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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 23 febbraio 2024

di Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Ristretti Orizzonti, Sbarre di Zucchero

Ristretti Orizzonti, 23 febbraio 2024 Era da tanto che non leggevamo una notizia buona, anzi buonissima sulle carceri come quella arrivata il 21 febbraio dall’Ansa: il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, ha comunicato in una audizione alla Commissione Giustizia della Camera che il DAP è favorevole alla liberalizzazione delle telefonate per tutte le persone detenute, ad esclusione solo di chi è sottoposto al regime del 41-bis sottolineando tra l’altro che già oggi un direttore ne può concedere “anche cento al giorno”. Quanto all’opportunità dei colloqui intimi senza controllo visivo, è previsto che a breve verrà avviata una sperimentazione.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 23 febbraio 2024 Emendamento alla legge Giachetti-Bernardini: sarà accolto solo l’abbuono di 60 giorni ogni 6 mesi. Da Meloni a Ostellari e Delmastro, tutti d’accordo: “Non si può arrivare a giugno con 100 suicidi in cella”. C’è un dogma: non si può arrivare a giugno con 100 suicidi sulla coscienza. E soprattutto, sulle prime pagine dei giornali. Lo pensa Giorgia Meloni, non solo il guardasigilli Carlo Nordio. Ed è il motivo per cui, come ha riportato ieri la Stampa, l’alleanza di centrodestra è al lavoro, ai livelli più alti, per accogliere almeno in parte la proposta di Roberto Giachetti, deputato di Italia viva e segretario di presidenza a Montecitorio, sulla liberazione anticipata speciale.

 

di Davide Manlio Ruffolo

La Notizia, 23 febbraio 2024 Italia Viva presenta un apposito ddl. Delmastro apre: “Lo valutiamo”. Dalla certezza della pena sbandierata in campagna elettorale, al più che probabile decreto svuota-carceri con cui le destre - evidentemente incapaci di mettere mano alla disastrosa situazione dei penitenziari - sembrano voler nascondere sotto il tappeto il problema del sovraffollamento.

 

di Davide Manlio Ruffolo

La Notizia, 23 febbraio 2024 Sovraffollamento, condizioni di vita impossibili e morti in carcere che sono ormai un’emergenza nazionale. Sembra che gli italiani che in queste ore stanno chiedono di introdurre nell’ordinamento giudiziario la pena di morte non si siano accorti che quest’ultima, di fatto, fa già parte del nostro Paese. Già perché suicidi e decessi sono ben più frequenti di quanto si pensi, con gli ultimi casi che sono avvenuti nel penitenziario romano di Rebibbia dove, nel volgere di nemmeno 24 ore, sono morti due detenuti malati da tempo.

 

L’Unità, 23 febbraio 2024 “Dal 1° gennaio 19 suicidi e 24 decessi dietro le sbarre. Ormai non è in gioco solo la dignità dei detenuti. Si tratta di preservare la loro stessa vita. Le nostre associazioni vogliono collaborare perché non scenda un colpevole silenzio su questo dramma. Nordio ci incontri”. Pubblichiamo di seguito il comunicato congiunto sulla crisi delle carceri diffuso da Antigone, Magistratura democratica e Unione delle camere penali italiane.

 

di Piero Sansonetti

L’Unità, 23 febbraio 2024 Avvocati penalisti, attivisti impegnati nella difesa dei detenuti, e magistrati. Cioè tre categorie di persone abituate allo scontro e alla battaglia tra loro. E invece stavolta no. Si sono messi insieme, onestamente, attorno a un tavolo, e hanno discusso della questione che è al centro del loro lavoro, del loro pensiero, della loro vita: la prigione. E siccome sono evidentemente tutte persone ragionevoli, sono riusciti a scrivere un documento comune nel quale denunciano le condizioni di folle degrado umano nelle quali vivono i prigionieri in Italia.

 

di Area Democratica per la Giustizia, Gruppo esecuzione penale e magistratura sorveglianza

areadg.it, 23 febbraio 2024 Dall’inizio dell’anno sono ormai 20 i suicidi nelle nostre carceri, esattamente il doppio di quelli avvenuti nello stesso periodo del 2022, anno in cui fu registrato il numero più elevato da quando esistono le rilevazioni statistiche di questo tragico dato. Non v’è dubbio che l’istituzionalizzazione correlata ad un’esperienza detentiva priva di contenuti e di progettualità, il sovraffollamento carcerario e la deprivazione di diritti fondamentali che esso porta con sé, finisce per favorire nelle persone più fragili, in quelle più sole o meno supportate, gesti estremi.

