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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 10 marzo 2024

di Gian Domenico Caiazza

Il Riformista, 10 marzo 2024 La cultura democratica occidentale ci ha fatto crescere nella ferma convinzione che il processo penale non è strumento e luogo della vendetta sociale contro il crimine, ma strumento e luogo dell’accertamento rigoroso del fatto, di verifica della ipotizzata responsabilità di un imputato che occorre presumere innocente. Ce lo insegnavano a scuola e nelle università, ma con ben maggiore efficacia in quei film western che rappresentavano sempre con biasimo la folla inferocita che improvvisava forche e vi appendeva colpevoli giudicati tali dal sommario furore popolare a sostegno delle vittime, o presunte tali.

 

di Luca Palamara

Il Giornale, 10 marzo 2024 Le notizie che tutti i giorni affollano le pagine dei quotidiani nazionali ed i talk show descrivono una crisi della giustizia e del mondo dell’informazione che impone una serie di riflessioni. Basterebbe, infatti, ripercorrere anche solo sommariamente gli eventi degli ultimi quindici anni per acquisire la consapevolezza sull’esistenza di un assetto di potere che, violando costantemente i più elementari e preziosi diritti delle persone, si muove come un polipo per sbarrare la strada al rinnovamento e per riportare presso di sé il potere in caso di temporanea perdita.

 

di Andrea Cittadini

Giornale di Brescia, 10 marzo 2024 La Cassazione annulla decisione della Corte d’appello di Brescia su un 37enne condannato. Per anni è stato il leitmotiv della destra italiana e della Lega in tema di sicurezza. “Far scontare nel paese di origine la condanna incassata da stranieri presenti sul territorio italiano”. Per quanto riguarda la Romania, la Cassazione scrive: “C’è il pericolo concreto di sottoposizione in carcere a trattamenti inumani e degradanti”. Per questo gli Ermellini hanno stoppato la consegna alla giustizia rumena di un condannato che avrebbe dovuto scontare la pena all’ombra dei Carpazi. La Corte d’appello di Brescia aveva detto sì all’estradizione, ma il procuratore generale bresciano e lo stesso coinvolto attraverso il suo legale hanno impugnato la sentenza, e ora i giudici dovranno riesaminare il caso.

 

tvqui.it, 10 marzo 2024 Famiglie ancora una volta riunite davanti ai cancelli del Sant’Anna per ricordare a distanza di quattro anni i terribili fatti dell’8 marzo 2020, ma soprattutto per tenere alta l’attenzione sulla possibile l’archiviazione per i reati di tortura. 8 marzo 2020, un giorno drammatico per Modena. Un fumo nero che si levava al di sopra della Casa Circondariale Sant’Anna riuscì, quel giorno di quattro anni fa, ad attirare l’attenzione dell’Italia intera. Fu una rivolta terribile. Nove detenuti persero la vita in quell’occasione e tante famiglie, da allora, da quattro anni, non si danno pace. Uno slogan diventa la loro voce: “La verità non si archivia”.

 

iltorinese.it, 10 marzo 2024 Venerdì mattina una delegazione del Partito Radicale, composta da Mario Barbaro (componente di Segreteria del Partito Radicale), Claudio Desirò (Segretario di Italia Liberale Popolare) e Maria Anna Ferrara, ha visitato la sezione femminile del carcere delle Vallette. Tale iniziativa si è inserita nel quadro delle iniziative “Un fiore per le donne” che il Partito Radicale ha organizzato per far visita alle detenute negli istituti penitenziari femminili in diverse città italiane l’8 marzo e il 9 marzo.

 

ecodellojonio.it, 10 marzo 2024 Il Garante dei detenuti, Luca Muglia, ieri è stato a Castrovillari per l’iniziativa promossa dalla sezione detentiva femminile: “Il sistema carcerario non fa distinzioni di sesso, le regole detentive non presentano alcuna caratterizzazione di genere”. In occasione dell’8 marzo il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Luca Muglia, ha partecipato all’incontro-dibattito “La festa della donna come momento di riscatto” tenutosi nell’aula didattica della sezione detentiva femminile della Casa circondariale “R. Sisca” di Castrovillari.

