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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 7 aprile 2024

di Nicola Marfisi

agi.it, 7 aprile 2024 Due anni fa si tolsero la vita in cella 84 persone. Per fronteggiare l’emergenza il ministro Nordio ha firmato un decreto con il quale stanzia 5 milioni di euro per prevenire i suicidi e ridurre il disagio psicologico della popolazione carceraria. Sono già 29 i suicidi di detenuti avvenuti nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno. Un numero che inquieta per il rischio di registrare a fine 2024 un altro triste record eguagliando o superando gli 84 suicidi del 2022, l’annus horribilis con una media di un suicidio ogni 4 giorni.

 

di Paolo Doni

L’Eco di Bergamo, 7 aprile 2024 Sono 28 i suicidi di detenuti nelle carceri italiane da inizio anno. Per dare un’idea del livello dell’emergenza in cui è precipitato il nostro sistema penitenziario, l’anno scorso alla stessa data erano 16, e a fine anno arrivarono a 69. Cifre mai viste in Italia negli ultimi trent’anni. Gli istituti sono sovraffollati come non mai: 61.049 i detenuti presenti a fine marzo, per 42.276 posti regolamentari disponibili, con un indice di affollamento pari al 129,19%.

 

di Aurora Compagnone

ultimavoce.it, 7 aprile 2024 Alessio Scandurra, dell’associazione Antigone: “Il suicidio, come il tentato suicidio, è un trauma pesantissimo sia per chi lavora attorno a quel detenuto, sia per i compagni della sezione che per l’intero Istituto. È un trauma che poi dentro quella comunità resta” Il numero di suicidi in carcere in Italia continua a registrare numeri in crescita. L’ultimo si è verificato il giorno di Pasqua, quando un detenuto di 32 anni si è tolto la vita facendo salire a 28 il numero delle vittime dall’inizio dell’anno.

 

di Charles De Pechpeyrou

L’Osservatore Romano, 7 aprile 2024 Si intitola “Misericordia io voglio e non sacrifici” il sussidio pastorale preparato dall’Ufficio liturgico nazionale e dall’Ispettorato dei cappellani delle carceri della Conferenza episcopale italiana per promuovere e sensibilizzare l’attenzione verso il mondo delle carceri. Si tratta di uno strumento agile - contenente le parole dei pontefici sul tema e alcune proposte per l’animazione liturgica - che ogni comunità potrà utilizzare per declinare tale sensibilità secondo le modalità che riterrà più opportune.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 7 aprile 2024 “Non vorrei che i test, come qualcuno ha detto, fossero un’arma di distrazione di massa, rispetto ai veri problemi della giustizia su cui il Ministro appare inadeguato”, ha detto il presidente dell’Anm. “La nostra indignazione deve essere governata razionalmente”: così stamattina il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia in apertura del “parlamentino” del “sindacato” delle toghe in merito ai test psico-attitudinali, approvati dal Governo per accedere alla funzione dal 2026. Dunque si accantona, con la contrarietà del gruppo dei CentoUno, la via dell’astensione e si avvicina quello di un dossier contenente “i pareri dei rappresentanti delle associazioni scientifiche degli psicoanalisti e dei costituzionalisti” per consegnare “ai presidenti di Camera e Senato ...

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 7 aprile 2024 Il decreto legislativo del governo introduce nel 2026 dei test per valutare l’equilibrio degli aspiranti magistrati. Il modello è stato inventato negli Stati Uniti nel 1942, ma gli esperti dubitano che sia funzionale per le toghe. La premier Giorgia Meloni sostiene che “la maggioranza dei magistrati è d’accordo” con i test psicoattitudinali introdotti con l’ultimo decreto legislativo approvato dal consiglio dei ministri. Per contro, l’Associazione nazionale magistrati proprio questo fine settimana deciderà se proclamare o meno uno sciopero contro un’iniziativa che è stata definita dal presidente Giuseppe Santalucia “una norma simbolo”, con lo scopo di “creare la suggestione nell’opinione pubblica che i magistrati hanno bisogno di un controllo psichiatrico”.