 

di Luca Sofri

ilpost.it, 23 febbraio 2024 Due settimane dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto assoluto all’affettività in carcere, sono in corso discussioni e iniziative per permettere alle persone detenute di esercitare il loro diritto all’affettività e alla sessualità. Le associazioni che lavorano con il carcere Due Palazzi di Padova hanno annunciato che partirà una prima sperimentazione italiana per permettere incontri tra detenuti e i loro partner in privato, senza controlli. Sarebbe la prima volta, visto che finora avere rapporti sessuali in carcere di fatto era impedito dalla norma che impone il controllo a vista durante i colloqui con coniugi o conviventi.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 23 febbraio 2024 Garlatti, al vertice dell’autorità per l’adolescenza e l’infanzia, sul report Antigone: “Mai visti dati così”. Secondo il rapporto dell’associazione Antigone, presentato tre giorni fa, è in aumento il numero dei detenuti nelle carceri minorili, a causa del decreto Caivano, voluto dal Governo di centrodestra. “Non mi pronuncio su chi abbia o meno la responsabilità di quanto sta accadendo - ci dice Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza - Non si può negare che ci sia un aumento oggettivo dei detenuti negli istituti minorili. Si applica maggiormente la misura restrittiva del carcere rispetto a quanto succedeva precedentemente. Abbiamo infatti dei numeri che non si erano mai registrati in maniera così elevata negli ultimi dieci anni”.

 

di Elisabetta Soglio

Corriere della Sera, 23 febbraio 2024 La “chiusura delle celle” nelle carceri italiane, avvenuta in obbedienza alle disposizioni del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, “va in direzione contraria a quanto espressamente indicato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. E riporta la situazione degli istituti di pena del nostro Paese a prima del 2013, quando proprio quella Corte condannò l’Italia per “violazione della Convenzione europea dei diritti umani, ovvero per trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti”: tortura, in una parola. La denuncia non viene da qualche gruppo o movimento estremista ma dai cappellani e dalle religiose delle carceri lombarde, che per esprimerla hanno firmato collettivamente una lettera aperta pubblicata sul sito della Diocesi di Milano.

 

di Liana Milella

La Repubblica, 23 febbraio 2024 I “marescialli” se ne vanno ufficialmente il 16 aprile. Palazzo dei Marescialli, quel giorno, diventa definitivamente Palazzo Bachelet. Ma forse, se vogliamo immaginarceli come coloro che hanno finora tutelato l’indipendenza della magistratura, hanno cominciato ad andar via da quando s’è aperta l’era Meloni, con Nordio Guardasigilli annesso. E a piazza Indipendenza è arrivato, per conto della maggioranza, il “maresciallo” Pinelli. Fabio, al secolo. L’avvocato leghista. Che ha cominciato pian piano a stringere le maglie dell’indipendenza, fino all’exploit, rientrato grazie al Quirinale, di definire il Consiglio “solo” un organo d’amministrazione, e non una “terza Camera”.

di Simona Musco

Il Dubbio, 23 febbraio 2024 La variazione è impercettibile e nei due anni successivi all’entrata in vigore della norma i morti sono perfino aumentati. “Non è stato trattato il principio, al quale sarei anche abbastanza contrario, dell’introduzione di un omicidio sul lavoro, perché abbiamo l’esperienza dell’omicidio stradale: è stata aumentata a dismisura la pena gli incidenti stradali, ma non sono affatto diminuiti, anzi sono aumentati”. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha pronunciato queste parole mercoledì, durante il question time alla Camera, rispondendo al M5S sulle azioni da compiere per contrastare il fenomeno delle morti sul lavoro.

 

lavocedigenova.it, 23 febbraio 2024 La donna è stata tempestivamente soccorsa dal personale sanitario ma ogni tentativo di salvataggio è stato vano. Nel carcere di Genova Pontedecimo si è verificata una tragedia questa mattina con la morte di una detenuta di 61 anni a causa, presumibilmente, di un arresto cardiocircolatorio. La notizia è stata confermata da Fabio Pagani, Segretario Regionale Uil Polizia Penitenziaria. La donna è stata tempestivamente soccorsa dal personale sanitario, allertato dalla Polizia Penitenziaria, ma ogni tentativo di salvataggio è stato vano.

 

di Alice D’Este

Corriere del Veneto, 23 febbraio 2024 Padova parte con la sperimentazione. “Spazi intimi in prefabbricati”. Il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo è stato sentito ieri in Commissione giustizia alla Camera: ha dato parere favorevole all’allestimento di stanze riservate per la pratica della sessualità a favore dei detenuti. Padova inizierà subito la sperimentazione.

