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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 27 febbraio 2024

di Ornella Favero

Ristretti Orizzonti, 27 febbraio 2024 Comincio con un aneddoto. Anni fa l’allora direttore della Casa di reclusione di Secondigliano, Liberato Guerriero, mi aveva raccontato un curioso episodio della sua vita da direttore: quando nel 2000 era stato approvato il nuovo Regolamento di esecuzione dell’Ordinamento Penitenziario, che prevedeva di togliere i banconi divisori con il vetro dalle sale colloqui e arredarle con dei tavolini, lui aveva incaricato subito dei detenuti della MOF (Manutenzione Ordinaria Fabbricati) di abbattere i banconi e iniziare l’adeguamento delle sale a quanto previsto dalla legge. Ebbene, invece che venire apprezzato, era stato subito stoppato e ricondotto ai tempi biblici che spesso caratterizzano l’Amministrazione centrale, tanto che poi a distanza di anni c’erano ancora carceri con l’orrendo bancone, fuorilegge sì, ma tollerato. Insomma, è vietato dare il buon esempio, metterebbe troppo in luce l’inerzia degli altri. E proprio quella possibile inerzia ha spinto la Corte Costituzionale a spiegarci bene quello che si deve fare con i colloqui intimi.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 27 febbraio 2024 La Corte Costituzionale è stata chiara sul diritto all’affettività, inclusa la sessualità, per chi è ristretto in carcere. I giudici delle leggi lo affermano, ricordando che una larga maggioranza degli ordinamenti europei riconosce ormai ai detenuti questo diritto. Eppure sono già scoppiate polemiche a seguito di un incontro tra Ristretti Orizzonti, in particolar modo la direttrice Ornella Favero, e il direttore del carcere Due Palazzi di Padova che si era detto favorevole alla realizzazione di una serie di stanze prefabbricate per concedere momenti di privacy ai detenuti che ne avessero fatto richiesta. I primi a polemizzare sono stati i sindacati di Polizia penitenziaria, i quali hanno lamentato che non possono fare i “guardoni di Stato”. Eppure, è esattamente il contrario: si tratta di far rispettare la riservatezza tra i detenuti e i loro cari.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 27 febbraio 2024 La questione del diritto all’affettività e alla sessualità per i detenuti è un argomento di grande importanza a livello globale. In molte nazioni europee e in varie parti del mondo, esistono politiche e pratiche volte a garantire questo diritto fondamentale anche all’interno delle carceri. In Europa, ben 31 dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno adottato procedure che consentono visite affettive ai detenuti. Paesi come Francia, Olanda, Svizzera, Finlandia, Norvegia ed Austria sono solo alcuni esempi di nazioni che hanno implementato tali politiche. Le modalità di attuazione variano notevolmente, spaziando dalla concessione di colloqui prolungati e non controllati a sistemi più complessi che prevedono strutture specifiche.

 

di Paola Balducci*

Il Dubbio, 27 febbraio 2024 Nonostante gli sforzi compiuti in passato, il sistema penitenziario italiano sta attraversando una situazione gravissima, che già in tempi non troppo lontani ha dimostrato tutta la sua drammaticità, in particolare davanti all’emergenza Covid. Negli anni sono state annunciate numerose riforme, troppo spesso solo palliative rispetto all’enormità dei problemi, e il più delle volte non le si è neppure realizzate. Il tutto nella cornice di una legislazione segnata da movimenti incostanti, che si sposta incessantemente dalla depenalizzazione al panpenalismo.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 27 febbraio 2024 “A titolo personale non ho contrarietà pregiudiziali a misure di clemenza ben calibrate, che tengano sapientemente conto della diversa gravità dei reati. L’attenzione di tutta la magistratura sul tema delle carceri e delle condizioni carcerarie è sempre stata importante. la giustizia tutela i diritti e ripara i torti e quindi non può accettare che il luogo di esecuzione della pena, che dovrebbe favorire il reinserimento sociale, si trasformi in uno spazio di compressione dei diritti della persona”. Parola del presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia.

