Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di lunedì 15 gennaio 2024

di Valentina Maglione e Serena Uccello

Il Sole 24 Ore, 15 gennaio 2024 Cresce l’area penale, con l’aumento dei detenuti e anche di chi sconta l’esecuzione fuori dal carcere. Sono arrivate a quasi 85mila a fine 2023 le persone che scontano la pena all’esterno: +40% rispetto al 2019, mentre i detenuti sono tornati quasi ai livelli pre-pandemia, con 60.166 presenze al 31 dicembre scorso, a fronte di una capienza degli istituti di 51.179 posti.

 

di Valentina Maglione

Il Sole 24 Ore, 15 gennaio 2024 “Ecco, apro il file, così leggiamo i numeri aggiornati: ad oggi, 14 gennaio, le persone in misure alternative sono 85.388. I detenuti sono 60.323. Quindi se li sommiamo, arriviamo a 145.711, numero che delinea la misura dell’area penale oggi. Se io prendo lo stesso dato riferito al 2016, che è l’anno in cui ha avuto inizio il mio mandato, il numero è di 98mila. L’aumento è evidente. Un incremento che non corrisponde alla crescita del numero di reati”.

 

di Serena Uccello

Il Sole 24 Ore, 15 gennaio 2024 La crescita vertiginosa dell’esecuzione penale esterna disegna un sistema che si va ampliando, non più circoscritto al mondo delle carceri. Lavoriamo per mantenere standard di qualità alti nello stilare e realizzare i progetti educativi e nei controlli sul loro andamento”. A dirlo è Domenico Arena, direttore generale per l’esecuzione penale esterna e la messa alla prova all’interno del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità del ministero della Giustizia.

 

di Bianca Lucia Mazzei

Il Sole 24 Ore, 15 gennaio 2024 Il carcere resta residuale ma negli ultimi mesi le presenze sono salite del 16%. Per i minorenni il carcere rimane una soluzione residuale ma, negli ultimi mesi di quest’anno, il numero dei reclusi è cresciuto, probabilmente a causa della stretta repressiva introdotta dal decreto Caivano (Dl 123/2023) che è entrato in vigore a metà settembre. In tre mesi i ragazzi e i giovani adulti reclusi nei 17 istituti penali minorili (Ipm) presenti sul territorio italiano sono aumentati del 16%, passando dai 426 del 15 settembre ai 495 del 15 dicembre scorso.

 

garantenazionaleprivatiliberta.it, 15 gennaio 2024 Il richiamo del Garante nazionale di fronte al rischio di violazione dei diritti delle persone e alla necessità di provvedimenti urgenti. Ritmi serrati nella successione delle morti in carcere e nell’aumento della popolazione detenuta segnano l’inizio del 2024. 4 persone si sono suicidate nei primi 9 giorni dell’anno, tra il 5 e il 14 gennaio: la prima era entrata in carcere ad Ancona a settembre, per la revoca della detenzione domiciliare con cui stava scontando la pena, e ne sarebbe uscita ad agosto di quest’anno. La penultima, detenuta nella Casa circondariale di Cuneo, era in carcere da 13 giorni: entrata il 28 dicembre, si è tolta la vita il 10 gennaio. A queste morti vanno aggiunte le 14 catalogate come “morti per cause naturali”.

 

La Repubblica, 15 gennaio 2024 Giovani tra i 18 e i 29 anni non compiuti da inserire nel proprio organico. È stato pubblicato il bando per il Servizio Civile Universale 2023-2024. Quattro i posti disponibili per lavorare con Bambini senza sbarre Ets nel settore “Minori e giovani in condizioni di disagio o esclusione sociale”. Bambinisenzasbarre cerca 4 giovani, tra i 18 e i 29 anni non compiuti, da inserire nel proprio organico. Il termine per presentare la propria candidatura scade alle 14 del 15 febbraio 2024. La domanda deve essere presentata utilizzando lo SPID e collegandosi alla piattaforma DOL, allegando il CV. I percorsi di servizio civile inizieranno nel mese di maggio 2024.