 

di Elena Mancini

salto.bz, 23 febbraio 2024 Struttura sovraffollata e sotto-organico: 62 agenti su 75 previsti e solo un educatore su 4 necessari. Antigone denuncia: “La vita in questo carcere ancor più difficile”. La struttura detentiva in via Dante ha da anni un problema di sovraffollamento carcerario, secondo i dati aggiornati al 6 giugno dello scorso anno le persone detenute sono 123 su 88 posti regolamentati. Un dato recente getta ancora più ombra sulla struttura detentiva di Bolzano, quello sul personale.

 

friulisera.it, 23 febbraio 2024 Apprendiamo con sgomento la decisione di chiudere nel pordenonese l’unica casa per detenuti che non hanno alloggio al fine di usufruire dei domiciliari, decisione ancor più grave per il fatto che quel luogo era riconosciuto come scuola di accoglienza. Esprimiamo vicinanza riconoscente agli amici dell’Associazione “Carcere e Comunità” e in particolare al cappellano del carcere, don Piergiorgio Rigolo, sognatore e pragmatico di relazioni nuove, umane e solidali, amato e stimato all’interno del carcere da detenuti e operatori. Consapevoli che qualsiasi ospitalità porti con sé momenti difficili e qualche fallimento, non rinunciamo a pensare che questi luoghi siano un possibile presente e futuro per il reinserimento in una società complessa come la nostra.

 

di Roberto Gramola

La Voce e il Tempo, 23 febbraio 2024 Il “penitenziario industriale-agricolo detto della Generala” era un istituto correzionale per minori nato in seguito alla riforma carceraria del 1839, voluta da re Carlo Alberto. Il provvedimento prevedeva la detenzione dei minorenni “discoli e pericolanti” (come li chiamava don Bosco che, proprio durante le sue visite ai ragazzi ristretti alla Generala, inventò il suo “sistema preventivo” e gli oratori) in sezioni separate delle carceri o, di preferenza, in appositi istituti, per evitarne il contatto - fortemente diseducativo - con gli adulti.

 

Il Centro, 23 febbraio 2024 La salute dei detenuti è stata al centro della visita aquilana del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale Felice Maurizio D’Ettore. L’incontro è stato l’occasione per presentare un progetto di digitalizzazione delle cartelle mediche per la raccolta dei dati sanitari relativi a ogni detenuto, con Romano che ha sottolineato l’esigenza di un adeguato piano economico che incentivi i medici a prestare servizio all’interno delle case circondariali, e Di Vincenzo che ha a sua volta illustrato alcune iniziative riguardanti l’assistenza sanitaria ai detenuti, come l’elaborazione di uno specifico protocollo con il coinvolgimento dell’Asl 1 e della casa circondariale dell’Aquila per l’ottimizzazione delle cure mediche rivolte alle persone detenute nelle strutture ...

 

di Giacomo Lippi

Il Resto del Carlino, 23 febbraio 2024 Tortellini e altri tipi di pasta fresca direttamente dal carcere Sant’Anna di Modena. Tratta di questo l’iniziativa lanciata dalla cooperativa sociale Eortè di Limidi di Soliera, con la collaborazione dello chef Rino Duca dell’osteria “Il grano di Pepe” di Ravarino, nel quale saranno proprio i detenuti della struttura a realizzare diversi tipi di pasta fresca fatta a mano. Parte del ricavato verrà trattenuto dall’amministrazione del carcere con il fine di rimborsare le spese sostenute per il mantenimento dei condannati nella struttura.

 

di Sara Carneri e Daniele Santuliana

webmagazine.unitn.it, 23 febbraio 2024 Una convenzione tra Università e Casa circondariale di Trento per promuovere la formazione di chi si trova in carcere. “Ho deciso di iscrivermi per avere cura di me stesso. Lo studio per me è strumento di libertà consapevole, di memoria, significativa e complessa. Il suo ruolo nella mia vita è sempre stato centrale”. Poche parole, quelle che arrivano da V. detenuto studente iscritto alla laurea magistrale in Filosofia, ma cariche di significato. Descrivono bene il senso di una scelta, quella di iniziare o proseguire gli studi e di impiegare un tempo di attesa in modo diverso, costruttivo, come un nuovo inizio.