 

L’Osservatore Romano, 27 febbraio 2024 Parla l’ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane. Un’emergenza che sembra non finire mai. Dall’inizio dell’anno sono sedici le persone che si sono tolte la vita nelle carceri italiane. Nel 2022 si è raggiunto addirittura il numero di 84 suicidi, ma è stato alto anche nel 2023: 69. Dietro questi numeri, vite spezzate non solo dagli errori commessi in passato ma anche dalla mancanza di speranza di poter riprendere in mano la vita e cambiare il finale. Attualmente sono poco più di 60.000 le persone detenute nelle carceri italiane, al netto dei circa 48.000 posti realmente disponibili. Il tasso di affollamento è di oltre il 125 per cento. Era da prima della pandemia di covid-19 che ciò non accadeva.

 

di Dario del Porto

La Repubblica, 27 febbraio 2024 Il procuratore di Napoli: “Sono espedienti che non hanno nulla a che vedere con le garanzie”. Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri critica ancora i progetti di riforma della giustizia penale al vaglio del governo: “Tante riforme inutili che servono solo a rallentare il processo penale. Sono espedienti che non hanno nulla a che vedere con le garanzie. Si stanno facendo modifiche che servono a non pensare minimamente alla garanzia delle parti offese”, dice Gratteri in apertura della conferenza stampa indetta per illustrare i dettagli dell’inchiesta su un giro di riciclaggio internazionale di oltre 2,6 miliardi di lire.

 

di Davide Varì

Il Dubbio, 27 febbraio 2024 L’esponente di Forza Italia: “Su questo tema c’è uno scontro violentissimo con la magistratura organizzata, ma io credo che questo governo sia in grado di ottenere un risultato importante”. In Parlamento “ci stiamo impegnando per ribaltare quella legislazione giustizialista che, negli ultimi anni, ha messo al centro del sistema giustizia la pubblica accusa, punendo la difesa e gli imputati. Stiamo cercando, e ci riusciremo, di normare il sequestro dei telefonini, che contengono la vita di tutti noi”. Lo ha detto il senatore e capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia, Pierantonio Zanettin. “La settimana prossima voteremo gli emendamenti alla mia proposta di legge, in base alla quale per il sequestro non basterà più il Pm, ma dovrà essere il Gip a dare l’autorizzazione”, ha aggiunto.

 

di Osservatorio Informazione Giudiziaria, media e processo penale dell’UCPI

camerepenali.it, 27 febbraio 2024 Il posto ormai centrale occupato dalla vittima si sta espandendo sino a mettere in definitiva crisi i principi liberali che informano il nostro processo penale. L’assoluzione di un imputato accusato di reati contro la persona, per l’opinione pubblica, non è più un risultato del processo e dello sforzo dello Stato di ricostruire la realtà storica rappresentando, per contro, il fallimento della giustizia. La spinta odierna alla solidarizzazione con la vittima risulta essere indiscutibilmente l’ennesima proiezione del populismo, del diritto penale simbolico e di quello che più volte abbiamo definito un vero e proprio circolo vizioso.

 

di Luigi Ferrarella

Corriere della Sera, 27 febbraio 2024 La legale e le due psicologhe sono accusate di falso e favoreggiamento. Il 4 marzo sciopero dei penalisti milanesi. Uno, Elvezio Pirfo, è il perito d’ufficio incaricato dalla Corte d’Assise, l’altra, Alessia Pontenani, è l’avvocato che difende l’imputata, ed entrambi condividono il punto di partenza, e cioè la pressione mediaticamente “ambientale” attorno al processo Pifferi. Ma è il giudizio sulle conseguenze che li divide. Per l’avvocato pesa la scelta del pm De Tommasi di indagare per falso e favoreggiamento, in pieno processo e parallelamente al processo, le due psicologhe che avevano avuto con Pifferi i colloqui e i test posti poi alla base della richiesta di consulenza psichiatrica ...