 

di Donatella Stasio

Il Dubbio, 15 gennaio 2024 La riforma dell’abuso d’ufficio toglierà alla magistratura il controllo sulla Pubblica amministrazione. Non sarà più reato pagare una persona affinché “spinga” per far vincere un concorso a un amico. È ben più di un colpo di spugna. Il combinato disposto abrogazione dell’abuso d’ufficio e riscrittura del traffico di influenze illecite - contenuto nell’articolo 1 del Ddl Nordio, votato dalla maggioranza con l’ausilio di Italia Viva - è purtroppo l’ennesimo esempio della cultura autoritaria del governo Meloni, che taglia le unghie ai poteri di controllo e di garanzia e conferisce alla pubblica amministrazione un potere quasi sovrano, e insindacabile, nei confronti del cittadino-suddito, abbandonato di fronte a vessazioni, favoritismi, prevaricazioni. Un arretramento dello stato di diritto.

 

di Liana Milella

La Repubblica, 15 gennaio 2024

Alla Camera da domani in discussione il nuovo sistema che sarà approvato con il pieno appoggio di Azione e Iv. Perfino l’attuale Csm - proprio quello che vede come vicepresidente il consigliere laico leghista Fabio Pinelli, e con una solida maggioranza, tra laici e togati, di centrodestra - non può fare a meno di bocciare l’idea della maggioranza, con il solito appoggio di Azione e Italia viva, di cambiare per la quarta volta in cinque anni la prescrizione. Farà saltare il Pnrr, ma loro vanno avanti lo stesso.

 

di Giovanni Maria Jacobazzi

Il Dubbio, 15 gennaio 2024 Zero regole, molte suggestioni e fughe di notizie: nelle carte che passano dalla polizia giudiziaria alle procure (e poi ai giornali) la presunzione d’innocenza è ancora un miraggio. Nell’ormai annoso (e quanto mai ripetitivo) dibattito sulle intercettazioni telefoniche e sulla loro divulgabilità o meno nella fase delle indagini preliminari, si dimentica spesso di ricordare l’importanza che da tempo hanno assunto le informative di reato redatte dalla polizia giudiziaria.

 

di Valerio Murgano*

Il Dubbio, 15 gennaio 2024 Mentre doverosamente si discute sugli interventi legislativi finalizzati a limitare la divulgazione del contenuto delle ordinanze cautelari, non ci si avvede che qualcosa di più grave è già avvenuto: il potere giudiziario è stato appaltato agli apparati di pubblica sicurezza, con buona pace dei garantisti o presunti tali. Il governo del potere punitivo dello Stato, esercitato dagli apparati di polizia, è qualcosa di diverso dall’arbitrio interpretativo del giudice e dalle pulsioni populiste del legislatore, perché li trascende.

di Valentina Stella

Il Dubbio, 15 gennaio 2024 Fughe di notizie, processi sui giornali prima di andare in aula, distrazione di massa usando nomi di terzi non indagati, norme che vengono aggirate: ne parliamo con Oliverio Mazza, Ordinario di Diritto processuale penale all’Università degli studi Milano.

 

di Alessandro Barbano

Il Foglio, 15 gennaio 2024 Delle intercettazioni nascoste. La storia che vede protagonista l’avvocato Giuseppe Milicia assomiglia a una indomita resistenza. È la storia di un’inchiesta e di un processo nella cronica asimmetria tra chi accusa e chi si difende. Qui si racconta una guerriglia. Altro che parità tra accusa e difesa. Altro che prova che si forma nella dialettica tra le parti. Qui si racconta una guerriglia vietnamita, dove il pm fa la parte degli americani e all’avvocato è riservata la sorte dei vietcong. Se vuole salvare il cliente, e talvolta se stesso, l’avvocato deve sgusciare, come avrebbe detto Mao Zedong, con la velocità di un pesce nell’acqua, colpire il nemico con agguati a sorpresa, per poi sparire nella boscaglia.