 

di Edoardo Iacolucci

Corriere della Sera, 10 marzo 2024 I manifestanti: “Abbiamo deciso di replicare la protesta del 2014 quando 13 detenuti si cucirono la bocca per denunciare le violazioni di diritti umani”. “Chiuso per gravi violazioni dei diritti umani”. “Chiuso per soprusi sulla libertà”. “Chiuso per condizioni degradanti”. Sono alcuni dei cartelli tenuti in mano sabato mattina dalle 11 sotto la pioggia all’esterno del Centro per il rimpatrio di Roma dai radicali, che, con le bocche simbolicamente coperte da un nastro bianco, si sono ritrovati in un sit-in. L’intento: fare luce sulle condizioni disumane nelle quali si trovano i trattenuti all’interno e chiedere al sindaco Gualtieri la chiusura immediata.

 

di Marcella Pace

virtuquotidiane.it, 10 marzo 2024 Sono realizzati con pochi e semplici ingredienti biologici. Hanno la forma di un cuore, e il nome sembra quasi sarcastico, ma dietro porta con sé i momenti di “evasione” da una quotidianità costretta senza poter uscire, vissuti per realizzarli. Scappa-Telle non sono dei semplici biscotti, ma sono parte di un progetto articolato che è diventato un modello da seguire ed esportare. A farli sono i ragazzi detenuti nelle carceri minorili di Bari nell’ambito del progetto Made in Carcere, promosso dalla Onlus Officina Creativa che da oltre 17 anni incentiva il lavoro retribuito delle donne detenute nelle carceri italiane, e ora appunto anche dei minori.

 

lavitacattolica.it, 10 marzo 2024 “Più che celebrare i cento anni dalla nascita di Franco Basaglia, come Dipartimento di Salute mentale, abbiamo pensato che fosse più significativo raccontare fatti, buone pratiche e affrontare questioni aperte”. Spiega così Marco Bertoli, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asufc (l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale) la scelta di organizzare proprio lunedì 11 marzo - nel centenario del visionario psichiatra -, alle 17.30 in Sala Ajace, a Udine, l’incontro “Fine pillola mai” il cui titolo riprende l’inchiesta di “Altraeconomia” - firmata dal giornalista Luca Rondi - sull’abuso di psicofarmaci nelle carceri italiane, tra salute mentale e controllo della popolazione detenuta.

 

Il Resto del Carlino, 10 marzo 2024 Incontro emozionante tra studenti e l’ex camorrista diventato attore di successo, che ha trovato la libertà in carcere attraverso lo studio e il teatro. Un esempio di rinascita e di cambiamento positivo. Trovare la libertà in carcere, nel luogo più chiuso in assoluto, nello spazio in cui si rischia di perdersi. È la storia che hanno condiviso i ragazzi delle classi 4 CNA, 4CAA, 4 INA, 4 INB, 4DSA, 3 DSA, 4 TCA dell’istituto Montani che hanno incontrato Salvatore Striano, ex camorrista, oggi attore di successo. Un momento di grande emozione che fa seguito ad un progetto arrivato dalla scuola, per ragionare sul concetto di libertà connesso alla cultura, a partire dal libro scritto da Striano per raccontare la sua storia straordinaria.

atellanews.it, 10 marzo 2024 Ancora una volta giovedì l’arte teatrale è riuscita nel suo più grande miracolo. Aiutare nel percorso di rieducazione quanti stanno scontando un periodo di detenzione in un penitenziario. E come sempre protagonisti di questa importante percorso progettuale sono stati gli attori e volontari della compagnia de “I SudAtella”, capeggiata dall’instancabile Susy Ronga. Al termine di un laboratorio svolto con un gruppo di detenuti del carcere napoletano di Poggioreale, c’è stato l’allestimento di una vera e propria piece incentrata sull’importanza dei beni immateriali interamente interpretata dai detenuti.

