, del “diritto” al rancore e della “riparazione”, a partire dalla rilettura del romanzo di Dostoevskij.

 

di Adele Lapertosa

rainews.it, 18 marzo 2024 Un documentario racconta il progetto che ha coinvolto i detenuti del carcere di Trani. Cosa accade dietro le sbarre, poco importa al mondo di fuori. È da questa considerazione che parte il lavoro di Behind Bars Collective, band musicale interessata ad aprire una finestra sul mondo del carcere. E lo ha fatto con un progetto particolare, che ha dato più frutti. A partire da un laboratorio tenuto nel carcere di Trani, grazie alla cooperativa i bambini di Truffaut.

 

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 18 marzo 2024 Cento anni fa nasceva il grande psichiatra: la legge che porta il suo nome e che ha segnato la chiusura dei manicomi è una delle più importanti della storia repubblicana. una legge unica che fa dell’Italia il primo e ancora solo Paese al mondo ad aver abolito, per sempre, l’orrore degli ospedali psichiatrici. Si diceva, e ancora oggi si dice: “Matto da legare”. Prima di Franco Basaglia e della sua rivoluzione, quell’espressione non era affatto un’iperbole, al contrario: nei vecchi manicomi venivi legato davvero.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 18 marzo 2024 Quella “rivoluzione” è ancora un modello: Consiglio d’Europa e Commissione Ue raccomandano di ispirarsi alla nostra legislazione, “esemplare” per il rispetto dei diritti umani e per aver seguito la strada della sostenibilità economica. La legge 13 maggio 1978 n. 180 in materia di “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”, meglio conosciuta come “legge Basaglia”, ha rappresentato una svolta per il nostro Paese.

 

di Sergio Zavoli

Il Dubbio, 18 marzo 2024 Sergio Zavoli, padre del giornalismo italiano, incontrò Alda Merini mentre preparava il suo libro “Il dolore inutile, la pena in più del malato”. Ne venne fuori un’intervista memorabile con una delle più grandi poetesse del nostro Paese. Alda Merini si ritrovò a ripercorrere i momenti chiave della sua esistenza, compresa la dolorosissima esperienza: “Mi è venuto un accidente quando m’hanno chiuso i cancelli dicendomi che quella sera non sarei tornata a casa. L’idea della separazione da mio figlio mi ha fatto impazzire... Quello che ha scatenato veramente la follia è stata l’idea di non vedere la famiglia”, racconta Alda Merini nel suo fitto dialogo con Zavoli. Una testimonianza unica che fa capire più di ogni altra cosa la violenza delle “istituzioni totali”.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 18 marzo 2024 I manicomi non sono più come ce li immaginiamo. Ma questo non vuol dire che non esistano, dice Piero Cipriano, psichiatra e scrittore. Il pensiero di Basaglia l’ha incontrato dopo la specializzazione, in Friuli, cioè la Regione che ne custodisce l’eredità. Ne ha seguito l’insegnamento terapeutico, lavorando negli Spdc (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura). Ma ora la celebrazione del medico che ha liberato i “pazzi”, nel centenario della sua nascita, gli risulta un po’ consolatoria: “Gli facciamo il francobollo e poi ce ne dimentichiamo...”.

 

di Eleonora Camilli

La Stampa, 18 marzo 2024 Una “giornata storica”, un “passo importante” per l’attuazione del Piano Mattei e per “far fronte al flusso migratorio”. Non risparmia i toni trionfalistici la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la visita di ieri al Cairo. Una missione congiunta europea con un doppio obiettivo: la firma della dichiarazione sul partenariato strategico tra Unione europea ed Egitto, e l’avvio di una serie di accordi intergovernativi con il nostro Paese.

 

di Francesca Paci

La Stampa, 18 marzo 2024 C’era un convitato di pietra al tavolo dell’accordo che la premier italiana Giorgia Meloni ha firmato ieri con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e lo sapevano tutti, a quel tavolo c’era Giulio Regeni. Ancora Regeni a distanza di otto anni, diranno adesso i cinici che si nascondono dietro le altisonanti ragioni della realpolitik? Sempre. Fin quando il Cairo non avrà risposto delle torture e della morte inflitte al giovane ricercatore friulano, restituendo alla famiglia prima e poi al nostro Paese quantomeno la verità e la giustizia. Meloni e al Sisi hanno parlato di energia, di cooperazione e soprattutto di controllo dei migranti, quello sì un tema che non retrocede mai nella scala delle priorità politiche e per cui Bruxelles si accinge a versare all’ennesimo “dittatore necessario” oltre 7 miliardi di euro.