 

di Antonio Maria Mira

Avvenire, 7 aprile 2024 Secondo l’associazione di don Ciotti, la scarsa trasparenza sui progetti e il destino dei fondi rimodulati sono premesse per attirare la criminalità. Il 71% degli italiani afferma di avere “nessuna” o “scarsa conoscenza” dei finanziamenti del Pnrr. Ma il 47% si dichiara “allarmato” riguardo alla possibilità di infiltrazioni mafiose. E il 40% “rassegnato”, dando per scontato il rischio, analogo a quello presente per tutti gli investimenti pubblici. Solo il 12% risponde con “ottimismo” che, grazie alle particolari norme messe in atto, il rischio criminale sia inferiore al solito.

 

di Mario Rosas

La Nuova Sardegna, 7 aprile 2024 “I detenuti vengono privati della libertà di movimento, ma non dei diritti fondamentali della persona riconosciuti, a tutti, dalla Costituzione, come il diritto alla salute, il diritto al lavoro, la dignità personale. Lavorerò per cercare di affermare una corretta percezione del loro status”. Giampaolo Loy, noto Gianni, è il nuovo Garante dei diritti dei detenuti della Città Metropolitana di Cagliari. L’autorità indipendente che vigila sul rispetto dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale è stata designata con decreto del sindaco metropolitano Paolo Truzzu a seguito delle dimissioni dell’avvocato Francesco Caput.

 

Adnkronos, 7 aprile 2024 “La visita alla Casa circondariale di Trani che abbiamo appena effettuato con la Consigliera regionale Debora Ciliento vuole essere un messaggio chiaro di forte attenzione della comunità democratica a chi sta scontando una pena detentiva e nello stesso tempo un sostegno al difficilissimo lavoro della polizia penitenziaria e di tutti gli operatori amministrativi e sanitari che fanno funzionare la struttura e si dedicano parallelamente ai processi rieducativi”.

 

radiosienatv.it, 7 aprile 2024 La deputata del Pd ha evidenziato anche la carenza di personale penitenziario e amministrativo e si è detta preoccupata dalla mancanza dei fondi per i corsi psicologici rivolti agli uomini maltrattanti. Rimane critica la situazione della Casa Circondariale di Siena che è arrivata ad ospitare 74 detenuti (una ventina in più rispetto alla capienza massima) a fronte di una carenza di organico evidenziata dal personale stesso poche settimane fa con un sit-in in piazza Santo Spirito. A tracciare il quadro della situazione è stata l’onorevole Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo che questa mattina ha visitato il carcere di Santo Spirito, incontrando il direttore Marco Grasselli, il Garante dei detenuti ...

 

lanuovacalabria.it, 7 aprile 2024 “Nel carcere di Rossano abbiamo un detenuto modello che si chiama Angelo Marino, condannato per omicidio di camorra ma totalmente innocente, recluso per pura convinzione della corte. Stiamo preparando la revisione del suo processo tramite l’avvocato Baldassare Lauria, ma intanto lui è dentro da 11 anni, nel silenzio e nell’ombra”. È la denuncia pubblica di Bo Guerreschi, presidente dell’Ong internazionale “Bon’t worry”, nel corso di un convegno sui diritti fondamentali svoltosi nell’auditorium del Centro di giustizia minorile di Catanzaro, promosso dalla stessa organizzazione su iniziativa dell’ex senatrice Silvia Vono, che ne è dirigente nazionale, e cui da remoto ha partecipato il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto.

 

di Carlo Marino

farodiroma.it, 7 aprile 2024 La Corte europea dei diritti umani più di una volta ha condannato l’Italia, patria dell’illuminista italiano Cesare Beccaria autore del volume Dei delitti e delle pene pubblicato nel 1764, per trattamenti inumani o degradanti subiti dai ricorrenti detenuti e, allo stesso tempo, ha affrontato il problema strutturale del disfunzionamento del sistema penitenziario italiano. L’Italia è stata condannata diverse volte per la violazione dell’art. 3 della Convenzione europea dei diritti umani (Cedu).