 

di Claudio Cerasa

Il Foglio, 15 gennaio 2024 Rosa, Olindo e gli altri. Ci sono casi in cui lo stato di diritto, per esigenze mediatiche, è andato a farsi benedire. Le colpe di un sistema giudiziario che a forza di utilizzare la tecnica dello “smarmella tutto” ha mostrato una incapacità di fare indagini sul campo. Fuggite dalla fuffa e concentratevi sulla ciccia. E la ciccia in fondo è tutta qui: le indagini, bellezza. Ci sono due modi diversi di leggere le notizie relative al caso Erba e alla possibile revisione del processo. L’approccio numero uno, molto progressista, porta a pensare che i magistrati abbiano sempre ragione e che dunque ogni rumore di fondo che arriva all’interno di un’indagine sia una distrazione dalla verità rivelata.

 

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 15 gennaio 2024 A giudicare da un certo modo di raccontare questa storia, sembra quasi che i precedenti verdetti in primo, secondo e terzo grado siano già carta straccia. L’avevamo già detto una volta ma ora tocca ripeterlo: attenzione ai facili entusiasmi. Più in alto si salta per esultare, più grande rischia di essere il tonfo in caso di caduta. È un consiglio per gli innocentisti esaltati del caso Erba: prudenza. Gli ergastolani Olindo e Rosa hanno ottenuto la revisione del processo: buon per loro. Un punto a favore della difesa. Ma - promemoria per chi li vorrebbe già liberi ...

 

di Lucandrea Massaro

romasette.it, 15 gennaio 2024 Il tasso di sovraffollamento medio in Italia è del 127%, nel Lazio del 138%. Il garante regionale: “La detenzione non può essere il surrogato dei servizi sociali”. Sul sito del Garante dei detenuti del Lazio si legge che alla fine del 2023 “il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio è stato pari a 6.537, con un incremento di 604 unità rispetto ai 5.933 di inizio anno”. Vale a dire che il tasso di crescita è stato +9,4%.

 

lacnews24.it, 15 gennaio 2024 Il Garante Ciambriello: “Il diritto alla salute prevale su tutti i diritti”. L’uomo di origine campane era stato trasferito da Avellino nella casa circondariale del capoluogo dove ha perso la vita. Un detenuto di origine campana è morto nel carcere di Catanzaro, dove era stato trasferito dalla casa circondariale di Avellino. Sulla vicenda è intervenuto il garante delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello.

 

parmatoday.it, 15 gennaio 2024 Si tratta per lo più di personaggi di peso all’interno di Cosa nostra, alcuni dei quali decisamente vecchi sepolti al “carcere duro” ormai da decenni. Sono 10 i detenuti al 41 bis nella casa circondariale di via Burla, a Parma. Su un totale di 728 registrati in tutta Italia a ottobre scorso (poco più dell’1,3 per cento degli oltre 56 mila reclusi in Italia), ai quali si è aggiunto a gennaio il boss Matteo Messina Denaro, catturato dopo 30 anni di latitanza. Si tratta per lo più di personaggi di peso all’interno di Cosa nostra, alcuni dei quali decisamente vecchi sepolti al “carcere duro” ormai da decenni. Tanti i boss che si trovano poi nello stesso penitenziario, anche se i contatti tra loro sono impossibili.

 

di Luigi Ferrarella

Corriere della Sera, 15 gennaio 2024 Sei anni, 16 udienze e 2 giudici, tutto a spese dello Stato. L’emblematico caso del contenzioso tra due ex amici: la lite è accaduta il 17 febbraio 2017, ma tra tentativi di conciliazione, Covid e rinvii la sentenza è arrivata solo a novembre 2023 Duemila settecento settanta due giorni, sei anni e due mesi trascinatisi in 16 udienze, per un banale processo a un solo imputato, con un solo testimone da sentire davanti al giudice di pace, su una sola imputazione di lesioni personali, foriera di una prognosi di soli cinque giorni per un asserito pugno tra due coinquilini sul pianerottolo di casa, con il coinvolgimento di due giudici avvicendatisi, nove diversi viceprocuratori onorari scomodati a rappresentare l’accusa nelle varie udienze ...

 

Messaggero Veneto, 15 gennaio 2024 Il docufilm al Visionario, mercoledì a Cinemazero. In sala anche il regista Antonio Tibaldi. La vita dentro un carcere unico al mondo, in mezzo al mare, dove gli uomini attraverso il lavoro cercano il proprio personale riscatto è quella raccontata in “Gorgona”, miglior documentario italiano al Festival dei popoli 2022. E sarà proprio il regista Antonio Tibaldi a presentare il film al Visionario di Udine domani alle 19.30 e il giorno seguente a Cinemazero di Pordenone alle 20.45.