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 27 febbraio 2024 In base alla norma che subordina il beneficio alla conclusione positiva di un programma di recupero del condannato il giudicante può solo fissare il termine di verifica dell’esito. Se il beneficio della sospensione condizionale della pena viene riconosciuto, ma è subordinato al buon esito di un iter di recupero del condannato, il giudice non può stabilire quanto tale programma riabilitativo debba durare, ma può solo fissare - in armonia con il percorso prospettato - il termine di scadenza entro cui verificarne il risultato.

 

ansa.it, 27 febbraio 2024 Un detenuto del reparto di media sicurezza del carcere di Prato si è suicidato la scorsa notte. A scoprire l’accaduto, attorno a mezzanotte e mezzo, è stato un agente della polizia penitenziaria durante i controlli di ronda. L’uomo, un 45enne marocchino che si trovava da solo nella cella, è stato trovato impiccato alle sbarre della finestra attraverso una corda rudimentale realizzata con le stringhe delle scarpe e le lenzuola. Inutile purtroppo l’intervento dell’automedica e della Misericordia di Montemurlo, inviati dal 118. Il detenuto, che era stato trasferito a Prato da altri istituti in tempi recenti, non aveva dato segni particolari delle sue intenzioni, né aveva compiuto in passato gesti autolesionistici.

 

Gazzetta del Sud, 27 febbraio 2024 È ricoverato in coma al Policlinico di Messina un detenuto del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. L’uomo, S.C., 41 anni, è entrato in ospedale lunedì scorso dopo aver ingoiato tre lamette, che gli hanno provocato gravi ferite. Le sue condizioni sono molto gravi. “L’uomo soffre di ansia, depressione e disturbi della personalità. Nonostante le gravi patologie da cui è affetto e l’ormai prossimo fine pena, che sarà ad aprile 2024, viene lasciato in carcere”, dice il suo difensore, l’avvocato Salvatore Silvestro.

 

Gazzetta del Sud, 27 febbraio 2024 Il Gip dispone nuovi esami. Il caso riguardo il giallo del decesso del 29enne reggino Antonino Saladino. Resta ancora aperta l’indagine nata per fare luce sul decesso in carcere (i fatti risalgono al 2018) di un giovane detenuto di Reggio, il 29enne Antonino Saladino. Per la terza volta, il Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Antonino Foti, ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico ministero nell’ambito del procedimento penale instaurato a seguito della morte del giovane detenuto reggino. “Si tratta del terzo rigetto alla richiesta di archiviazione in poco più di due anni” evidenzia con una nota stampa il legale della famiglia, l’avvocato Pierpaolo Albanese.

 

di Elisa Sola

La Repubblica, 27 febbraio 2024 “Un’intimidazione”. Silvia Caronni aveva presentato gli esposti che avevano fatto aprire l’indagine, tuttora aperta e coperta da segreto, in cui è indagata una trentina di agenti della penitenziaria. Un altro caso avvolto dal mistero. Un’altra inchiesta che proverà a fare luce su combinazioni che forse non sono tali. Un caso che, comunque andrà a finire, preoccupa la garante comunale dei detenuti di Biella, Sonia Caronni. Alcuni giorni fa, nella notte tra il 12 e il 13 febbraio, la garante ha subito un furto in casa. Un episodio strano, perché dalla villetta a due piani nella quale la garante vive con la famiglia, a Biella, sono spariti il suo cellulare di servizio e, soprattutto, le copie di denunce e atti giudiziari relativi all’inchiesta ...

 

di Antonella Gasparini

Corriere del Veneto, 27 febbraio 2024 Detenuto inscena una protesta: finisce all’ospedale con la milza spappolata. Inchiesta con tre denunciati. Tre agenti della Polizia penitenziaria del carcere di Venezia sono stati denunciati per lesioni. A indicarli, appena è uscito dalla terapia intensiva, è stato un detenuto ventitreenne veneziano originario dell’est Europa che ha raccontato di essere stato pestato e ridotto in fin di vita al carcere di Santa Maria Maggiore il 19 febbraio. I nomi delle guardie che lo avrebbero picchiato non sono stati indicati perché il giovane non li conosce, ma a breve ci sarà il riconoscimento da parte della vittima.