 

di Alessia Candito

La Repubblica, 7 aprile 2024 Davide è un ragazzo che ha fatto errori, ma neanche dopo l’arresto e la condanna ne ha mai parlato con la madre. Ha trovato il coraggio grazie alla musica, al rapper Kento e ad alcune associazioni. Il senso di colpa, la vergogna, il rimpianto per quello che non è stato fatto, i consigli mai ascoltati, il dolore imposto ai più vicini. “Non ero mai riuscito a chiedere scusa a mia madre per i reati commessi - racconta Davide - non al momento dell’arresto, non al processo e nemmeno ai colloqui”. Poi è arrivato il rap, il laboratorio settimanale al penale minorile di Catanzaro che l’ha trasformato in linguaggio noto e strumento per condividere quello che rimane dentro e rischia di diventare un ostacolo nel percorso di ricostruzione.

 

corriereirpinia.it, 7 aprile 2024 Un posto di rilievo nella pluridecennale e a dir poco variegata attività artistica di Luca Pugliese, pittore, musicista, architetto, cantautore, vanta l’impegno solidale a favore della popolazione detenuta avviato nel lontano 2013 con la tournée musicale gratuita Un’ora d’aria colorata, che nell’arco di un decennio ha visto il musicantautore campano esibirsi in ben 35 concerti in diversi istituti penitenziari italiani e far dono della sua musica ristoratrice a migliaia di detenuti.

 

di Nicola Corradini

Gazzetta di Mantova, 7 aprile 2024 I ragazzi dell’Agesci oggi incontrano in San Lorenzo la direttrice della casa circondariale di via Poma: appuntamento alle 17. Una giornata dedicata alla vita quotidiana di chi sta in carcere, con dibattiti assieme a studenti delle scuole superiori e l’inaugurazione di una mostra nel pomeriggio alla rotonda di San Lorenzo. L’hanno intitolata “Fuori le Sbarre”. A organizzare oggi questa lunga riflessione sulla vita di chi è in prigione è il gruppo scout Agesci del Mantova 7. Sono trentacinque ragazzi tra i diciassette e i ventuno anni guidati da uno staff di tre capi, Beatrice Danese, Maddalena Sbravati e Andrea Tenca, che, col supporto di don Massimiliano Cenzato, hanno iniziato lo scorso ottobre ad interessarsi su questo mondo parallelo che si trova dietro le mura e dietro le sbarre del penitenziario.

 

di Vittorio Pelligra

Il Sole 24 Ore, 7 aprile 2024 “Rawls è stato attaccato incessantemente, e da molte direzioni, perché la sua teoria della giustizia ha quel tipo di contenuto che suscita forte disaccordo”. Così scrive Thomas Nagel nel primo capitolo della Cambridge Companion to Rawls, un saggio dedicato al rapporto tra il pensiero del filosofo americano e la tradizione liberale. “Sebbene lo stile di presentazione sia sempre accomodante e mai provocatorio - continua Nagel - i punti di vista che egli esprime sono decisamente controversi (…) Ciò che Rawls ha fatto è stato combinare i forti principi di uguaglianza sociale ed economica ...

 

di Angela Stella

L’Unità, 7 aprile 2024 Nel rapporto dell’Irc gli ostacoli burocratici, i ritardi, le discriminazioni che rendono la richiesta di protezione internazionale nel nostro paese una vera e propria odissea. Persone respinte dalle Questure, a volte anche malmenate, come è successo ad Alì a Milano. “Ci sono ancora troppe persone che arrivano in Italia per chiedere protezione internazionale e non sono in grado di esercitare questo diritto. Vengono infatti respinte dalle Questure. Questi ritardi violano la normativa in materia di protezione internazionale e lasciano le persone in situazioni precarie, incapaci di accedere a un alloggio attraverso il sistema di accoglienza ...