 

di Umberto De Giovannangeli

L’Unità, 18 marzo 2024 “Se vuoi evitare che ci siano barconi alla deriva devi introdurre canali di ingresso legali e sicuri. Poi però non puoi coltivare il consenso che fa leva sulla paura. Non è inefficienza, è calcolo. Salvini, quando tutti ci spiegavano quanto era bravo, è andato proprio in questa direzione”. Il Mediterraneo, il “Mar della morte”. Dove si susseguono le stragi di migranti. L’Unità ne discute con Pierfrancesco Majorino, responsabile nazionale immigrazione del PD.

 

di Fabio Scuto

Il Fatto Quotidiano, 18 marzo 2024 Una settimana fa il quotidiano Haaretz ha raccontato in prima pagina di 27 detenuti palestinesi - catturati fra Gaza e la Cisgiordania - morti per i maltrattamenti subito durante la prigionia, come testimoniavano i loro corpi brutalizzati dalle percosse. Sono oltre 1.000 le denunce raccolte dall’Unrwa di prigionieri palestinesi - poi rilasciati - che hanno subito violenze durante la prigionia. Sbarre di ferro per i pestaggi, scosse elettriche, cani e bruciature di sigaretta, finte esecuzioni: questo nei loro racconti sulle torture. Il portavoce dell’Idf si è rifiutato di commentare o fornire spiegazioni su quali erano le reali condizioni di prigionia.

 

di Marta Serafini

Corriere della Sera, 18 marzo 2024 Sono oltre 7 milioni e mezzo i bambini che necessitano di assistenza umanitaria: 650 mila sotto i cinque anni sono colpiti da malnutrizione cronica. Siria, 13 anni dopo. Dimenticare una guerra non si può: i numeri parlano di mezzo milione di vittime, 20 milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie case, rifugiati all’estero o sfollati nel loro Paese. E - il dato è stato diffuso da Unicef - di 7,5 milioni di bambini che necessitano di assistenza umanitaria, più che in qualsiasi altro momento del conflitto: in 650.000 sotto i cinque anni sono colpiti da malnutrizione cronica. La situazione umanitaria, ulteriormente aggravata dal terremoto che ha colpito Turchia e Siria nel febbraio dell’anno scorso, resta disastrosa secondo le Nazioni Unite.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Carceri: senso di giustizia o vendetta?", di Enrico Conte

Articolo. "La riforma della magistratura". Intervista di Costantino De Robbio a Giorgio Spangher ed Eugenio Albamonte

APPUNTAMENTI

Seminario: "Giustizia riparativa e violenza di genere: una relazione pericolosa" (Pisa, 18 marzo 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 18 al 24 marzo 2024

Laboratori e dibattiti per la Settimana della Giustizia riparativa nella Casa Circondariale "Rocco D'Amato" (Bologna, dal 18 al 22 marzo 2024)

Incontro-dibattito: "La condizione delle carceri in Italia" (Marzabotto-BO, 22 marzo 2024)

Conferenza stampa presentazione dei risultati del progetto "Mikhael: bambini oltre le sbarre" (Foggia, 19 marzo 2024)

Presentazione del libro: "Di sasso in sasso", di Arrigo Cavallina (Colognola ai Colli-VR, 20 marzo 2024)

"Le nostre gabbie". Convegno e mostra mercato su detenzione, disagio e devianza (Palermo, 20 marzo 2024)

Manifestazione dell'Unione Camere Penali Italiane: "Non c'è più tempo. Fermare i suicidi in carcere" (Roma, 20 marzo 2024)

Concerto Gospel con la partecipazione del cantautore Beppe Quinto (Casa circondariale di Ivrea-TO, 20 e 27 marzo 2024)

Presentazione libro: "La vendetta del boss. L'omicidio di Giuseppe Salvia", di Antonio Mattone (Mestre-Ve, 21 marzo 2024)

Mostra: "Sguardi verso l’alto. Dalla cella alla vetta", fotografie di Federico Sutera (Mestre-VE, fino al 31 marzo 2024)

Seminario di formazione per la Giornata nazionale della Giustizia Riparativa (Mantova, 5 aprile 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 31 marzo 2024)

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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