 

labusa.info, 27 febbraio 2024 La Garante per i diritti dei detenuti di Trento Antonia Menghini ha riportato i dati relativi agli ingressi nel 2022 nella Casa circondariale di Spini di Gardolo, che sono stati 37, con un totale di 330 colloqui. Un aspetto critico della Casa circondariale di Spini permane la consistente concentrazione di detenuti straniera, che si attesta sul 60%, seppure in calo rispetto alle punte del 72% toccate anni addietro. Questo dato la rende una realtà molto difficile da gestire, non fosse altro per tutte le difficoltà che normalmente incontrano le persone straniere durante la detenzione. Un’altra criticità è il numero eccessivo di presenze a fronte della scarsità di organico degli operatori penitenziari con un trend di crescita dei detenuti, che ha raggiunto punte di circa 360 presenze nel 2023.

 

di Roberta Rampini

Il Giorno, 27 febbraio 2024 Il carcere di Bollate, vicino a Milano, si distingue per l’inserimento lavorativo dei detenuti, con 700 su 1.420 che svolgono attività remunerate. Grazie a un modello di gestione innovativo, il carcere è diventato un esempio nel sistema penitenziario italiano. Gli ultimi inserimenti lavorativi di detenuti sono nel settore dell’hotellerie e nei cantieri edili. Ma nella casa di reclusione di Bollate, alle porte di Milano, questa ‘attitudine’ al lavoro non è una novità, al contrario, qui gran parte dei detenuti, dopo un periodo di formazione, sconta la sua pena lavorando, tant’è che il carcere è diventato un modello nel sistema penitenziario italiano.

 

di Roberta Rampini

Il Giorno, 27 febbraio 2024 Axians Italia ha avviato il progetto nel 2021 e oggi ha alle sue dipendenze sei detenuti molto preparati. Chi aderisce fa un corso di formazione teorico e pratico di un anno e mezzo con esami settimanali. Si scrive Nic e si legge Noc (Network operations center) in carcere. È il progetto di Axians Italia, player di riferimento nel settore dell’Information & communication technology, avviato nel 2021 nel carcere di Bollate. Oggi dà lavoro a sei detenuti che quotidianamente, da remoto, si occupano di monitorare e dare supporto ai clienti di Axians Italia. Il laboratorio è stato allestito in un locale all’esterno delle mura del carcere. Qui sono installati terminali, display e sistemi di monitoraggio collegati h24 con aziende e strutture critiche.

 

calabria.live, 27 febbraio 2024 È stato presentato il corso di “Pizza base” riservato ai detenuti delle sezioni maschile e femminile della casa circondariale di Castrovillari. La presentazione è avvenuta nella Sala Carlomagno dell’Ipseoa “K. Wojtyla”. La dirigente, prof.ssa Immacolata Cosentino, ha evidenziato l’importanza del corso della durata di 40 ore, derivante dall’ampliamento dell’offerta formativa dell’istituto e teso ad incrementare le opportunità dei detenuti per prepararsi professionalmente durante il periodo di pena, ma anche di riqualificarsi per il loro rientro nella società. Al corso pizza base si aggiungerà anche quello di sartoria, riservato alle studentesse della sezione femminile.

 

garantedetenutilazio.it, 27 febbraio 2024 L’Osservatorio per la giustizia di comunità intende promuovere programmi “che hanno lo scopo di risolvere conflitti, costruire relazioni e riparare fratture”. “Oggi abbiamo fatto ciò che è utile e possibile fare”, così la Coordinatrice dell’Osservatorio per la giustizia di comunità, Roberta Palmisano, presidente della IV sezione penale del Tribunale di Roma, al termine della riunione per la firma del documento sui programmi di giustizia riparativa, che si è tenuta a Roma mercoledì 21 febbraio.