 

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 7 aprile 2024 Corsa alla gestione dell’accoglienza: 30 aziende si presentano al bando, selezionate tre. La prossima settimana al Viminale l’aggiudicazione della gara, il Genio militare già all’opera per la realizzazione delle strutture che dovranno essere pronte per il 20 maggio. I Centri d’oro in Albania fanno gola a tanti. Ben 30 le imprese che hanno risposto al velocissimo bando per le manifestazioni d’interesse alla gestione dell’hotspot nel porto di Shengjin e del centro per richiedenti asilo e Cpr di Ghjader.

 

di Roberto Maggioni

Il Manifesto, 7 aprile 2024 Basta lager, “né in Libia né in Albania”: in 5mila fino a Via Corelli “I Centri di permanenza per i rimpatri non si possono aggiustare”. Da Milano riparte il movimento per la chiusura di tutti i Cpr italiani. Il messaggio che questa manifestazione manda al resto del paese e al governo Meloni è sintetizzato nello striscione d’apertura: “No Cpr, no lager di Stato, né a Milano né altrove, né in Libia né in Albania”. Attorno alla rete Mai Più Lager - No ai Cpr che ha promosso la manifestazione milanese si sono aggregate realtà storiche dell’attivismo antirazzista e nuovi collettivi. Un movimento che si è rinnovato anagraficamente e dove si affacciano i giovani di seconda generazione.

 

di Costantino Cossu

Il Manifesto, 7 aprile 2024 Dopo l’incendio appiccato qualche giorno fa i migranti dormono in tende allestite nel cortile. Militanti da tutta la Sardegna si sono ritrovati ieri mattina a Macomer per protestare contro le inaccettabili condizioni di vita all’interno della struttura che, in provincia di Nuoro, ospita 48 migranti. Una parte dei quali, dopo la rivolta che la scorsa settimana ha reso inagibile una parte dell’edificio a seguito dell’incendio appiccato dai migranti ai materassi delle camere, è stata trasferita a Roma nel Cpr di Ponte Galeria. Quelli rimasti, in attesa che siano conclusi i lavori di ripristino, sono alloggiati in alcune tende piazzate all’interno del cortile del Cpr.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 7 aprile 2024 Younes Ettori, 31 anni. Da febbraio scorso è trattenuto in via Corelli, la struttura per la detenzione amministrativa dei migranti di Milano. “Non voglio farla in forma anonima. Il mio nome è Younes Ettori, scrivilo. Non ho paura di dirlo, nemmeno se sto chiuso qua dentro. Quello che racconto è tutto vero. Quando parlo ci metto la faccia. Qui lo sanno tutti”. Ettori è nato nel marzo del 1993 a Kourigba, città dell’entroterra marocchino a 120 chilometri dalle coste di Casablanca. È arrivato in Italia a 13 anni. Ha avuto per molto tempo un permesso di soggiorno e un buon lavoro da chef, pagato qualche migliaia di euro al mese. “Un classico ragazzino con troppi soldi.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 7 aprile 2024 Le autorità italiane accusano la Mare Jonio di aver creato il pericolo in mare, senza chiedere prove ai partner libici che giovedì avevano aperto il fuoco verso naufraghi e soccorritori. Nel verbale della detenzione le parole del capitano Buscema: “Una vergogna che il governo del mio paese sostenga e finanzi questi criminali”. Libici finanziati dall’Italia a bordo di una motovedetta appartenuta alla guardia di finanza creano il panico durante un salvataggio, sparano verso naufraghi e soccorritori, minacciano con i mitra l’equipaggio di una nave che batte bandiera tricolore. Il governo Meloni non protesta con gli sparatori, al contrario: punisce gli sparati.

 

di Etgar Keret

Corriere della Sera, 7 aprile 2024 Hamas e la destra di Netanyahu concordano sul fatto che c’è spazio solo per una nazione. Qualche giorno fa ho seguito il monologo di apertura di Rami Malek al Saturday Night Live. Nel suo discorso, l’attore ha invocato la libertà per il popolo palestinese e la fine dei combattimenti, e gli astanti hanno risposto con un fragoroso applauso. Da israeliano scafato, ho giudicato il pubblico che esultava come un insieme di liberali filo-palestinesi di New York, ma subito dopo, quando Malek ha chiesto il rilascio immediato di tutti i rapiti, gli spettatori hanno applaudito altrettanto forte. E in quel momento mi sono reso conto che, a differenza della fin troppo chiara cronologia della mia pagina Facebook, che si divide in sostenitori e odiatori di Israele, il resto del genere umano è, principalmente, umano.