 

di Paola D’Amico

Corriere della Sera, 15 gennaio 2024 L’uso di TikTok è sempre più sfruttato dai clan del Foggiano, il Csv replica con un videoclip realizzato dal cantautore Giovanni D’Angelo. La criminalità nel Foggiano fa proseliti attraverso i social. TikTok, in particolare, è lo strumento prediletto - si possono aprire profili anonimi - per propagandare la (sub)cultura mafiosa. Una ricerca del professore Marcello Ravveduto, docente di Digital Public History all’Università di Salerno, con ricercatrici del corso di Informatica Umanistica dell’Università di Pisa, ha “mappato” la galassia delle mafie foggiane (quarta mafia, l’insieme di gruppi criminali della Capitanata, nel nord della Puglia) attraverso le piattaforme digitali.

 

di Gabriele Segre

Il Domani, 15 gennaio 2024 L’occidente è in guerra, militare, economica e valoriale. Ma non ne usciremo se continueremo solo a guardare il nemico invece di chiederci cosa dobbiamo cambiare per vincere. L’occidente è in guerra. Ci sono pochi dubbi a riguardo: per accorgersene è sufficiente leggere i nomi di villaggi scritti in alfabeto cirillico, arabo o ebraico associati alla tragica contabilità di munizioni, missili e morti. Se non bastasse, si possono enumerare le battaglie senza armi con cui giovani e vecchie potenze si contendono il dominio dell’economia globale. O ricordare ancora i conflitti più sottocutanei, ma altrettanto polarizzanti, scatenati a casa nostra, nel cuore di Europa e Stati Uniti, contro l’ombra sinistra di populismi, suprematismi e radicalismi antidemocratici.

 

di Loretta Napoleoni*

Il Fatto Quotidiano, 15 gennaio 2024 Le guerre dimenticate hanno il vizio di tornare a condizionare la nostra vita. Anche in questa fase storica in cui in Occidente il nazionalismo trionfa sul globalismo e la fortezza Europa alza muri di cinta verso il cielo sempre più solidi, i conflitti ignorati per lungo tempo minacciano il nostro privilegiatissimo stile di vita, e spesso lo fanno con prepotenza inaspettata. E così la guerra a Gaza, la più vecchia del moderno Medio Oriente, e quella nello Yemen, tra le più recenti, hanno portato in casa nostra tragedie umane che molti reputavano inimmaginabili e tra poco svuoteranno anche i nostri portafogli. E vediamo come questo secondo fenomeno prende forma.

 

di Goffredo Buccini

Corriere della Sera, 15 gennaio 2024 L’accusa a Israele per “genocidio” mentre l’Osservatorio del Cdec documenta una nuova ondata di rancore contro gli ebrei. L’atto d’accusa portato all’Aia contro Israele apre, accanto al tentativo di tutelare la popolazione palestinese di Gaza, questioni di coscienza e contraddizioni. È impossibile, certo, non porre in discussione la proporzionalità della risposta israeliana all’aggressione patita per mano di Hamas: il protrarsi e le dimensioni della reazione militare, le sofferenze e i lutti per due milioni di civili. Lo fanno persino gli americani, alleati storici di Gerusalemme.

 

di Riccardo Noury*

Il Fatto Quotidiano, 15 gennaio 2024 In queste settimane le organizzazioni per i diritti umani stanno terminando la raccolta dei dati sull’applicazione della pena di morte nel 2023. Un compito a volte impossibile, come nel caso della Cina; altre volte difficile, come in quelli dell’Iran o di altri stati in cui molte esecuzioni non sono rese note dalle autorità. Incrociando i dati di Reprieve, di Amnesty International e dell’Organizzazione euro-saudita per i diritti umani e confrontandoli con quelli ufficiali, è emerso che lo scorso anno in Arabia Saudita sono state eseguite almeno 172 condanne a morte.