 

casainternazionaledelledonne.org, 27 febbraio 2024 Il convegno organizzato dalla Onlus Nuova Frontera riguarda la tematica della detenzione secondaria. Per “detenzione secondaria” si intendono tutti quegli effetti diretti e riflessi che nelle famiglie dei soggetti sottoposti a misure privative della libertà personale si trovano quotidianamente ad affrontare. Effetti che non si limitano unicamente all’ambito giuridico, come la costante necessità di aggiornamenti in merito ai diritti spettanti alle famiglie e, quindi, le relative modalità di azione legale volte all’effettiva tutela di questi diritti se violati, ma anche tutti quegli effetti legati alle problematiche psicologiche e sociali che spesso delineano la vita delle dei familiari dei soggetti reclusi ...

 

garantedetenutilazio.it, 27 febbraio 2024 Martedì 20 febbraio nel teatro della Casa circondariale femminile di Rebibbia è stata proiettata una selezione di video realizzati dalle allieve detenute, ispirati a romanzi, graphic novel e poesie, nell’ambito del premio Bookciak, Azione!. Si tratta di alcuni cortometraggi di tre minuti realizzati dalle studentesse della sezione interna del liceo artistico statale “Enzo Rossi”. La direttrice dell’istituto penitenziario, Nadia Fontana, è intervenuta in apertura sottolineando l’importanza di un progetto che favorisce l’incontro della società esterna con l’interno.

 

cronacacomune.it, 27 febbraio 2024 Il teatro come fonte di benessere psichico e occasione di inclusione sociale. È con questo spirito che all’interno della Casa Circondariale di Ferrara il Teatro Nucleo prosegue, con il coinvolgimento di una trentina di detenuti, il proprio progetto di “Teatro in carcere”, a cui il Comune di Ferrara ha destinato un nuovo contributo di 15mila euro approvato oggi dalla Giunta, su proposta dell’Assessorato alle Politiche sociali.

 

di Alessio Nisi

vita.it, 27 febbraio 2024 Così Stefano Zamagni ricorda don Giovanni Nicolini, parroco della diocesi di Bologna che ha dedicato la vita al sostegno delle persone più in difficoltà. Vicino ai malati, ai detenuti e agli emarginati. Figura di riferimento non solo per la comunità religiosa, ma per tutta la cittadinanza. Si impegnò per i malati e per stare vicino ai sofferenti, portando un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà. Ha fatto dell’impegno per i più poveri e i deboli la sua missione di vita: un’esistenza segnata dall’impegno ecclesiale, che è andato di pari passo con l’impegno politico. Due anime inscindibili. Un unico obiettivo: il bene comune.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 27 febbraio 2024 L’informativa del ministro: “Hanno rifiutato ogni mediazione”. Intanto la procura di Pisa valuta la posizione di quindici agenti. I manifestanti di Pisa “hanno rifiutato ogni mediazione”, mentre quelli di Firenze “hanno cercato di sfondare i cordoni di polizia per dirigersi verso obiettivi sensibili”. Al consiglio dei ministri di ieri pomeriggio, Matteo Piantedosi ha spiegato i motivi per cui, secondo lui, le manganellate date agli studenti venerdì scorso sono da considerarsi tutto sommato come un evento giustificabile.

 

di Vincenzo Scalia

Il Manifesto, 27 febbraio 2024 Un’analisi del fenomeno non solo in rapporto con la politica. “Che cos’è la polizia?”, un volume di Giuseppe Campesi, per DeriveApprodi. La compagine governativa attuale, sembra fare dell’azione poliziesca, in particolare repressiva, la cifra della sua prassi. Sin dall’insediamento dell’attuale esecutivo abbiamo assistito alla produzione di decreti legge mirati a individuare nuove tipologie di reato (per esempio nel decreto anti-rave), oppure a sancire l’esistenza di nuove categorie di devianti e criminali, come nel caso di Caivano.

 

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 27 febbraio 2024 L’unica lezione della strage di un anno fa: ci sono vite a rischio? Si interviene, punto. Anche se la presenza di rischio e di vite è solo “sospetta”. Ricordate quella promessa collettiva dei tempi più duri della pandemia? Ne usciremo migliori, ci eravamo convinti. Non è stato così, com’è del tutto evidente. Anche davanti alla fila infinita di bare per la strage di Cutro avevamo osato sperare la stessa cosa. E invece eccoci qui, un anno dopo, a guardare la tragedia umana dei migranti (a Cutro oppure prima o dopo Cutro, poco importa) ridotta a slogan da social e litigi politici. È troppo chiedere di posare le armi e cercare per una volta qualcosa che assomigli almeno a un tentativo di soluzione?