 

Ristretti Orizzonti, 10 marzo 2024 Le carceri italiane, come quelle di ogni Paese, sono lastricate di odio e violenza, dentro un elenco infinito di vittime, ed è ormai dimostrato che le leggi da sole non sono sufficienti a tutelare le persone che hanno perso la libertà, in quanto il carcere è un luogo così chiuso che parlare di trasparenza, quella che invece dovrebbe esserci in quanto siti di esecuzione della giustizia, è impossibile ed impraticabile, i muri che lo determinano sono il primo e fondamentale elemento di lontananza dalla città libera e dalle garanzie di rispetto dei diritti.

 

di Vittorio Pelligra

Il Sole 24 Ore, 10 marzo 2024 Le riforme istituzionali, le leggi elettorali, le riforme di rango costituzionale devono essere condivise. E questo per evitare di generare distorsioni durature sulla sola base di differenze contingenti. Che cos’è la giustizia? “Non v’è altra domanda - scrive il giurista e filosofo Hans Kelsen - la quale sia stata discussa in modo tanto appassionato; non v’è altra domanda per la quale si siano versati tanto prezioso sangue e tante amare lacrime; non v’è altra domanda alla quale sia stata dedicata una riflessione tanto intensa (…) eppure, questa domanda resta ancora oggi, come in passato priva di risposta.

 

di Giacomo Giossi

Il Domani, 10 marzo 2024 “Cento giorni che non torno” (Laterza) di Valentina Furlanetto è sia un’inchiesta su chi era Franco Basaglia e su cosa ha significato la sua azione e cosa ancora oggi significa per la cura del disagio mentale. Partendo dal punto di vista di uno psichiatra e neurologo, fu capace di offrire una piattaforma inclusiva dentro la quale rendere possibile una cosa immaginata. Là dove altri si limitarono alla teoria e a un approccio clinico, lui diede forma a una rivoluzione, l’unica che si ricordi in Italia, capace di mutare radicalmente l’ambito manicomiale. Il libro inchiesta di Valentina Furlanetto Nulla come i centenari sono l’occasione ideale per offrire a prezzo d’occasione santificazioni, glorificazioni e lavaggi di coscienza in cielo come in terra.

 

di Ludovica Jona

Il Fatto Quotidiano, 10 marzo 2024 “Pazienti intrappolati nel gioco dell’oca della cronicità”. A cento anni dalla nascita di Franco Basaglia, si celebra l’uomo che rese l’Italia il primo - e finora unico - Paese al mondo a chiudere i manicomi, ma non c’è molto da festeggiare. I Centri di salute mentale (Csm) pubblici aperti h24 che il padre della legge 180 indicò come ingranaggio fondamentale di un’organizzazione alternativa agli ospedali psichiatrici, sono attivi in Friuli Venezia Giulia - dove la riforma psichiatrica iniziò già dagli anni Settanta - ma restano un sogno in quasi tutto il territorio nazionale.

 

di Susanna Rugghia e Chiara Sgreccia

L’Espresso, 10 marzo 2024 Il ministero dell’Interno Matteo Piantedosi, braccio armato dell’esecutivo, mantiene l’ordine facendo uso della forza. E sacrificando le libertà individuali. I casi sono ormai numerosi. Esigere ordine e disciplina. Non è solo un imperativo fascista, ma, pare, anche quello della gestione della pubblica sicurezza nell’era di Matteo Piantedosi ministro dell’Interno. Un imperativo che, però, nella pratica si è trasformato nella tutela della sicurezza di alcuni a scapito della garanzia dei diritti di tutti.

 

di Marco Imarisio

Corriere della Sera, 10 marzo 2024 A Oulx, sulle Alpi, tra gli operatori che aiutano i disperati: “Molti non hanno idea del gelo che li aspetta in quota. Uno su due ce la fa, chi viene respinto torna e ci riprova”. Nel piazzale della stazione non c’è nessuno. Il bar è chiuso. L’app meteo dell’iPhone fa sapere che siamo abbondantemente sottozero. Sono le 20 della prima domenica di marzo. I quattro ragazzi di colore appena scesi dalla corriera giunta da Torino si guardano intorno sperduti. Due di loro calzano scarpe di tela che al primo affondo nel cumulo di neve ai bordi della strada si inzuppano. I fari della Volante che sopraggiunge ad andatura lenta li paralizzano.