 

di Marta Serafini

Corriere della Sera, 7 aprile 2024 Altre organizzazioni umanitarie fermano le operazioni nella Striscia. L’allerta: così aumenta il rischio carestia. La domanda per i gazawi è sempre la stessa da sei mesi: riuscirò stasera a dare da mangiare a mio figlio? Ora, dopo che la ong World Central Kitchen ha sospeso le sue operazioni in risposta all’uccisione di sette dei suoi operatori in un attacco aereo israeliano, la situazione rischia di peggiorare ulteriormente, tanto più che il corridoio via mare da Cipro è stato congelato e che l’accesso dei tir di aiuti da Rafah resta difficoltoso.

 

La Repubblica, 7 aprile 2024 Amnesty International sollecita la comunità internazionale ad impegnarsi di più per assicurare giustizia e responsabilità a favore delle vittime e dei sopravvissuti. Il 7 aprile, in occasione del trentesimo anniversario del genocidio del 1994 contro i tutsi in Ruanda, nel quale persero la vita circa 800.000 persone, tra cui hutu e altri gruppi che si opposero al genocidio e al governo estremista che lo orchestrò, Amnesty International sollecita la comunità internazionale ad impegnarsi di più per assicurare giustizia e responsabilità a favore delle vittime e dei sopravvissuti.

 

DOCUMENTI

Nota Giunta UCPI 6.4.2024. "Non c'è più tempo: suicidi, sovraffollamento, e condizioni disumane impongono il ricorso alla Consulta"

Documento Osservatorio Carcere UCPI. "Questione di legittimità costituzionale del rinvio della pena in condizioni contrarie al senso di umanità e dignità"

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata nazionale di studi "Io non so parlar d'amore…" (Venerdì 17 maggio 2024, ore 9.00-17.00 - Casa di reclusione di Padova)

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'8 al 14 aprile 2024

Incontro-dibattito. "L’istituzione dei Garanti: 20 anni di tutela per le persone private della libertà" (Torino, 9 aprile 2024)

"Dialoghi in libertà. Racconti dal carcere". Ciclo di seminari organizzato dal Polo Universitario Penitenziario (C.C. Siena, dal 9 aprile al 4 giugno 2024)

Università di Foggia. Seminario di studi sul libro di Stefano Anastasia "Le pene e il carcere" (Foggia, 10 aprile 2024)

Mostra "Evasioni". Opere realizzate nei laboratori di pittura, "Teliamo", e di scultura, "Scolpiamo" nel carcere di Padova (Padova, dal 10 al 28 aprile 2024)

Presentazione del libro "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Rovigo, 11 aprile 2024)

Incontri, dibattiti e sit-in organizzati dall'Associazione "Sbarre di Zucchero" (Varie città, dall'11 al 20 aprile 2024)

Seminario: "Una cultura dell'incontro, oltre il conflitto. Il ruolo delle comunità territoriali nella Giustizia riparativa" (Trento, 12 aprile 2024)

Seminario: "Recidiva zero. Studio, formazione e lavoro in carcere: dalle esperienze progettuali alle azioni di sistema" (Roma, 16 aprile 2024)

Seminario: "Il valore dell’istruzione in carcere: presentazione del Protocollo di intesa tra USR, PRAP e CGM (Milano, 16 aprile 2024)

"Curae Festival". Teatro, giustizia minorile, mediazione, giustizia riparativa (Pontremoli-MS, dal 16 al 20 aprile 2024)

Presentazione del libro: "Processo al carcere", a cura di Aristide Donadio (Milano, 20 aprile 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

XI Giornata Nazionale del Teatro in Carcere. "Due mesi di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere: dal 27 marzo al 31 maggio 2024"

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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