 

di Rocco Vazzana

Il Dubbio, 27 febbraio 2024 A un anno dalla strage i familiari delle vittime attendono ancora i ricongiungimenti familiari promessi dal governo subito dopo il naufragio. E hanno deciso di intentare una causa civile risarcitoria per omissione di soccorso. Un anno dopo, il mare di Cutro è ancora agitato. Ma è su questa spiaggia che sopravvissuti e familiari delle vittime hanno voluto ricordare chi è stato inghiottito dall’acqua e dalla solitudine a pochi metri dalla riva.

 

di Slavoj Zizek*

La Stampa, 27 febbraio 2024 “Va ricordato sempre quando esaltiamo le nostre società democratiche e liberali”. L’artista dissidente russo Andrei Molodkin ha annunciato che sigillerà alcuni capolavori di Picasso, Rembrandt, Warhol, Sarah Lucas, Andres Serrano e altri artisti ancora (da lui legalmente acquistati) in una cassaforte blindata progettata per distruggerli con una sostanza corrosiva nel caso in cui il fondatore di Wikileaks Julian Assange dovesse morire in carcere. Come previsto, il suo proposito è stato subito criticato da tutta una serie di commenti ed è stato liquidato come “una bravata patetica e banale per questi nostri tempi superficiali”.

 

DOCUMENTI

Circolare DAP: "Disposizioni in materia di trasferimenti dei detenuti e internati per aggressioni a persone"

Emilia Romagna. Con rappresentanti di associazioni e istituzioni, il movimento paneuropeo Volt lancia l’appello per l’istituzione di un tavolo di lavoro sul sistema carcerario regionale

DOCUMENTI - I "colloqui intimi" nelle carceri straniere

La Germania

"Langzeitbesuch - Visita a lungo termine" nel penitenziario di Amburgo (Stadtstaat)

"Langzeitbesuch - Visita a lungo termine" nel penitenziario di Bremervörde (Land Bassa Sassonia)

"Langzeitbesuch - Visita a lungo termine" nel penitenziario di Colonia (Land Nord Reno-Westfalia)

"Langzeitbesuch - Visita a lungo termine" nel penitenziario di Bielefeld-Brackwede (Land Nord Reno-Westfalia)

"Langzeitbesuch - Visita a lungo termine" nel penitenziario di Lingen (Land Bassa Sassonia)

La Francia

Article de Observatoire international des prisons (OIP-SF): "Parloirs, Salons familiaux et Unités de vie familiale"

Ministère de la Justice. Circulaire de la DAP du 26 mars 2009 relative aux Unités de vie familiale (UVF)

Ministère de la Justice. Note du 4 décembre 2014 relative aux modalités d’accès et de fonctionnement des Unités de vie familiale et des parloirs familiaux

Les documents de travail du Sénat. Série législation comparée: "Le maintien des liens familiaux en prison"

APPUNTAMENTI

Incontro-dibattito: "In difesa del diritto di difesa" (Tivoli-RM, 27 febbraio 2024)

Incontro-dibattito: "Carcere e diritti umani. L'affettività è un diritto anche in carcere" (Webinar ZOOM, 28 febbraio 2024, ore 15.00)

Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" - Dipartimento di Giurisprudenza. Seminario: "Costituzione e carcere" (S.M. Capua Vetere, 1 marzo 2024)

Presentazione libro: "La vendetta del boss. L'omicidio di Giuseppe Salvia", di Antonio Mattone (Mestre-Ve, 21 marzo 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Seminario: "Violenza sulle donne. Un'analisi a più voci" (Bologna, 28 febbraio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 3 marzo 2024

"In carcere da innocente". Tavola rotonda sul tema dell'errore giudiziario e sugli strumenti per evitarlo (Firenze, 8 marzo 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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