 

di Arundathie Abeysinghe*

La Repubblica, 15 gennaio 2024 La solidarietà delle famiglie che vivono in povertà. L’Ordine degli avvocati dello Sri Lanka indaga sulla condotta delle forze dell’ordine. Una recente operazione anti-droga chiamata “Yukthiya” (che significa “giustizia”) sta lasciando centinaia di bambini senza genitori a causa degli arresti indiscriminati. Secondo Patali Champika Ranawaka, già ministro dell’Energia e leader del Fronte Repubblicano Unito (URF), la polizia ha arrestato un gran numero di tossicodipendenti, a volte entrambi i genitori, soprattutto a Colombo e nella sua periferia. In molti casi, i bambini soffrono la fame mentre i loro genitori sono in detenzione.

 

agi.it, 15 gennaio 2024 Le autorità di Quito hanno ottenuto la liberazione di oltre 200 funzionari tenuti in ostaggio dalle bande di narcotrafficanti che hanno dichiarato guerra allo Stato. Domenica le forze di sicurezza dell’Ecuador hanno ripreso il controllo di diverse carceri cadute nelle mani dei membri delle bande, dopo aver ottenuto il rilascio di oltre 200 funzionari tenuti in ostaggio all’interno delle carceri. La latente crisi di sicurezza del paese è scoppiata la scorsa settimana quando il governo e le potenti bande di narcotrafficanti si sono dichiarati guerra totale l’uno all’altro, dopo la fuga dalla prigione di un pericoloso signore della droga.

 

di Luca Sofri

ilpost.it, 15 gennaio 2024 Sono più di 300 e la loro presenza ha effetti positivi sulle persone detenute che vivono nel carcere più sovraffollato dello Stato. La presenza di animali nelle carceri, specialmente nell’ambito di programmi di riabilitazione dei detenuti, è una cosa abbastanza comune. Più rara è invece la loro presenza nelle celle, che quando si verifica è limitata a pochi animali di proprietà di specifici detenuti. Per questo motivo il caso del principale penitenziario di Santiago, la capitale del Cile, è piuttosto unico: dentro alla prigione vivono più di 300 gatti a stretto contatto con le persone detenute e la loro presenza ha migliorato la vita all’interno del carcere, che è il più affollato del paese. La loro convivenza è stata raccontata recentemente da Jack Nicas in un articolo per il New York Times.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Sulla soglia dell’umanità. Un dialogo interrotto tra Roma e Strasburgo", di Ezio Romano

Articolo. "Quando la prigione uccide: suicidi e carceri italiane", di Gennaio Tortorelli

Progetto del Servizio Civile Universale Italia: "Vale la pena. Teatro e solidarietà"

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 15 al 21 gennaio 2024

Presentazione del libro: "Di sasso in sasso", di Arrigo Cavallina (Evento online, 15 gennaio 2024, ore 20.30)

Incontro-dibattito: "Contro il pacchetto sicurezza. Tutte le informazioni sulla legge e tutte le ragioni per una decisa opposizione" (Online, 16 gennaio 2024)

Il Teatrocarcere Due Palazzi presenta lo spettacolo "Torre di Babele", regia di Maria Cinzia Zanellato (Padova, 19 gennaio 2023, ore 17.00)

Presentazione del libro: "Legislazione antimafia. Doppio binario e modello differenziato di giustizia penale", di Veronica Manca (Catanzaro, 19 gennaio 2024)

Incontro-dibattito: "Sbatti il mostro in prima pagina. La giustizia, il carcere e la rappresentazione da parte dei media" (Campobasso, 25 gennaio 2024)

Convention del Centro Francescano di Ascolto: "Tra le guerre e il desiderio di pace. Per un risveglio delle coscienze" (Rovigo, 28 gennaio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: i progetti del territorio (Scadenza 15 febbraio 2024)

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: incontro di presentazione dei progetti (Padova, 1 febbraio 2024)

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

 

 

Questo notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del 22 agosto 2005)
e al Registro Nazionale degli Operatori della Comunicazione (n° 12772 del 10 dicembre 2005).
Ha ottenuto il Marchio di Certificazione dell'Osservatorio A.B.C.O. dei Beni Culturali