 

di Riccardo Mazzoni

Il Tempo, 23 febbraio 2024 Le politiche del governo sull’immigrazione irregolare stanno dando i primi frutti: dall’inizio dell’anno al 19 febbraio, infatti, in Italia si è registrata una netta riduzione del numero dei migranti sbarcati, pari a circa il 65 per cento rispetto allo scorso anno e con un calo anche rispetto ai numeri registrati nel 2022, come ha rimarcato il ministro Piantedosi nel question time alla Camera. È dunque ragionevole ritenere che siamo di fronte a una significativa inversione di tendenza, visto che febbraio è il quinto mese consecutivo in cui si registra una sensibile riduzione degli sbarchi.

di Vitalba Azzollini*

Il Domani, 23 febbraio 2024 La Libia non è un “porto sicuro”. L’ha stabilito la Corte di Cassazione (sentenza n. 4557/2024): riportare i migranti nel paese nordafricano costituisce “abbandono di persone minori o incapaci” (art. 591 del codice penale) e “sbarco e abbandono arbitrario di persone” (art. 1155 del codice della navigazione). Siccome questa pronuncia può incidere sulle politiche nazionali in tema di immigrazione - dal Memorandum con la Libia al Piano Mattei - dalle parti del governo si inizia a dire che la Libia non sarebbe più il paese non sicuro di cui parla la sentenza. Quest’affermazione non ha fondamento.

 

di Stefania Limiti*

Il Fatto Quotidiano, 23 febbraio 2024 Ricorderemo a lungo questo giorno perché è l’alba dell’Europa illiberale. I più ferventi europeisti che guardano all’Unione come orizzonte di progresso, illuministicamente portatore di buoni valori e buone cose, dovranno ricredersi, riavvolgere il filo e ammettere che siamo dentro un nuovo Medioevo. La scelta della Corte inglese di non rendere nota la sentenza contro Julian Assange è una barbarie sbattuta in faccia al giornalista australiano, colpevole di aver rivelato le atrocità delle ‘guerre democratiche dell’Occidente’, ma anche a milioni di persone che si ritenevano salvaguardate da un sistema di garanzie liberali.

 

di Eliana Riva

Il Manifesto, 23 febbraio 2024 Più di 90 persone arrestate, raid della polizia negli uffici legali e nelle sedi delle associazioni, richieste di pene pesantissime per gli oppositori politici e i loro avvocati. La Repubblica di Turchia, che solo pochi mesi fa ha celebrato il suo primo secolo di vita, sta affrontando uno dei periodi più bui di repressione. Tra gli arrestati anche Ayten Öztürk, la rivoluzionaria alevita che ha denunciato di essere stata torturata per sei mesi in un centro segreto di detenzione. L’abbiamo intervistata lo scorso marzo, dalla sua casa a Istanbul, dove si trovava da circa due anni agli arresti domiciliari e l’abbiamo incontrata di nuovo a novembre.

 

di Irene Soave

Corriere della Sera, 23 febbraio 2024 La denuncia in un video su YouTube. Lyudmila Navalnaya, mamma del dissidente, ha visto il cadavere del figlio, ma le autorità russe non lo restituiscono alla famiglia. “È illegale, vogliono una sepoltura segreta”. Vladimir Kara-Murza: “Continuate a lottare”. Dopo sei giorni dalla morte del figlio Aleksei Navalny ne ha finalmente potuto vedere il corpo: e in un video su YouTube la madre dell’attivista, Lyudmila Navalnaya, dice di avere ricevuto “pressioni e ricatti” da parte degli inquirenti russi perché il funerale del figlio venga celebrato in forma privata. Le autorità si rifiutano di consegnare la salma ai suoi famigliari se questi non accettano di svolgere le esequie in questo modo: “Vogliono portarmi in fondo a un cimitero, a una tomba appena scavata e dirmi: qui c’è tuo figlio. Io non sono d’accordo”.

 

DOCUMENTI

"Prospettive Minori". VII Rapporto di Antigone sulla giustizia minorile e gli Istituti penali per minorenni

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 22 febbraio 2024: "Il Carcere di Velletri, tra malati di mente e detenuti condannati all’ozio forzato. La Pillola di "Seconda Chance" - Gianmarco Piacenti, imprenditore di Prato, che ha dato lavoro a Rachid ex detenuto ...

Scheda di presentazione del libro: "Da vicino nessuno è lontano" di ULEPE Pistoia

APPUNTAMENTI

Presentazione libro: "Il carcere è un mondo di carta. Un abbecedario"; di Valentina Calderone e Marica Fantauzzi (Roma, 23 febbraio 2024)

Stage Mediazione umanistica con il prof. Adolfo Ceretti: "Perdono o ricomposizione?" (Milano, 24 e 25 febbraio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 26 febbraio al 3 marzo 2024

Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" - Dipartimento di Giurisprudenza. Seminario: "Costituzione e carcere" (S.M. Capua Vetere, 1 marzo 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Seminario: "Violenza sulle donne. Un'analisi a più voci" (Bologna, 28 febbraio 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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