 

di Chiara Cruciati

Il Manifesto, 10 marzo 2024 Il rapporto dell’agenzia delle Nazioni unite, sotto attacco: pestaggi, waterboarding, aggressioni con i cani, violenze sessuali, i metodi usati negli interrogatori. Israele: 450 impiegati sono miliziani. Ma non dà prove. Canada e Svezia riprendono i finanziamenti. Il sistema di ingresso e distribuzione degli aiuti a Gaza, ideato da Israele, è pensato per non funzionare: ritardi, blocchi improvvisi, liste fantasma di prodotti off limits, dai sacchi a pelo alle merendine al cioccolato “perché non sono beni essenziali”. Se l’unica reale soluzione alla catastrofe umanitaria resta il cessate il fuoco, in assenza di tregua il modo migliore per attenuarla è aprire i valichi terrestri. Non avviene nemmeno questo e gli alleati occidentali di Israele si inventano di tutto, dai paracaduti ai porti galleggianti.

 

di Antonella Napoli

L’Espresso, 10 marzo 2024 Il conflitto scoppiato nel 2023 ha causato migliaia di morti e spinto 11 milioni di persone a fuggire. Chi resta è in balia di violenze e carenza di cibo. Nel silenzio della comunità internazionale. Suliman Ahmed Hamid ha profondi occhi scuri. Uno sguardo che non lascia indifferenti, nonostante la luce che li faceva brillare sia offuscata da stenti e dolore. Italiano d’adozione, 69 anni, di cui 15 trascorsi a Roma, Suliman è fuggito dal Sudan in guerra. Emblema del dramma di un popolo dimenticato, la sua storia inizia con il nuovo conflitto scoppiato il 15 aprile del 2023, che ha costretto 11 milioni di persone a scappare dalle loro case e ha causato un numero incalcolabile di morti.

 

di Marta Serafini

Corriere della Sera, 10 marzo 2024 È stato un 8 marzo che ha visto il dibattito sui media concentrarsi giustamente sui diritti delle donne nel nostro Paese e all’estero ma che si è scordato di Kabul. Le ragazze italiane, quelle iraniane, le ucraine, le israeliane e le palestinesi. È stato un 8 marzo che ha visto il dibattito sui media concentrarsi giustamente sui diritti delle donne nel nostro Paese e all’estero ma che si è scordato delle afgane. Quelle stesse giovani di cui abbiamo parlato e scritto per oltre 20 anni ora sembrano essere scivolate nell’oblio, come se le loro sofferenze e le loro privazioni non ci riguardassero più. Eppure le afghane sono le uniche al mondo cui viene vietato per legge di studiare all’università.

 

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'11 al 17 marzo 2024

Convegno di Studio IRIS: "Spazi e programmi di Giustizia Riparativa" (Matera, 12 marzo 2024)

Presentazione numero monografico rivista Antigone. "L’esecuzione penale delle donne: temi, ricerche, prospettive" (Roma, 12 marzo 2024)

Convegno Dipartimento di Giurisprudenza Università di Foggia: "Carceri, diritti dei detenuti e sicurezza" (Foggia, 12 marzo 2024)

Incontro-dibattito. "L'amore ristretto. Affettività e sessualità in carcere dopo la sentenza della Consulta" (Online, 13 marzo 2024)

Presentazione del libro: "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa"; di Livio Ferrari (Salerno, 14 marzo 2024)

Presentazione del libro: "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa"; di Livio Ferrari (Avellino, 15 marzo 2024)

Convegno."Sicurezza e lavoro clinico: piani terapeutico riabilitativi individuali per pazienti autori di reato" (Prato, 15 marzo 2024)

Cena di finanziamento dell'Associazione "Pantagruel" per i diritti dei detenuti (Firenze, 16 marzo 2024)

Presentazione del libro: "Di sasso in sasso", di Arrigo Cavallina (Colognola ai Colli-VR, 20 marzo 2024)

Presentazione libro: "La vendetta del boss. L'omicidio di Giuseppe Salvia", di Antonio Mattone (Mestre-Ve, 21 marzo 2024)

Mostra: "Sguardi verso l’alto. Dalla cella alla vetta", fotografie di Federico Sutera (Mestre-VE, fino al 31 marzo 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 31 marzo 2024)

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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